@ kramer
Allora, una riflessione sul posto:
16 anni fa feci un viaggio in India e Nepal, posti poverissimi... la gente viveva letteralmente nella propria merda.
Io veniva da una famiglia sufficientemente benestante.
Io mi credevo felice, ed inizialmente non capivo come questa gente facesse a vivere in tale mondo e modo.
Alla fine capii... bastò il sorriso immenso di una donna ed il salutare maestoso di un'altra. in quei 2 gesti ho visto cotanta serenità e felicità, che io ho invidiato il loro posto.
Volevo rimanere in India, per puzzare come quelle donne, per rotolarmi nella mia merda, ma essere felice come loro. Volevo essere ricco come loro, e capii che la loro ricchezza stava nel tempo. Irriproducibile bene di vita. Per non rischiare la carceri indiane, sono tornato allo scadere del passaporto, per iscrivermi in una associazione di volontariato laico, ma... ad un certo punto conobbi una persona che ascoltai... gli indiani erano indiani, io no. Loro non avevano bisogno di me, ma forse io di loro. trovare la felicità altrove, è come una scimmia che rimane appesa ad un tronco... un misero passaggio. se si desidera trovare una felicità interiore, non serviva andare in india, il posto migliore era esattamente dove mi trovavo. questo mi ha fatto maturare molto.
Se proprio si vuole dire, io stimo di più chi fiorisce dalla merda che chi lo fa in un bel campo idoneo... Chi riesce ad essere felice in centro a milano, ai miei occhi è più avanti del santone in cima alla montagna himalayana. il mio futuro si è realizzato esattamente dove ero... sulle opportunità che il posto mi offriva.
ogni posto mi offre delle opportunità, e magari le stesse opportunità di un posto, mi portano altrove... e io faccio solo scelte costantemente.
Come sono finito qui? Ho trovato la casa che potevo permettermi su internet, sono venuto a vedere con tutta la famiglia, e dopo 32minuti l'avevo comprata... ecco fatto. qui non conoscevamo nessuno. Il posto e la casa ci piacciono, ok, veniamo qui.
Sapevo solo, come dici tu, quello che lasciavo, ma tutto ciò che lascio con fatica si manifesta spesso con un alleggerimento del grande bagaglio che noi viaggiatori abbiamo. un sacco pieno di stronzate. sia nella mente che nella casa stessa. oggi sono ancora piu pesante .
Non ci ho neanche pensato nel trasferirmi qui. se cominciavo a pensare che lasciavo le mie bellissime alpi, il lavoro creato da me con i miei biposti col parapendio, che ero in giro per 7 mesi all'anno in vacanza qui e la, nessun problema, 1000 conoscenze... non sarei mai partito. si o no questa e la strada per andare. Ho cominciato solo a pensare che qui oltre al parapendio (che poi in realtà è molto calato) potevo fare un sacco di cose che dove ero non mi erano possibili, e ho cominciato a coltivare tutto.... sempre con serenità. non morirò di fame nel 2010, ne io ne i miei figli.
Capisco.. Quindi tu sei lì con tutta la famiglia? Ma come vi è balenata l'idea di cercare casa in un altro paese? Per la questione dell'India? Ma se avevi imparato che alla fine il posto in cui "fiorire" è casa propria (nella fattispecie l'Italia), perchè sei andato via?
Scusa tutte le domande, ma sono davvero interessato!
no, è un siberian Husky bianco.
solo per concludere il discorso di prima...
Non sono stato io a cercare la svezia... è lei che è capitata sul mio cammino per una serie di circostanze ed io ne ho solo colto l'opportunità.
Ma questo è solo l'inizio della storia
Eddai! Allora racconta!!
P.S. Posso chiederti quanti anni hai e da quanti anni sei in Svezia?