Escursione White Shadow

@ kramer

Allora, una riflessione sul posto:

16 anni fa feci un viaggio in India e Nepal, posti poverissimi... la gente viveva letteralmente nella propria merda.
Io veniva da una famiglia sufficientemente benestante.
Io mi credevo felice, ed inizialmente non capivo come questa gente facesse a vivere in tale mondo e modo.
Alla fine capii... bastò il sorriso immenso di una donna ed il salutare maestoso di un'altra. in quei 2 gesti ho visto cotanta serenità e felicità, che io ho invidiato il loro posto.
Volevo rimanere in India, per puzzare come quelle donne, per rotolarmi nella mia merda, ma essere felice come loro. Volevo essere ricco come loro, e capii che la loro ricchezza stava nel tempo. Irriproducibile bene di vita. Per non rischiare la carceri indiane, sono tornato allo scadere del passaporto, per iscrivermi in una associazione di volontariato laico, ma... ad un certo punto conobbi una persona che ascoltai... gli indiani erano indiani, io no. Loro non avevano bisogno di me, ma forse io di loro. trovare la felicità altrove, è come una scimmia che rimane appesa ad un tronco... un misero passaggio. se si desidera trovare una felicità interiore, non serviva andare in india, il posto migliore era esattamente dove mi trovavo. questo mi ha fatto maturare molto.
Se proprio si vuole dire, io stimo di più chi fiorisce dalla merda che chi lo fa in un bel campo idoneo... Chi riesce ad essere felice in centro a milano, ai miei occhi è più avanti del santone in cima alla montagna himalayana. il mio futuro si è realizzato esattamente dove ero... sulle opportunità che il posto mi offriva.
ogni posto mi offre delle opportunità, e magari le stesse opportunità di un posto, mi portano altrove... e io faccio solo scelte costantemente.

Come sono finito qui? Ho trovato la casa che potevo permettermi su internet, sono venuto a vedere con tutta la famiglia, e dopo 32minuti l'avevo comprata... ecco fatto. qui non conoscevamo nessuno. Il posto e la casa ci piacciono, ok, veniamo qui.
Sapevo solo, come dici tu, quello che lasciavo, ma tutto ciò che lascio con fatica si manifesta spesso con un alleggerimento del grande bagaglio che noi viaggiatori abbiamo. un sacco pieno di stronzate. sia nella mente che nella casa stessa. oggi sono ancora piu pesante :( :D .
Non ci ho neanche pensato nel trasferirmi qui. se cominciavo a pensare che lasciavo le mie bellissime alpi, il lavoro creato da me con i miei biposti col parapendio, che ero in giro per 7 mesi all'anno in vacanza qui e la, nessun problema, 1000 conoscenze... non sarei mai partito. si o no questa e la strada per andare. Ho cominciato solo a pensare che qui oltre al parapendio (che poi in realtà è molto calato) potevo fare un sacco di cose che dove ero non mi erano possibili, e ho cominciato a coltivare tutto.... sempre con serenità. non morirò di fame nel 2010, ne io ne i miei figli.

Capisco.. Quindi tu sei lì con tutta la famiglia? Ma come vi è balenata l'idea di cercare casa in un altro paese? Per la questione dell'India? Ma se avevi imparato che alla fine il posto in cui "fiorire" è casa propria (nella fattispecie l'Italia), perchè sei andato via?
Scusa tutte le domande, ma sono davvero interessato! :)

no, è un siberian Husky bianco. :)

solo per concludere il discorso di prima...
Non sono stato io a cercare la svezia... è lei che è capitata sul mio cammino per una serie di circostanze ed io ne ho solo colto l'opportunità.

Ma questo è solo l'inizio della storia :D

Eddai! Allora racconta!! :woot:
P.S. Posso chiederti quanti anni hai e da quanti anni sei in Svezia?
 
@ kramer,
ascolta, mi sa che non mi esprimo a dovere e che certe cose ti sfuggono, comunque scusami, ma mi pare di aver già parlato troppo di me stesso, qui il topic non è la mia vita, ma un modo di essere nella natura, un modo per viverla nonostante la sua ostilità (che poi non è tale).
quindi ora direi che ci si può piu dedicare ai contenuti che ai contorni... :music: :offtopic:
 
Scusa, volevo solo saperne di più perchè mi interessava la possibilità di andarmene e volevo qualche indicazione e qualche spunto.
Ne prendo atto.
 
il fatto è che KraMer/Alessio è filosofo e come tutti i filosofi ( e anche gli scienziati) fa domande e trova risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte per tornare a fare domande e trovare risposte...:rofl::rofl::rofl:
 
Beh a dire il vero ho seguito con molto interesse la discussione ed è un peccato che sia stata bruscamente interrottta.......
Del resto si è andati un pò sul personale.
Ma a onor del vero bisogna anche dire anche che le esperienze quà postate e presentate SONO esperienze personali.
A me pare logico che una figura come Ivan susciti molta curiosità ed ammirazione su un forum del genere......
E se da una parte ci rende partecipiti delle sue meravigliose esperienze dall'altra ci "propone" le sue attività. ;)
Sul "cambiar vita" sopratutto in "ambienti" così diversi dai nostri ho delle mie idee e sarebbe interessante sviluppare una discussione magari su un topic dedicato........
Ciao.
 
ho l'impressione che tu cerchi qualcuno che ti convinca, che ti dia la spinta a farlo.....
quello che Ivan, secondo me, ha voluto sottolineare è che deve essere una scelta proprio interiore, spinta da un'esigenza... nessuno ti può spingere a farlo! (altrimenti nei momenti difficili sapresti chi imprecare ahhahahaha)

l'esperienza è personale... è difficile sviscerare un sentimento come quello del partire... tutti funzioniamo in maniera differente secondo me, quello che ha spinto lui magari te non ti tocca nemmeno ;)
 
Io credo che la difficoltà vera di una scelta la vediamo solo se non la facciamo.
Mi spiego meglio: la cosa veramente difficile di fare come ha fatto Ivan è lo stare a pensare a tutte le cose che potrebbero andare storte, mettendo da parte quelle che potrebbero andare per il verso giusto e quelle che andranno storte anche se stiamo chiusi in casa.
Una volta presa la scelta, ci mettiamo in gioco e, affrontando le cose una alla volta, si scopre che non era così terribile e tutto ci sembra meno grande ed insormontabile.
Questo non vuol dire non pensare a quello che si sta facendo: bisogna sempre valutare un minimo la situazione e scegliere: se la tua ragazza, la tua famiglia, etc.. ad esempio non ti seguirebbero, devi sapere se per te è più importante stare in un posto o stare con delle persone (e per stare intendo vivere).
Per quanto riguarda il lavoro: qualcosa ci si arrangia a fare, basta accettare lo stile di vita che ne consegue.
Comunque prima o poi un giro da quelle parti vorrei farlo:D
 
sono 8 giorni che stiamo notte e dì tra i -30 e i -20 . Punte di -35 e media di -25 ... spero che non faccia come l'anno scorsa che tra gennaio e febbraio ha fatto cosi per un mese :( .

no, comunque non c'è nulla che mi abbia fatto partire... solo la possibilità.
non è stato difficile, ho colto solo una possibilità, a sua volta nata dal coglimento di un altra possibilità, e cosi via. Io non pensavo di andarmene in Svezia. Io non pensavo di andarmene, ma poi, ho cominciato per caso a scoprire diverse soluzioni e allora mi ci sono ficcato. anzi a dirla tutta, dopo che ho comprato la casa qui e sono tornato in italia, mi sono girate le palle perchè un sito che avevo fatto per il parapendio ha cominciato ad essere ascoltato da Google e mi ha portato ad un incremento lavorativo significativo.... quindi a proprio vedere, sapevo esattamente cosa mollavo (un sogno infinito) e non sapevo certamente cosa aspettarmi dalla svezia. Ma non ho voluto rinunciare ad una scelta appena intrapresa, sapendo che eventualmente se non mi fosse "piaciuto" o andata bene, avrei sempre potuto tornare. Ora sono certo che se tornerò, non sarà certo nella valsassina do ve vivevo, ma piuttosto o in luoghi di mare o vicino a castelluccio al quale sono molto affezionato. Stavo anche valutando possibilità di aprire un centro volo (parapendio) nelle Azzorre... ma il fattore "isola" mi spaventa sempre... come nel passato quando ho rinunciato a Tenerife per lo stesso motivo (claustrofobia) ... comunque tutte ste cazzate, potremmo spostarle in un altro forum, o fare una chiamata in conferenza alla sera... le cose narrate hanno sapori diversi da quelle digitate. Per altro vorrei spostare l'attenzione sulla mia persona al paesaggio e natura svedese. Io preferisco parlare di un luogo, atmosfera, emozioni, avventure nella natura, piuttosto che le mie molteplici vicissitudini quotidiane, in fondo, mi lusinga la vostra curiosità, ma a volte va a cozzare con la mia "timidezza" o riservatezza, e forse anche perchè penso che quello che ho fatto non sia nulla di speciale, nulla di eroico, anzi ... ho sempre fatto una vita abbastanza comoda per le mie esigenze ;) . Ricordo bene quando facevo i miei biposti con clienti (in italia), la gente salendo assieme su al Giumello, approfittava per chiedermi alcuni dettagli circa il parapendio e poi passava alla mia vita asserendo "certo che la fai la bella vita eh? , te la sei scelta giusta!" Capitava spesso e un po la cosa mi faceva incazzare primo perchè si guarda solo il positivo e mai il negativo. Si, guadagnavo quello che loro stavano pagando per fare la stessa cosa (anzi di piu... pilotare è bello), il mio ufficio il cielo, il mio boss il vento. libero. Si, però avevo la responsabilità della vita delle persone nelle mie mani, una dose di concentrazione esagerata, cercare sempre di mettere a proprio agio psicologicamente i passeggeri, cercare di capire i loro veri sentimenti , spesso nascosti, per poi offrirgli il tipo di esperienza a loro piu consona, non sapere mai quanto si guadagna, dipendere dalle bizzarrie della meteo, se sono malato sono ***** miei, se mi rompo una gamba sono fatti miei... insomma,
io veramente penso, ora come prima,
la stessa frase che rispondevo ai miei passeggeri: "è tutto una semplice questione di scelte" "ci sono sempre i pro e i contro" "devi essere felice anche tu"
:D :)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Beh a dire il vero ho seguito con molto interesse la discussione ed è un peccato che sia stata bruscamente interrottta.......
Del resto si è andati un pò sul personale.
Ma a onor del vero bisogna anche dire anche che le esperienze quà postate e presentate SONO esperienze personali.
A me pare logico che una figura come Ivan susciti molta curiosità ed ammirazione su un forum del genere......
E se da una parte ci rende partecipiti delle sue meravigliose esperienze dall'altra ci "propone" le sue attività. ;)
Sul "cambiar vita" sopratutto in "ambienti" così diversi dai nostri ho delle mie idee e sarebbe interessante sviluppare una discussione magari su un topic dedicato........
Ciao.
Esatto. Comunque avevo sempre precisato che se non avesse voluto rispondere, avrebbe potuto non farlo.
E' vero che sarebbe bello aprire un topic dedicato, però la questione dell'OT, a mio parere, a volte deve essere gestita in maniera particolare. Se è vero che uscire dal topic crea solo casino, è anche vero che un forum è un luogo dove si parla, si chiacchiera, e inevitabilmente a volte si divaga. Dire a un certo punto: "fermi tutti, basta parlare qua, andiamo di là" non lo trovo molto sensato.
Comunque rispetto lui, non ne ha più voluto parlare e morta lì.

ho l'impressione che tu cerchi qualcuno che ti convinca, che ti dia la spinta a farlo.....
quello che Ivan, secondo me, ha voluto sottolineare è che deve essere una scelta proprio interiore, spinta da un'esigenza... nessuno ti può spingere a farlo! (altrimenti nei momenti difficili sapresti chi imprecare ahhahahaha)

l'esperienza è personale... è difficile sviscerare un sentimento come quello del partire... tutti funzioniamo in maniera differente secondo me, quello che ha spinto lui magari te non ti tocca nemmeno ;)
No, io non voglio la spinta, non cambio certo vita perchè una persona mi dice di farlo :p
Voglio solo conoscere un'esperienza e trarne quello che può servire a me, nella mia situazione, sicuramente diversissima dalla sua, tutto qua. Non volevo essere invadente, ma come ha detto Granpasso è ovvio che un'esperienza come la sua generi curisoità. Poi lui non è obbligato a rispondere a domande..

Io credo che la difficoltà vera di una scelta la vediamo solo se non la facciamo.
Mi spiego meglio: la cosa veramente difficile di fare come ha fatto Ivan è lo stare a pensare a tutte le cose che potrebbero andare storte, mettendo da parte quelle che potrebbero andare per il verso giusto e quelle che andranno storte anche se stiamo chiusi in casa.
Una volta presa la scelta, ci mettiamo in gioco e, affrontando le cose una alla volta, si scopre che non era così terribile e tutto ci sembra meno grande ed insormontabile.
Questo non vuol dire non pensare a quello che si sta facendo: bisogna sempre valutare un minimo la situazione e scegliere: se la tua ragazza, la tua famiglia, etc.. ad esempio non ti seguirebbero, devi sapere se per te è più importante stare in un posto o stare con delle persone (e per stare intendo vivere).
Per quanto riguarda il lavoro: qualcosa ci si arrangia a fare, basta accettare lo stile di vita che ne consegue.
Comunque prima o poi un giro da quelle parti vorrei farlo:D
Sì sì. E' così.. Alle volte si creano castelli insormontabili. Però le difficoltà restano certamente molte.. E, mi ripeto, è in questo senso che intendevo dire che serve coraggio!
:)
 
ma il fattore "isola" mi spaventa sempre... come nel passato quando ho rinunciato a Tenerife per lo stesso motivo (claustrofobia)
e ti credo... per una persona abituata alla vastità dei paesaggi visti nei tuoi filmati di primo acchitto un'isola sembreà un vestitino alquanto stretto.
però credimi, le isole (ti avevo parlato di alicudi e filicudi) hanno un loro fascino e presentano un microcosmo dalle infinite sfaccettature.
ovviamente bisogna ragionare, in riferimento alla svezia, in logica negata.
pensa che avevo chiesto alla mia azienda se potevano trasferirmi a lipari.
così facendo lasciavo casa di proprietà, fidanzata e famiglia, nonchè l'attività ludica che in quel momento amavo di più, il fuoristrada in moto.
scusate se mi dilungo.
avevo trovato una stupenda casa a canneto (vicino lipari), poco fuori il paese ed in posizione più elevata. un bel terrazzino, una stanza con camino ricavata da una enorme veranda, una cucina enorme con annesso forno a legna, un bagno accettabile ed una stanza da letto. nello standard delle case eoliane questa era una reggia. la vista dava sulla baia di canneto, e la notte la luna si specchiava sul mare rendendolo una distesa argentea. un cielo poco soggetto all'inquinamento luminoso ed un silenzio inquietante (mica tanto però) mi permetteva di godere di stupende notti stellate. salendo di qualche chilometro andavo a fotografare i falchetti e parte della macchia mediterranea. insomma un paradiso.
ovviamente d'estate si accendeva il jolly...
sicuramente le mie motivazioni erano diverse da quelle di Ivan, ma l'isola nulla faceva rimpiangere delle bianche distese della norvegia.
il mare? certo! anzichè perdersi nelle distese innevate mi potevo perdere nell'immensità del mare (certo un gommone costa qualcosina in più di un paio di sci). in definitiva l'importante non è quello che abbiamo attorno ma quello che abbiamo dentro. tutto il resto muterà di conseguenza.
 
molto bello, grazie spyrozzo.

nono, non rinnego il fascino ed intimità dell'isola, ma Tenerife proprio non mi è piaciuta, praticamente in 2 settimane avevo fatto 1200km sull'isola (sai a me piace esplorare e conoscere) e praticamente avevo già visto tutto. Se i miei occhi avessero voluto indagare su qualche atmosfera nuova, nuove forme per nuove emozioni, mi separavano centinaia di km di oceano alla terra ferma. non me la sono sentita. anche poi da dire che naturisticamente non sia il massimo. ai tempi l'ho trovata sporca, abusivismo edilizio peggiore dell'italia, turistica, desertica al lato sud, interessante il lato nord. ma nel bilancio, non valeva certo le mie alpi. Bello il Teide (vulcano di 3700m mi pare) sulla quale sommità mi sono inerpicato imprudentemente (piu che altro disceso imprudentemente) ahahah mia ex. moglie ha avuto una bruciatura grave in viso :) hihihi hohohoho huhuhuh u(che bastardo :cool:) . bhe a parte gli scherzi, le isole , anche piccole mi affascinano, ma le destinerò ad una terza fase della vita, nella quale gli ormoni di curiositÀ ed esplorazione , saranno piu indirizzati ad una totale indagine introspettiva ;)

grazie ancora
 
oh, sono appena uscito a fare un po di dkijoring (sci con cane) e cavolo... bello, molto bello, ma a -27/28 è veramente impegnativo. all'ainizio quando il cane è pieno di energia e corre veloce e tu non fai niente, il vento che ti investe è denso e gelido, le dita sembrano prendere fuoco, allora ti cominci a muovere anche rozzamente, per far circolare un po il sangue... le cose vanno meglio, ammiri il paesaggio candido e lucente, tutto silenzioso e statico, pietrificato, ma dentro di te , davvero dentro, non vedi l'ora di risederti nel tuo salottino :).
un giretto di mezz'ora, mi ha riempito la giornata :D . da domani le temperature dovrebbero finalmente risalire sopra i -20, e davvero il discorso cambia. a -15 -10 è perfetto!
 
ho allora l'impressione che tra qualche anno si invertiranno i fattori.
tu cercherai l'intimità di un'isola ed io le vaste distese del grande nord.
 
sono 8 giorni che stiamo notte e dì tra i -30 e i -20 . Punte di -35 e media di -25 ... spero che non faccia come l'anno scorsa che tra gennaio e febbraio ha fatto cosi per un mese :( .

no, comunque non c'è nulla che mi abbia fatto partire... solo la possibilità.
non è stato difficile, ho colto solo una possibilità, a sua volta nata dal coglimento di un altra possibilità, e cosi via. Io non pensavo di andarmene in Svezia. Io non pensavo di andarmene, ma poi, ho cominciato per caso a scoprire diverse soluzioni e allora mi ci sono ficcato. anzi a dirla tutta, dopo che ho comprato la casa qui e sono tornato in italia, mi sono girate le palle perchè un sito che avevo fatto per il parapendio ha cominciato ad essere ascoltato da Google e mi ha portato ad un incremento lavorativo significativo.... quindi a proprio vedere, sapevo esattamente cosa mollavo (un sogno infinito) e non sapevo certamente cosa aspettarmi dalla svezia. Ma non ho voluto rinunciare ad una scelta appena intrapresa, sapendo che eventualmente se non mi fosse "piaciuto" o andata bene, avrei sempre potuto tornare. Ora sono certo che se tornerò, non sarà certo nella valsassina do ve vivevo, ma piuttosto o in luoghi di mare o vicino a castelluccio al quale sono molto affezionato. Stavo anche valutando possibilità di aprire un centro volo (parapendio) nelle Azzorre... ma il fattore "isola" mi spaventa sempre... come nel passato quando ho rinunciato a Tenerife per lo stesso motivo (claustrofobia) ... comunque tutte ste cazzate, potremmo spostarle in un altro forum, o fare una chiamata in conferenza alla sera... le cose narrate hanno sapori diversi da quelle digitate. Per altro vorrei spostare l'attenzione sulla mia persona al paesaggio e natura svedese. Io preferisco parlare di un luogo, atmosfera, emozioni, avventure nella natura, piuttosto che le mie molteplici vicissitudini quotidiane, in fondo, mi lusinga la vostra curiosità, ma a volte va a cozzare con la mia "timidezza" o riservatezza, e forse anche perchè penso che quello che ho fatto non sia nulla di speciale, nulla di eroico, anzi ... ho sempre fatto una vita abbastanza comoda per le mie esigenze ;) . Ricordo bene quando facevo i miei biposti con clienti (in italia), la gente salendo assieme su al Giumello, approfittava per chiedermi alcuni dettagli circa il parapendio e poi passava alla mia vita asserendo "certo che la fai la bella vita eh? , te la sei scelta giusta!" Capitava spesso e un po la cosa mi faceva incazzare primo perchè si guarda solo il positivo e mai il negativo. Si, guadagnavo quello che loro stavano pagando per fare la stessa cosa (anzi di piu... pilotare è bello), il mio ufficio il cielo, il mio boss il vento. libero. Si, però avevo la responsabilità della vita delle persone nelle mie mani, una dose di concentrazione esagerata, cercare sempre di mettere a proprio agio psicologicamente i passeggeri, cercare di capire i loro veri sentimenti , spesso nascosti, per poi offrirgli il tipo di esperienza a loro piu consona, non sapere mai quanto si guadagna, dipendere dalle bizzarrie della meteo, se sono malato sono ***** miei, se mi rompo una gamba sono fatti miei... insomma,
io veramente penso, ora come prima,
la stessa frase che rispondevo ai miei passeggeri: "è tutto una semplice questione di scelte" "ci sono sempre i pro e i contro" "devi essere felice anche tu"
:D :)

Imparagonabili. So che ti sto chiedendo qualcosa di assurdo e indicibile, ma ci provo lo stesso.. La Svezia vale le Alpi che hai lasciato? Spostando come volevi l'attenzione da te alla Svezia..
 
Ultima modifica di un moderatore:
sono 2 cose completamente diverse.
Il punto di vista penso sia fortemente influenzato dalle attività che uno compie in un luogo. le Alpi, se la avessi potute godere 100 anni fa, quando erano meno civilizzate e piu pure, forse non le avrei mai piu abbandonate.
Le Alpi sono state le mie porte per il cielo, e volare sopra di esse vuol dire volare in uno dei posti migliori al mondo per il parapendio. lo sforzo delle camminate in salita mi ha sempre ricompensato con una splendida vista. il freeclimbing, oltre a portare un beneficio in termini di tonicità al fisico, allena la mente a non pensare, o a focalizzare il pensiero e quindi energie al fine di compiere un passaggio. il rapporto con la roccia, con gli alpeggi, quell'odore di erbe e fiori, il calore proveniente dalla terra, i bei cumuli congesti o nembi che si impongono alle vette... insomma, bellissime anche le alpi. Come ne avrei da dire degli appennini, cosi del mare.
Qui,
eh qui... lasciatemelo dire,
qui è forte. un pugno nello stomaco.
Onestamente non pensavo esistessero in Europa posti tanto "violenti", sconfinati, con una natura cosi aggressiva, totale, assoluta.
Li rilegavo nei confini siberiani, alaskani o canadesi.
quindi prima di tutto la sorpresa. poi l'inserimento... cominciare a prendere ritmi diversi di vita, intendo stagioni riassunte in inverno(7 mesi) estate (2-3) autunno 2 . primavera (che per altro era la mia stagione preferita) qui non esiste... solitamente si passa dal diciamo inverno alpino, all'estate. qui però ci sono 2 inverni. appunto l'inverno "alpino" e il generale inverno. questo mi ha proprio esterefatto. A me non piaceva molto l'inverno nelle alpi... poche ore di luce, freddo ma non troppo, grigio.... ma qui cacchio... l'inverno è un'altra pasta. qui se sbagli in inverno sei semplicemente freddato. poche ore di luce ed isolamento totale portano ad un grado di consapevolezza del rischio molto accentuato.
Il generale veste un' uniforme con 30 stellette, a volte anche 35... e fino a pochi anni fa arrivava a portare anche 50-52 stellette. un vero eroe. (ogni stelletta = 1 grado sotto zero)
Io lo rispetto qui l'inverno. Si, in un senso, per un italiano o comunque un non nato qui, è veramente estremo. Essendo sotto il circolo polare artico, noi abbiamo anche il sole... arriva e rimane basso all'orizzonte, per un paio di ore... scorre veloce a filo montagna (per fortuna lato sud molto basse) e se ne va. Le temperature non passano praticamente mai lo zero da metà ottobre a maggio. la neve, il primo anno è arrivata il primo novembre fino a primi giugno. quest'anno se ne è andata in anticipo per una bizzarria meteo, e a maggio c'erano di nuovo i campi ... c'era l'acqua. l'acqua non esiste per tutto il periodo freddo... tutto quello che era liquido diventa solido come una roccia. poi si riaddolcisce. Orsi, renne, alci , volpi, caprioli , linci, lupi, ghiottoni, passano indifferentemente sotto casa, o poco piu in la. qui sono io ad essere tra i coglioni, non loro. ma loro sembrano accettare senza troppe storie il puzzo degli uomini. in estate è un invasione dal cielo. sono sorpreso di quanti uccelli arrivino da ogni parte, di ogni tipo di tinta, con tutti i tipi di timbrica nei richiami. tutte le forme e colori sono espresse li, nel volo degli uccelli al tramonto.
questo proprio sotto cassa mia, dove c'è una palude, che in inverno ghiaccia ed è un passaggio di motoslitte. in estate è la culla del cielo. Veramente... aironi, cicogne, gru, persino i gabbiani che mi portano quel sapore di sale dal lontano mare. un sale fatto di ricordi ed impressioni.
bellissimo andare in giro nelle foreste osservando, qui mai nulla è per scontato: orme di orso, peli di renna divorata, carcasse di qualcosa... paesaggi, ombre, e rumori della foresta. alla sera (24h di luce quindi sera è dalle 9alla mezzanotte/1) il castoro e l'ermellino accompagnano i miei giri con la canoa, ed è sempre un piacere ritrovarli con lo sguardo... quasi mi dicessero che va tutto bene... se invece uno ne manco, si insinua il dubbio dei cacciatori. si, belle anche le giornate senza notte, ma anor piu bello è il drastico cambiamento tra inverno ed estate. mi pare di vivere in 2 mondi diversi, con 2 stili di vita totalmente paralleli.

non lo so...
vivo in un piccolo villaggio,
nascosto in un angolino di terra, e da la osservo il mondo. lo stesso mondo lo vedo come una minaccia per la sua selvaticità, pur sentendomi protetto da esso.
La gente locale è come sempre, cieca, ha perso il senso del bello e del forte, solo per una viziosa abitudine, almeno... la maggior parte di essi. qui tutto si basa sulla caccia e basta. una caccia seria e ossessiva. come unica passione.
Da queste parti passano alcuni turisti... ma non sanno vedere, non vedono proprio... e quello che io voglio fare, non è dedicato a loro, ma a colui che si sofferma e smette pure di respirare per andare oltre al silenzio. a colui che vorrebbe scacciare le nuvole, solo per svelare ciò che celano, a colui che nella semplicità e nel normale, ci vede il mondo intero. Io sono qui per accoglierlo.
 
Ultima modifica:
Ho letto tutto..........
Di cose da dire ce ne sarebbero un'infinità........
Di questi luoghi mi affascina la natura selvaggia ma la luce........così poche ore di luce in inverno mi impauriscono un pò.....E' pur vero anche che d'estate si recupera con 24 ore filate.....
Non sò se riuscirei a reggere l'isolamento.........
Le Alpi sono più alla mia portata, come luogo in cui vivere s'intende.
Ciao.
 
no, non è cosi... anche io pensavo prima di venire qui che il buio mi punisse... invece ho scoperto che qui semplicemente ci sono 2 giornate... quella di luce e quella di buio...
alla fine, a lunga andare... è piu stancante le 24h di luce.... ma neanche piu di tanto.
l'immaginazione è sempre lontana dal vero.
 
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