Utilizzo Ascia da spacco
Utilizzo ascia da spacco
Piccola introduzione
Come tutti noi avventurosi sappiamo, la più grande amica del "boscaiolo" è l'ascia. Per ascia (o scure) ovviamente intendiamo quegli attrezzi di grandi dimensioni utilizzati per tagliare e/o spaccare legna. Da non confondere con le sorelline più piccole, le accette.
Anche di queste ne esistono diversi tipi, in funzione del loro compito. Va da se che un'ascia da taglio avrà un angolo di affilatura più acuto, maggiore forza penetrante e sarà più adatta a tagliare di netto tronchi di buon diametro. Quest'ultima è per antonomasia l'ascia del boscaiolo, utilizzata per abbattere alberi senza l'ausilio di motoseghe o altri mezzi meccanici. Diciamo che è più adatta al "chopping" (consentitemi il termine
), utilizzandola perpendicolarmente le fibre del tronco da tagliare.
Ne esiste un'altra variante, dall'angolo molto più ottuso e decisamente molto più pesante, adatta esclusivamente allo spacco longitudinale anche di grosse porzioni di tronco.
Come potete vedere in foto (presa gentilmente in rete), la forma è quella di un grosso cuneo, assolutamente non adatta ai lavori di taglio di competenza della sorella più leggera, ma perfetta per i lavori di "splitting". Avendo tale forma, può essere utilizzata anche come cuneo, posizionandola sul tronco da spaccare e battendo sulla parte piatta con un grosso martello. Ovviamente tale operazione va fatta in due, una persona tiene l'ascia ferma sul tronco, l'altra la colpisce con il martello.
Utilizzo
Durante il nostro fine settimana avventuroso, ho utilizzato l'ascia da spacco per mostrare ai miei compagni di avventura come utilizzarla nel migliore dei modi, senza spendere troppe energie e, soprattutto, senza rischiare di farsi male. Premetto che per qualche anno ho lavorato come boscaiolo e, all'occorrenza, ancora mi capita di utilizzare questi meravigliosi strumenti.
Come deve essere il tronco da spaccare? Deve avere un diametro di almeno 20 cm circa e, soprattutto, la possibilità di essere tenuto in posizione verticale in maniera il più stabile possibile. Per quanto riguarda la lunghezza, più è lungo, più difficilmente l'ascia penetrerà nel tronco (longitudinalmente, lungo il senso delle fibre, si intende...).
Come deve essere la superficie su cui poggia la sezione di tronco? Innanzitutto il tronco va poggiato sul suolo. Solo quelli più corti si possono poggiare su altre sezioni di tronco che fanno da base ma, personalmente, ho trovato la cosa sempre un po' scomoda. La superficie di appoggio deve essere la più piana possibile, ovviamente. E aggiungerei, non eccessivamente dura, poiché, al momento il cui il tronco sarà aperto, l'ascia schiantandosi al suolo, potrebbe riportare danni o danneggiare il punto d'appoggio stesso (più la seconda ipotesi).
Come si impugna l'ascia? Si impugna diversamente dell'ascia da taglio. A seconda che siate destri o mancini sceglierete quale mano "comandi", ovvero quella che dà la spinta verso l'alto. Io utilizzo la destra. Opero in questo modo:
1. Metto il tronco in una posizione tale in modo che sia possibile colpirlo estendendo in avanti entrambe le braccia che tengono l'ascia.
2. Utilizzando la destra che mi spinge l'ascia verso l'alto, utilizzo il piede sinistro un posizione avanzata per favorire la spinta. Puntando il tronco con la punta del piede sinistro, posiziono il piede destro più o meno a ore 2.
3. Con la mano sinistra impugno il manico dell'ascia sul fondo, mentre con la destra lo impugno molto vicino la testa dell'ascia. Ciò si fa poiché, tirare verso l'alto la testa, pesante 3,5 kg, impugnando l'ascia dal fondo del manico, non è del tutto agevole.
Spero che la foto sia di aiuto a capire la posizione di partenza:
4. Si tira verso l'alto e in avanti il braccio destro, spingendo la testa dell'ascia in alto e poi in avanti. Nel momento in cui si inizia a spingere con la mano destra, questa va fatta scivolare sul manico sulla sinistra, fino a toccarla nel punto di massima estensione di entrambe le braccia. In questo momento l'ascia colpirà il bersaglio (si spera
). La mano sinistra deve tenere saldamente la presa sul manico e farà da fulcro per l'effetto leva. Sarà il peso della testa dell'ascia (in questo caso 3,5 kg) unito all'effetto leva e all'angolo ottuso, a dare la forza necessaria per spaccare la sezione di tronco.
Con questo sistema sono riuscito a spaccare sezioni di tronco dal diametro di più di un metro, magari con più di qualche colpo, ma senza tanta fatica.
Voglio dire, infine, che a parole sembra facile, in realtà non è molto semplice manovrare con buona precisione un tale peso (con il manico la mia ascia arriva a pesare più di 4 kg).
Pertanto, se volete cimentarvi, fatelo solo in presenza di persone esperte che possano farvi vedere sul campo il suo corretto utilizzo.
Spero comunque di essere stato chiaro.
Un abbraccio
Ben