Woodcraft: tecniche, utensili, risultati.

Essendo novello del forum ed ancora in esplorazione non conoscevo ancora questa discussione! Complimenti ai bravissimi i tagliatori modalità invidia/ON!!
Quest’estate dopo aver recuperato un pezzo di ramo di Pino mi sono cimentato/avventurato in un piccolo test a voi le foto! Lo so ci sono molti errori! Ma volevo vedere cosa avrei potuto fare con i miei potentissimi ( hi hi hi) a disposizione! Vediamo di recuperare qualche legnetto qua e là così nelle sere d’inverno ni eserciterò!
 

Allegati

  • A3B3A3CA-63B5-4501-B7F3-A6D8684C997E.jpeg
    A3B3A3CA-63B5-4501-B7F3-A6D8684C997E.jpeg
    361,9 KB · Visite: 276
  • B41A997B-80B8-4584-872C-EBC6E0A96CC5.jpeg
    B41A997B-80B8-4584-872C-EBC6E0A96CC5.jpeg
    403,3 KB · Visite: 291
  • DFCCB24E-91D6-4478-8600-9AEA25F858E2.jpeg
    DFCCB24E-91D6-4478-8600-9AEA25F858E2.jpeg
    407,2 KB · Visite: 290
  • 980B71FF-03A6-4BD3-8A89-361786AB00BD.jpeg
    980B71FF-03A6-4BD3-8A89-361786AB00BD.jpeg
    147,8 KB · Visite: 276
  • 5D74FE0B-D9AF-4337-808D-8D069B8DA227.jpeg
    5D74FE0B-D9AF-4337-808D-8D069B8DA227.jpeg
    271,3 KB · Visite: 308
  • CA2EF763-526F-4EDD-8159-5BBC0797B3A7.jpeg
    CA2EF763-526F-4EDD-8159-5BBC0797B3A7.jpeg
    323,7 KB · Visite: 307
Essendo novello del forum ed ancora in esplorazione non conoscevo ancora questa discussione! Complimenti ai bravissimi i tagliatori modalità invidia/ON!!
Quest’estate dopo aver recuperato un pezzo di ramo di Pino mi sono cimentato/avventurato in un piccolo test a voi le foto! Lo so ci sono molti errori! Ma volevo vedere cosa avrei potuto fare con i miei potentissimi ( hi hi hi) a disposizione! Vediamo di recuperare qualche legnetto qua e là così nelle sere d’inverno ni eserciterò!
Il gusto c'è è si vede:) complimenti.
P.s. i tuoi ferri sono migliori dei miei, vai tranquillo
 
L'olio di lino cotto è 'chimico' come qualsiasi altro olio naturale.(nel senso che è composto di elementi chimici, come qualsiasi altra cosa).
L'unica differenza rispetto a quello crudo, sta nella presenza di ioni metallici aggiunti per velocizzarne l'asciugatura (polimerizzazione).
Non è indicato per trattare oggetti che vanno a contatto col cibo, anche per l'odore di pesce che emana(contiene molti omega3); per il resto è un olio vegetale come un altro.
 
Ripeto:
l'olio di lino cotto contiene quel che dici solo se non te lo fai tu con l'olio di lino che si trova normalmente per uso commestibile umano.
 
Io ho solo dei miei vecchi appunti, molto vecchi, che avevo scritto anni fa dopo ricerche fatte per sistemare delle vecchie porte di legno di casa... per cui posso solo copiarteli, spero ti accontenti.

Vengono usati entrambi per proteggere e rendere impermeabile il legno al posto di vernici varie. L'olio di lino polimerizza sotto la superficie del legno, quello cotto ha già una parziale prepolimerizzazione dovuta all'azione del calore di cottura.

Quello crudo si può usare su legno nuovo, che non ha subito altri trattamenti e penetra molto in profondità, la prima mano si miscela 1:1 con essenza di trementina, dopo 24h dai la seconda mano con olio crudo ma ben tirato e dopo un'ora circa asporti l'eccesso con un panno, strofini bene e lucidi. Tieni conto però che alcuni legni possono avere bisogno di una terza mano...

Quello cotto si usa su legno vecchio che può avere anche piccole crepe o muffe, in tal caso carteggiata, stuccatura se serve e poi usa l'olio cotto stando attenta perché tende a fare la patina esterna perché fa più fatica a penetrare il legno. la patina lo rende ugualmente impermeabile ma si spacca più facilmente. Una volta era usato al posto della vernice anche per i serramenti esterni oltre che per i mobili ordinari in legno dolce, funziona anche come mano di fondo per poi mettere gommalacca o cera perché fornisce un bel colore caldo al legno.
 
L'olio di lino viene sottoposto a riscaldamento in presenza di metalli (zinco, cobalto, piombo in primis) per accelerare il rilascio da parte dei suddetti metalli, di ioni in grado di fungere da catalizzatori, rendendo più rapido il processo di polimerizzazione (o irrancidimento) che porta gli olii ad asciugare(in realtà induriscono, ed espellono molecole d'acqua).
Questo rende l'olio di lino cotto inadatto al trattamento di stoviglie.
Il semplice riscaldamento, da solo, non sarebbe di grande utilità.
L'olio di lino cotto tende per sua natura ad essere anche più viscoso di quello crudo; per questo lo si può diluire con essenza di trementina fino a circa 1/3 senza alterarne significativamente le proprietà siccative.
Occhio a stracci sporchi e trucioli, perché se imbibiti, rischiano di innescare autocombustioni.
 
va beh.. tu resta della tua io resto della mia ok?

Se ti dico che i vecchi falegnami cuocevano l'olio di lino senza altre aggiunte lo facevano, che oggi facciano oli di lino cotti con schifezze varie dentro perché magari funzionano meglio non lo nego.
Ciò non toglie che nessuno ti vieta di farti l'olio di lino cotto secondo i vecchi metodi che trovi spiegati in internet senza aggiungerci nulla e di usarlo esattamente così come te lo fai e come facevano i nostri vecchi.
 
va beh.. tu resta della tua io resto della mia ok?

Se ti dico che i vecchi falegnami cuocevano l'olio di lino senza altre aggiunte lo facevano, che oggi facciano oli di lino cotti con schifezze varie dentro perché magari funzionano meglio non lo nego.
Ciò non toglie che nessuno ti vieta di farti l'olio di lino cotto secondo i vecchi metodi che trovi spiegati in internet senza aggiungerci nulla e di usarlo esattamente così come te lo fai e come facevano i nostri vecchi.
l' usanza di sottoporre l'olio a riscaldamento, in presenza di ioni metallici, è documentabile già dal IV a.C., da rilievi effettuati su reperti, nonché dagli scritti di Plinio il vecchio, e via seguendo tutti gli altri trattatisti di tecniche artistiche della storia.
Sottoporre l'olio a riscaldamento, ha senso in presenza di un contenitore in metallo(ad es. In rame o in ferro); cosa che molto probabilmente gli artigiani di cui parli facevano senza saperlo.
Scaldarlo in un tegame ad es.in inox o pyrex, non sortisce alcun effetto chimicamente riscontrabile
 
Si, se si frigge nella padella in ferro, ma per friggere deve arrivare molto alto di T, molto più in alto di quanto è necessario per il processo che interessa a noi; prossima al punto di fumo. Spesso questo comporta modifiche a livello molecolare, per cui oltre all'olio si formerà anche acroleina.
Senza tenere conto del fatto che il riscaldamento per cuocere l'olio dev'essere decisamente più prolungato.
Ma se ti fai delle prove in casa, magari con delle ciotole d'ottone, che essendo una lega rilascia il rame più velocemente, ti rendi conto da solo delle varie differenze.
 
Manico realizzato su misura per un'accetta artigianale di un caro amico.
Ho utilizzato del legno di Robinia-Pseudiacacia ben stagionato, iniziando prima con una ripulitura ed una sgrossata a coltello da petto
221071


per poi squadrarmelo bene a pialla (della quale, se ritrovo le foto, ho fatto un restauro completo)
221072


Disegnata la sagoma voluta, via di sgrossatura con accetta
221073


arrivando a rifinire perfettamente la sagoma (da qua ho scordato di fare foto)
221075


per poi terminarla a coltello, fino a misura definitiva, con un Mora 106, che data l'affilatura e la pulizia del taglio mi è stato utilissimo per rifinire al mm. la testa del manico da infilare nell'occhio
221076


221077


Terminato il lavoro di intaglio, dopo un bel pò di carteggio da gr.60 fino a 220,
col fidato Bahco 396 ho creato la tacca per la zeppatura
221078


Ed eccola pronta, aspettando sabato che il papà torna a prendersela
221079


221080


221081
 
Bellissimo lavoro Giulio :si:

Manico realizzato su misura per un'accetta artigianale di un caro amico.
Ho utilizzato del legno di Robinia-Pseudiacacia ben stagionato, iniziando prima con una ripulitura ed una sgrossata a coltello da petto
Vedi l'allegato 221071

per poi squadrarmelo bene a pialla (della quale, se ritrovo le foto, ho fatto un restauro completo)
Vedi l'allegato 221072

Disegnata la sagoma voluta, via di sgrossatura con accetta
Vedi l'allegato 221073

arrivando a rifinire perfettamente la sagoma (da qua ho scordato di fare foto)
Vedi l'allegato 221075

per poi terminarla a coltello, fino a misura definitiva, con un Mora 106, che data l'affilatura e la pulizia del taglio mi è stato utilissimo per rifinire al mm. la testa del manico da infilare nell'occhio
Vedi l'allegato 221076

Vedi l'allegato 221077

Terminato il lavoro di intaglio, dopo un bel pò di carteggio da gr.60 fino a 220,
col fidato Bahco 396 ho creato la tacca per la zeppatura
Vedi l'allegato 221078

Ed eccola pronta, aspettando sabato che il papà torna a prendersela
Vedi l'allegato 221079

Vedi l'allegato 221080

Vedi l'allegato 221081
 
Grazie ragazzacci ;)
--- ---

Gran bel lavoro!
e bello pure lo strumento
:)

Sabato che rivedo il mio amico mi faccio dire chi gliel'ha fatta....da che ricordo un artigiano est-europeo
--- ---

Bellissimo! L'allineamento delle fibre è da manuale:woot::si:
Ho dovuto "sacrificare" uno spezzone di tronco da 25x25cm x trovare il giusto allineamento della fibra :wall:
In compenso, mi sono ritrovato na marea di legno ottimo da utilizzare nell'affumicatore :rofl:
 
Ultima modifica:
Prove “d’intaglio” con cinesissimo kit tanto per rilassarsi un po’ in modo diverso!
ricavato da un tronchetto di betulla e poi diverse stesure di olio di lino crudo!
 

Allegati

  • F7BB20FD-EA5A-4499-B0CB-DA240D1DFF85.jpeg
    F7BB20FD-EA5A-4499-B0CB-DA240D1DFF85.jpeg
    608,4 KB · Visite: 115
  • 05446AFC-E1AE-4C45-9CFF-FF9B6CD5EEB7.jpeg
    05446AFC-E1AE-4C45-9CFF-FF9B6CD5EEB7.jpeg
    626,9 KB · Visite: 122
  • 76A7B8F4-EB08-49F4-97D1-984E7FEFCFC4.jpeg
    76A7B8F4-EB08-49F4-97D1-984E7FEFCFC4.jpeg
    315,4 KB · Visite: 130
  • 545A69AE-5085-4145-837C-2A4BF9374279.jpeg
    545A69AE-5085-4145-837C-2A4BF9374279.jpeg
    474,4 KB · Visite: 121
  • 1F772B2A-1655-4791-9FCC-3BEA6F08F442.jpeg
    1F772B2A-1655-4791-9FCC-3BEA6F08F442.jpeg
    296,8 KB · Visite: 122
concordo un bel modo per rilassarsi, con l'arrivo dell'autunno e dell'inverno anche io mi cimento, copierò la tua idea del manico mi piace.
 
Alto Basso