Premetto dicendo che lo zaino che vado a recensire altro non è che il mio amato Carlino, cannibalizzato, coccolato in una spa e tornato fresco, ringiovanito e dimagrito. Qui trovate la recensione del carlino https://www.avventurosamente.it/xf/threads/zaino-hellboy-43-by-francesco-foschi.57552/
Dopo parecchie uscite , kilometri e maltrattamenti ho imparato ad avere un approccio più minimale e così ho chiesto al buon Foschi, https://foschimul.com/ , se fosse possibile fare qualcosa a riguardo. Lui ha preso lo zaino, (che avevo battezzato Carlino perchè pur essendo uno zaino concettualmente ultralight era tozzo e spoporzionato, per mia richiesta) e gli ha fatto un lavoro di restyling. Andiamo alla recensione, ricordando che è uno zaino fatto su commissione per le mie necessità personali, quindi non è in discussione se abbia senso o no uno zaino UL.
Questo zaino nasce con lo scopo di fare trekking lunghi in completa autonomia. Stando attenti direi 3 stagioni con anche 4 o 5 giorni di cibo.
Fondamentalmente ora è uno zaino da circa 38 litri nel comparto principale, più lo spazio nelle tasche laterali, nella tasca in rete posteriore e nei tasconi della cintura lombare. E' realizzato in Ecopack eplx 400, materiale non leggerissimo ma molto robusto, impermeabile e riciclato, che non è poco.
Le cuciture sono fatte a regola d'arte, così come la cura per i dettagli.
il compartimento principale possiede una tasca all'interno per mettere un pezzo di materassino o qualunque altro oggetto piatto o ripiegato a far da schienale, essendo uno zaino frameless (tanto la schiena suda comunque e personalmente mi trovo meglio con lo zaino bello a contatto , rispetto a quando avevo l'Osprey exos 38). Si chiude col sistema roll top, per cui è virtualmente impermeabile e non necessita di coprizaino. Non ha le cuciture nastrate, Quindi il contenuto interno va comunque protetto ma basta un sacco nylofume.
Le tasche laterali hanno il bordo elasticizzato e possono contenere anche due bottiglie da un litro, o una bottiglia e i bastoncini. Avrei preferito i bordi un pò obliqui, per poter raggiungere più facilmente le bottiglie senza togliere lo zaino, ma non è un vero problema. Qui sto nerdando sui miei capricci personali da hiker che non vuole fermarsi per bere.
Sopra le tasche laterali troviamo i soliti cordini per fermare e stabilizzare sia il carico dello zaino, sia gli oggetti lunghi che potrebbero essere nella tasche laterali, come baguettes, ombrelli o i bastoncini.
Presenta spallacci imbottiti in eva provvisti di daisy chain, che uso per attaccarci le taschine , richiami di carico (particolare che apprezzo), cinturina pettorale regolabile, cintura lombare imbottita, regolabile col sistema degli zaini Osprey, che a me piace molto, e provvista di due bei tasconi. Molti zaini ultralight non hanno nè la cintura lombare nè tantomeno tasche. Ma per me sono entrambi necessari e comodissimi. Scarica bene il peso sulle anche, considerando che tutto lo zaino è fatto su misura per me.
Un particolare che amo moltissimo è la tasca in rete. Ci tenevo tanto ad averla. Mi piace avere le cose che uso di più a portata e visibili.
Completa lo zaino una bella daisy chain orizzontale nel retro, che potrei usare per appenderci calze ad asciugare o altro, una bella cinghia a Y perfetta per materassini o altri oggetti che devono stare fuori. A me piace. Colore, materiali, design, praticità. Mi piace sapere che lo fa un uomo con la sua macchina da cucire. Un artigiano. Non una azienda X con operai vietnamiti sfruttati.
PRO:
Materiale
Peso: 780 grammi.
Praticità. Ha quello che serve, dove serve.
Rete posteriore.
cintura lombare e tasche comode e ampie.
Daisy chain sugli spallacci.
Forma meno cicciotta e più slanciata del vecchio carlino, così sono incentivato ad avere un approccio più minimale al viaggio.
CONTRO:
tasche laterali dritte, ho qualche difficoltà a estrarre le bottiglie.
Niente fori di drenaggio sempre sulle tasche laterali, ma non so ancora se sarà un vero problema non avendo ancora preso pioggia con questo zaino.
Avrei apprezzato molto una tasca sotto il fondo, per recuperare al volo snack e buttare cartacce, come negli atom packs o i Pa'lante.
CONCLUSIONI:
E uno zaino perfetto? Certo che no. Ma è un ottimo zaino, fatto da un amico e un artigiano che ci mette il cuore e le cose le fa bene. Non è solo un oggetto con cui andare in montagna. E' per me un compagno che porta tutto il necessario e che sento amico perchè fatto per adattarsi a me, e non il contrario. Poi ovviamente è solo uno zaino, non c'e' da essere materialisti/feticisti. E' uno zaino ultralight, fatto per non portare carichi enormi, ma se trattato a dovere potrà durare diverse migliaia di km. Sul sito di Foschi troverete altri modelli e non solo. Bello quel verde un pò militare eh?
Dopo parecchie uscite , kilometri e maltrattamenti ho imparato ad avere un approccio più minimale e così ho chiesto al buon Foschi, https://foschimul.com/ , se fosse possibile fare qualcosa a riguardo. Lui ha preso lo zaino, (che avevo battezzato Carlino perchè pur essendo uno zaino concettualmente ultralight era tozzo e spoporzionato, per mia richiesta) e gli ha fatto un lavoro di restyling. Andiamo alla recensione, ricordando che è uno zaino fatto su commissione per le mie necessità personali, quindi non è in discussione se abbia senso o no uno zaino UL.
Questo zaino nasce con lo scopo di fare trekking lunghi in completa autonomia. Stando attenti direi 3 stagioni con anche 4 o 5 giorni di cibo.
Fondamentalmente ora è uno zaino da circa 38 litri nel comparto principale, più lo spazio nelle tasche laterali, nella tasca in rete posteriore e nei tasconi della cintura lombare. E' realizzato in Ecopack eplx 400, materiale non leggerissimo ma molto robusto, impermeabile e riciclato, che non è poco.
Le cuciture sono fatte a regola d'arte, così come la cura per i dettagli.
il compartimento principale possiede una tasca all'interno per mettere un pezzo di materassino o qualunque altro oggetto piatto o ripiegato a far da schienale, essendo uno zaino frameless (tanto la schiena suda comunque e personalmente mi trovo meglio con lo zaino bello a contatto , rispetto a quando avevo l'Osprey exos 38). Si chiude col sistema roll top, per cui è virtualmente impermeabile e non necessita di coprizaino. Non ha le cuciture nastrate, Quindi il contenuto interno va comunque protetto ma basta un sacco nylofume.
Le tasche laterali hanno il bordo elasticizzato e possono contenere anche due bottiglie da un litro, o una bottiglia e i bastoncini. Avrei preferito i bordi un pò obliqui, per poter raggiungere più facilmente le bottiglie senza togliere lo zaino, ma non è un vero problema. Qui sto nerdando sui miei capricci personali da hiker che non vuole fermarsi per bere.
Sopra le tasche laterali troviamo i soliti cordini per fermare e stabilizzare sia il carico dello zaino, sia gli oggetti lunghi che potrebbero essere nella tasche laterali, come baguettes, ombrelli o i bastoncini.
Presenta spallacci imbottiti in eva provvisti di daisy chain, che uso per attaccarci le taschine , richiami di carico (particolare che apprezzo), cinturina pettorale regolabile, cintura lombare imbottita, regolabile col sistema degli zaini Osprey, che a me piace molto, e provvista di due bei tasconi. Molti zaini ultralight non hanno nè la cintura lombare nè tantomeno tasche. Ma per me sono entrambi necessari e comodissimi. Scarica bene il peso sulle anche, considerando che tutto lo zaino è fatto su misura per me.
Un particolare che amo moltissimo è la tasca in rete. Ci tenevo tanto ad averla. Mi piace avere le cose che uso di più a portata e visibili.
Completa lo zaino una bella daisy chain orizzontale nel retro, che potrei usare per appenderci calze ad asciugare o altro, una bella cinghia a Y perfetta per materassini o altri oggetti che devono stare fuori. A me piace. Colore, materiali, design, praticità. Mi piace sapere che lo fa un uomo con la sua macchina da cucire. Un artigiano. Non una azienda X con operai vietnamiti sfruttati.
PRO:
Materiale
Peso: 780 grammi.
Praticità. Ha quello che serve, dove serve.
Rete posteriore.
cintura lombare e tasche comode e ampie.
Daisy chain sugli spallacci.
Forma meno cicciotta e più slanciata del vecchio carlino, così sono incentivato ad avere un approccio più minimale al viaggio.
CONTRO:
tasche laterali dritte, ho qualche difficoltà a estrarre le bottiglie.
Niente fori di drenaggio sempre sulle tasche laterali, ma non so ancora se sarà un vero problema non avendo ancora preso pioggia con questo zaino.
Avrei apprezzato molto una tasca sotto il fondo, per recuperare al volo snack e buttare cartacce, come negli atom packs o i Pa'lante.
CONCLUSIONI:
E uno zaino perfetto? Certo che no. Ma è un ottimo zaino, fatto da un amico e un artigiano che ci mette il cuore e le cose le fa bene. Non è solo un oggetto con cui andare in montagna. E' per me un compagno che porta tutto il necessario e che sento amico perchè fatto per adattarsi a me, e non il contrario. Poi ovviamente è solo uno zaino, non c'e' da essere materialisti/feticisti. E' uno zaino ultralight, fatto per non portare carichi enormi, ma se trattato a dovere potrà durare diverse migliaia di km. Sul sito di Foschi troverete altri modelli e non solo. Bello quel verde un pò militare eh?
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