Zaino per emergenze - Protezione Civile

Accidenti siete multitasking, complimenti

E pensare che fino a 6 anni fa qui da noi, la protezione civile di allora faceva solo servizio di parcheggiatori nelle sagre :).

Anche noi stiamo studiando i droni ai fini non ricognitivi ma di copertura radio, il problema è l'autonomia ancora limitata

Non avevo pensato ai droni come ponti radio. Sarebbe una bella cosa, però effettivamente la scarsa autonomia non aiuta. Comunque lo propongo.

Vorrei però parlare delle mie esperienze in fatto di campi di PC.

Io fino ad adesso ho partecipato a due grandi scenari (non per salvataggio di persone).

Senigallia a maggio dell'anno scorso: siamo andati avanti e indietro per una settimana (Senigallia dista circa un'ora e mezza dalla nostra sede) svuotando scantinati da acqua e fango. Facevamo riferimento ad un "centro dislocamento" gestito dai VVFF che assegnava gli interventi da fare a seconda dell'equipaggiamento delle squadre. Il pranzo (sacchetto con panini e acqua) ci era fornito.

Genova ottobre dell'anno scorso: Abbiamo fatto una colonna mobile regionale, del nostro gruppo eravamo in 3 e avevamo la nostra idrovora carrellata (ma sono state più utili le pale :)). Siamo stati su 3 giorni a liberare cantine e giardini da acqua e fango e a portare aiuti alle abitazioni isolate. La nostra PC regionale ci ha fornito le brande e abbiamo dormito, con tutte le altre squadre nazionali, in un capannone dell'expo. C'erano i container doccia (arrivati il secondo giorno) e la cucina da campo. Ovviamente anche sta volta eravamo dislocati dai VVF.

Fortunatamente entrambi gli scenari hanno provocato poche vittime e si è trattato per lo più di sgomberare il fango e i rottami.

Per gli interventi locali, invece, alla chiamata ci troviamo in sede e il responsabile ci spiega lo scenario, prendiamo l'attrezzatura necessaria in dotazione generale e partiamo.

Comunque nessun intervento personale, almeno non come volontario PC (nel caso dovremmo chiedere l'autorizzazione.)

Forse non ho ben capito il senso del messaggio??
 
Ad ogni modo, visto il motto con cui martellano i principianti secondo cui "la protezione civile sono anche io", il senso della discussione è quello di far capire che nelle prime ore ciascuno, anche privato, dovrebbe cercare di essere d'aiuto a sé stesso e possibilmente anche agli altri e proprio a questo scopo uno pensato di individuare una serie di oggetti che vanno in questa direzione senza troppi eccessi.
Sono d'accordo con mdsjack, chiunque operi in protezione civile, quand'anche dovesse occuparsi solo della rete internet dall'interno di un camper attrezzato, deve avere come atteggiamento mentale quello di sapersela cavare da solo nei primi giorni e anche dopo, senza scadere in rambismi vari.
Parliamo di emergenza, non sempre le cose vanno come nelle esercitazioni nelle quali si montano dei bei campi tutti organizzati e tutti sanno cosa devono fare; immaginate uno scenario in condizioni meteo avverse, con comunicazioni saltate, in cui siate coinvolti sia voi che i vostri cari in prima persona, non arrivano subito i nostri come programmato.
A parte questo la protezione civile italiana ha una sua particolarità che meraviglia ed è studiata dagli stranieri, a fronte di una struttura istituzionale abbastanza ridotta (non abbiamo un corpo di protezione civile a parte i Vigili del Fuoco) in caso di emergenza riusciamo spesso a fare bene affiancando ai corpi dello stato le organizzazioni di volontariato; insomma i soliti italiani casinari ma spesso geniali. Lasciando da parte il genio, il casino sta spessissimo nel fatto che coesistono associazioni serie e meritorie da sempre pronte a dare una mano (cito solo ad esempio gli alpini, così non sono di parte, io sono del profondo sud) ad altre realtà, spesso piccole e locali dove piovono finanziamenti per uniformi, attrezzature, veicoli ecc.. Spero di non innescare polemiche ma aggiungo come mia considerazione alla proposta di mdsjack che, è vero che l'abito non fa il monaco, ma mi da più fiducia il volontario che mette in gioco il suo proprio zaino che quello che guida il pick up stile californiano finanziato da qualche politico.
 
Ho riletto i vari post e compreso forse un pochino meglio il senso del thread ma rimango comunque dell'idea che il materiale da calata, o da recupero, sia un di più sia nell'ambito di una attività vera e propria di P.C., anche se volontaria e locale, e sia per un kit d'attesa soccorsi o per una via di mezzo. Idem per sacco a pelo, kit bagno e seghetto.

Poi ovvio che tutto può servire ma ho la sensazione che uno zaino così riempito non sarebbe adeguatamente utile, in relazione al suo contenuto/peso/ingombro, in nessuno dei casi ipotizzati.

Nessuna volontà di giudicare nè etichettare ma ho questo impressione.

Io mi organizzerei puntando a creare qualcosa di più specifico per i vari scenari non per altro per un discorso di spazi/pesi.

Le carte non era una battuta la mia, tra una attività e l'altra capiterà di avere del tempo che dovrà essere impegnato e, finito di mangiare e dormire, le carte possono diventare un facile passatempo comune in qualche grammo di peso e dal volume di un pacchetto di sigarette.

Ciao :si:, Gianluca
 
survival?

complimenti a voi semimonade. per i droni ci stiamo lavorando, abbiamo in associazione radioamatori esperti e un pilota, oltre che "dronista".

voi a livello nazionale a chi siete affiliati?
 
Le carte non era una battuta la mia, tra una attività e l'altra capiterà di avere del tempo che dovrà essere impegnato e, finito di mangiare e dormire, le carte possono diventare un facile passatempo comune in qualche grammo di peso e dal volume di un pacchetto di sigarette.

Ciao :si:, Gianluca
Sono più che d'accordo, le carte, aggiungo un liquorino o dei sigari per chi li apprezza, sono fondamentali. Spesso si pensa a soccorrere il corpo e non la mente. Vittime e soccorritori a fine giornata hanno bisogno di sgombrare la testa degli stress vissuti. Una partita a carte tra compagni volontari o soprattutto con le persone soccorse è un toccasana, quasi quasi proporrei che le carte da gioco vengano insegnate obbligatoriamente nei corsi di protezione civile :)).
 
penso che alc'è abbia capito il senso. non è una lista di equipaggiamento tecnico e ripeto che ho inserito imbrago e il resto solo per recupero, non per improvvisarsi alpinisti (tanto è che manca la corda...)
quanto agli utensili possono servire a riparare i mezzi e le attrezzature o liberale da intralci. disturbare uno specialista.con motosega non ha senso per piccole cose.
 
@Al c'è con me bacco e tabacco sfondi un portone aperto :) ..... non li ho indicati primo per non dare impressione di buttare tutto a una scampagnata e due perché dipende dal "capo" che idee ha.

Ciao :si:, Gianluca
 
Se vuoi lo zaino più universale dovresti, @mdsjack, secondo me, rivalutare, ovvero implementare, il concetto cibo e acqua e aggiungervi una accetta oltre che il seghetto (immagino un segaccio pieghevole). Rimango comunque sempre dubbioso sull'utilità del kit bagno (ciabattine ?) e sul sacco a pelo ..... ma è solo un mio dubbio, nulla di più.

Sarebbe interessante saper come vorreste affrontare il drone & ponte radio, se vuoi, puoi, ragguagliarmi/ci con un thread o un post interno sicuramente a me faresti piacere.

Ciao :si:, Gianluca
 
S

Speleoalp

Guest
Non prendertela, io parlo così perchè mi è capitato di conoscere persone facente parte della P.C. che si sentivano un pò il rambo di turno: con questo non voglio giudicare nessuno, sia ben chiaro.
Alla fine mi pare di capire che centri più il survival che la P.C.
Ah, ma questi son problemi riscontrabili ovunque... non so se hai letto, ma pure io ho avuto sensazione del genere. Infatti nonostante fossi un "soldato di salvataggio", mi sono iscritto poi alla PCi nei Pionieri e poi soccorso di primo intervento, come mai credi mi son fatto spostare nella più remota sezione della Protezione dei Beni Culturali ? ahah ebbene si, perché di là sembravano volersi spacciare tutti per super Rambo, ho fatto un corso e quindi ora so tuto di soccorso, recupero, corde e attrezzi, ahahah e allora me la sono svignata.

Ma c'era anche molte persone umile, capaci, rispettose e calme.... ma molto performanti nei loro compiti. Ma non sopportando i gradassi e quelli troppo sicuri di se... mi sono fatto spostare ahah
 
Ho detto survival perchè leggendo la tua lista mi sorgono domande sugli usi dei vari oggetti elencati.
Allora forse ho capito male io penso: credimi non ti voglio attaccare, non pensare questo, è che mi stanno a cuore i temi di P.C. e voglio capirne di più.
 
Se vuoi lo zaino più universale dovresti, @mdsjack Rimango comunque sempre dubbioso sull'utilità del kit bagno (ciabattine ?) e sul sacco a pelo ..... ma è solo un mio dubbio, nulla di più.
Solo come contributo per esperienza vissuta, il sacco mi è servito e non è detto che se ti forniscono una branda la coperta sia fresca di lavanderia; le ciabatte di plastica a suola spessa sono indispensabili se riesci a raggiungere una doccia disponibile ma usata da decine di persone, così come, per motivi sociali, è bene che la tovaglia per asciugarti non sia troppo ridotta e riesca ad avvolgerti i fianchi. Le ciabatte sono inoltre utili in mancanza di stivali di gomma se devi attraversare una zona allagata e vuoi salvare gli scarponi, inoltre dopo una giornata con gli scarponi i piedi la sera hanno bisogno di arieggiare, aggiungo che se sei destinato ad un servizio sedentario, stazione radio o PC e fa caldo non serve tenere gli scarponi ai piedi. Poi se torniamo al discorso del kit di base non è possibile pensare a tutto e magari può essere più utile un'altra cosa al posto delle ciabatte e del saccoletto.
 
@Al c'è è pero' uno scenario che non è più universale e contingente ..... se parliamo di 48/72 ore le esigenze penso che siano piu terra terra e la doccia mi sembra un bel lusso in un contesto di reale emergenza, dopo sì ..... ma dopo e dopo vorro' anche uno, o più, cambi in particolar modo di calze ed intimo.

Sul dormire sono d'accordo che ti può capitare di tutto, e probabilmente ti capiterà di tutto, lo trovo un peso/volume notevole ma ..... Ok :)

Sull'utilità delle ciabatte rimango comunque lo stesso un po' così ..... sarà perché con gli scarponi non ho problemi a tenerli anche due giorni ai piedi, sarà perché le ciabatte di gomma mi danno fastidio a casa (preferisco gli zoccoli), sarà perché non attraverserei mai nulla con le ciabatte tanto meno un terreno bagnato e scivoloso .... piuttosto delle scarpe da ginnastica leggere ..... poi per carità ognuno ci vede nel proprio zaino quello che ritiene più opportuno in base alle proprie esperienze ed esigenze e azzeccarle non è facile.

Ciao :si:, Gianluca
 
come ha detto @Al c'è dopo 24/48h si trova cmq un campo a cui appoggiarsi, per questo la lista di oggetti che ho messo insieme, che può apparire anomala se paragonata a quelle da trekking/campeggio a cui siamo "abituati", considera che per le prime ore ci si deve arrangiare (in un contesto peraltro antropizzato), ma nel breve periodo subentrano la logistica e le squadre attrezzate.

se qualcuno ha esperienze di scenari di intervento PC sarebbe utile capire cosa aggiungere e cosa eventualmente togliere, sempre tenendo presente che deve trattarsi di attrezzatura NON tecnica, che può essere suggerita ad un privato cittadino, così come a un volontario privo di abilitazioni specifiche.
 
Sarebbe interessante saper come vorreste affrontare il drone & ponte radio, se vuoi, puoi, ragguagliarmi/ci con un thread o un post interno sicuramente a me faresti piacere.
allo stato è solo un insieme di idee ma la cosa ha suscitato l'interesse anche del raggruppamento nazionale di cui facciamo parte, quindi confido che sperimenteremo in questa direzione. l'idea è molto banalmente quella di un transponder su vhf o uhf per raggiungere zone dall'orografia complessa nel corso di un'operazione, per mantenere i contatti radio con la base. questo sicuramente non si può fare con le frequenze radio civili, per cui i radioamatori avrebbero una carta in più da giocare.
ti aggiornerò nei prossimi mesi se ci saranno sviluppi ;)
 
@Al c'è è pero' uno scenario che non è più universale e contingente ..... se parliamo di 48/72 ore le esigenze penso che siano piu terra terra e la doccia mi sembra un bel lusso in un contesto di reale emergenza, dopo sì ..... ma dopo e dopo vorro' anche uno, o più, cambi in particolar modo di calze ed intimo.

Sul dormire sono d'accordo che ti può capitare di tutto, e probabilmente ti capiterà di tutto, lo trovo un peso/volume notevole ma ..... Ok :)

Sull'utilità delle ciabatte rimango comunque lo stesso un po' così ..... sarà perché con gli scarponi non ho problemi a tenerli anche due giorni ai piedi, sarà perché le ciabatte di gomma mi danno fastidio a casa (preferisco gli zoccoli), sarà perché non attraverserei mai nulla con le ciabatte tanto meno un terreno bagnato e scivoloso .... piuttosto delle scarpe da ginnastica leggere ..... poi per carità ognuno ci vede nel proprio zaino quello che ritiene più opportuno in base alle proprie esperienze ed esigenze e azzeccarle non è facile.

Ciao :si:, Gianluca
Premetto che non ho verità assolute, giusto qualche modestissima esperienza e che intervengo volentieri per il piacere del confronto, pronto a rivedere ogni convinzione, poi non saranno le ciabatte a fare la differenza, ci mancherebbe.
Dico questo perché quando ho parlato di ciabatte per zona allagata forse sono stato impreciso, beccandomi un commento "costruttivo" non tuo, ma la quasi totalità avrà compreso che non si trattava di affrontare alluvioni bensì situazioni tipo un campo allagato sotto la pioggia magari per recuperare un veicolo e inzupparsi gli scarponi non sarebbe il massimo.
Una valida alternativa a ciabatte possono essere dei sandali del tipo economico impermeabili che si fermano meglio ai piedi.
Aggiungo che è' vero che dopo 48 h lo scenario cambia ma almeno nella mia piccola esperienza non avrei potuto ricevere ricambi e materiali da casa per cui sono partito armato di tutto punto ciabatte comprese.
Comunque anche io uso inverno ed estate zoccoli di legno a casa e per le ciabatte credo ci si possa fermare qui :)
 
  • (+ 1 set di vestiario pronto da indossare) nel borsone che lascio nel mezzo o al campo, per quanti giorni ho dato disp.
  • (divisa)
  • guanti da lavoro
  • torcia frontale
  • borraccia di metallo -o una semplice bottiglietta a' acqua
  • multi-tool
  • coltello - no, hai già il multi funzione, per i coltelli ti possono far storie
  • seghetto (alberi caduti, ecc.) - inutile o quasi, lo lascerei a casa o nei mezzi accette e seghe grandi
  • accendino antivento - o anche normale
  • gps (e saperlo usare) - inutile o quasi, abbiamo tutti o quasi il gps nel telefono
  • (bussola) - per le emergenze sapere dov' è il nord non serve
  • (cartina) - si ma in caso te la daranno sul posto
  • (coordinatometro) - occupa poco, ma penso che basti uno al campo base e forse nemmeno servirà
  • fischietto
  • eliografo - per me inutile
  • taccuino impermeabile - ottimo per la cartina in caso di pioggia
  • matita - meglio trattopen, le cartine te le stamperanno quindi puoi rovinarla quanto vuoi.
  • occhiali da sole
  • snack/cibo
  • poncho
  • imbrago da ferrata -nel mezzo
  • moschettoni - nel mezzo
  • corda, non solo per l' imbrago, anche se un 'auto s' impantana
  • cordino per prusik - no
  • casco ferrate - no anche perchè non vai a far ferrate
  • kit bagno (anche per doccia: ciabatte?) - sicuro nel bagaglio sul mezzo
  • kit medico (tipo farmacia o trauma kit, niente fantasie) - per se stessi se non si è abilitati al primo soccorso
  • sacco a pelo estivo - o anche invernale nel mezzo in base alla stagione
  • (radio) - pmr o lpd, vhf non so
  • (pala/vanga portatile) - nel mezzo una bella pala grande.
  • Cassetta attrezzi per montaggio campo
  • fari illuminazione campo
  • generatore di corrente
  • Tutto per il campo, dal fornello a casse di acqua
  • taniche di acqua
Alla fine io metterei tutto o quasi nel mezzo, che sia mio o di P.C., addosso non terrei nulla o quasi.
 
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