Informazione Zona arancione gennaio 2021 (uscita ciaspolata)

Siamo al 18 sera e ancora le FAQ, che sono i riferimenti normativi dati anche alle prefetture, sono da aggiornare.

Praticamente 3 giorni pieni senza regole.

Io boh rimango basito... non so più che dire/pensare...
 
Comunque al di là di tutto è chiaro che ci si sposta solo per ragioni lavorative, di salute e comprovate esigenze. Questo è lo spirito di questi decreti in zona arancione e rossa, il resto è fumoso e molto difficile da definire.
 
Comunque al di là di tutto è chiaro che ci si sposta solo per ragioni lavorative, di salute e comprovate esigenze. Questo è lo spirito di questi decreti in zona arancione e rossa, il resto è fumoso e molto difficile da definire.
A me sta pesando l'incertezza continua e il blocco nella città (abitando in città...).
Quindi sta avendo un impatto anche sulla mia salute psico-fisica.
Essendo abituato alla natura e le attività in montagna l'impatto non è piccolo.
Sto arrivando a considerarla una ragione di salute o una comprovata esigenza... quindi che si fa?
Se me lo faccio certificare dal medico...

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In questi giorni il governo ha la testa altrove :ka: è impegnato in problemi di "matematica".
Tirassero fuori le teste dai fondoschiena... si accorgerebbero che là fuori c'è tutto un mondo che continua...
 
A me sta pesando l'incertezza continua e il blocco nella città (abitando in città...).
Quindi sta avendo un impatto anche sulla mia salute psico-fisica.
Essendo abituato alla natura e le attività in montagna l'impatto non è piccolo.
Sto arrivando a considerarla una ragione di salute o una comprovata esigenza
... quindi che si fa?

Senza dubbio ma purtroppo questo è. Attendiamo le FAQ e speriamo che i chiarimenti chiesti dal CAI vengano soddisfatti.
 
A me sta pesando l'incertezza continua e il blocco nella città (abitando in città...).
Quindi sta avendo un impatto anche sulla mia salute psico-fisica.
Essendo abituato alla natura e le attività in montagna l'impatto non è piccolo.
Sto arrivando a considerarla una ragione di salute o una comprovata esigenza... quindi che si fa?
Se me lo faccio certificare dal medico...
Se il medico te lo certifica sei salvo, ho un conoscente che lo ha fatto :eek: (un certo numero di ore al giorno di attività fisica all'aperto, ma andava nei sentieri nel bosco poco fuori il paese, il documento non l'ho visto, ma così ha detto), a quel punto diventa una esigenza e sei giustificato, rimane il buon senso e il minimo spostamento.
 
Se il medico te lo certifica sei salvo, ho un conoscente che lo ha fatto :eek: (un certo numero di ore al giorno di attività fisica all'aperto, ma andava nei sentieri nel bosco poco fuori il paese, il documento non l'ho visto, ma così ha detto), a quel punto diventa una esigenza e sei giustificato, rimane il buon senso e il minimo spostamento.
Ah io se non ho la mia dose di neve sto male :poke:
Minimo spostamento... mi basta andare a Bardonecchia, non mi interessano i Caraibi...
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Visto che vale anche l'autocertificazione potrei autocertificarmi l'esigenza di neve
 
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Eh, siamo ancora ai "sentito dire", vedo. Purtroppo stamattina il link alle FAQ del governo, come ho riportato, finiva nella pagina di errore 404 del sito (pagina mancante). Oggi pomeriggio hanno rimesso le vecchie FAQ, aggiungendo l'avvertenza che valgono solo fino al 15 gennaio. Avendo pubblicato il tutto il pomeriggio del 18... beh, complimenti, ragazzi, caffé o cappuccino??? :biggrin:
Fate pure con tutta calma, eh??? :-x E non ce l'ho con i politici, che hanno i loro problemi (autogenerati) da dirimere. No, ce l'ho con la nostra fantastica burocrazia. Imbelle. No, non mi è rimasta una "ci" nella tastiera. Bah...
 
A me sta pesando l'incertezza continua e il blocco nella città (abitando in città...).
Quindi sta avendo un impatto anche sulla mia salute psico-fisica.
Essendo abituato alla natura e le attività in montagna l'impatto non è piccolo.
Sto arrivando a considerarla una ragione di salute o una comprovata esigenza... quindi che si fa?
Se me lo faccio certificare dal medico...

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Beh ma con questo criterio mezza Italia potrebbe accampare analogo diritto.
Io addirittura, ad esempio, soffrendo di osteoporosi e pure grave, DEVO espormi all'aperto (per la vitamina D di cui sono cronicamente carente) e muovermi (per la sollecitazione biomeccanica delle ossa che con l'immobilismo si sbriciolano).
Quindi il lockdown feroce della primavera mi ha procurato anche danni fisici oltre che psichici. Per non parlare di tutti i connessi esami e controlli ospedalieri che - sempre causa Covid - sono tuttora saltati: come dire che, per giunta, di quei danni ne avrò contezza chissà quando.

E secondo te io non potrei accampare giustificato motivo ?
Ma quando mai.
Anzi, pur avendo persino una seconda casa, isolatissima e ideale come antiCovid - che avrebbe alleviato enormemente la situazione - ho pure subito il cervellotico divieto di andarci, e la salatissima Imu connessa ho dovuto continuare a pagarla (verrebbe da chiedere:a che titolo ? Estorsione?).

Il fatto oggettivo, purtroppo, è che il virus ridefinisce completamente il concetto di libertà per il semplice motivo che trasforma i corpi di chiunque in vere e proprie (potenziali o effettive) armi biologiche.
E questo fa sì che in modo pressoché automatico la propria libertà rischi di ledere quella dell'altro.
Non bisognerebbe mai dimenticare che la politica deve tener conto, nello stesso momento, di tutte le singole prospettive individuali e riuscire a farle coesistere.
 
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Dubito che mezza italia faccia come me, visto che di solito non trovo nessuno dove vado :biggrin:

Qui vicino Roma le principali località di montagna sono state invece regolarmente prese d'assalto in tutti i pochi week end utili , traffico mai visto prima, addirittura il 13 dicembre verso mezzogiorno la polizia locale ha dovuto chiudere la strada per il Terminillo visto il serpentone in coda (bloccato) che si era formato.
Tutte persone che quindi avrebbero potuto legittimamente reclamare il diritto alla "decompressione" (chiamiamolo pure così), del resto si trovavano lì appunto per questo.
E quindi che facciamo ? Cominciamo persino a stabilire dove sì e dove no, tu sì e tu no, ecc. ecc. ? Perchè quando uno parte non ha mica la palla di cristallo per sapere in anticipo se e quanti stanno avendo la sua stessa idea, e una volta sul posto (dopo ore e decine o centinaia di km.) è abbastanza difficile che come niente fosse giri i tacchi - anzi faccia inversione - e se ne torni a casa senza aver combinato nulla.
 
Beh sì all'estero controllano le folle senza fare tante storie... sono pagati per farlo, non per stare in ufficio a grattarsi...
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Ora c’è anche il suggello tecnico: l’ultima circolare del ministero dell’Interno, con le indicazioni a prefetti e questori sul da farsi, circolare esplicativa per il Dpcm del 14 gennaio, stabilisce che gli italiani possono andare nelle seconde case, anche fuori regione, senza rischiare multe.
Il linguaggio è criptico, perché una circolare del genere non è indirizzata al grande pubblico, ma il senso è questo. Ci sono infatti le limitazioni di spostamento tra regioni (anche tra Comuni quando la Regione sia in zona arancione, ancor più stringenti se in zona rossa), ma «con la consueta eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché dal rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».
Ecco, la novità è nell’ultima parola. Quando il ministero dell’Interno dà l’indicazione alle forze di polizia di considerare lecito il viaggio verso una «abitazione» che non è quella di residenza o di domicilio, in sostanza sta autorizzando il viaggio verso la seconda casa. Anche fuori regione. Peraltro è quanto aveva preannunciato il sito del governo e si era capito, visto che nell’ultimo Dpcm non c’era più un divieto esplicito di recarsi nelle seconde case.
Mancava un’indicazione chiara alle forze di polizia. Ora c’è. E masticherà amaro l’ala più rigorista del governo che non ha gradito questa deroga. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, per dire, si è speso affinché venisse imposto un divieto di uscita dalla regione in ogni caso, giallo arancione o rosso che sia. E però a Palazzo Chigi la vedono diversamente. In tutta evidenza, le seconde case sono viste come una valvola di sfogo per molte tensioni. Sono il rifugio di molti che altrimenti resterebbero bloccati in città. Si è letto di quanti, tra piemontesi e lombardi, stanno lavorando in smart working dalla casa al mare in Liguria. Ma lo stesso discorso si può fare per chi ha la baita in montagna. Le seconde case, poi, rappresentano una boccata di ossigeno per l’economia di molti territori a vocazione turistica.
Via libera alle seconde case, allora. Ma senza creare problemi sanitari. Nella circolare ai prefetti si richiede massima attenzione ai controlli, ovvero «la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane - specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne - nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali».

https://www.lastampa.it/topnews/pri...el-governo-crescono-le-perplessita-1.39790633
 
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Beh sì all'estero controllano le folle senza fare tante storie... sono pagati per farlo, non per stare in ufficio a grattarsi...
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Non ho capito cosa ci azzecchi questa risposta con la mia osservazione.
La quale rispondeva alla frase: "dubito che mezza Italia faccia come me, visto che non trovo nessuno dove vado" facendo presente che tanti altri luoghi - sempre di montagna - sono invece frequentatissimi.
Da cui, appunto, la domanda : le ordinanze dovrebbero essere per caso del tipo "siete autorizzati a recarvi dove va Andreapaiola perchè lì non c'è nessuno, mentre invece è vietato il Terminillo perchè l'ultima volta vi ci siete ammassati in 5000" ?

A quel punto magari ci si ritrova in 5000 lì dove andava Andreapaiola, il quale nel frattempo si è spostato a Vattelapesca dove non c'è ancora nessuno, e così l'ordinanza della settimana successiva diventa : "stavolta siete autorizzati ad andare a Vattelapesca, dove Andreapaiola ha dichiarato non esserci nessuno; la settimana prossima aggiorneremo la situazione e si vedrà".

Oppure ancora, ordinanze per regioni : nel Lazio poche montagne e troppa gente, quindi montagna per nessuno; in Piemonte tante montagne e poca gente, quindi montagna per tutti.

Si dovrebbe forse fare così ?
 
No, si dovrebbe spiegare le regole alla popolazione per evitare i contagi, consigli semplici per non ammazzare il resto della gente (onestà+marketing) dove non ha senso legiferare (come gli esempi che stai facendo), e non aspettarsi che il cittadino diventi un azzeccagarbugli.

Trattarli da adulti e senza prenderli in giro e con supporto quando serve.

Oltre a dare al cittadino anche i mezzi per evitare il contagio, tipo isolarsi dai famigliari con cui vive quando è il caso.

Non sottovalutare la situazione e non aspettare che gli ospedali siano pieni per prendere qualunque iniziativa.

Ma tanto è un discorso accademico ormai, con R0 così alto dei nuovi ceppi non basterà nessun lockdown ad abbassare i numeri e i vaccini ormai eviteranno ben pochi morti.

I geni de "l'economia prima di tutto" sono riusciti a distruggere l'economia e avranno fatto più morti del caro zio adolf. Con qualche milione di contagi al giorno hai voglia a fare zone colorate...

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“Deve essere consentito lo spostamento nei comuni montani per ciaspolate e sci alpinismo”
La richiesta al Governo è lanciata dall’Uncem: “Bene aver dato il permesso di andare nelle seconde case fuori regione”

https://www.lastampa.it/verbano-cus...ani-per-ciaspolate-e-sci-alpinismo-1.39793083

Deve essere possibile fare un'escursione piuttosto che una gita sugli sci, distanziati

«occorre un chiarimento urgente e preciso, che agevoli tutti, comprese le forze dell'ordine. Consentire di raggiungere località montane per svolgere attività sportiva amatoriale individuale non alimenta il contagio».
 
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No, si dovrebbe spiegare le regole alla popolazione per evitare i contagi, consigli semplici per non ammazzare il resto della gente (onestà+marketing) dove non ha senso legiferare (come gli esempi che stai facendo), e non aspettarsi che il cittadino diventi un azzeccagarbugli.

Sarebbe anche il mio auspicio ossia che fosse potenziata l'informazione sulle regole comportamentali, senza nessun divieto.

Invece attualmente si impongono solo regole, alcune incomprensibili e/o poco logiche per cui si mette ancor più confusione nella gente e li si offre la tentazione ad aggirarle furbescamente.

Ad esempio, perchè non si può andare al ristorante senza affollarsi?
Si prenota, si misura la temperatura all'ingresso, gel disinfettante sulle mani, si siede distanziati, i tavoli si tengono stanziati, camerieri e tutto il personale con la mascherina, dov'è il problema?

E questo per cinema, teatri, mostre, musei, palestre...

Per non parlare delle attività che si possono praticare all'aperto.

Tra l'altro, praticare attività fisica migliora la salute generale dell'individuo.
 
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Perché noi ci auspichiamo che la maggior parte di noi abbia buon senso. Questo però è utopico. Anzi, sono molti di più quelli che fanno il marchese del Grillo. A ottobre sono stato in Canisglio per un giretto e per qualche foto con la famiglia e le foglie autunnali. Arrivato alla piana ho fatto dietrofront e sono andato altrove. Una ressa pazzesca. Quando vado in centro, anzi, andavo, prima sopralluogo in auto e poi si tornava a casa. Stessa cosa il lungo Sile (Treviso). È il presupposto di partenza che è sbagliato e lo dicono i fatti. Festini con 150 persone, cenoni con centinaia di persone, pranzi di matrimonio stipati in salette (successo personalmente)... Serve continuare? Allo stesso modo non servirebbero limiti di velocità.. basta essere responsabili... Ecc ecc.... Potremmo andare avanti con tutte le altre leggi. Siccome il nostro paese non si basa sul principio della responsabilità personale ma sullo scarica barile e sul principio del marchese del grillo.... Ecco i risultati
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Io auspico un meteorite bello grosso (quello del 2023 è piccolino) e poi un bel sistema elettorale alla satrship troopers... Fiducia sulla responsabilità personale? Ma se abbiamo le scimmie al comando... E non solo da questa legislatura....
 
Perché noi ci auspichiamo che la maggior parte di noi abbia buon senso. Questo però è utopico. Anzi, sono molti di più quelli che fanno il marchese del Grillo. A ottobre sono stato in Canisglio per un giretto e per qualche foto con la famiglia e le foglie autunnali. Arrivato alla piana ho fatto dietrofront e sono andato altrove. Una ressa pazzesca. Quando vado in centro, anzi, andavo, prima sopralluogo in auto e poi si tornava a casa. Stessa cosa il lungo Sile (Treviso). È il presupposto di partenza che è sbagliato e lo dicono i fatti. Festini con 150 persone, cenoni con centinaia di persone, pranzi di matrimonio stipati in salette (successo personalmente)... Serve continuare? Allo stesso modo non servirebbero limiti di velocità.. basta essere responsabili... Ecc ecc.... Potremmo andare avanti con tutte le altre leggi. Siccome il nostro paese non si basa sul principio della responsabilità personale ma sullo scarica barile e sul principio del marchese del grillo.... Ecco i risultati
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Io auspico un meteorite bello grosso (quello del 2023 è piccolino) e poi un bel sistema elettorale alla satrship troopers... Fiducia sulla responsabilità personale? Ma se abbiamo le scimmie al comando... E non solo da questa legislatura....

Eh già...

Da qualche parte ho letto: "La legge inzia dove finisce il buonsenso".
 
Ma il problema non è che ci vuole una legge. Il problema è che le leggi italiane sono inutilmente complicate. Creando, fra l'altro, non pochi grattacapi a chi deve controllare che vengano rispettate.
Le regole da fare, in un paese normale, erano:
- al chiuso bisogna stare, nei locali pubblici, ad 1 metro di distanza dall'estraneo più vicino.
- in caso di attività fisica (ginnastica, corsa, ecc.) bisogna stare a 2 metri di distanza dall'estraneo più vicino.
- quando si entra e si esce da un locale pubblico, bisogna disinfettare le mani.
- in tutti i luoghi, a parte casa propria, si indossa sempre la mascherina, eccetto che per il tempo necessario a bere e mangiare.
- in tutti i luoghi di cura i responsabili sanitari adotteranno misure e le comunicheranno ai diretti interessati, secondo necessità.

Invece: lockdown, ma solo in certi orari, alcuni locali aperti, altri chiusi (peraltro con criteri che con la scienza non c'entrano nulla...), altri un po' aperti ed un po' chiusi, secondo il colore, il periodo, il giorno... come se il contagio fosse più probabile di notte, giusto per dire una perla...

Secondo me è solo il gusto di comandarci a bacchetta, per "fare ammuina"...
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