Parlando di cibo...

Ma cosa è che scatta nella testa di un essere umano che decide di diventare vegetariano??
Anche perché se non mi ricordo male 'essere umano è per convenzione definito onnivoro.

Cosa scatta che fa decidere al suddetto essere di limitare la scelta del suo pasto?? Problemi di salute? Ok.Religione? Ok.
Oppure?? Scartando le precedenti due quale è la molla che scatta??

La mia domanda è solo di natura curiosa. Non vuole essere affatto una critica.. Ci mancherebbe.. Anche perché si beve e si mangia con la propria bocca, non con quella degli altri...
 
Probabilmente un vegetariano, o un vegano, saprà, se vorrà, risponderti in modo più esaustivo, però giusto per il gusto di discutere mi permetto di darti la mia interpretazione.

Ci possono essere mille motivi per il quale uno decide di diventare vegetariano, vegano, o quant'altro e tutte e mille possono essere leciti e in qualche parte condivisibili. Però ritengo che quelli più forti, o quanto meno quelli che a me farebbero cambiare dieta, sono quelli legati al concetto di rispetto della vita (senziente) in tutte le sue sfumature, sfumature che possono essere tali da portarti a diventare vegetariano, il quale comunque usufruisce ancora in parte degli animali, sino a quelle più estremiste che portano ad essere vegano.

Un altro fattore potrebbe essere la "salubrità" delle produzioni di massa che, facilmente, decade negli allevamenti, appunto di massa, da cui derivano prodotti che sono quelli che più facilmente finiscono nei piatti.

Ripeto, io non sono un vegano nè sono un vegetariano, sono un onnivoro, per tanto le mie elucubrazioni sono solo frutto di quello che io conosco (che è poi estremamente poco), nulla di più nulla di meno. Un vegetariano, o un vegano, saprà, se vorrà, risponderti in modo più esaustivo e mi scuso da subito per eventuali imprecisioni o cazzate :D

Ciao :), Gianluca
 
Non riesco a capire ...... in che senso "Un animale da allevamento è un prodotto dell'uomo, non dell'animale che lo genera" ?

Intendi forse che l'animale dall'allevamento, come tale, non esisterebbe in natura poichè un animale non alleva un altro animale con il fine di diventare "pappa" o per "sfruttarlo" ? ..... o cosa ?

Ciao :), Gianluca
 
Ho scritto una pappardella lunga almeno 300 parole ma poi mi sono reso conto che è inutile. Se una persona fa una scelta così radicale nella sua vita sicuramente dal suo canto è motivato. Vorrei solo capire il perchè della scelta.

:lol:

Magari la "Via del Vegetariano"[IMAGE]
263864.jpg
[/IMAGE] è uno stile di vita corretto, ma vorrei capire...

Grazie a tutti

Ciao,

Vittorio
 
Effettivamente il video puo' dare un senso pro veg e contro la carne e mi pare che il thread abbia preso questa direzione: ennesima disputa fra carnivori e vegetariani come ce ne sono molti in rete e qualcuno mi pare anche in questo forum.

Peccato perche' non era mia intenzione.

@Libratonic: di informazioni a riguardo ne trovi quante ne vuoi in giro per la rete, messa qui rischierebbe di diventare l'ennesimo flame, a quanto pare come sempre, e come in ogni ambiente, non solo forum, bisogna stare attenti ad avvicinarsi a ceti argomenti.
 
Non riesco a capire ...... in che senso "Un animale da allevamento è un prodotto dell'uomo, non dell'animale che lo genera" ?

Intendi forse che l'animale dall'allevamento, come tale, non esisterebbe in natura poichè un animale non alleva un altro animale con il fine di diventare "pappa" o per "sfruttarlo" ? ..... o cosa ?

Ciao :), Gianluca


Più che altro un animale da allevamento esiste per essere mangiato.

Il Vitello M25B12 (chiamamolo con un codice a caso) è nato destinato a diventare cibo, se l'uomo non avesse fatto in modo di ingravidare la mucca, non esisterebbe.

Molte specie animali che non servono all'uomo stanno scomparendo e a molti non gliene frega niente della loro estinzione semplicemente perchè non servono.

La cosa è molto triste, ma è così.
 
Non so cosa sia un "flame" ma comunque ti ringrazio del consiglio.

La mia era solo curiosità ne conoscere, come visto in giro per il forum, il motivo per cui alcuni trekkers o escursionisti cambino abitudini alimentari. Non voglio ASSOLUTAMENTE fare polemica in merito anche perchè chi sono io per farla? Posso definirmi migliore? Assolutamente NO! Anzi, se c'è da imparare anche qui si legge, si studia ( faccio una ricerchina come mi hai consigliato, grazie mille) e si cerca di capire.

@Orcodeiboschi: si è molto triste che si perdano specie anche (non solo) perchè non più appetibili al mercato.

Grazie dei mille spunti su cui riflettere.



Ciao, VIttorio
 
A

Andreatv

Guest
Un animale da allevamento è un prodotto dell'uomo, non dell'animale che lo genera.

Che piaccia o meno il discorso si concentra tutto lì.

è una visione che può essere condivisibile, a patto però di vedere sotto questo aspetto, anche la verdura piantata e coltivata, come pure i cereali.

Alla fine, cosa mangiamo?


@uname

il video da un senso pro-veg proprio perchè è un video pro-veg.
Forse tu hai voluto vedere qualcosa del tipo "abbondanza e spreco", ma non è il messaggio che il video trasmette, pur trovandolo anche io un tema molto più interessante del "vegetariano contro onnivoro".

Una cosa alla quale penso spesso sono i problemi alimentari dei paesi avanzati, obesità, diete, non mangiare quello, oddio la bilancia, bambini grassi, palestre per dimagrire.
E poi ci sono paesi dove la gente si chiede: "Oggi c'è qualcosa da mangiare? ieri non ho mangiato niente e l'altro ieri poco. Senza considerare il fango che ho dovuto bere per bagnarmi un po' la bocca"

Allora ecco che così fai un video che lancia un messaggio chiaro e forte.
Mostri gli allevamenti, le enormi distese di grano, orzo, le mietitrebbie con barre da 15 metri, le distese di qualsiasi verdura esistente, supermercati con scaffali alti 5 metri pieni di roba, mettici pure i tre maiali che mangiano al mcdonalds, i bambini sorridenti che dopo aver giocato a pallone fanno merenda,il problema dell'obesità, e alla fine mostri l'altro lato, il padre di famiglia che con un bastone prova a coltivare qualcosa ma senza acqua, le donne che "lavano" quelli che dovrebbero essere vestiti, i bambini che sono li ad aspettare non sanno nemmeno loro cosa, le "case" che sono peggio delle stalle che ci sono qui.

Questo sarebbe un video che lancia un messaggio chiaro, serio, e che mostra come il cibo che noi tanto disprezziamo, molte persone non lo vedono nemmeno in tutta la loro vita.
Così si sensibilizzano un po' tutti, magari proprio quelli che si permettono di essere schizzinosi e di non mangiare questo e quello per partito preso, si ricorderanno che anche noi decenni fa eravamo morti di fame e che si mangiava quel poco che c'era o si aspettava il giorno dopo, che era lo stesso del giorno prima.

Può essere che il film intero sia proprio così, che mostri gli sprechi da una parte e il mangiare aria dall'altra. Ma il video in sè, così come è fatto, perdonami il termine, è proprio una boiata.
 
D

Derrick

Guest
Il titolo del film, Samsara, è la parola sanscrita che indica, se ben ricordo, l'eterno ciclo delle rinascite (l'ottica è naturalmente reincarnazionista, sia per gli uomini che per gli animali).

In pratica indica anche il fatto che siamo criceti sulla ruota della vita, nasciamo, ci agitiamo un po' con il lavoro, la famiglia, l'amore, il sesso, la fotografia, la montagna, il tifo sportivo o politico, e poi muoriamo, ma poi rinasciamo, ci agitiamo un po' con con il lavoro, la famiglia, l'amore, il sesso, la fotografia, la montagna, il tifo sportivo o politico, e poi muoriamo, ma poi rinasciamo, ci agitiamo un po' con il lavoro, la famiglia, l'amore, il sesso, la fotografia, la montagna, il tifo sportivo o politico, e poi muoriamo, ma poi rinasciamo...

Forse il punto del video è un altro. La vita dovrebbe - potrebbe essere spesa per qualcosa di più nobile (ricerca di sé stessi, di Dio, di risposte ultime, 'ste cose qui) che per passare la vita a mangiare e consumare.

Il film forse vuole dare un'idea di una grande ruota inutile, in cui si vive una vita vuota dedita al consumo, per poi morire, e forse poi non c'è tanta differenza tra le mucche nella ruota e i consumatori nel McDonald, sempre si tratta di creature che vivono per stare all'ingrasso e poi morire.

La scena finale secondo me indica il segno fatto da un chirurgo. Forse il tizio si fa fare un'operazione di asportazione del grasso in eccesso.

Il film potrebbe quindi essere un modo (poetico o disgustoso non so) per mettere lo spettatore di fronte all'assurdità di uno stile di vita basato sul mangiare troppo per poi farsi operare all'addome o, in generale, per riempire di cibo una vita vuota e orientata troppo al consumo che poi è tipicamente consumo di cibo.

Non credo che l'intento sia "vegano" perché si sarebbe facilmente potuto fare ricorso a immagini MOLTO più cruente, con sangue, urla di animali macellati (o in procinto di essere caricati su un camion). Basti pensare che l'uccisione dei polli non viene neanche mostrata, né dei maiali.

Quello che viene mostrato è la "serialità", degli animali, dei lavoranti nelle fabbriche (sorprendentemente "igieniche" a dire il vero), dei consumatori nei supermercati, dei consumatori nei fast-food che mangiano tutti lo stesso cibo. L'idea del formicaio infinito.

La propaganda vegana avrebbe mostrato il ristorantino tunisino che uccide e macella l'agnello sul retro mano a mano che i clienti chiedono "abbacchio". Basta ricordare quanto scandalo fece il film dei fratelli Tornatore per il semplice fatto di avere ripreso la scena, vera e quotidiana, in un ristorante (o trattoria) vero, una scena normale ma "scandalosa" per il troppo civilizzato uomo di città.

Quanto ai tre obesi che mangiavano al McDonald un paio di panini ciascuno, penso che anche lì l'intento sia mostrare la "bestialità" di una vita passata a ingrassarsi, chiaramente sono idee suggerite, dette a parole diventano banali o irrispettose, è lo spettatore che potrebbe a un certo punto chiedersi quanto, nella sua vita, nelle sue abitudini alimentari, ci sia di "eterno ciclo", una ruota che però gira a vuoto.
 
Uhm ..... valutazione decisamente più alternativa e meno estremista, sul piano della dieta, e condivisibile, per me, non tanto sul piano del messaggio ma facilmente sul piano interpretativo.

Se è quello il messaggio che il regista voleva dare credo che i sottotitoli potrebbero aiutare (molto) ;)

Ciao :), Gianluca
 
A

Andreatv

Guest
Il titolo del film, Samsara, è la parola sanscrita che indica.......

Interessante quello che hai scritto, davvero, non ci sarei mai arrivato a vedere il video dandogli questo significato.
Non trovi però sia un po' troppo azzardato?
Ok, tutti mangiamo e moriamo però c'è differenza con gli animali mostrati.
Noi mangiamo per vivere, quegli animali vivono per mangiare, per poi essere mangiati.
Non so se sono riuscito a farmi capire :D.
Ma forse proprio per questo ha scelto quelle quelle tre persone, per mostrare che tra gli animali da allevamento e le tre persone in realtà non c'è differenza; sia gli animali da allevamento sia i tre tizi vivono per mangiare di continuo. Può essere?

:)
 
D

Derrick

Guest
Non so, io il film non l'ho visto.
L'anteprima, chiaramente, serve a stimolare la curiosità riguardo il film.
Immagino che il film non sia "muto" e che racconti una storia, o svolga una tesi.
O forse no, è tutto così, senza commento, e poi ognuno ne ricava una propria visione.

Che (alcuni di) noi non mangino per vivere ma vivano per mangiare è forse proprio il messaggio del film. I tre obesi al fast-food o il tizio che si prepara (immagino) ad un'operazione chirurgica all'addome per la riduzione dell'adipe vogliono mostrare una civiltà che ha perso il naturale rapporto con il cibo, cioè il cibo anziché essere un mezzo per sostenersi in vita è diventato il "fine" della vita stessa.

Poi probabilmente ci sarà un po' di pippone sulla sostenibilità, o insostenibilità, di questo modello alimentare. Qualche numero sciorinante i miliardi di maiali uccisi nel pianeta ogni anno, ad esempio. (Dubito che l'allevamento sia meno sostenibile dell'agricoltura ma questo è un altro discorso).

Lo stabilimento, le vacche, mettono molto l'accento sul "numero". Naturalmente noi sappiamo benissimo che la produzione industriale è così o non sarebbe industriale. Ma l'immagine che rimane nel cuore è quella dello "sciupio su scala industriale" che la nostra civiltà alimentare produce.

L'accostamento con il supermercato visto dall'alto, la civiltà del benessere, il fine ultimo di tutto il meccanismo di produzione industriale del cibo, vuole forse accompagnare un discorso sui "grandi numeri" dell'umanità, sui grandi numeri di produzione, di spreco di risorse alimentari.

Però ripeto, il film non l'ho visto. Forse è solo il solito pippone animalista.

Forse è tutto il contrario. Per un reincarnazionista la vita e la morte non hanno il significato assoluto, irrimediabile e in qualche modo tragico che hanno nel mondo cristiano.

Dal momento che muore solo il corpo per essere sostituito da un altro corpo, e l'anima vive comunque ed è indistruttibile e riceve un altro corpo, la stessa idea di "uccisione" che costituisce poi lo scrupolo del vegano è diversa per un reincarnazionista e non ha mai quel valore "assoluto" di "privazione della vita" che le diamo noi in Occidente*, soprattutto in un occidente ormai ateo in cui non c'è neanche più l'idea di un passaggio "a miglior vita".

Può darsi che sia un film che tenda invece a vedere tutto il ciclo di tutte le creature, di tutte le cose, come nient'altro che un ciclo, muori comunque, vivi-mangi-muori-rinasci, morire di predatore, di batterio, di cancro, di lama non cambia radicalmente la situazione, quindi potrebbe essere anche un film su una posizione opposta rispetto a quella degli animalisti, e proprio da un punto di vista spirituale-religioso, perché poi alla fine tutto è samsara.

* So benissimo che il Budda ha "vietato" il consumo di carne e che alcune correnti buddiste o giainiste arrivano a filtrare l'acqua con un colino per non rischiare di mangiare cadaveri di moscerino (allo stupido indichi la luna, e lui vede il dito, in tutto il mondo) ma il Budda stesso disse ai suoi discepoli di mangiare carne, se viene offerta, per non offendere l'ospite, perché offendere l'ospite è peggio che mangiare carne, il che la dice lunga sul diverso tipo di valore "etico" del "non nuocere" fra il buddista (dei tempi del Budda) e il vegano moderno, che arriva invece in casi estremi di "ecoterrorismo" (così impropriamente etichettato) ad uccidere le persone per vendicare la morte degli animali.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ron Fricke il regista e' ben considerato come un master della time lapse photography, sai quella dei funghi che crescono rapidamente.

Oltre che a Samsara fatto nel 2011, ha fatto anche Baraka nel 1992, ed era direttore di fotografia in Koyaanisqatsi, uno di due film, l'altro chiamato Powaqqatsi

il filone e' quello di documentario su vari aspetti della condizione umana e del mondo resi artistici da varie tecniche di ripresa. Senza parole - musica originale.

Lo spezzone discusso in questa discussione e' solo uno dei segmenti del film, secondo me' va' preso come tale: UN segmento di un film ed un messaggio piu' vasto.


ho trovato Koyaanisqatsi e Powaqqatsi.

Koyaanisqatsi: Life Out Of Balance-Full Length [Video]


Powaqqatsi | Watch Documentary Online for Free
 
Grazie @Crafter, non ci avevo fatto caso, ecco cosa mi ricordava.
Quei due documentari li ho e meritano molto, consigliati anch'essi.
 
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