Dati
Data: 10 luglio 2010
Regione e provincia: sicilia - trapani
Località di partenza: marinella
Località di arrivo: marinella
Tempo di percorrenza: 4 ore
Chilometri: circa 7
Grado di difficoltà: semplicissimo
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: periodi freschi
Segnaletica: non necessaria
Dislivello in salita: pochi metri
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale: marinella
Descrizione
si tratta di una passeggiata nella riserva naturale della foce del fiume Belice. siamo in prossimità di menfi, tra marinella e porto palo. lo scopo era un'uscita fotografica con passeggiata annessa.
il fiume sfocia in una larghissima rientranza della spiaggia, composta da finissima sabbia bianca. la zona è ahimè deturpata da enormi complessi alberghieri con annessa animazione amplificata, in pratica senti parlare qualcuno come se fosse dietro il primo albero, mentre è a bordo piscina dell'hotel ad un chilometro di distanza.
la riserva è caratterizzata da alcune dune, coperte da macchia mediterranea, che proteggono il primo entroterra dai venti del mare.
in quanto riserva è proibito di tutto, bivacco incluso.
abbiamo posteggiato la macchina dove termina la strada sterrata che porta ai lidi (ebbene si... ci sono anche i lidi...) e ci siamo con qualche piccola difficoltà ricongiunti ad una vecchia ferrovia ormai in disuso. la strada ferrata è quasi totalmente praticabile a piedi se non per alcuni punti invasi dalla macchia mediterranea. sulla sinistra oltre una duna notiamo il terreno di caccia di alcuni gheppi, tant'è che desidero tornare con uno sgabellino ed una copertura (sisi, il sole picchia che è un piacere) e fare 4 scatti a questi splendidi rapaci. arrivati al ponte ferroviario scavalchiamo le protezioni (ovviamente visto lo stato d'abbandono l'hanno messo in sicurezza... si fa per dire) e attraversiamo il fiume con qualche piccolo timore visto che molte lastre di ferro sono ormai corrose dalla ruggine.
foto di rito e ci avviamo verso la spiaggia aggirando una fittissima selva di canne. arrivati sulla battigia ci incamminiamo verso l'auto visto che 2 membri del gruppo hanno problemi d'orario.
raggiungiamo la foce del fiume e, come immaginavo è, ad occhio guadabile. riponiamo le macchine fotografiche negli zaini e mandiamo in avanscoperta il secco e lungo del gruppo. ok nessun problema, l'acqua arriva alle cosce. via scarpe da tennis (gli altri) e scarponi (io), due o tre giri ai pantaloncini, protezione antipioggia sullo zaino (alle volte finissi in acqua) e si guada!
magnifico! un acqua freschissima delizia le mie estremità, tant'è che decido di fermarmi a mezza strada per rinfrescarmi e per posare per alcune foto fatte con il fisheye di claudio (devo ancore vederle...).
restiamo scalzi ed iniziamo a percorrere i tre quattro chilometri che ci separano dall'auto.
i bagnanti ci guardano con espressione interdetta, visto che l'abbigliamento non è esattamente balneare. teleobiettivi, zaini, scarponi appesi allo zaino... per la gioia degli occhi c'è anche qualche topless, anche se io speravo di trovare la zona nudisti per farmi un bel bagno (eccerto! senza costume!) alla fine della spiaggia esco dallo zaino le tappine da mare (e questo mi gioverà l'appellativo di mary poppins) ed evito di rimettrmi calzettoni tecnici e scarponi.
ancora qualche centinaio di metri e siamo arrivati a quel forno comunemente chiamato macchina nera posteggiata al sole.
La foto è un chiaro monito verso tutto quelli che hanno deciso di avvicinarsi al mondo della fotografia.
NON DROGATEVIIIIIIIII!!!!
il soggetto è il sottoscritto
ad essere sinceri non mi sono impegnato molto come foto, ma spero comunque che vi siano piaciute
ciao
Data: 10 luglio 2010
Regione e provincia: sicilia - trapani
Località di partenza: marinella
Località di arrivo: marinella
Tempo di percorrenza: 4 ore
Chilometri: circa 7
Grado di difficoltà: semplicissimo
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: periodi freschi
Segnaletica: non necessaria
Dislivello in salita: pochi metri
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale: marinella
Descrizione
si tratta di una passeggiata nella riserva naturale della foce del fiume Belice. siamo in prossimità di menfi, tra marinella e porto palo. lo scopo era un'uscita fotografica con passeggiata annessa.
il fiume sfocia in una larghissima rientranza della spiaggia, composta da finissima sabbia bianca. la zona è ahimè deturpata da enormi complessi alberghieri con annessa animazione amplificata, in pratica senti parlare qualcuno come se fosse dietro il primo albero, mentre è a bordo piscina dell'hotel ad un chilometro di distanza.
la riserva è caratterizzata da alcune dune, coperte da macchia mediterranea, che proteggono il primo entroterra dai venti del mare.
in quanto riserva è proibito di tutto, bivacco incluso.
abbiamo posteggiato la macchina dove termina la strada sterrata che porta ai lidi (ebbene si... ci sono anche i lidi...) e ci siamo con qualche piccola difficoltà ricongiunti ad una vecchia ferrovia ormai in disuso. la strada ferrata è quasi totalmente praticabile a piedi se non per alcuni punti invasi dalla macchia mediterranea. sulla sinistra oltre una duna notiamo il terreno di caccia di alcuni gheppi, tant'è che desidero tornare con uno sgabellino ed una copertura (sisi, il sole picchia che è un piacere) e fare 4 scatti a questi splendidi rapaci. arrivati al ponte ferroviario scavalchiamo le protezioni (ovviamente visto lo stato d'abbandono l'hanno messo in sicurezza... si fa per dire) e attraversiamo il fiume con qualche piccolo timore visto che molte lastre di ferro sono ormai corrose dalla ruggine.
foto di rito e ci avviamo verso la spiaggia aggirando una fittissima selva di canne. arrivati sulla battigia ci incamminiamo verso l'auto visto che 2 membri del gruppo hanno problemi d'orario.
raggiungiamo la foce del fiume e, come immaginavo è, ad occhio guadabile. riponiamo le macchine fotografiche negli zaini e mandiamo in avanscoperta il secco e lungo del gruppo. ok nessun problema, l'acqua arriva alle cosce. via scarpe da tennis (gli altri) e scarponi (io), due o tre giri ai pantaloncini, protezione antipioggia sullo zaino (alle volte finissi in acqua) e si guada!
magnifico! un acqua freschissima delizia le mie estremità, tant'è che decido di fermarmi a mezza strada per rinfrescarmi e per posare per alcune foto fatte con il fisheye di claudio (devo ancore vederle...).
restiamo scalzi ed iniziamo a percorrere i tre quattro chilometri che ci separano dall'auto.
i bagnanti ci guardano con espressione interdetta, visto che l'abbigliamento non è esattamente balneare. teleobiettivi, zaini, scarponi appesi allo zaino... per la gioia degli occhi c'è anche qualche topless, anche se io speravo di trovare la zona nudisti per farmi un bel bagno (eccerto! senza costume!) alla fine della spiaggia esco dallo zaino le tappine da mare (e questo mi gioverà l'appellativo di mary poppins) ed evito di rimettrmi calzettoni tecnici e scarponi.
ancora qualche centinaio di metri e siamo arrivati a quel forno comunemente chiamato macchina nera posteggiata al sole.
La foto è un chiaro monito verso tutto quelli che hanno deciso di avvicinarsi al mondo della fotografia.
NON DROGATEVIIIIIIIII!!!!
il soggetto è il sottoscritto








ad essere sinceri non mi sono impegnato molto come foto, ma spero comunque che vi siano piaciute
ciao
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