adesso scateno l'inferno.
ricordo che ad uno piccolo corteo per questioni ambientali (non solo di pesca) a cui ho partecipato a fine anni '90 all'improvviso un paio di tizi hanno iniziato a far danni, e molti altri (anche gente che conoscevo, padri di famiglia, ragazzetti, pensionati e altre persone che ritenevo calmissime) hanno seguito a ruota, da pecore. con degli amici, siamo riusciti a placcare uno di questo due e a trascinarlo di peso in una vietta nascosta, mentre si scatenava l'inferno e partivano le cariche delle divise. benissimo: il tizio che avevamo "pescato", dopo una bella perquisizione, aveva una tessera che lo inchiodava: era proprio una divisa. ci siamo defilati ulteriormente, tanto nessuno badava a noi, portandocelo via di peso e dandogli una pettinata. quando, qualche ora dopo l'abbiamo riportato davanti alla sua caserma, nessuno ha fiatato. ci hanno guardato in cagnesco, con i mitra puntati, ma lo hanno portato dentro e hanno chiuso il portone.
ora, sono sicuro che buona parte delle divise sia in realta' corretta e fatta di agenti che non si presterebbero ad un gioco simile. e sono sicuro che hanno sbagliato anche le persone che conoscevo, avrebbero dovuto non fare nulla o isolare i teppisti, o almeno ritirarsi alla grande in modo da dare atto del fatto che non c'entravano. ma sono anche sicuro che, senza provocatori, tutto sarebbe andato bene, e noi manifestanti non saremmo stati tutti additati come delinquenti, che non ci sarebbe stato bisogno di una carica ("casualmente" sapevano gia' quando e dove sarebbero successi i casini...), e soprattutto che i capoccia politicanti che volevamo ci rendessero conto delle loro azioni avrebbero dovuto parlare.
questo e' stato uno dei simpatici episodi che hanno distrutto la mia fiducia sia nella politica di qualsiasi colore, che nelle istituzioni.