La parola non è presente nell' articolo, che pure contiene considerazioni di carattere socio-politico riguardo alla motivazione, vuoi nel definire l' ammontare gli investimenti, vuoi nell' impegno personale dei soggetti coinvolti, vuoi nella figura stessa degli astronauti ecc
Se ciò che l'articolista intende dire è che anche portando lo stanziamento da 93 (dato odierno) a 290 (dato degli anni '60 in valuta attuale) miliardi di dollari non ce la si farebbe sono senz' altro d' accordo.
D' altro canto la teoria più comune sul declino delle grandi civiltà è che un volta diventato ricco e potente un popolo tende a godersi ciò che i padri hanno conquistato piuttosto che sacrificarsi per ripeterne le gesta.
Prendendo per buona la rappresentazione della società americana che gli americani stessi fanno nelle fiction di vario genere (film, serie tv, romanzi ecc) questa sembrerebbe ormai essere formata di tossici dipendenti da una qualche sostanza (dall' alcool ai farmaci passando per droghe tradizionali e sintetiche), dove nelle scuole chi studia è considerato un perdente (nerd), dove in ruoli che richiedono impegno di studio (medici, avvocati, ricercatori...) si trovano sempre più seconde e terze generazioni di immigrati
cresciuti (si suppone) dai genitori in modo tradizionale; aggiungiamo a questo quanto leggiamo sui giornali, cioè che l' economia è "drogata" dalla finanza più o meno farlocca , che qualsiasi produzione di ciò che non si importa direttamente dipende comunque da semilavorati presi in Cina ecc ecc
Non c'é da stupirsi quindi che un popoli con le pezze al c*ulo come iraniani e russi riescano a tenere testa al cosiddetto occidente, d' altro canto noi (Italia) produciamo principalmente pensioni e sanità pubblica loro (Iran) missili e droni.
Che dire? Godiamocela finché dura, i veri fessi sono quelli che non si rendono conto che il Paradiso è questo, ed i veri poveracci quelli che pur stando in Italia dal bengodi dei più sono esclusi.