a dire la verità, i nostri non sono problemi "terra terra", ma problemi profondi e gravi, perchè investono, a mio modo di vedere, aspetti fondamentali dell'educazione e della formazione umana e non una questione di dettaglio come le abilità di sopravvivenza nella giungla.Verissimo, il nostro problema non è che non saprebbero sopravvivere nella giungla, i nostri problemi sono più terra terra. E la situazione è sempre più grave.
E' invece fondamentale imprimere l'habitus mentis che fino a 50 anni fa era la norma in quasi tutti anche qui in Italia: arrangiarsi il più possibile e fare da soli, non lamentarsi, non piangersi addosso, accettare fatica e lavoro, capire l'importanza della disciplina, controllare le emozioni, sapersi rialzare da soli, etc. etc.
Questo è quello che sto tentando di insegnare anche a casa mia.
Acquisita questa forma mentis, la spendi tutti i giorni nella quotidianità e, nel malaugurato caso di trovarsi in qualche emergenza estrema, comunque ti consente di avere un modo di reagire che sarà comunque costruttivo.
Certo, è utile anche dare ai figli qualche informazione su come cavarsela in natura o in caso di cataclisma, ma non serve arrivare al c.d. bushcraft o survivalismo, perchè, ovunque ci si trovi, nel giro di qualche ora di cammino si arriva sempre ad un punto antropizzato.