Inizio col Dirvi che è la prima volta che racconto o posto di una escursione, probabilmente ci sarà qualcosa che non va.
Dati
Data: 18/08/2013
Regione e provincia: Lazio, Frosinone
Località di partenza: Guarcino
Località di arrivo: Sorgenti del Cosa
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna difficoltà specifica.
Periodo consigliato: Primavera, Estati non particolarmente secche, Autunno
Segnaletica: Segnaletica biancorossa evidente sul percorso, traccia molto chiara
Dislivello in salita: 514 m ca. (sul persorso da me descritto)
Quota massima: 1100 m
Accesso stradale: Via San Luca, Guarcino
Descrizione
Nei dati dell'escursione non ho segnato ne la durata in tempi ne la lunghezza in chilometri. I tempi sono molto indicativi, noi ci abbiamo messo molto ma il nostro passo è davvero poco indicativo: non siamo propriamente allenati e ci piace fermarci per meglio godere del paesaggio, il nostro obiettivo è arrivare in cima godendoci il più possibile la strada, senza gare di velocità. Per quanto riguarda invece la lunghezza in chilometri, col mio rilevatore GPS ho calcolato 12,19Km ma non sono sicuro dei dati quindi prendetelo con le pinze.
Per arrivare alle sorgenti del Cosa, il fiume della mia città, esistono varie alternative. Noi abbiamo scelto di partire da Via San Luca, nel centro di Guarcino, vicino la stazione dei Carabinieri. Subito all'inizio di questa strada una bella fontana ci permette di caricare l'acqua e partire. Dopo un tratto di strada asfaltata si passa su una larga strada sterrata. Un primo grande bivio Riporta sulla sinistra l'indicazione "Percorso Natura Cosa" (sale molto verso l'eremo di Sant'Agnello e poi riscende fino a ritrovare il sentiero da noi percorso), e proseguiamo verso la Casa di Preghiera San Luca. Arrivati a San Luca la prima sosta per ammirare uno splendido panorama su Guarcino ed in lontananza Fumone. Tornando indietro sui propri passi, uscendo dalla struttura bisogna imboccare la prima stradina a destra e continuare la salita. Alla fine di un tratto in salita ci si ritrova davanti ad un cancello di una struttura dell'Enel. La recinzione è rotta e si può aggirare il cancello. Ancora uno splendido panorama su Guarcino. Da qui si imbocca una lunga scala molto sconnessa che porta ad un cancelletto aperto in modo da uscire dalla struttura dell'Enel. Da qui in avanti un sentiero ben segnato e sempre in costante ascesa ci porterà ad una prima sorgente, non aspettatevi niente di che, sono cementate e non lasciano una bella impressione. Si continua a salire su un sentiero sempre ben evidente fino ad arrivare ad un piccolo guado del fiume, nei pressi di una cascata. Forse è questo il momento più "difficile" dell'escursione ma davvero poca roba, a meno che non si soffra di vertigini. La salita prosegue senza ulteriori difficoltà fino a raggiungere una sorgente, intrappolata dietro una porta di metallo blu sotto cui scorre dell'acqua che ci segnala l'arrivo ai 1100 mt di Capo Cosa. Insomma non uno spettacolo per gli occhi ma comunque un bel piacere conoscere da dove parte il fiume della propria città (cosa che qui dalle mie parti interessa a pochissime persone).
La discesa si svolge sullo stesso percorso dell'andata fino al raggiungimento delle scale. Invece di prendere le scale in discesa si può decidere di prendere quelle in salita per arrivare nei pressi dell'eremo oppure di ignorare completamente le scale e tirare dritto per arrivare al "Sentiero Natura Cosa" che non è altro che una larga strada sterrata per una parte anche illuminata e riscendere in paese.
Dati
Data: 18/08/2013
Regione e provincia: Lazio, Frosinone
Località di partenza: Guarcino
Località di arrivo: Sorgenti del Cosa
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna difficoltà specifica.
Periodo consigliato: Primavera, Estati non particolarmente secche, Autunno
Segnaletica: Segnaletica biancorossa evidente sul percorso, traccia molto chiara
Dislivello in salita: 514 m ca. (sul persorso da me descritto)
Quota massima: 1100 m
Accesso stradale: Via San Luca, Guarcino
Descrizione
Nei dati dell'escursione non ho segnato ne la durata in tempi ne la lunghezza in chilometri. I tempi sono molto indicativi, noi ci abbiamo messo molto ma il nostro passo è davvero poco indicativo: non siamo propriamente allenati e ci piace fermarci per meglio godere del paesaggio, il nostro obiettivo è arrivare in cima godendoci il più possibile la strada, senza gare di velocità. Per quanto riguarda invece la lunghezza in chilometri, col mio rilevatore GPS ho calcolato 12,19Km ma non sono sicuro dei dati quindi prendetelo con le pinze.
Per arrivare alle sorgenti del Cosa, il fiume della mia città, esistono varie alternative. Noi abbiamo scelto di partire da Via San Luca, nel centro di Guarcino, vicino la stazione dei Carabinieri. Subito all'inizio di questa strada una bella fontana ci permette di caricare l'acqua e partire. Dopo un tratto di strada asfaltata si passa su una larga strada sterrata. Un primo grande bivio Riporta sulla sinistra l'indicazione "Percorso Natura Cosa" (sale molto verso l'eremo di Sant'Agnello e poi riscende fino a ritrovare il sentiero da noi percorso), e proseguiamo verso la Casa di Preghiera San Luca. Arrivati a San Luca la prima sosta per ammirare uno splendido panorama su Guarcino ed in lontananza Fumone. Tornando indietro sui propri passi, uscendo dalla struttura bisogna imboccare la prima stradina a destra e continuare la salita. Alla fine di un tratto in salita ci si ritrova davanti ad un cancello di una struttura dell'Enel. La recinzione è rotta e si può aggirare il cancello. Ancora uno splendido panorama su Guarcino. Da qui si imbocca una lunga scala molto sconnessa che porta ad un cancelletto aperto in modo da uscire dalla struttura dell'Enel. Da qui in avanti un sentiero ben segnato e sempre in costante ascesa ci porterà ad una prima sorgente, non aspettatevi niente di che, sono cementate e non lasciano una bella impressione. Si continua a salire su un sentiero sempre ben evidente fino ad arrivare ad un piccolo guado del fiume, nei pressi di una cascata. Forse è questo il momento più "difficile" dell'escursione ma davvero poca roba, a meno che non si soffra di vertigini. La salita prosegue senza ulteriori difficoltà fino a raggiungere una sorgente, intrappolata dietro una porta di metallo blu sotto cui scorre dell'acqua che ci segnala l'arrivo ai 1100 mt di Capo Cosa. Insomma non uno spettacolo per gli occhi ma comunque un bel piacere conoscere da dove parte il fiume della propria città (cosa che qui dalle mie parti interessa a pochissime persone).
La discesa si svolge sullo stesso percorso dell'andata fino al raggiungimento delle scale. Invece di prendere le scale in discesa si può decidere di prendere quelle in salita per arrivare nei pressi dell'eremo oppure di ignorare completamente le scale e tirare dritto per arrivare al "Sentiero Natura Cosa" che non è altro che una larga strada sterrata per una parte anche illuminata e riscendere in paese.
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