Fare dei picchetti (per la tenda, il tarp, un tirante generico, ecc.) è uno dei lavori base del bushcraft.
Si tratta di un compito facile, ma per realizzare dei picchetti realmente efficienti bisogna seguire delle semplici regole che vorrei spiegarvi in dettaglio.
Si comincia scegliendo un ramo dritto, del diametro di circa un pollice
Dal ramo tagliamo una sezione che deve essere lunga come il nostro avambraccio o poco più. Per il taglio, conviene usare una presa diversa da quella dritta, ruotando la lama verso l’alto fino ad allinearla con le nocche della mano, e facendo un taglio a clessidra
A questo punto il ramo si spezza facilmente, piegandolo
Ho ottenuto una sezione dritta, lunga all’incirca come il mio avambraccio
Adesso arrotondo quella che sarà la parte superiore del picchetto, deve essere piatta sulla sommità e non a punta, anche perché se ci cadessi o ci mettessi un piede sopra non voglio infilzarmi
Ora faccio la punta del picchetto. Inizialmente realizzo una punta a 3 facce, con 3 singoli tagli
Però una punta così non è completa, penetra male nel terreno e non assicura una presa salda. Scorteccio quindi un’area di circa 10 cm, ed arrotondo le superfici fino a realizzare un’ogiva, la punta deve essere a forma di proiettile
Ora devo pensare all’intaglio in cui passerà il cordino, faccio un intaglio ad X circa 3 cm sotto la sommità del picchetto
poi asporto il legno dall’intaglio, prima su un lato, poi sull’altro
Questo tipo di intaglio è perfetto perché il cordino non ha modo di saltare fuori anche se sottoposto ad una forte tensione
Siamo all’ultima fase, la tempra della punta. Qui – a scopo dimostrativo – la tempra la faccio con un accendino, se avete un fuoco da campo mettete le punte sotto la cenere vicino al fuoco per qualche minuto, però attenzione il legno non deve assolutamente bruciare! ma solo “disidratarsi”
Il punto di “cottura” giusto è quando il legno assume una colorazione brunastra, lo sentite anche dal suono che fa, il legno non trattato se battuto con il coltello fa un rumore sordo “pock, pock”
quello “temprato” al fuoco al punto giusto invece fa un rumore secco “tack, tack”
Ed ecco il nostro “picchetto perfetto”
E’ leggero, robustissimo, lungo abbastanza per reggere la trazione di un telo anche con un forte vento, adatto a penetrare anche nei terreni più duri (per i terreni molto molli, la lunghezza e lo spessore andranno quasi raddoppiati).
Per farne 3 ci ho messo circa 20 minuti
Ciao,
Alfredo
Si tratta di un compito facile, ma per realizzare dei picchetti realmente efficienti bisogna seguire delle semplici regole che vorrei spiegarvi in dettaglio.
Si comincia scegliendo un ramo dritto, del diametro di circa un pollice

Dal ramo tagliamo una sezione che deve essere lunga come il nostro avambraccio o poco più. Per il taglio, conviene usare una presa diversa da quella dritta, ruotando la lama verso l’alto fino ad allinearla con le nocche della mano, e facendo un taglio a clessidra



A questo punto il ramo si spezza facilmente, piegandolo


Ho ottenuto una sezione dritta, lunga all’incirca come il mio avambraccio

Adesso arrotondo quella che sarà la parte superiore del picchetto, deve essere piatta sulla sommità e non a punta, anche perché se ci cadessi o ci mettessi un piede sopra non voglio infilzarmi

Ora faccio la punta del picchetto. Inizialmente realizzo una punta a 3 facce, con 3 singoli tagli




Però una punta così non è completa, penetra male nel terreno e non assicura una presa salda. Scorteccio quindi un’area di circa 10 cm, ed arrotondo le superfici fino a realizzare un’ogiva, la punta deve essere a forma di proiettile



Ora devo pensare all’intaglio in cui passerà il cordino, faccio un intaglio ad X circa 3 cm sotto la sommità del picchetto




poi asporto il legno dall’intaglio, prima su un lato, poi sull’altro



Questo tipo di intaglio è perfetto perché il cordino non ha modo di saltare fuori anche se sottoposto ad una forte tensione

Siamo all’ultima fase, la tempra della punta. Qui – a scopo dimostrativo – la tempra la faccio con un accendino, se avete un fuoco da campo mettete le punte sotto la cenere vicino al fuoco per qualche minuto, però attenzione il legno non deve assolutamente bruciare! ma solo “disidratarsi”


Il punto di “cottura” giusto è quando il legno assume una colorazione brunastra, lo sentite anche dal suono che fa, il legno non trattato se battuto con il coltello fa un rumore sordo “pock, pock”

quello “temprato” al fuoco al punto giusto invece fa un rumore secco “tack, tack”

Ed ecco il nostro “picchetto perfetto”


E’ leggero, robustissimo, lungo abbastanza per reggere la trazione di un telo anche con un forte vento, adatto a penetrare anche nei terreni più duri (per i terreni molto molli, la lunghezza e lo spessore andranno quasi raddoppiati).
Per farne 3 ci ho messo circa 20 minuti



Ciao,
Alfredo