- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Regionale Sirente-Velino
Data: 02/04/2014
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Parcheggio adiacente all'Hotel Vecchia Miniera
Località di arrivo: Monte Orsello (2043), Pizzo delle Fosse (1999)
Tempo di percorrenza: 6h 30m (incluse soste, contemplazioni e fuori sentiero)
Grado di difficoltà: E fino al Monte Orsello, E+ la cresta dall'Orsello al Pizzo delle Fosse e il fuori sentiero sotto le guglie rocciose meridionali dell'Orsello
Descrizione delle difficoltà: fino all'Orsello nessuna. La cresta dall'Orsello al Pizzo delle Fosse e' alquanto stretta, da una parte vi sono roccette divertenti e dall'altra cornici di neve
Segnaletica: bandiere CAI sporadiche e sbiadite, presenti diversi ometti di pietra
Dislivello in salita: 640m circa cumulativo
Dislivello in discesa: 700m circa cumulativo
Quota massima: 2043m (Orsello)
Partecipanti: io, Fabrizio (fabri64)
Approfittando della mia posizione di diversamente occupato, in queste ultime settimane sto cogliendo l'occasione per togliermi diverse soddisfazioni in montagna (in poche parole mi sto sfondando di escursioni
)
Dopo le fatiche di ieri sul canale della Diretta al Forcellone, cosa c'era di meglio di una tranquilla e rilassante escursione su una montagna blanda, docile e gia' in condizioni primaverili? Questa montagna, di poco piu' di 2000 metri, guarda caso sia io che Fabrizio l'abbiamo individuata nel Monte Orsello.
Questa cima mancava ad entrambi, era facilmente accessibile da Roma, di facile ascesa, molto panoramica. Insomma, quello che entrambi cercavamo (io in primis, non posso mica fare pazzie ogni giorno).
Insomma, la classica tranquilla escursione in montagna.
Non sapendo se e quanta neve avremmo trovato in cresta, ci portiamo nello zaino sia ghette che ramponi, attrezzatura rivelatasi completamente inutile
, in quanto di neve salendo sull'Orsello ne abbiamo trovata pochissima e solamente nella parte alta della cresta, ovviamente quella leggermente rivolta a nord. Si trattava comunque di neve dura ma non ghiacciata, senza alcuna pendenza infida. Tutt'altro discorso per il ripido versante nord dell'Orsello, ancora ben innevato..ma a noi questo non interessava ai fini dell'escursione.
Vado al sodo, dato che di recensioni sull'Orsello ce ne sono a bizzeffe e non e' assolutamente questa cima il vero oggetto di questa relazione.
E quale sarebbe allora? Il Pizzo delle Fosse. Un quasi 2000 (tacci sua, non poteva crescere ancora di 1 metro questa montagna no?!
), esattamente un 1999 separato dal Monte Orsello da una meravigliosa, affilata, spettacolare e rocciosa cresta lunga circa 1 km.
Non diro' bugie. Il nostro obiettivo per oggi era l'Orsello e basta. Ma si sa, io ho il pepe al sedere, spulcio le cartine del CAI, cerco sempre qualcosa che dia un tocco di adrenalina alle mie escursioni..gia' in macchina, prima di arrivare al parcheggio dove avremmo iniziato il percorso, presi di mira questa cima di 1999 metri, affascinato gia' dalla denominazione "Pizzo" (del resto quando si parla di pizzo si pensa all'Intermesoli, Cefalone, a quello di Camarda).
Una volta raggiunta la cima del Monte Orsello vediamo di fronte a noi questa bellissima ed affilata cresta che conduce appunto alla cima del Pizzo delle Fosse, e senza pensarci, sia io che Fabrizio (contento come una pasqua pure lui) decidiamo che sara' quello il vero scopo della nostro escursione.
Gia' scendendo di pochi metri si vedono insoliti salti di roccia lungo il versante nord dell'Orsello, oltre i quali vi sono le Fossette, un pendio ripido ed estremamente valangoso, molto temuto nel mondo dello scialpinismo. Questo e' gia' un altro Orsello, uno piu' nascosto e indubbiamente meno banale di quello piu' noto dal punto di vista escursionistico.
La cresta si fa stretta, si cammina su neve dura stando attenti a non andare troppo a destra verso le cornici, si alterna il passo su facili ed ingaggianti roccette che a volte costringono ad alcune simpatiche deviazioni.
Dopo circa 1 km di percorso fra rocce e neve, intervallato da alcune pittoresche guglie calcaree che invitano alla scalata, si arriva sulla cima a 1999 metri, contrassegnata da un omino di pietre bello grosso.
Il panorama e' stupendo, la vista sulla cresta appenda percorsa e' davvero emozionante.
Tanto per rendere l'escursione ancora piu' pepata, con Fabrizio decidiamo di non tornare sui nostri passi lungo la cresta, ma di perdere leggermente quota e di traversare lungo i ripidi pendii meridionali.
Il terreno e' sassoso, a tratti erboso, a tratti pietroso, quasi sempre scivoloso..insomma scomodo e malagevole, ma la vista sulle guglie e sui salti di roccia del versante sud della cresta e' spettacolare, ricorda un po' una Guadagnolo in miniatura.
Soddisfatti sio io che Fabrizio per aver trasformato una semplice escursione di routine in qualcosa di piu' simpatico ed ingaggiante, torniamo in cresta quando il versante sud dell'Orsello voltava ormai verso la piana di Campo Felice.
Insomma, per chi non l'avesse ancora fatta, consigliamo assolutamente la cima del Pizzo delle Fosse
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Parcheggio adiacente all'Hotel Vecchia Miniera
Località di arrivo: Monte Orsello (2043), Pizzo delle Fosse (1999)
Tempo di percorrenza: 6h 30m (incluse soste, contemplazioni e fuori sentiero)
Grado di difficoltà: E fino al Monte Orsello, E+ la cresta dall'Orsello al Pizzo delle Fosse e il fuori sentiero sotto le guglie rocciose meridionali dell'Orsello
Descrizione delle difficoltà: fino all'Orsello nessuna. La cresta dall'Orsello al Pizzo delle Fosse e' alquanto stretta, da una parte vi sono roccette divertenti e dall'altra cornici di neve
Segnaletica: bandiere CAI sporadiche e sbiadite, presenti diversi ometti di pietra
Dislivello in salita: 640m circa cumulativo
Dislivello in discesa: 700m circa cumulativo
Quota massima: 2043m (Orsello)
Partecipanti: io, Fabrizio (fabri64)
Approfittando della mia posizione di diversamente occupato, in queste ultime settimane sto cogliendo l'occasione per togliermi diverse soddisfazioni in montagna (in poche parole mi sto sfondando di escursioni

Dopo le fatiche di ieri sul canale della Diretta al Forcellone, cosa c'era di meglio di una tranquilla e rilassante escursione su una montagna blanda, docile e gia' in condizioni primaverili? Questa montagna, di poco piu' di 2000 metri, guarda caso sia io che Fabrizio l'abbiamo individuata nel Monte Orsello.
Questa cima mancava ad entrambi, era facilmente accessibile da Roma, di facile ascesa, molto panoramica. Insomma, quello che entrambi cercavamo (io in primis, non posso mica fare pazzie ogni giorno).
Insomma, la classica tranquilla escursione in montagna.
Non sapendo se e quanta neve avremmo trovato in cresta, ci portiamo nello zaino sia ghette che ramponi, attrezzatura rivelatasi completamente inutile
Vado al sodo, dato che di recensioni sull'Orsello ce ne sono a bizzeffe e non e' assolutamente questa cima il vero oggetto di questa relazione.
E quale sarebbe allora? Il Pizzo delle Fosse. Un quasi 2000 (tacci sua, non poteva crescere ancora di 1 metro questa montagna no?!

Non diro' bugie. Il nostro obiettivo per oggi era l'Orsello e basta. Ma si sa, io ho il pepe al sedere, spulcio le cartine del CAI, cerco sempre qualcosa che dia un tocco di adrenalina alle mie escursioni..gia' in macchina, prima di arrivare al parcheggio dove avremmo iniziato il percorso, presi di mira questa cima di 1999 metri, affascinato gia' dalla denominazione "Pizzo" (del resto quando si parla di pizzo si pensa all'Intermesoli, Cefalone, a quello di Camarda).
Una volta raggiunta la cima del Monte Orsello vediamo di fronte a noi questa bellissima ed affilata cresta che conduce appunto alla cima del Pizzo delle Fosse, e senza pensarci, sia io che Fabrizio (contento come una pasqua pure lui) decidiamo che sara' quello il vero scopo della nostro escursione.
Gia' scendendo di pochi metri si vedono insoliti salti di roccia lungo il versante nord dell'Orsello, oltre i quali vi sono le Fossette, un pendio ripido ed estremamente valangoso, molto temuto nel mondo dello scialpinismo. Questo e' gia' un altro Orsello, uno piu' nascosto e indubbiamente meno banale di quello piu' noto dal punto di vista escursionistico.
La cresta si fa stretta, si cammina su neve dura stando attenti a non andare troppo a destra verso le cornici, si alterna il passo su facili ed ingaggianti roccette che a volte costringono ad alcune simpatiche deviazioni.
Dopo circa 1 km di percorso fra rocce e neve, intervallato da alcune pittoresche guglie calcaree che invitano alla scalata, si arriva sulla cima a 1999 metri, contrassegnata da un omino di pietre bello grosso.
Il panorama e' stupendo, la vista sulla cresta appenda percorsa e' davvero emozionante.
Tanto per rendere l'escursione ancora piu' pepata, con Fabrizio decidiamo di non tornare sui nostri passi lungo la cresta, ma di perdere leggermente quota e di traversare lungo i ripidi pendii meridionali.
Il terreno e' sassoso, a tratti erboso, a tratti pietroso, quasi sempre scivoloso..insomma scomodo e malagevole, ma la vista sulle guglie e sui salti di roccia del versante sud della cresta e' spettacolare, ricorda un po' una Guadagnolo in miniatura.
Soddisfatti sio io che Fabrizio per aver trasformato una semplice escursione di routine in qualcosa di piu' simpatico ed ingaggiante, torniamo in cresta quando il versante sud dell'Orsello voltava ormai verso la piana di Campo Felice.
Insomma, per chi non l'avesse ancora fatta, consigliamo assolutamente la cima del Pizzo delle Fosse
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