Recensione Nino Nista: Il cuore della coltellleria italiana.

Premessa: non ho nessun accordo con Nino Nista , ne' di tipo economico, ne' di altro tipo. Da lui ho comprato due coltelli e li ho pagati come gli altri acquirenti, non ho ricevuto ne' sconti ne' trattamenti speciali.
Questa recensione la scrivo in tutta liberta' e spero nel modo piu' obbiettivo possibile.
Ho chiesto prima il permesso ad Andrea db che ringrazio, sia a Nino che a suo figlio Fabrizio che parimenti ringrazio.
Non e' pubblicita' ma una bella recensione su un mondo che sta scomparendo.
Non mi importa promuovere l' uso del coltello, per me se non l' avete e' meglio!
Se avete dubbi o quant' altro chiedete ai diretti ineressati e non a me che sono solo un "cronista".....
Questa recensione potrebbe essere un po' lenta..... abbiate pazienza.
Utilizzero' foto sia mie che altrui.....


Bene cominciamo!
(Nella foto: coltello pescatore "anconetano" di Nino Nista in acciaio inox 420 satinato e manico di corno di bufalo
 

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Nel cuore dell' Italia, in un paese particolare come San Benedetto del Tronto la tradizione della coltelleria italiana viene portata avanti da Giovanni Nista e da suo figlio Fabrizio.
San Benedetto e' una cittadina particolare dove la montagna e il mare si incontrano. Condizioni particolari che permettono lo sviluppo di una cultura legata sia al mare che alla montagna. Qui la pesca e la pastorizia andavano di pari passo e lo testimoniano due tipi di coltelli tipici di queste zone: Il pescatore "anconetano" e il gobbo abruzzese.


Giovanni Nista (detto "Nino") e' originario di Frosolone un paesino di collina molisano rinomato per la coltelleria che da secoli e' fiorente, ma appartiene ad una famiglia di mugnai che con i coltelli ha poco o niente a che fare...:D

Per motivi di lavoro decide di emigrare a San Benedetto e qui svolge tutt' altro tipo di lavoro.... il carrozziere di auto.
Ha pero' suo suocero che fa' l' arrotino e a volte l' aiuta nella sua attivita',
avvicinandosi al mondo dei coltelli cosi' per caso.
Un giorno sentiva amici parlare di un vecchietto nel paese di Controguerra (vicino Teramo) che "faceva i coltelli" cosi' incuriosito decide di andarlo a trovare....
Erano gli anni '80.
Cosi' avvenne l' incontro tra Nino e il suo maestro Odorico Lucantoni (detto "Rico de p chiorr" ossia Rico il chiacchierone).:)

Rico appartiene ad una famiglia che da circa 355 anni costruiva coltelli per i pescatori dell' Adriatico. Gia suo nonno Giuseppe e suo padre Pasquale erano coltellinai.
Ecco le foto dei coltelli pescatori dalla collezione privata di Nino.
Dall' alto: il coltello fatto da Pasquale Lucantoni, Il coltello fatto da Rico e per ultimo quello fatto da Nino.
 

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Arrivo a San Benedetto del T. e mi reco subito nella bottega della famiglia Nista. Faccio subito la conoscenza di Fabrizio, il figlio di Nino, un ragazzo dal viso simpatico e molto socievole. Presentatomi mi accoglie con un sorrisone :) e su mia richiesta mi illustra il loro lavoro. La bottega e' umile ma c' e' tutto cio che serve per fare coltelli: Cassette intere di corni bovini, e un piccolo laboratorio con tutti i macchinari adatti creati dallo stesso Nino! Mi colpisce la polvere di corno onnipresente....
Fabrizio mi mostra la bacheca con i coltelli che cusodiscono. Al centro della bacheca vi e' una fotografia di Odorico Lucantoni e sono conservati tantissimi coltelli di maestri vari e propri, ognuno con una storia speciale.
Passerei ore a farmele raccontare!
E intanto al giovane fabrizio scintillano gli occhi mentrre mi illustra i propri coltelli.... segno evidente di una grande passione per il proprio lavoro.
 

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Faccio finalmente la conoscenza di Nino. una persona molto simpatica ed anche lui accogliente.... Nonostante sia impegnatissimo nel suo lavoro....
Mi dice schiettamente ma col sorriso "Nino, Nino,Nino! Eccolo qua!"
La sua stretta di mano e' salda e sincera, nonostante il bel taglio su un dito...:biggrin:
Gli chiedo di raccontarmi di come ha cominciato....
Mi racconta dell' incontro con Rico.

Va' a Controguerra e si reca nella bottega di Rico. Qui incontra il "vecchietto" alla mola che cercava di preparare la lama di un pescatore, ma la mola era ormai tutta "sbiellata".
Nino la ripara e il "vecchietto" capisce subito che chi gli sta davanti e' un giovane capace. Comincia cosi' il suo apprendistato che durera' 15 anni.....
Nella foto Nino a lavoro.
 

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Nino poi mi spiega della difficolta' piu grande che ha incontrato nel suo lavoro: reperire il corno bovino necessario per costruire i manici dei suoi coltelli.

Infatti il corno nostrano che veniva utilizzato in passato era gia' difficile da reperire, inoltre doveva essere stagionato per quatto anni.
Questo corno veniva scaldato in acqua e poi piegato a sandwich per creare la forma del manico. Piccolo problema....il corno si crepava.
Personalmente ne ho visti molti di manici crepati... sia recenti che antichi.

Nino per i suoi coltelli usa la punta di corno di Zebu', che ha una conformazione ancora piu' robusta del corno nostrano, oppure il corno di bufalo d' acqua notoriamente molto resistente.
I suoi manici erano cosi' resistenti che nelle prime prove i manici che erano stati sagomati col calore se lasciati al sole riprendevano la loro forma spezzando addirittura la molla del coltello!
il problema e' stato risolto utilizzando delle punte piene di corno che hanno gia' la forma adeguata.

Mi parla dei suoi tentativi e dei suoi fallimenti..... dimostrandosi una persona di una grande umilta'!

Gli chiedo come mai vende i sui coltelli ad un prezzo cosi' basso.
Mi spiega che il pescatore, il gobbo ed altri, sono coltelli da lavoro, diversi da quelli da collezione (che hanno infatti un' altro prezzo).
Sono coltelli il cui costo si aggira intorno alla cinquantina di euro!
meno di un industriale!
Gli chiedo come sia possibile e lui subito mi risponde:
"Non ho operai! questi li faccio io! (mi mostra una cassetta piena di manici di corno semi-lavorati), non ho rappresentanti, e non faccio una produzione esagerata! Alle fiere ci vado di persona. E poi il mio lavoro principale e' quello di arrotino e vado ancora in giro col mio mezzo.
Quando vedo coltelli industriali a 100 euro..... (scuote la testa in senso di disapprovazione) ma come si fa!?

Sua moglie mi spiega poi che lui e Fabrizio si fanno tutti i coltelli a mano respirando un mucchio di polvere. Che sono persone umili tanto che molti in paese non sanno nemmeno che i loro coltelli sono vendutissimi..... fino all' estero. (E dal mio canto posso testimoniare che e' cosi'!).
Mi spiega inoltre che aveva provato a convincere Nino a venderli a un prezzo maggiore, ma che lui si rifiuta.
Dice infatti che non sono coltelli che debbano essere venduti a cifre assurde, come fanno moltri altri artigiani.
Insomma In questa bottega si segue ancora la linea del "vecchietto" Rico che vendeva i suoi coltellini per 10.000 lire.:)
 

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Indubbiamente è un artigiano/artista che ha la fortuna di mangiare a sufficienza con il suo lavoro, e credimi lo dico con rispetto.

Varrebbe la pena fare un salto solo per "vedere" .... peccato che San Benedetto del Tronto non è proprio dietro l'angolo (per me sono circa 400 km) però in estate si potrebbe unire l'utile al dilettevole.

Grazie.

Ciao :), Gianluca
 
Io il mio pescatore compra quest'estate l'ho sempre in tasca!!!!! :D :D
Trovo davvero che siano davvero dei begli oggetti!!!

Ciao

Monk
 
Indubbiamente è un artigiano/artista che ha la fortuna di mangiare a sufficienza con il suo lavoro, e credimi lo dico con rispetto.

Varrebbe la pena fare un salto solo per "vedere" .... peccato che San Benedetto del Tronto non è proprio dietro l'angolo (per me sono circa 400 km) però in estate si potrebbe unire l'utile al dilettevole.

Grazie.

Ciao :), Gianluca

Non e' solo fortuna Gianluca, ma anche saperci fare e sapersi accontentare.
Nino mi ha spiegato e fatto toccare con mano le macchine che si e' costruito da solo. Con la sua seghetta riesce a fare in poco tempo un sacco di manici, poi si dedica un giorno a fare solo le lama, poi un altro alle molle, poi un altro ad assemblarli e a lucidarli.... Insomma e' uno che lavora di brutto. Un suo amico artigiano francese si ee' da poco comprato una macchina a controllo numerico per il taglio dei manici.... pagata molte migliaia di euro. Nino si e' messo a ridere e mi dice:" Ne faccio molti piu' io nello stesso tempo!"

E questo e' anche il sistema del vecchietto Rico. Produrre a giorni i vari pezzi e assemblarli.


Oggi molti artigiani sembrano dei Picasso del coltello, si fanno strapagare le competenze, e magari si devono ripagare le apparecchiature comprate.
Si e' persa una certa umilta'. Ovviamente e' solo un mio parere, ma tenete presente che un po' di coltellai li conosco di persona e che anche se sono un cane a costruire i coltelli un' ideuccia me la sono fatta. Scusate se vi sembro presuntuoso. Chiudo la polemica e riprendo con la narrazione.
Ho delle storielle sul vecchietto Rico divertentissime raccontatemi da Nino in persona.:biggrin:
 

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.... fortuna ....
Per fortuna non intendevo (_!_) (parte anatomica dell'uomo a sud dell'ombelico .... quello che molti chiamano lato "B" :D) ma appunto la capacità di sapersi accontentare e godere del proprio lavoro ma nel contempo portare a casa quel "giusto" che gli serve ...... che non è poco :biggrin: ...... hai idea di quanti lavorano 8 ore al giorno per 5 o 6 giorni alla settimana ma non portano a casa a sufficienza ? ..... purtroppo tanti ultimamente ..... per cui credimi se ritengo fortunato un artigiano che è in grado di far coesistere, ribadisco coesistere, i propri principi morali e le bollette di fine mese.

Nessuna polemica ..... solo un chiarimento.

Ciao :), Gianluca
 
Certo Gianluca, avevo colto, ma ho usato il tuo intervento come pretesto per dire due cosucce che avevo sul groppone. Chiedo di nuovo scusa e riprendo la recensione......

Durante la visita\intervista a Nino Nista mi sono sentito un po' portavoce di Avventurosamente (scusate ma mi sonno autoproclamato!:si:)
e cosi' gli ho posto alcune domande che spesso si ritrovano nei 3d di questo forum.

Innanzitutto quanto sono robusti questi coltelli col manico in solo corno?
Quanto e' resistente un gobbo di Guardiagrele o un Pescatore?
Fabrizio Nista mi porta alla bacheca e mi fa' vedere dei gobbi antichissimi, perfettamente funzionanti.....
Nino mi mostra dei Pescatori caduti in mare, ripescati nelle reti dopo tantissimi anni e poi consegnati nelle sue mani come "reperti"......Vedi foto.

L' aver visto questi coltelli di persona ha chiarito ogni mio dubbio.
 

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pongo un' altra domanda a Nino:
Qual' e' stato il primo coltello che hai costruito?
Nino: Il pescatore detto "Anconetano" (che poi di anconetano non ha nulla visto che nasce in abruzzo come adattamento del coltello romano da duello....Vedi foto precedente).
E qual' e' il tuo coltello preferito?
N.: Io ho questo. e mi mostra un piccolo pescatore (simile a quelli della foto sottostante).



Ecco due bellissimi esemplari fatti da lui...
Per oggi basta, sono stanco e vado a letto. Domani continuero' con qualche altra foto e post. Spero vi sia piaciuta questa recensione. Ciao!
 

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