Affrontare la montagna in maniera adeguata ...

Ciao a tutti,

A chi non è mai capitato di incontrare in escursione, anche in posti non proprio facili da raggiungere (un esempio tipico è il Gran Sasso) gente che sale con scarpetta da tennis tipo superga o peggio con sandali o addirittura infradito ?

A questi tre "poveri" malcapitati la cosa è costata decisamente cara ...

Vallarsa (Trento): Mal equipaggiati in montagna, pagheranno l'intervento dei soccorsi

La montagna è bella, è per tutti ma esige rispetto perchè la montagna è anche pericolosa ...

Divertiamoci tutti ma sempre con prudenza!

Un saluto a tutti,

:)

Mactom
 
Giusto...certe escursioni non sono semplici giornate di festa. Ci vuole allenamento, umiltà e competenza (competenza anche nello scegliere e comprare le attrezzature), anche perchè si rischia la vita in certi ambienti e la rischiano pure chi va a soccorrere! Giusta punizione. Mi piacerebbe scalare l'Everest ma mi rendo conto che non sono in grado! Sono felice comunque che non si sia fatto seriamente male nessuno!

P.s.anche se mi sembra di capire che sono arrivati per errore in altitudini così elevate...mi pare di capire che hanno proprio sbagliato itinerario (per citare l'articolo)
 
Da come è descritto si capisce poco il punto preciso della contestazione da cui è disceso il fatto di pagare.
Aver sbagliato itinerario (quindi non avere con sé strumenti, cartine, guide, riferimenti, ecc.)?
Trovarsi in t-shirt e scarpe da ginnastica (come dire che con gli scarponi ai piedi non ci sarebbe stato bisogno di chiamare i soccorsi) ?

Insomma, mi pare un po' naif come descrizione.

Notizia che oltretutto girerò a Francesco perché allora evidentemente anche il trail running diventa a rischio multa, :lol: basta solo che inciampi o ti sloghi...o magari se ti succede a "soli" 1500-2000 m. non conta ? o_O:mumble::mumble: Però mi pare che proprio da quelle parti ne organizzino parecchi.

:)
 
Vogliamo parlare di gente in scarpa da tennis con catenelle su traversi innevati in pieno gennaio?? Incrociati più e più volte...senza scomodare l'esperienza, per certe cose basterebbe un pò di buon senso.
 
L'arroganza nei confronti della Montagna, dei Boschi, dei grandi Deserti, ha un prezzo... per affrontare questi spazi ci vuole rispetto, chi non ha rispetto è giusto che paghi... con il denaro, con la vita... secondo la fortuna!
 
Montagna, Bosco, Deserto, ma anche Mare, Fiume, Torrente o Lago.
Si chiama Madre Natura. E come una Madre va rispettata.
E temuta. Perché se ci può accogliere ci può anche respingere.
 
D

Derrick

Guest
Se non erro solo alcune regioni a statuto speciale (o province autonome) hanno emanato norme di questo tipo, cioè far pagare l'intervento di recupero se il recuperato chiede aiuto a causa di imperizia o imprudenza.

Nessuno credo fa pagare se il recuperato necessita ricovero per un incidente non imputabile a trascuratezza.

Delle regioni a statuto ordinario, solo il Veneto ha emanato una norma di questo tenore, ma è sospetta di incostituzionalità (non so se e quando ci sarà il vaglio della Suprema Corte).

Se passasse questo principio, ci sarebbe da chiedersi perché mai il SSN dovrebbe intervenire gratuitamente per recuperare ubriachi sui marciapiedi, o dovrebbe curare chi si massacra i polmoni fumando, o dovrebbe curare gratis chi ha un incidente stradale con colpa, ecc.

Cioè dovremmo chiederci perché - per fare un esempio - l'elitrasporto dell'incauto alpinista (escursionista) debba essere trattato in modo diverso dall'elitrasporto dell'incauto non-alpinista (o non-escursionista).
 
Montagna, Bosco, Deserto, ma anche Mare, Fiume, Torrente o Lago.
Si chiama Madre Natura. E come una Madre va rispettata.
E temuta. Perché se ci può accogliere ci può anche respingere.

Già...e tu hai aggiunto giustamente gli spazi d'acqua... a cui possiamo sommare ogni habitat, ogni contesto... si può scrivere all'infinito, ma non sono molto d'accordo sul temere; se si affronta la natura con responsabilità e competenza non vi è motivo di temerla.

Con lo stesso principio con cui si va per Mare con ausili, anche su terra ferma si deve usare gli stessi accorgimenti: la giusta attrezzatura, la giusta mentalità!
 
Cioè dovremmo chiederci perché - per fare un esempio - l'elitrasporto dell'incauto alpinista (escursionista) debba essere trattato in modo diverso dall'elitrasporto dell'incauto non-alpinista (o non-escursionista).

In caso di INCIDENTE non ci sono mai conti da pagare... ma si parla di incidente, non escursione alla "pene di segugio" con rientro servo assistito!

Resto fermamente convinto della necessità di una Assicurazione... i soci CAI ad esempio non sono soggetti a spesa in caso di intervento del Soccorso Alpino... così i Soci di ASD, affiliati alle varie leghe Montagna etc. etc...
 
concordo in pieno. La montagna esige rispetto in qualsiasi stagione ed a qualsiasi altitudine.
Umilta', preparazione, esperienza ed quipaggiamento adeguato.
 
non sono molto d'accordo sul temere; se si affronta la natura con responsabilità e competenza non vi è motivo di temerla.
Parlo di timore reverenziale. Come se fosse una Madre. Madre Natura appunto.
Poi ognuno sceglie l'approccio che preferisce: c'è chi preferisce AFFRONTARE la Natura, io preferisco avvicinarmici.
Umilta', preparazione, esperienza ed quipaggiamento adeguato.
Appunto.
 
E' difficile dare un giudizio non vedendo la persona. Il limite tra "malato della sicurezza" e una chiara logica è labile e variabile da persona a persona. Almeno è quello che vedo anche in campo motociclistico. Credo comunque che seguire la cosa con un pò di logica sia giusto.
Nelle mie escursioni,peraltro in posti molto facili nel quale ci si arriva anche col trattore (andandoci col cane lo chiamo "loppidare") e nel quale le pendenze non sono mai rilevanti (e se la pendenza è maggiore si fa il giro "largo" ) di scarpe ne ho un pò utilizzate di tutti i tipi. Dalle nike alte da pallacanestro,alle DC a suola piatta. Non mancano poi gli anfibi militari,o quelle da trekking economiche di decatlon. Sul fatto che seguo sempre la strada più facile è per una scelta,preferisco allungare che sudare. Ne è la prova che quel paio di volte che sono andato su col polar sul torace era ben sotto a 140. Quando vado in posti un pò più "seri" in compagnia di qualcuno/a e non del mio segugio (che non voglio si consumi troppo le zampine,è l'unico ricordo che ho di mio zio) effettivamente o c'è la neve,il fango o altre difficoltà serve un pò di grip in più,quindi vai di lowa alte o di nepal "la sportiva". Scarpe non "da moto" ma molto buone anche per guidarla. Mai mi sognerei di guidare la moto con le ciabatte,le infradito o le espadrillias che manco posseggo. Dallo stesso canto però mai mi sognerei di comprare scarpe "da moto" per guidare la moto,sono per l'idea che l'abbigliamento deve fare tutto.. ,difatti in casa sono meglio le DC basse delle ciabatte,può sembrare strano ma anche in casa serve un buon grip. Ancora una cosa. Rispetto all'inaffidabilità di certe calzature a volte è meno pericoloso girare scalzi...sperando di non mettere il piede su una siringa o una bottiglia rotta lasciata da qualche incivile
 
Ultima modifica:
L'intervento dell'elisoccorso si paga, e ne so qualcosa in quanto deltaplanista. Non a caso l'assicurazione che ho copre questo tipo d'intervento. Mentre per un normale intervento con autoambulanza non si deve nulla.
 
Non ci crederai ma quando sto scalzo è praticamente impossibile prendere una storta...naturalmente forse siamo fatti per non prenderla


dato che concordo e amo andare scalzo (ma non ho ancor aprovato per le escursioni) ti dico che credo sia perché senti dove poggiare il piede ed è il piede stesso a fare grip. con le scarpe hai comunque qualcosa tra te e il terreno, quindi un margine di errore c'è sempre; ovviamente, la calzatura ti evita altri problemi.
 
Si penso sia questo...io ho provato solo nella mia campagna, mai in escursione! Se c'è qualche genio che lascia del vetro o una lattina e non la vedo sono guai...
 
Si però se arrivi a tagliarti con qualcosa di infetto sono cavoli...purtroppo l'inciviltà della gente è un limite per le persone per bene...
 
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