Ho notato anch'io che certe volte è lento nel passare al punto percorso (route) successivo.
Personalmente uso i percorsi (route) integrati da segnaposti (waypoint) che prendo o a casa da PC oppure sul posto.
In certi casi l'errore deriva dal fatto che stai facendo un tornante, o un'ampia curva, o salendo da un percorso a tornanti, il GPS pensa che stai tornando indietro e continua a indicarti il punto precedente.
Se cioè vai dal punto 6 al punto 7 al punto 8 e il punto 8 fa un tornante e torna indietro ma a quota maggiore, ripassa vicino al punto 7 e in quel momento il punto 7 è più vicino del punto 9. Il GPS pensa che stai tornando al punto 7 e siccome nel tuo percorso il punto 7 sta prima di 8 lui ti dice che devi ritornare a 8.
Tu invece cammini verso 9 ed ecco che a un certo punto il punto 7 sarà comunque più lontano del punto 9, e a quel punto il GPS ti mette la freccia verso il punto 9.
Su mappa invece la freccia è sempre "giusta" perché in realtà indica dove sta puntato il dispositivo cioè dove stai andando tu. Se ti fermi e fai un giro su te stesso, la freccia blu gira rispetto alla mappa (se gira la freccia o la mappa dipende da com'è configurato il dispositivo).
E' una delle cose seccanti dei GPS, non sono dispositivi intelligenti. Premetto che io non ho ancora mai usato in vita mia i percorsi definiti nella mappa (cioè le strade delle mappe "routable") ma solo i percorsi (route) definiti con BaseCamp e salvati come tali.
Un altro esempio di inganno è dovuto alla funzione di inversione della traccia.
Sono passato per i punti A, B, C, D ed E, molto distanti tra di loro. Il punto E è una cima. Torno indietro. In prossimità del punto D si sta facendo sera e non riconosco più bene la via e mi dico: vabbè, inverto la traccia e mi faccio guidare dal GPS. Prendi la traccia corrente, la salvi, la inverti e la salvi col nuovo nome (col punto esclamativo capovolto come primo carattere). Poi carichi la traccia invertita e la segui. Avendola "invertita" lui dovrebbe guidarti verso C, poi B, poi A lungo la traccia.
Invece lui ti dice di tornare indietro, stai a D e ti guida verso E.
Questo avviene perché lui non conosce la logica del tuo percorso. Per lui tu hai fatto: A, B, C, D, E, D.
Il percorso invertito è: D, E, D, C, B, A. Quindi da D lui prima ti guida verso la cima E cioè ti fa tornare indietro, e poi ti riguida di nuovo verso l'inizio del percorso.
Se però cammini per qualche centinaio di metri verso A, dopo un po' il GPS capisce che non ti interessa ripercorrere all'indietro il tratto di traccia D - E - D e capisce che stai andando verso C e da quel momento ti guida correttamente.
[Lo stesso comportamento naturalmente si manifesta quando fai una scorciatoia. Lui non sa che stai percorrendo una scorciatoia e ti dice di tornare indietro fino al punto traccia più vicino. Quando arrivi alla fine della scorciatoia e ti rimetti sulla traccia a lui nota, lui ricalcola da quel punto senza più cercare di farti tornare indietro].
Il rimedio a queste ambiguità è di salvare una traccia quando arrivi a D (cioè in cima, a metà percorso, se torni per il percorso d'andata) così se devi invertire la traccia inverti quella di andata (che va "linearmente" per A, B, C, D, E) ed è più facile per lui capire in che direzione la stai percorrendo.
In questo caso, se passando per D decidi di seguire la traccia, prendi la traccia di andata, la inverti, e la segui. Lui da D ti porterà sicuramente verso C.
Io in genere inserisco ogni 100 - 150 metri un segnaposto (o 300 - 500 metri se è cresta, pratone, insomma direzione ovvia). Durante l'escursione quando passo per un segnaposto il GPS mi fa una "scampanata". Se dopo un certo periodo di tempo non ho sentito scampanate mi faccio venire il dubbio di quale sentiero sto seguendo. Le scampanate ogni qualche minuto ti confermano che sei sulla traccia prevista, il GPS tipicamente neanche lo guardo, basta che scampani ogni qualche minuto.
Quando i segnaposti li prendo sul posto li marco con una lettera: C curva, T tornante, S segno, O ometto, Att attenzione (possibilità di errore di percorso), o brevi note (Quer è una grande quercia ad esempio, altre cose possono essere "gradini", "grande masso", "albero torto", "albero cavo" ecc.).
Quindi mentre percorro il sentiero, sia che abbia la "route" caricata sia che non l'abbia, ogni tanto prendo dei segnaposti, ad esempio:
006
007C
008
009S
010
011ATT
012O
013Quer
ecc. .
Nel tornare indietro io tendo a fidarmi sempre più dei miei segnaposto che del percorso fatto sulla carta da casa (se l'ho fatto) o dei segnaposto fatti sulla carta da casa. Soprattutto sui versanti a tornanti il GPS tende ad indicare un punto "sbagliato" sotto di te a 50 metri anziché il punto giusto davanti a te a 100 metri. Quindi quando voglio stare tranquillo (ad es. di notte con lampada) faccio la navigazione manuale da segnaposto a segnaposto, uno per volta. Il GPS fa la scampanata quando arriva al segnaposto e allora imposto quello successivo a mano.