Del caminetto

cioe', se ti si brucia la casa, cosa fai?


o se la tua "negligenza" o "esperimento" brucia anche la casa di altri, cosa fai?

grazie.
 
la casa brucia, con tutti i suoi contenuti, perche' qualcuno ha inventato un sistema automatico di accendere il fuoco, non omologato, qualcosa e' andato storto e non c'e' nessuno che chiama i pompieri. C'e' di piu': Quando i pompieri non vengono avvisati, il fuoco si sviluppa in modo tale che non solo la tua casa brucia, ma rapidamente arriva anche in quella di altri, dove per esempio c'e' un bebe' in una culla che dorme....

Troppo tragico? forse... ma non si sa mai.
cioe', se ti si brucia la casa, cosa fai?
o se la tua "negligenza" o "esperimento" brucia anche la casa di altri, cosa fai?
grazie.
Ooooo ma per quello hanno risolto ..... si chiama codice penale, art. 422 423 424 425 ed altri :biggrin:

Ciao :), Gianluca
 
Essendo un focolare coperto credo che le possibilità che il fuoco crei problemi siano piu remote di un focolare aperto.

L'accensione servirebbe con al max 1h di anticipo, cioè esco faccio un giro con i bimbi e quando torno mi piacerebbe il fuoco acceso o quando vado a dormire e 1h prima di svegliarmi trovo il fuoco che va.

Il tutto nasce dall'idea della palazzetti dell'accendicamino automatico che ... secondo me non è male, dopo vuoi per i 400€ (assicurazione, certificati di funzionamento, mal installazione .... quante ne mettiamo prima di trovare il modo che l'assicurazione nn paghi) vuoi per il fatto che mi piacerebbe averlo homemade ho buttato l'idea e devo dire che le risposte non sono per niente stupide anzi

ciaoooooooooo
 
D

Derrick

Guest
Se il focolare è chiuso il fuoco è confinato nel focolare e il pericolo d'incendio è inesistente. Escludiamo il caso di incendio di canna fumaria dovuto a scarsa manutenzione, perché quello c'è sempre, anche se il fuoco lo accendi da te, la canna fumaria va tenuta pulita.

Il "rischio" che vedo è che il fuoco si accenda automaticamente in un momento di tiraggio nullo o inesistente. Il mio babbo ha una canna fumaria al camino di di almeno 4 metri ma vi assicuro che ci sono certi giorni in cui non ha molta voglia di tirare, e mio padre ancora non ha capito che la colonna d'aria va messa in moto con una fiamma (un giornale) tenuto alto dentro la canna. Il risultato è un ambiente abbastanza fumoso. E' un camino aperto.

Il punto qui è che anche con un camino chiuso, se la realizzazione non è "stagna", se il tiraggio è cattivo può entrare fumo in casa. Non c'è comunque nessuno ad assicurarsi che la colonna d'aria si sia messa in moto prima di accendere.

Nelle ipotesi peggiori (forte vento discendente, comignolo non efficace) può esserci inversione di tiraggio e può entrare monossido di carbonio.

Personalmente considererei un sistema così per quando in casa non c'è nessuno e voglio trovarla calda tornando dal lavoro, ma non lo considererei (neanche con l'apparecchio di Palazzetti) per quando dormo e voglio alzarmi e trovare casa calda, per paura di non alzarmi più.
 
Comunque secondo me se non c'è una ventola che risucchia il fumo all'inizio si affumica la stanza. Avete mai visto quanto fumo fa una stufa a pellet nel momento dell'accensione?

Ecco la stufa a pellet ha un tiraggio forzato, immaginate invece in un camino.....
 
Se l'esca è buona tipo dei bei fogli di quotidiani appallottolati (ormai unico utilizzo consigliato), e la legna è fine e bella secca, non fa fumo, perlomeno, a me non me fa mai, e ho un caminetto tradizionale.
 
Per ritrovarsi il fuoco acceso "in automatico"
senza usare corrente, tempo fa mi ero interessato ad un sistema che parlava di caricare per bene il camino come se lo si dovesse accendere poi posizionare una bella manciata di pellet proprio nelle vicinanze dell'ammasso di legna ed al centro della manciata di pellet posizionarci una candela di quelle lunghe e sottili, e ovviamente accenderla.
Si parlava che ad ogni centimetro di candela corrispondeva un ora di consumo(non ricordo i dati, li ho buttati lì a titolo d'esempio)
e che quindi se si voleva trovare il camino acceso dopo 8 ore bastava tagliare la candela lasciandola di 8 centimetri, una volta che la candela si fosse consumata avrebbe dato fuoco alla manciata di pellet (che essendo ben secco brucia per un nonnulla) e la fiamma del pellet sotto la legna avrebbe poi innescato il tutto.

Non c'ho mai tentato solo perchè avendo un termo-camino quando accendo il fuoco devo invertire 2 interruttori che mi bypassano la caldaia,
se il fuoco mi si accendesse senza avere uno sfogo del calore rischio vada in ebollizzione
 
Mi piacciono le idee fantasiose.. un'ora, un centimetro (o due o tre.. no importante) di candela.. bene. Però è più importante come fa sta candela quando arriva alla meta ad incendiare il qualcosa.. Come fa?
A parte che una candela non "consuma" la cera.. la scioglie, crea un laghetto alla base che copre tutto quello che sulla/alla base ci metti.
Ma.. insomma, uno schemino per mostrare come 'sta fiammella incendierebbe quest'esca si potrebbe vedere? Dove va messa l'esca? Appesa ad una certa altezza? Come?
Alla base? E la cera non la copre? La fiamma della candela sta al centro della candela?
Che fa? Brucia il filo di lana che fa cadere la pozione magica? :)

Magari è un temporizzatore da un quarto d'ora?

L'unica soluzione che vedo io è quella di una miccia inserita alla base della candela che prende fuoco anche cerata e lo porta all'esca. Ma deve essere una buona esca :)
 
D

Derrick

Guest
Uso gli ovuli di legna e non è che prendano fuoco con tanta facilità, pur essendo secchi.
La fiamma di una candela potrebbe fallire, o gli ovuli potrebbero soffocarla.

Con tutte le liberatorie del caso, si potrebbe provare ad usare un additivo liquido che non fa gas o vapori - ad es. proprio la paraffina liquida (olio di paraffina, quella roba là), che è affine, credo, alla candela - e imbibere gli ovuli.

Quando la fiamma arriva agli ovuli magari non li incendia direttamente ma facilmente dà fuoco alla paraffina liquida di cui sono imbevuti e poi la fiamma si trasmette agli ovuli e da lì al resto della pira.

Quindi miccia + innesco, oppure fiamma + ovuli imbevuti di combustibile liquido.

Eviterei di usare combustibili che generano vapori infiammabili (benzina, alcol, butano ecc.) per evitare il rischio di esplosioni improvvise nel focolare.
 
Oppure diavolina, resistenza elettrica tipo quella delle stufe a pellet e temporizzatore......mah l'accensione automatica però mi sa tanto di cacchiata.
 
ma quì da noi le assicurazioni funzionano in modo diverso

Quì paghi solo :biggrin: .... non ho idea ma credo che siano in pochi ad avere una assicurazione su furto ed incendio legati all'abitazione, ci sono degli obblighi per le coperture dei danni civili per le aeree comuni dei condomini e probabilmente in caso di mutuo per gli eventi naturali.
chiunque ha un camino in casa, soprattutto se la propria casa confina con quella di altri dovrebbe avere un assicurazione sulla casa che copra danni simili;
altrimenti sei un irresponsabile.

Per il resto, concordo che con un focolare chiuso il rischio che il fuoco acceso in automatico 'vada in giro' è nullo;
ma se si comincia a lasciare uno spiraglio, seppur piccolo, per far passare un cavo elettrico....
Ma soprattutto, x chi vorrebbe creare un innesco elettrico,
ma..... poi il cavo elettrico resiste al fuoco ed al calore a cui arriva il metallo del camino??:azz:
 
grazie a tutti per le risposte mi scuso per il video ma sono malaticcio (40° di febbre ;))

Cmq pensavo di mettere una candela obliqua in modo che la cera colando non cada sopra alla miccia ma di lato e per accendere la miccia o di lato con un po di cera sciolta o facendo un buco nella candela e infilando la miccia.

Ma.... secondo voi la cera della candela rovina la stufa?
 
D

Derrick

Guest
Ma.... secondo voi la cera della candela rovina la stufa?

Non so, ma se usi una miccia la candela la lasci fuori della stufa, la miccia la fai entrare dalla presa dell'aria comburente, la portina la lasci chiusa, la candela ad una certa ora dà fuoco alla miccia, e il tuo unico problema è avere un innesco, nel focolare, che prenda con la miccia e che non generi vapori esplosivi.

Io comincerei facendo delle prove con miccia e innesco, che mi pare la parte più difficile. Il resto è banale.

La candela che lasci in casa naturalmente sarà ad adeguata distanza dagli oggetti di casa.

La mattina la stanza avrà un odore vagamente chiesastico.

Visto che la candela deve stare accesa tutta la notte, metti vicino un'immagine del tuo santo preferito, così "acquisti merito gratis" ;)
 
Visto che la candela deve stare accesa tutta la notte, metti vicino un'immagine del tuo santo preferito, così "acquisti merito gratis" ;)
Bhu ha ha, non sono credente, ma così è come dare del pirla al santino di turno; certo non capisce che la candela non è accesa per lui:no:


Come dicevo alcuni post fà, se poggi la candela su un 'crogiolo' di pellet..
la cera che cola va ad impregnare il pellet, rendendolo quindi più infiammabile e diminuendo la 'sporchevolezza' del camino/stufa ed aumentando di gran lunga la percentuale di successo.

Non vedo perchè posizionare una candela all'esterno della stufa,
anke volendosi basare su candela e miccia, la candela può stare nel camino/stufa poggiando su un piattino di cartoncino (il periodo natalizio è congeniale), quando poi il tutto prende fuoco il piattino di cartone e relativa cera 'svampano':D
 
Ammesso e non concesso che possa avere un senso avere qualcosa da fuori che inneschi qualcosa all'interno della stufa, in quel caso, per quale motivo mi debbo sbattere con candele santini e affini ? ..... resistenza elettrica e temporizzatore elettronico, non ho fiamme libere e sono sicuro al 99.99% che all'ora X si accenda, inoltre una eventuale folata di vento, gatto incuriosito, scossa di terremoto, fantasmi ect. ect. non rischia di fare spegnere la candela o incendiare la casa.

Però trovo estremamente pericoloso avere un qualcosa che si accenda, ovvero una fiamma, fuori dalla stufa senza che questa sia in qualche modo presidiata .... però se si è maggiorenni, vaccinati ed assicurati oltre che TANTO fortunati ..... buon divertimento :biggrin:

Ciao :), Gianluca
 
D

Derrick

Guest
Ammesso e non concesso che possa avere un senso avere qualcosa da fuori che inneschi qualcosa all'interno della stufa, in quel caso, per quale motivo mi debbo sbattere con candele santini e affini ? ..... resistenza elettrica e temporizzatore elettronico, non ho fiamme libere e sono sicuro al 99.99% che all'ora X si accenda, inoltre una eventuale folata di vento, gatto incuriosito, scossa di terremoto, fantasmi ect. ect. non rischia di fare spegnere la candela o incendiare la casa.

Però trovo estremamente pericoloso avere un qualcosa che si accenda, ovvero una fiamma, fuori dalla stufa senza che questa sia in qualche modo presidiata .... però se si è maggiorenni, vaccinati ed assicurati oltre che TANTO fortunati ..... buon divertimento :biggrin:

Ciao :), Gianluca

Sarei d'accordo ma nel testo #5 cristiano ha precisato che voleva una soluzione senza l'uso di corrente elettrica.

Chissà com'è abbiamo pensato più o meno tutti ai lumini da cimitero...

La candela fuori della stufa ha senso perché una candela fa comunque dei "vapori sporchi" che vanno a intasare il giro fumi. Se uno deve far bruciare un cero da cimitero 8 ore a notte (circa) alla lunga potrebbe creare dei residui che vanno in giro per il giro fumi della stufa o del camino.

Alla lunga, dopo qualche decina o - se diventa un viziaccio - molte decine di ceri, se i fumi rimangono parzialmente incombusti possono creare una sorta di patina infiammabile lungo la canna fumaria e l'incendio della canna fumaria è un evento che si vuole evitare, oltre ad essere, mi pare in Svizzera, la prima causa d'incendio nelle abitazioni.

Invece i fumi di candela in giro per il salotto non creano rischi d'incendio e fanno tanto "devoto" :)

Continuo a pensare che non sia molto semplice incendiare i pellet con una candela, anche mettendoli alla base della candela.

Forse si potrebbe mettere una sorta di ciotolina di ceramica, e nella vaschetta i pellet e la candela. La cera che si scioglie si raccoglie in fondo alla ciotolina e copre gli ovuli. Quando arriva lo stoppino... il punto è che da quello che ho capito lo stoppino risucchia, per capillarità, la cera e la fiamma si ha solo lungo lo stoppino che non è immerso nella cera fusa. La fiamma non si ha mai nella vaschetta di cera fusa (come accadrebbe con un fornello ad alcol, in cui tutta la superficie brucia) ma solo sulla parte dello stoppino che è al di sopra della linea della cera fusa.
Ripeto secondo me non prendono fuoco facilmente, ci vuole un innesco che prenda fuoco facilmente (anche con 1 secondo di fiamma) e che trasmetta immancabilmente il fuoco agli ovuli.
 
Corrente elettrica DENTRO la stufa ..... ok ..... meglio evitare, molto meglio ..... ma fuori dalla stufa ? Non ne capisco il senso, tolto che ognuno fa quello che vuole lo trovo, comunque, un inutile rischio visto che non ci sarebbe nulla che impedisca di accendere, non la stufa, ma la casa intera.

Poi ..... alzo le mani :biggrin:

Ciao :), Gianluca
 
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