- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 04-05.08.2012
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Fonte Vetica
Località di arrivo: Monte Camicia, Monte Tremoggia, Monte Siella
Tempo di percorrenza: 2 mezze giornate
Chilometri totali: 14
Grado di difficoltà: E, EE, DPCC
Segnaletica: evidente su tutti i sentieri percorsi
Quota massima: 2564 m (Monte Camicia)
Fonte Vetica insieme a Campo Imperatore è la località che più si avvicina, dal lato aquilano, al Gran Sasso d’Italia. Non avevamo ancora esplorato questa area (orientale) e allora abbiamo deciso di buttarci a capofitto in una due giorni con base nell’area campeggio del Rifugio di Fonte Vetica.
L’avvicinamento in auto sia per Campo Imperatore che per Fonte Vetica è sempre qualcosa di impressionante per l’anima e per gli occhi. Un po’ Easy Rider, un po’ Thelma&Louise, sembra quasi di percorrere la Route 66:
Vedi l'allegato 23152
Arriviamo e piantiamo la tenda:
E poi partiamo per l’obiettivo del primo giorno:
Monte Camicia 2564 m + Monte Tremoggia 2350 m con dislivello assoluto di 932 m.
Sentiero 253 per il Monte Camicia con vari punti esposti
Sentiero 254 (anello) per il Tremoggia e da lì discesa da Sella di Valle Fredda a Fonte Vetica brevi tratti esposti
Mentre risaliamo il canalone per portarci in cresta ripenso all’sms mandato ad Anna nemmeno 24 ore prima, in cui le scrivevo di ricordarsi i bastoncini di entrambi. Ci ripenso mentre salgo e ci ripenso, ci ripenso e salgo, ma perché ci ripenso tanto? Ah già, perché se li è dimenticati...entrambi!
La traccia è evidente e il sentiero ben segnalato, è tutto a vista, a tratti anche troppo a vista:
Vedi l'allegato 23155
Arrivati alla Sella del Tremoggia, lo sguardo viene calamitato dal panorama circostante e poi da Pietra della Spia…ossia il buco con la pietra intorno:
Prima di ripartire uno sguardo indietro verso parte del percorso fatto:
Da qui in poi il percorso sembra difficoltoso, eccessivamente ripido e con fondo cedevole. In verità è tutto questo, ma in scala ridotta. E’ l’attacco alla vetta che in 10 minuti raggiungiamo. Siamo sul Monte Camicia e da qui su vediamo la cresta dentellata che porta al Monte Prena verso Ovest, alle nostre spalle:
Vedi l'allegato 23159
tutta la piana intorno a Fonte Vetica verso Sud:
sotto di noi a Nord il percorso fatto e da rifare e poi verso Est la lunga cresta verso il Monte Tremoggia e il più lontano Monte Siella:
Bello, beh pure il sole è bello ma ci sta fondendo i cervelli che già sono quelli che sono quindi scendiamo e…vabbè il sole c’ha fregati immagino, perché secondo me non è normale scendere sciando sul ghiaione parlando come Beavis and Butthead peraltro in presenza di altre persone:
Vedi l'allegato 23177
Percorriamo tutta la cresta e arriviamo con meno fatica sul Tremoggia da dove il panorama sul Camicia rende lo stesso ancora più maestoso:
E dove le stelle alpine sono di casa:
Scendiamo poi a Fonte Vetica con un percorso in ripida discesa che si tuffa nel boschetto che sovrasta l’area del Rifugio. Al ritorno già si respira caciara: tende qua e la, moto, fuoristrada, musica neomelodica, grida e schiamazzi…e se ritornassimo in montagna?????
Ceniamo al ristorante del Rifugio e poi ci gustiamo (con rombanti fuoristrada alle spalle) il calare della notte sul Camicia:
e il salire della luna da dietro la cresta del Siella:
Buona montagna a tutti:
L’indomani Anna mi sveglia per vedere l’alba, io apro gli occhi qualche secondo e poi di nuovo giù a russare. Qualche minuto dopo mi sveglio e giù a russare c’è cappuccetto nero, cucu:
Vedi l'allegato 23167
Il premio “Alba a Fonte Vetica” lo vince però lui o lei o loro, chiunque stesse dormendo lì dentro...l’alcool gioca brutti scherzi:
La sera prima stavano arrivando fuoristrada su fuoristrada per un raduno. Bene, trovate l’intruso?
Colazione e via per l’obiettivo del secondo giorno:
Monte Siella 2020m con dislivello assoluto di 388 m
Sentiero 260 per il Vado di Siella e salita cresta-cresta con sentiero 254 fino in cima.
Camminando sistemiamo la segnaletica abbattuta:
Vedi l'allegato 23170
e arriviamo al Vado di Siella:
Vedi l'allegato 23171
Non si può, ma prima di tutto non si deve, a mio avviso, segnare una cartina con il tratteggio ma descriverla però come salita normale con difficoltà E, se poi ti trovi davanti alla faccia una parete semi verticale di 5 metri, franosa e a strapiombo sul nulla, non attrezzata e senza evidenti punti di appoggio:
Noi c’abbiamo provato a salirla e 2 metri circa li abbiamo anche scalati, ma poi avevo finito gli appoggi vicini e l’unico accessibile era ad un salto verso destra rispetto alla mia posizione...famo de no!
Scendo in qualche modo e raggiungo Anna che nel frattempo inizia a trovare una via alternativa. La parete sale da Est, noi l’abbiamo aggirata da Sud-Est traversandola e salendo sempre con le mani ma con più facili passaggi:
Vedi l'allegato 23174
Le 5 persone dietro di noi non ci sono più, avranno battuto ritirata dopo aver visto un idiota aggrappato ad una parete e una matta subito dietro. Proseguiamo e ormai siamo in cresta, ancora qualche metro e:
"Bene abbiamo sistemato il bastardo" diceva Hillary...con debite proporzioni, ma il discorso è lo stesso!
Poi scendiamo per il percorso del giorno precedente che nel bosco finale regala un passaggio con refrigerio:
Vedi l'allegato 23176
e una volta al parcheggio scappiamo da una Fonte Vetica ancora più trasformata, caotica seppur festosa. Ci inventiamo un pic nic mangiando il melone nel boschetto lungo la strada che porta al casello di Assergi, con annesso riposino finchè le formiche non c’hanno sfrattato. Tutti a casa!
ATTENZIONE: Una nota per chi volesse cimentarsi nel salire il Siella per il Vado di Siella. Il percorso non è E, nemmeno EE, tantomeno EEA. Il percorso è DPCC: “da percorrere col ca..o”, quindi se passate di lì percorrete la più fattibile “via luca e anna” che passa a Sud-Est aggirando la parete.
PS1: ringrazio ancora Tiziana per averci insegnato a sciare sui ghiaioni e DanieleLast per la “consulenza alpsichiatrica”
Un saluto a tutti, Luca e Anna
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Fonte Vetica
Località di arrivo: Monte Camicia, Monte Tremoggia, Monte Siella
Tempo di percorrenza: 2 mezze giornate
Chilometri totali: 14
Grado di difficoltà: E, EE, DPCC
Segnaletica: evidente su tutti i sentieri percorsi
Quota massima: 2564 m (Monte Camicia)
Fonte Vetica insieme a Campo Imperatore è la località che più si avvicina, dal lato aquilano, al Gran Sasso d’Italia. Non avevamo ancora esplorato questa area (orientale) e allora abbiamo deciso di buttarci a capofitto in una due giorni con base nell’area campeggio del Rifugio di Fonte Vetica.
L’avvicinamento in auto sia per Campo Imperatore che per Fonte Vetica è sempre qualcosa di impressionante per l’anima e per gli occhi. Un po’ Easy Rider, un po’ Thelma&Louise, sembra quasi di percorrere la Route 66:

Vedi l'allegato 23152
Arriviamo e piantiamo la tenda:

E poi partiamo per l’obiettivo del primo giorno:
Monte Camicia 2564 m + Monte Tremoggia 2350 m con dislivello assoluto di 932 m.
Sentiero 253 per il Monte Camicia con vari punti esposti
Sentiero 254 (anello) per il Tremoggia e da lì discesa da Sella di Valle Fredda a Fonte Vetica brevi tratti esposti

Mentre risaliamo il canalone per portarci in cresta ripenso all’sms mandato ad Anna nemmeno 24 ore prima, in cui le scrivevo di ricordarsi i bastoncini di entrambi. Ci ripenso mentre salgo e ci ripenso, ci ripenso e salgo, ma perché ci ripenso tanto? Ah già, perché se li è dimenticati...entrambi!
La traccia è evidente e il sentiero ben segnalato, è tutto a vista, a tratti anche troppo a vista:
Vedi l'allegato 23155

Arrivati alla Sella del Tremoggia, lo sguardo viene calamitato dal panorama circostante e poi da Pietra della Spia…ossia il buco con la pietra intorno:

Prima di ripartire uno sguardo indietro verso parte del percorso fatto:

Da qui in poi il percorso sembra difficoltoso, eccessivamente ripido e con fondo cedevole. In verità è tutto questo, ma in scala ridotta. E’ l’attacco alla vetta che in 10 minuti raggiungiamo. Siamo sul Monte Camicia e da qui su vediamo la cresta dentellata che porta al Monte Prena verso Ovest, alle nostre spalle:
Vedi l'allegato 23159
tutta la piana intorno a Fonte Vetica verso Sud:

sotto di noi a Nord il percorso fatto e da rifare e poi verso Est la lunga cresta verso il Monte Tremoggia e il più lontano Monte Siella:

Bello, beh pure il sole è bello ma ci sta fondendo i cervelli che già sono quelli che sono quindi scendiamo e…vabbè il sole c’ha fregati immagino, perché secondo me non è normale scendere sciando sul ghiaione parlando come Beavis and Butthead peraltro in presenza di altre persone:
Vedi l'allegato 23177
Percorriamo tutta la cresta e arriviamo con meno fatica sul Tremoggia da dove il panorama sul Camicia rende lo stesso ancora più maestoso:

E dove le stelle alpine sono di casa:

Scendiamo poi a Fonte Vetica con un percorso in ripida discesa che si tuffa nel boschetto che sovrasta l’area del Rifugio. Al ritorno già si respira caciara: tende qua e la, moto, fuoristrada, musica neomelodica, grida e schiamazzi…e se ritornassimo in montagna?????
Ceniamo al ristorante del Rifugio e poi ci gustiamo (con rombanti fuoristrada alle spalle) il calare della notte sul Camicia:

e il salire della luna da dietro la cresta del Siella:

Buona montagna a tutti:

L’indomani Anna mi sveglia per vedere l’alba, io apro gli occhi qualche secondo e poi di nuovo giù a russare. Qualche minuto dopo mi sveglio e giù a russare c’è cappuccetto nero, cucu:
Vedi l'allegato 23167
Il premio “Alba a Fonte Vetica” lo vince però lui o lei o loro, chiunque stesse dormendo lì dentro...l’alcool gioca brutti scherzi:

La sera prima stavano arrivando fuoristrada su fuoristrada per un raduno. Bene, trovate l’intruso?

Colazione e via per l’obiettivo del secondo giorno:
Monte Siella 2020m con dislivello assoluto di 388 m
Sentiero 260 per il Vado di Siella e salita cresta-cresta con sentiero 254 fino in cima.
Camminando sistemiamo la segnaletica abbattuta:
Vedi l'allegato 23170
e arriviamo al Vado di Siella:
Vedi l'allegato 23171
Non si può, ma prima di tutto non si deve, a mio avviso, segnare una cartina con il tratteggio ma descriverla però come salita normale con difficoltà E, se poi ti trovi davanti alla faccia una parete semi verticale di 5 metri, franosa e a strapiombo sul nulla, non attrezzata e senza evidenti punti di appoggio:


Noi c’abbiamo provato a salirla e 2 metri circa li abbiamo anche scalati, ma poi avevo finito gli appoggi vicini e l’unico accessibile era ad un salto verso destra rispetto alla mia posizione...famo de no!
Scendo in qualche modo e raggiungo Anna che nel frattempo inizia a trovare una via alternativa. La parete sale da Est, noi l’abbiamo aggirata da Sud-Est traversandola e salendo sempre con le mani ma con più facili passaggi:
Vedi l'allegato 23174
Le 5 persone dietro di noi non ci sono più, avranno battuto ritirata dopo aver visto un idiota aggrappato ad una parete e una matta subito dietro. Proseguiamo e ormai siamo in cresta, ancora qualche metro e:

"Bene abbiamo sistemato il bastardo" diceva Hillary...con debite proporzioni, ma il discorso è lo stesso!
Poi scendiamo per il percorso del giorno precedente che nel bosco finale regala un passaggio con refrigerio:
Vedi l'allegato 23176
e una volta al parcheggio scappiamo da una Fonte Vetica ancora più trasformata, caotica seppur festosa. Ci inventiamo un pic nic mangiando il melone nel boschetto lungo la strada che porta al casello di Assergi, con annesso riposino finchè le formiche non c’hanno sfrattato. Tutti a casa!
ATTENZIONE: Una nota per chi volesse cimentarsi nel salire il Siella per il Vado di Siella. Il percorso non è E, nemmeno EE, tantomeno EEA. Il percorso è DPCC: “da percorrere col ca..o”, quindi se passate di lì percorrete la più fattibile “via luca e anna” che passa a Sud-Est aggirando la parete.
PS1: ringrazio ancora Tiziana per averci insegnato a sciare sui ghiaioni e DanieleLast per la “consulenza alpsichiatrica”
Un saluto a tutti, Luca e Anna

Ultima modifica di un moderatore: