Normativa E' lecito usare un ricetrasmettitore come ricevitore?

non ce miglior sordo di chi non vuol sentire .
io se vado in giro non con un pmr , ma anche un LPD sono una stazione radio mobile a tutti gli effetti.
 
D

Derrick

Guest
Titan, hai ragione, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Su questo il nostro accordo è totale :)
 
infatti quà l'unico sordo sei tu !!! pazienza al mondo esistete anche voi, ripeto un ' altra volta """spero per te che ti vada sempre bene"""
 
@Derrick il discorso non è su chi ha ragione o ha torto, alla fine ognuno risponde delle proprie azioni e, come in qualsiasi cosa, anche molto più serie, un reato esiste solo nel momento in cui qualcuno lo eleva, diversamente, rimane solo aria fritta.

Sono il primo, e lo confermo, che in escursione può essere molto utile un palmare da 5W ma anche da 8W o più, il concetto non è quello, preferisco in qualsiasi contesto un brutto processo ad un bel funerale anche se ipotizzerei sempre il richiamo ad uno stato di necessità (e tutte le conseguenze del caso), il concetto è che se mi è precluso un qualcosa è sciocco sfidare la sorte solo perché mi è comodo.

Vuoi scansionare le frequenze radioamatoriali ? Benissimo..... usa uno scanner.

Vuoi accertarti che agganci un ponte ? Ti fermi, prendi la radio, la monti e premi il tasto PTT e poi la rimetti nello zaino.

Tutto questo in particolar modo non tanto per il "singolo", me, te, tizio, caio, quanto per
per me un forum è una lavagna, un tazebao dove si comunica urbi et orbi per l'arricchimento di tutti: i partecipanti, i lettori silenti, i lettori futuri
Poi nella realtà dei fatti uno può anche mettersi la radio sugli spallacci ..... ma non condivido la tua interpretazione tale per il quale quello sia un tuo diritto, anche perché non ho capito che differenza ci sarebbe fra te e un "pirata" ? Il fatto che tu dici di non premere il tasto PTT ? :)

Ciao :si:, Gianluca
 
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Il Baofeng non è una stazione radioelettrica, perché lo uso solo in ascolto. Non è dunque "stazione radioelettrica, uno o più trasmettitori o ricevitori o un insieme di trasmettitori e ricevitori, ivi comprese le apparecchiature accessorie, necessari in una data postazione, anche mobile o portatile, per assicurare un servizio di radiocomunicazione". Uno o un insieme di Baofeng, con apparecchiature accessorie, nell'attività di radiocomunicazione lo sarebbero.
Come la usi è "dopo", sta di fatto che ancora prima di usarla la installi e per fare solo quell'attività devi averne titolo, titolo che ovviamente non hai.
Gianluca, capisco il tuo ragionamento, ma non tiene dal punto di vista giuridico. Se il legislatore vuole porre dei limiti all'ascolto, lo fa nel testo di legge, non nel modulo allegato all'allegato tecnico, con cui si chiede l'attestato di SWL.
Non spiegarlo a me..... spiegalo al legislatore :)

Per me "solo" questo era, ed è, sufficiente per asserire che tutta "stà luce" non la vedo e, nel dubbio, preferisco prevenire che curare e, per tanto, mi sento di consigliare un profilo basso piuttosto che uno palesato.

Se non ho un adeguato titolo, preferisco di gran lunga comprarmi un martello ed usare quello per piantare un chiodo che correre il rischio di discutere con un giudice del mio diritto di usare la pistola come martello a casa di mia nonna ..... poi ognuno è libero di fare ciò che ritiene opportuno.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Derrick

Guest
Ho riletto il modulo e in effetti dice pure un'assurdità, cioè il dichiarante dichiara che ha un mezzo solo ricevente e che lo usa per fare solo ascolto. E certo, che altro ci può fare?
Si tratta di una chiara svista burocratica, in un modulo allegato ad un testo di legge, dalla quale non farei mai discendere uno stravolgimento totale della norma chiaramente enunciata nel testo.

E ripensandoci: anche con gli "scanner" tipicamente a quanto ne so è possibile sentire frequenze che, per legge, non possono essere ascoltate (essendo l'attività di radioascolto libera solo nelle frequenze radioamatoriali. Non posso ascoltare pompieri, ANAS, polizia ecc. eppure con uno scanner penso che, in genere, ci riesco).

Quindi si ripropone la questione: è l'utente che deve rispettare la legge, non l'apparecchio. L'apparecchio di suo, anche lo scanner, è idoneo a violare la legge. E neanche si può dire che viene usato da chi ha la patente (e che dunque è edotto circa i limiti che la legge pone al suo impiego) perché lo scanner lo usa senza patente e senza autorizzazione.

Io l'apparecchio lo uso per una attività, non lo "installo". Questa cosa dell'installare = accendere un apparecchio è una vostra pippa mentale ;)

E poi alla fine quale sarebbe lo scopo che la norma otterebbe secondo la vostra interpretazione: che se vado in montagna col Baofeng spento e uno scanner acceso (anzi "installato"), sono in regola. Mentre se vado in montagna con il Baofeng acceso (senza trasmettere) non sono in regola. Questa interpretazione presuppone un legislatore irrazionale! Mi fa ottenere lo stesso scopo, la stessa attività, costringendomi solo a spendere di più e a portarmi appresso più peso. Le norme di legge si interpretano sempre secondo il criterio di razionalità.
 
@Derrick tu ci vuoi vedere quello che ci vuoi vedere :)
Ho riletto il modulo e in effetti dice pure un'assurdità, cioè il dichiarante dichiara che ha un mezzo solo ricevente e che lo usa per fare solo ascolto. E certo, che altro ci può fare?
Si tratta di una chiara svista burocratica, in un modulo allegato ad un testo di legge, dalla quale non farei mai discendere uno stravolgimento totale della norma chiaramente enunciata nel testo.
Ma per quale motivo il legislatore avrebbe dovuto rifare un modulo, quello vecchio dove si richiedeva l'autorizzazione era organizzato differentemente, e indicare una clausola se, secondo il tuo ragionamento, non avrebbe senso indicarla ? ..... Se secondo il tuo ragionamento qualsiasi radio ricetrasmittente può essere usata per quale motivo ha segnato "solo ricevente" ?, sarebbe basta la dicitura generica "stazione radio elettrica".
Certo avrebbe potuto indicare anche sull'articolo di legge "solo ricevente" e, forse, ma non ne sono così convinto, oggi non ne staremmo discutendo ..... stà di fatto che ci sono due "cose" che possono essere interpretate in modo differente.
E ripensandoci: anche con gli "scanner" tipicamente a quanto ne so è possibile sentire frequenze che, per legge, non possono essere ascoltate (essendo l'attività di radioascolto libera solo nelle frequenze radioamatoriali. Non posso ascoltare pompieri, ANAS, polizia ecc. eppure con uno scanner penso che, in genere, ci riesco).
Quindi si ripropone la questione: è l'utente che deve rispettare la legge, non l'apparecchio. L'apparecchio di suo, anche lo scanner, è idoneo a violare la legge. E neanche si può dire che viene usato da chi ha la patente (e che dunque è edotto circa i limiti che la legge pone al suo impiego) perché lo scanner lo usa senza patente e senza autorizzazione.
Tecnicamente realizzare un ricevitore specificatamente per le sole frequenze radioamatoriali non è impossibile ma le frequenze destinate ai radioamatori subiscono, o possono subire, di anno in anno delle modifiche, ovvero oggi una frequenza destinata alla polizia, per esempio, domani potrebbe diventare ad uso pubblico, per tanto, diventerebbe complicato gestire le varie finestre; quì si è di fronte ad un limite "tecnico" che viene risolto con l'obbligo del segreto nell'eventualità di ascoltare, inavvertitamente, comunicazioni su frequenze non ascoltabili oltre che al divieto di registrazione/trascrizione di qualsiasi dettaglio tecnico della comunicazione.
Io l'apparecchio lo uso per una attività, non lo "installo". Questa cosa dell'installare = accendere un apparecchio è una vostra pippa mentale
Il richiamo all'installazione è espressamente indicato in articolo di legge se per te è una pippa mentale un articolo di legge ..... ok è una pippa mentale.
E poi alla fine quale sarebbe lo scopo che la norma otterebbe secondo la vostra interpretazione: che se vado in montagna col Baofeng spento e uno scanner acceso (anzi "installato"), sono in regola. Mentre se vado in montagna con il Baofeng acceso (senza trasmettere) non sono in regola. Questa interpretazione presuppone un legislatore irrazionale! Mi fa ottenere lo stesso scopo, la stessa attività, costringendomi solo a spendere di più e a portarmi appresso più peso. Le norme di legge si interpretano sempre secondo il criterio di razionalità.
A parte che il legislatore non legifera pensando a te che vai in giro in montagna ;), in secondo il luogo se non hai il patentino l'uso del Baofeng ti è sempre precluso però in virtù dei uno stato di necessità lo puoi utilizzare senza, ragionevolmente, incappare in sanzioni (art. 54 c.p.). L'uso della radio la devi vedere nell'ottica dell'emergenza dove allora qualsiasi cosa può essere vista in un modo completamente differente sul piano legislativo. Portandola con il pacco batteria staccato ti poni in una condizione migliore in caso di una eventuale verifica da parte di un tutore dell'ordine poichè difficilmente ti potrà contestare, anche se fisicamente non avevi il dito sul PTT, che in realtà tu la usassi per quello che è stata realizzata ovvero trasmettere.

E' esattamente come il concetto di porto e trasporto di un coltello ..... se sei in una certa circostanza sei in condizione di porto, diversamente sei in una condizione di trasporto con tutta una serie di conseguenze differenti.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Derrick

Guest
Il modulo inizialmente non c'era proprio.
Quando venne varata la nuova normativa che rendeva libera l'attività di ascolto (DPR 447/2001) il modulo non esisteva affatto. Siccome gli SWL rimanevano senza una procedura di assegnazione di nominativo di solo ascolto, per questo e solo per questo motivo, venne riaperto il registro e predisposto (male) il modulo, che ha visto la luce l'11 febbraio 2003 (sarebbe interessante se qualcuno di voi avesse il modulo della vecchia disciplina, per vedere come è stato modificato. Io già me li immagino: "devi mettere che serve per l'attività di solo ascolto"; "va bene". Risultato: "apparecchio di solo ascolto per l'attività di solo ascolto", stile Sturmtruppen).

Se non fosse stato per l'esigenza degli SWL di ottenere un nome per i loro fini, il modulo neanche ci sarebbe, questo per dirti quanto è necessario il modulo ai fini dell'interpretazione dell'articolato.

Dopodiché, linguaggio (attività) e modulo sono stati trasfusi nel Codice delle Comunicazioni com'erano.

Il dubbio me lo leverò davanti al giudice quando - e qui ci va la grattata, ci vorrebbe la faccina - e se qualcuno mi multerà, come secondo voi potrebbe accadere.

Però il caso mio è diverso. Io portando con me la radio in montagna per ragioni di sicurezza avrei comunque un'ampia e solida esimente! (non si può dire: sei in infrazione finché non sei in pericolo, e quando poi sei in pericolo allora non sei più in infrazione. Io il pericolo lo prevedo prima, e sempre chiamo in ballo il principio di razionalità che sempre regna nell'interpretazione di qualsiasi norma, naturalmente anche di natura amministrativa).

Significativo - o, diciamo, coerente con la vostra ipotesi - sarebbe, invece, se qualcuno venisse multato al bar perché fa radioascolto con una ricetrasmittente, pur non trasmettendo, perché lui l'esimente del potenziale stato di pericolo non l'avrebbe.
 
Il modulo inizialmente non c'era proprio.
Quando venne varata la nuova normativa che rendeva libera l'attività di ascolto (DPR 447/2001) il modulo non esisteva affatto. Siccome gli SWL rimanevano senza una procedura di assegnazione di nominativo di solo ascolto, per questo e solo per questo motivo, venne riaperto il registro e predisposto (male) il modulo, che ha visto la luce l'11 febbraio 2003.
Se non fosse stato per l'esigenza degli SWL di ottenere un nome per i loro fini, il modulo neanche ci sarebbe, questo per dirti quanto è necessario ai fini dell'interpretazione della disciplina.
Dopodiché, linguaggio e modulo sono stati trasfusi nel Codice delle Comunicazioni
Il modulo NON è necessario all'interpretazione di nulla MA, a me, fa riflettere poichè riprende in un primo luogo un ragionamento logico (vuoi ascoltare ? ti compri un ricevitore, poi se per te è più comodo una radio ricetrasmittente è una tua prerogativa ma il legislatore legifera pensando non a te) ed in secondo luogo riprende quanto già "prima" era previsto.
Però il caso mio è diverso. Io portando con me la radio in montagna per ragioni di sicurezza avrei comunque l'esimente! (non si può dire: sei in infrazione finché non sei in pericolo, e quando poi sei in pericolo allora non sei più in infrazione. Io il pericolo lo prevedo prima, e sempre chiamo in ballo il principio di razionalità che sempre regna nell'interpretazione di qualsiasi norma).
Che dire ........... se ne sei convinto ......... :si:

Ciao :si:, Gianluca
 
Il dubbio me lo leverò davanti al giudice quando - e qui ci va la grattata, ci vorrebbe la faccina - e se qualcuno mi multerà, come secondo voi potrebbe accadere.
Personalmente non ti auguro nulla :), è preferibile che il dubbio rimanga ;) ...... io continuerò a suggerire un profilo "basso" a prescindere.

Ciao :si:, Gianluca
 
Scusate, ma tutti gli ultimi interventi alla fine dei conti vertono sul fatto di tenere o meno l'apparato in vista e pronto all'uso, per rispettare o meno la lettera della legge?

Capisco voler dare una corretta spiegazione a chi pensa di usare un portatile radioham in montagna senza essere ham/OM, ma cavolo, per me avete esagerato un cicinin.

Piuttosto, più che il Babaofeng (che poi ci vuole almeno un UV5R +PLUS smpre che non abbiano ulteriormente aggiornato la lista), Alinco DJ500, qualità nettamente superiore.

E per chiudere,
a) l'Alinco DJ500 fà step da 2,5khz, 5 khz, 6,25 khz fino a 50khz, per me è uno di quelli con una scelta di Steps vastissima, con cui copre agevolmente anche le bande PMR;

b) non è molto frequente che ci siano dei controlli sulle radio, ma non si sa mai, so che il peso è argomento dibattutissimo cercando di capire dove e su che cosa si possono limare i grammi, MA, preferisco esibire un PMR e sapere di avere l'altra radio a portata di mano, con cui fare delle verifiche saltuarie di connessione, piuttosto che mettermi a dicutere con chicchessia della liceità di ciò che sto facendo. Andando quindi "pesante".

Ci metterei anche qualche regola di cortesia e comportamento, ma è tardi e devo andare a casa.
 
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@olasvadas il concetto, per me, non è quello di essere "bacchettoni" o di vedere chi tira più in là con il pipino, quanto quello di non trasformare un utilità in un diritto poiché, a quel punto, perché limitarsi solo all'ambito escursionistico ......

Vuoi tenere la radio sugli spallacci o solo il microfono (magari di quelli evoluti con display e tasti funzione) ? Per carità :) ..... basta che questo non venga recepito come un diritto solo perché è comodo così (per il mio punto di vista).

Tra parentesi, personalmente preferisco i wouxun sia agli alinco che ai baofeng, ed il primo intervento è, se possibile, sostituire l'antenna, parlando di cinesi.

Ciao :si:, Gianluca
 
Gianluca, posso essere d'accordo con le tue parole, dura lex sed lex. Poi sono responsabiltà personali, in casa ho un fratello radioamatore, ma ho più radio io di lui, in macchina ho un veicolare con i fiocchi, antenna a centrotetto, il tutto per ascoltare e comandare comodamente l'apparato. Mi tiene compagnia, molto di più che uno stereo, se mi fermano perché vedono l'antenna so che possono essere rogne.

Mi incavolo con chi abusa della radio. Prima o poi farò patente e licenza. Come ho detto preferirei che ci fosse un sistema stile hb9, ma vorrei anche una gestione stile hb9 della situazione.
E ho una marea di amici tra i radioamatori addirittura tra gli I2, che sanno che li ascolto e con cosa li ascolto e che se mi presentassi non farebbero neanche un plisse; nello specifico di tutto quanto è girato nelle ultime pagine quello che è il mio pensiero l'ho detto, quasi quasi andrei OT parlando di radio e modelli di radio. Mi divertirei e forse qualcuno potrebbe imparare qualche cosa.

Ma per questo potremmo aprire un'altra discussione.

E comunque l'Alinchino vale tanto per essere così piccolo e leggero e sulle antenne concordo.
 
D

Derrick

Guest
La questione non è di lana caprina come potrebbe apparire.

Se il VHF lo puoi portare e ascoltare liberamente, da un lato non hai le ansie carbonare che avresti a portare una cosa con l'antenna nascosta nello zaino e la batteria staccata, manco ti stesso facendo uno spinello per ascoltare un po' di gente che dice le solite cazzate sulle frequenze radioamatoriali e dall'altro, che è importante, dando "frequentemente" un'ascoltata a quello che puoi prendere attorno a te ti rendi conto se hai collegamento oppure no, ti fai un'idea della validità dello strumento per i tuoi fini.

Nelle "mie" montagne (ne posso esibire il certificato di proprietà ;) ) io ormai so dove prendo cosa, senza neanche più bisogno di accendere la radio. Vedo che, quasi un po' dappertutto, qualche ripetitore piglio di sicuro. Ci sono zone d'ombra qui e là, ma mi pare siano più le eccezioni che la regola. Ma lo posso dire perché ho potuto ascoltare, senza tanti patemi.

Se avessi avuto la radio nel fondo dello zaino, disassemblata, da tirare fuori solo nel momento del bisogno, non potrei veramente rendermi conto della sua utilità al momento del bisogno.

E questo lo posso dire su Lepini, Lucretili e Simbruini. Sui grandi gruppi appenninici (Gran Sasso, Velino, Majella) la situazione potrebbe essere radicalmente diversa. Potrei scoprire che, nelle valli interne, sono completamente in ombra anche rispetto ai ripetitori radioamatoriali, e magari decidere di acquistare, per stare tranquillo o far stare tranquillo chi sta a casa, un DeLorme InReach, uno Spot, una "boa satellitare" ecc.

Più acquisto "esperienza" con il bibanda e meno ho bisogno di tenerlo acceso. Domani, se Giove pluvio collabora, vado sul Pellecchia, ho il Monte Gennaro davanti, che è pieno di ripetitori, e so che in tutta l'escursione il ripetitore VHF di Monte Gennaro lo piglio sicuro. Verosimilmente domani il bibanda neanche lo accenderò. Ma lo posso sapere perché ci sono stato, ho toccato con mano.

Se uno tiene il bibanda seppellito nello zaino poi, quando viene il momento della necessità, si scorda di averlo o non sa neanche come usarlo.

Quindi secondo me la questione non è tanto "speciosa", ha la sua importanza per la sicurezza in montagna.

Il radioamatore medio, secondo me, in modo più o meno conscio, crede/sente/spera di avere una sorta di status particolare, speciale, e di questo status, per ragioni a me ignote, va orgoglioso, e in qualche modo gli dà fastidio che chiunque, ma proprio chiunque, possa comprarsi un Baofeng e ascoltare le "straordinarie banalità" (che è un ossimoro, lo so) che viaggiano sulle frequenze radioamatoriali, come se scambiarsi via radio "qui c'è il sole" e "ti ricevo bene" rappresenti chissà quale conseguimento esistenziale. Alla fine le comunicazioni radioamatoriali dovrebbero servire ad uno scopo, non a fare sentire speciali e privilegiate una piccola categoria di persone.

Con tutto ciò, domani userò il PMR sintonizzato sul canale 8/16 della Rete Radio Montana come al solito molto di più del bibanda e dopo l'escursione andrò a Monterotondo a sentire la conferenza alla sede del CAI sull'uso delle comunicazioni radio in montagna e sulla loro importanza per la sicurezza.

Sempre che doman mattina non mi accolga con la piova perché in quel caso me ne sto fra le mie quattro mura.
 
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Io ho un PMR446 della Oregon Scientific, modello TP391. 500mW. È un giocattolo rispetto ai PMR di cui si parla nel forum,o è ok ?
 
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Derrick

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Io ho un PMR446 della Oregon Scientific, modello TP391. 500mW. È un giocattolo rispetto ai PMR di cui si parla nel forum,o è ok ?

Non conosco l'apparecchio in particolare ma naturalmente dovrebbe essere OK, quindi interoperativo con tutti gli altri PMR-446. Dal manuale di istruzioni pare abbastanza completo: ha i subtoni CTCSS, la possibilità di monitorare un altro canale, la possibilità di fare uno "squillo" ad un utente con un altro apparecchio (che ha la sua utilità tra gruppi dotati di una coppia di ricetrasmittenti uguali, ma non è che sia necessario), l'autoscan, la funzione VOX (che non userei all'inizio) e il blocco tastiera, per evitare che cominci a fare casini nel marsupio o nello zaino.

Per la Rete Radio Montana devi configurare il canale 8 (PMR-446 ha 8 canali in tutto, devi scegliere l'ottavo) e il subtono 16.

Se stai senza subtono senti tutte le comunicazioni sul canale 8. Se stai sul canale 8 col subtono 16 senti solo le comunicazioni attivate da altri utenti che hanno attivato il subtono 16.

Una cosa che manca a questo apparecchio, mi pare, è la funzione "monitor" cioè la possibilità di disabilitare i toni e lo "squelch", il silenziatore, per ascoltare quindi tutto quello che passa nel canale.
E' utile sia prima di iniziare la comunicazione - per essere sicuri che non vi siano altre persone che stanno impegnando il canale con un subtono diverso - sia per le situazioni in cui la connessione è debole, e non si apre lo "squelch" e quindi non senti nulla mentre con lo squelch disattivato (funzione "monitor", senti tutto insieme ad un gran fruscio) magari qualcosa sentiresti.

In caso di dubbio chiedi pure che siamo qui per questo!

Se non l'hai fatto, dai un'occhiata al sito della Rete Radio Montana:
http://www.reteradiomontana.it/

e poi torna qui per qualsiasi domanda o dubbio.
 
Grazie! Ho solo la sensazione che sia poca la potenza, cioè che sia poco utile all'atto pratico. È anche vero che non richiedendo un patentino, hanno posto un limite,giustamente.
 
D

Derrick

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Davide, il documento da te citato va esattamente, e in molti punti, nella direzione interpretativa da me prospettata.

Nel leggerlo vedi che l'attenzione del legislatore è tutta incentrata sull'utilizzo concorrente di risorse scarse e sulla necessità di disciplinare l'utilizzo della risorsa scarsa. Come tu giustamente rilevi, la caratteristica intrinseca di "passività" dell’attività di ricezione non rende necessaria l’autorizzazione, per l’assenza di problematiche di armonizzazione dei diritti dei vari utilizzatori.

L'intero documento verte sui problemi di interferenze connesse alla nascita delle tecnologie HyperLAN e simili. Laddove non c'è possibilità di interferenza (ad esempio laddove si usino reti cablate) il legislatore alza le mani in anticipo e dichiara apertamente che la cosa non lo riguarda.

Stante tutto ciò, la fissazione sulla "installazione" di una "stazione" che avverebbe accendendo il bibanda in solo ascolto costituisce esempio di quella che ho scherzosamente e amichevolmente già definito una "pippa mentale".

Capisco che uno "scanner" già sintonizzato sulle frequenze di polizia possa creare qualche problema, ma un bibanda sintonizzato su frequenze radioamatoriali, di cui è libero l'ascolto, non pone problema alcuno se solo si vuole adottare uno schema di pensiero razionale: nell'ascolto, un bibanda non è diverso in nulla da uno scanner.

Le attività di libero uso sono quelle, come vedi dal documento che hai citato (pag. 16, 7.1) che non creano problemi di interferenza. Sono attività che sono anche bidirezionali, che usano anche apparecchi trasmittenti, ma che non creano problemi di interferenza per il fatto di essere confinate entro uno spazio privato.
Se il legislatore si è premurato di liberalizzare un collegamento HyperLAN (ricetrasmissione radio dati) entro un fondo privato, rinunciando a qualsiasi pretesa autorizzatoria o concessoria - proprio perché viene meno il presupposto fondamentale della concessione o autorizzazione, e cioè il potenziale conflitto nell'uso di una risorsa scarsa - sai quanto gliene può importare di uno che accende il Baofeng e ascolta una frequenza radioamatoriale!

Addirittura la legge, nella categoria 3, ammette le connessioni radio (in ricetrasmissione) fuori del proprio fondo, senza autorizzazione, purché rispondano a certi requisiti di potenza installata! E' quello che facciamo tutti quando usiamo apparati Wi-Fi senza chiedere autorizzazioni a chicchessia, pur trasmettendo onde radio e creando, con i condomini, una situazione di conflitto radio.

Ripeto, stante la rinuncia legislativa alla pretesa di sottoporre queste trasmissioni ad un regime autorizzatorio, come si può pensare che l'uso, in solo ascolto, di un VHF sia illecito?! L'installazione di un punto di accesso Wi-Fi di un ristorante, al confronto, è un mostro radiofonico ed è totalmente libera!

La categoria 4 dice chiaramente che, finché ricevi e basta, non c'è proprio alcuna problematica autorizzatoria, salvo che, per dirla nel mio vernacolo, devi da pagà er canone TV (In questo caso, la caratteristica intrinseca di “passività” dell’attività di ricezione non rende necessaria l’autorizzazione, per l’assenza di problematiche di armonizzazione dei diritti dei vari utilizzatori, con la sola esclusione dei casi in cui la legge preveda che oltre ad aspetti autorizzatori (uguale diritto naturale) siano presenti aspetti concessori (diritto traslato per concessione), cioè sia prevista la specifica concessione del diritto d’uso della frequenza. In questo caso non è ammesso il libero uso).

Ripeto è importante guardare il bosco, non la foglia.
 
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Derrick

Guest
Grazie! Ho solo la sensazione che sia poca la potenza, cioè che sia poco utile all'atto pratico. È anche vero che non richiedendo un patentino, hanno posto un limite,giustamente.

La potenza, 0,5W, è sufficiente per collegamenti molto ampi che, in portata ottica, raggiungono le decine di chilometri. Quello che fa la differenza è l'antenna. Apparati piccoli, da mettere in un taschino, sono meno sensibili, e alla fine meno utili, di apparecchi come la mia Midland G9+ che è grande il doppio delle Brondi di mia zia ma che funziona pure molto meglio. La potenza è la stessa, ma la qualità no.

Per ora puoi usare con soddisfazione queste poi magari, se la cosa ti acchiappa di più, ti sposterai verso apparecchi più efficienti. La potenza non serve perché se hai un ostacolo alla fine 0,5 W o 5 W fa poca differenza, puoi sfruttare un po' più di deflessione, di riflessione, ma non fa la differenza che sembra.
 
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