Normativa E' lecito usare un ricetrasmettitore come ricevitore?

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Derrick

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mdsjack, non "parafrasare" il mio pensiero con frasi che mettono fortemente in dubbio che tu l'abbia capito, e non farlo con un virgolettato, perché se virgoletti mi stai mettendo in bocca cose che non ho detto, e che non hanno senso.

Sei libero di citare quello che pensavi di stare parafrasando, così capisco a cosa ti riferisci.

Dire che "nel diritto pubblico ciò che non è espressamente consentito è vietato" è un'altra cosa senza senso. Perdona il parlare brutale (altri direbbe "saccente") ma credimi, non ha senso. Al diritto pubblico si applicano tutte le regole dello stato di diritto. Si chiama diritto "positivo" perché è regolato da norme certe, "poste".

Se fosse come dici tu, ci sarebbe da chiedersi se sia lecito scendere le scale o annaffiare le piante, visto che non c'è una norma che lo consente espressamente.

L'attività di ascolto delle frequenze radioamatoriali è espressamente consentita perché, in precedenza, era vietata. Altrimenti non ci sarebbe neanche bisogno di consentirla. Come non c'è bisogno di consentirti di portare a spasso il cane.

La parte di elettronica dell'esame è completamente inutile oggi. Serviva ai tempi in cui essere radioamatore significava costruire, riparare radio. Lo scopo, naturalmente, era anche di tipo militare. Al regime (a qualsiasi regime, anche democratico) faceva comodo avere qualche migliaio o decina di migliaia di marconisti e in generale le radio di allora erano molto "fai da te", riparabili con mezzi di fortuna a saperlo fare.
Alla famiglia di mio padre durante la guerra i tedeschi presero la radio e lasciarano in cambio una bicicletta. Sicuramente serviva per i pezzi di ricambio.

Oggi bisognerebbe semplicemente insegnare l'uso corretto dello strumento.

Così com'è fatto ora l'esame da radioamatore è come se, per prendere la patente di guida, dovessi possedere nozioni di scienza dei materiali perché è importante sapere con che fusione è realizzata la testata del motore.
 
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Derrick

Guest
ah, quanto all'esame, come per la patente dell'auto, se studi sui quiz online magari passi la teoria, ma se non guidi la macchina sotto l'occhio esperto dell'istruttore difficilmente saprai guidare. solo perchè non c'è una prova pratica di fonia per i radioamatori non significa che quella parte costituisca un elemento fondamentale in un corso fatto "di persona". l'elettronica è solo una parte del tutto, nemmeno la più utile.

Ah, neanche la patente da radioamatore basta che mi porti in montagna? Mi serve pure la guida dell'esperto istruttore? Per configurare un Baofeng? (e poi la guida dell'esperto istruttore ce l'ho, ho un amico radioamatore, che mi ha insegnato tutto quello che mi serve sapere).
 
guarda, io quel che dovevo dire l'ho detto. così come altri.
tu chiedi di mantenere il dialogo sulla correttezza ma sei e sei stato il primo a dire che tutti i tuoi interlocutori non capiscono niente di radio, norme, bon ton, ecc.
siccome credo di parlare con cognizione di causa non intendo più piegarmi alle tue ostinazioni e ai tuoi paragoni fuori luogo (forse nell'esame di guida non si insegna la meccanica delle auto? fatti un ripassino), che hanno solo una parvenza di sapienza, ma nascondono dietro i termini forbiti soltanto un tentativo di sostenere banalissimo e profano parere personale interessato.
se sei tranquillo così, tutti d'accordo.
se hai un amico radioamatore chiedi a lui.
se hai un indirizzo PEC, scrivi al Ministero.

ciao ciao
 
a mio avviso è come prendere in mano un fucile da cecchino e pensare di saperlo usare al bisogno. dire che è un azzardo è poco.
Esatto, assolutamente vero. Se poi si vuole andare oltre certe distanze lo è ancora di più.

Per il resto, a parte capire Derrick ed i suoi desiderata, anche se fosse vero che è legale e lecito non solo detenere ma anche usare in ascolto un ricetrans radioamatoriale, non lo è in trasmissione.
Io sono rimasto al "è lecito comperare e detenere un ricetrans tra quelli omologati per radioamatori e BASTA!".

Volevo tornare all'esempio del porto d'armi ma non è possibile, almeno non c'è l'aderenza totale sul discorso, e quindi lascio perdere.

@mdsjack, a dire il vero io ero rimasto al ciò che non è espressamente vietato è permesso.
Poi il settore pubblico da sempre cerca di arrivare al ciò che non è espressamente consentito dalla legge è vietato; nel dubbio è vietato.
Ma la gente della P.A. dovrebbe appunto anteporre un bel: "se parliamo di concessioni e licenze"

Per ora sono d'accordo con te la licenza dà dei diritti a chi ce l'ha e dei divieti a chi non ce l'ha. Il resto è aria fritta.
 
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"ciò che non è espressamente vietato è permesso" nel diritto privato è così. anche nel diritto penale visto che i reati devono essere tassativamente indicati. ma dove c'è una normativa amministrativa che disciplina un settore e prevede autorizzazioni o concessioni per poter fare qualcosa, ciò per cui non si ha diritto (o facoltà di esercizio di un diritto) è vietato, per l'esistenza di superiori interessi pubblici.
 
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Derrick

Guest
Alzo le mani! "M'arenno!".

Comunque, riguardo l'educazione, io credo di essermi sempre comportato correttamente, portando norme, interpretazioni, e - francamente - cercando di aiutarvi a capire quello che non avete gli strumenti culturali per capire. Può sembrare arrogante, o può sembrare sincero. Ma certe volte non c'è modo di girare attorno a certe cose. E' dura parlare di legge con chi non ha proprio la competenza.

Nell'esame di scuola guida ci sono brevissime nozioni su cos'è un cambio, cos'è il motore. Roba che in 10 minuti si impara. Con l'esame di radioamatore dovresti essere in grado di costruirla, la radio.

mdsjack, i paragoni che non stanno in piedi sono i tuoi, i miei cerco di farli calzanti, ma poi tu t'incavoli... Allora facciamola così: l'esame da radioamatore dovrebbe avere contenuti tecnici tali da poter essere trasmessi in 10 minuti, come quelli della patente di guida. 1 pagina di manuale, massimo due. Ti sta bene?

Comunque non sono mai piombato in una discussione che verte sull'interpretazione di testi di legge con un "bla bla bla bla bla bla bla" seguito da quattro cazzate già dette da altri pari pari, ignorando pagine e pagine e scrivendo come se nulla fosse. Diventa un dialogo tra sordi, di cui uno è pure cafone.
Uno o partecipa alla discussione in modo costruttivo, o fa solo caciara.

Io sono contento questo fuoritema sia avvenuto (magari se il moderatore vuole deciderà di spostarlo, è una sua scelta). Almeno chi frequenta il forum si fa un'idea di questa possibilità, per la propria sicurezza, che mi sembra importante.

Però finirei qui, se fosse possibile, e tornerei alla PMR-446.
 
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A me fondamentalmente non me ne frega niente di quello che ti porti dietro nello zaino. Per me puoi avere anche delle granate per quel che mi interessa.
Quello che mi infastidisce, è il fatto che vieni su un forum dove legge chiunque a dire che si può girare tranquillamente con un bibanda, quando è ancora tutto da dimostrare ed è solo una tua interpretazione, rischiando di mandare nei casini altre persone.
 
come ho già detto non voglio recidivare questo OT, cmq, prima di pontificare contro una categoria caro Derrick siediti e sostieni gli esami tra l'altro oggi semplicissimi.
sinceramente non so quanti anni tu abbia, ma quando li ho sostenuti io, probabilmente eri occupato nell'abile arte di spremerti i foruncoli dell'acne.
ah dimenticavo, vai al leggerti l'origine del significato OM, appellativo con il quale si denominano i radioamatori, e perchè lo si assegna...
ma perchè sto qui a discutere di queste cose! è come quando cerco di far mangiare il mio cane che non ne vuole sapere di farlo...
 
Se ti piace l'elettronica è facile. Se non ti piace fai in fretta a chiederti: ma chi me lo fa fare di studiarmi tutta 'sta roba? Per poter premere il pulsante PTT in caso di problema? Devo sapere il teorema di Millmann e il teorema di Miller, e calcolare quale resistenza va messa in un circuito fatto in un certo modo, sennò posso morire congelato? Ma che diamine di logica è?
Il radioamatore nasce come sperimentatore e non come mero fruitore di un apparato tant'è che l'utilizzo del mezzo, la radio, a prescindere che sia da scatola o assemblato con saldatore e stagno, dovrebbe avvenire sempre nell'ottica dello scambio di nozioni tecniche. Un radioamatore non diventa, almeno non dovrebbe, tale perchè vuole semplicemente cazzeggiare "on air", per quello prima c'era il CB, oggi, c'è la banda PMR446 (non ho nulla contro i baracchini, anzi); sulla base di questo è normale, oltre che naturale, che l'abilitazione tocchi anche argomenti tecnici che ovviamente possono anche sembrare inutili (oggi) ma che, oggettivamente, non sono poi così "complessi" da richiedere una laurea, certo se uno ha fatto studi puramente umanistici molti concetti possono sembrare di difficile comprendonio ma se c'è la passione, per cui il tutto non nasce per una necessità, il tutto si risolve facilmente, inoltre se si ha la fortuna di vivere in città, molto spesso, le sezioni ARI organizzano corsi proprio per il conseguimento del patentino. Ovviamente ci dev'essere la passione dietro ma questo vale per qualsiasi ambito, non è che imparare e, sopratutto, capire ciò che sta dietro alla fotografia (analogica e/o digitale) sia più semplice, certo se uno si vuole limitare a accendo la macchina, la imposto in automatico, e schiaccio non ci vuole molto ma se vuole andare oltre si ritroverà ad affrontare argomenti sempre più complessi e sempre più di nicchia che ad un "non" appassionato potrà sembrare greco antico ma non per questo inutili. Oggi come oggi la sperimentazione "pura", probabilmente, si limita alle antenne, sia per fissi che per palmari, ieri era anche "riciclo" ovvero la trasformazione di "surplus" in qualcosa di fruibile (esiste ancora per carità ma credo che siano in pochi quelli che usano una GRC-9), l'elettronica è diventata digitale ...... ma alla fine questo è marginale al thread.

Detto questo, ha senso diventare radioamatore per portarsi un Baofeng in montagna ? Se si vuole evitare qualsiasi discussione del tipo "ma io sapevo", "ma l'ho letto lì", "lui mi ha detto che", "ho ragione io e tu hai torto" ...... bhè non c'è molto da dire ....... SI ....... se uno non vuole affrontare il patentino, se non ha nessun interesse se non quello di "pararsi il culo" dall'eventuale poliziotto zelante, a quel punto, o cambia ombrello, nel senso che anzichè portarsi una radio si porta altro (la tecnologia mette a disposizione molte alternative ed alcune anche a costi ragionevoli, certo più alti che i 30/40€ di una radio cinese ma molto più contenuti rispetto ad eventuali sanzioni per usi impropri) o pone in essere tutto quello che può per evitare di trovarsi a discutere con l'ipotetico poliziotto zelante (e non ne abusa) oppure continua per la sua strada e, se troverà un poliziotto zelante, o un radioamatore che ne ha le pelotas piene, ne risponderà a chi di competenza.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Derrick

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come ho già detto non voglio recidivare questo OT, cmq, prima di pontificare contro una categoria caro Derrick siediti e sostieni gli esami tra l'altro oggi semplicissimi.
sinceramente non so quanti anni tu abbia, ma quando li ho sostenuti io, probabilmente eri occupato nell'abile arte di spremerti i foruncoli dell'acne.
ah dimenticavo, vai al leggerti l'origine del significato OM, appellativo con il quale si denominano i radioamatori, e perchè lo si assegna...
ma perchè sto qui a discutere di queste cose! è come quando cerco di far mangiare il mio cane che non ne vuole sapere di farlo...

E che c'entra che età ho io, che età hai tu? Tu hai l'obbligo di essere educato con tutti i forumisti, anche avessi novant'anni e andassi in giro con un tiro di renne a distribuire regali, e anche con me, anche avessi ancora 8 anni.

Io so che significa OM ma non ne importa una cippa di saperlo, non è rilevante. Rilevante è essere educati, partecipare alle discussioni in modo costruttivo.

E perché cerchi di far mangiare il tuo cane se non ha fame? Questo dice tanto della tua personalità!

Perché non sono tutti come Gianluca, che esprime le proprie opinioni pacatamente e con vero spirito di condivisione?

Io mi sono seduto a studiare! Penso, francamente, che l'esame lo passerei perché, fra codice Q*, le richieste di identificazione della regione di appartenenza, un paio di domande assurde, un po' di domande sulle unità di misura fondamentali, diciamo che la sufficienza probabilmente la si sfanga anche senza studiarsi i circuiti.

E' che proprio non mi va di mettermi a fare un esame per esercitare un'attività che ritengo mio diritto già come cittadino, e poi ancor più come escursionista. Quindi ho "mollato gli studi" e abbandonato l'idea dell'esame.
Nelle "simulazioni" coi programmini l'esame lo passo. E' il principio che non mi va giù.
 
hai abbandonato, è tuo di diritto, non te ne importa una cippa di sapere.
questi sono i tuoi atteggiamenti.
comunque, se veramente fossi maleducato direi le cose come stanno veramente, ma siccome sono tenuto alla massima educazione dirò: "continua così che vai forte" :)
adesso però mi tiro fuori da questo coacervo di banalità (con rispetto parlando e con il diritto di esprimere il mio personalissimo punto di vista e senza per questo voler offendere nessuno).
 
No, non hai nessun diritto ad utilizzare un bibanda radioham, né come cittadino né come escursionista, almeno a norma di legge, e questo vale in tutto il mondo! E se in Italia, ora, non c'è attenzione ai diritti di chi paga tasse annuali per patente e licenza, prova a fare lo stesso all'estero.

Oggi puoi comperare e detenere e FORSE ascoltare un ricetrans radioham e bot lì, basta, e null'altro. E fino a che non mi confermano la liceità all'ascolto con detto apparato forse neanche puoi ascoltare. Per legge ripeto non ne hai diritto. Questo è un punto fermo, un cippo di confine. Se la cosa non ti piace, se la cosa ti urta non importa, dura lex sed lex.
 
io in cantina dovrei avere un vecchio yaesu a contraves,qualche volta lo ho acceso,in casa ovvio...basta non collegare il microfono (anche perchè i topi hanno rosicato il filo) e lui in trasmissione non va.
E se ci andasse con l'RG 58 bello rosicchiato le stazionarie volano meglio delle zanzare
 
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Derrick

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No, non hai nessun diritto ad utilizzare un bibanda radioham, né come cittadino né come escursionista, almeno a norma di legge, e questo vale in tutto il mondo! E se in Italia, ora, non c'è attenzione ai diritti di chi paga tasse annuali per patente e licenza, prova a fare lo stesso all'estero.

Oggi puoi comperare e detenere e FORSE ascoltare un ricetrans radioham e bot lì, basta, e null'altro. E fino a che non mi confermano la liceità all'ascolto con detto apparato forse neanche puoi ascoltare. Per legge ripeto non ne hai diritto. Questo è un punto fermo, un cippo di confine. Se la cosa non ti piace, se la cosa ti urta non importa, dura lex sed lex.

Olasvadas, diciamo la stessa cosa. Non ho diritto ad utilizzare una ricetrasmittente (se non in emergenza. Lì ho diritto, cavolo!).
Ho diritto a comperare (è un fatto), a detenere (qui siamo d'accordo tutti), a trasportare (qui siamo d'accordo quasi tutti) e forse ad usare in ricezione (qui io levo il forse) :)
 
Espongo semplicemente il mio personalissimo pensiero, e sinceramente non ho approfondito più di tanto la questione, in quanto uso la radio (PMR-446) strettamente per quanto riguarda la RRM (anche se ne ho un'altra professionale VHF, ma che uso esclusivamente per le attività proprie del Soccorso Alpino, di cui faccio parte).

Personalmente credo che l'ascolto sia legale solo con apparati esclusivamente riceventi (scanner), in quanto liberalizzare il solo ascolto con apparati bibanda, significherebbe dar modo ad altri di dar fastidio, magari per far prove. Nel senso che il possesso di un bibanda, secondo me, stimolerebbe la persona a premere il PTT prima o poi...

Ahimè, per montagne ne incontro tantissimi di possessori dei vari Baofeng, Wouxun e quant'altro, e sono completamente estranei alla normativa... Mi è capitato vedere persone che vanno in montagna e trasmettono intorno ai 146, o direttamente sui 144. Ed è normale... Ormai sulla Baia o sul cugino Amaz. li trovi davvero a pochissimo... Quindi le persone, spesso in buona fede, trasmettono su frequenze anche importanti.

Una volta che le hai tra le mani, sei - sempre secondo me - stimolato a scorrere tutte le frequenze, fin quando giungi ad esempio intorno alla 145 e incuriosito approfondisci sul web... Aggiungi lo shift, il tono di apertura, e pian piano cerchi di interagire con chi ascolti.

Concludendo... Secondo me non è legale fare radioascolto con i bibanda, e credo che la detenzione di questi cinesini non sia legale, se tenuti operativi, ovvero abili alla trasmissione (a premere il PTT ci vuole davvero poco). Nel caso mi sbagliassi, ovvero nel caso avessero liberalizzato questa cosa, credo che i legislatori hanno fatto una bella ca**ata!

PS: purtroppo disturbare comunicazioni istituzionali con un cinesino, diventa davvero semplice... Pertanto io sequestrerei volentieri gli apparati dei cittadini che non fossero in possesso della patente da radioamatore, per il semplice fatto che è facilissimo utilizzarli per disturbare. Ma non sono nessuno per farlo, non spetta a me giudicare, quindi personalmente non mi interessa se qualcuno ne fa uso... E' solo un pensiero. E parlo da non-radioamatore!
 
Ho usato la radio CB quindi parlo delle frequenze dei 27 Mhz e avevo intenzione di prendere la patente da radioamatore VHF-UHF. Per essere in regola bisogna essere muniti delle previste licenze, quindi, patentino e versamenti fiscali. Non si può detenere una radio UHF-VHF da usare solo in caso di emergenza; per quanto possa sembrare strano la legge è chiara e non si scherza perchè sulla violazione delle frequenze siamo nel penale e le multe salatissime. Potete trovare molti articoli on line dove se ne parla come fatti di cronaca. Per le VHF-UHF si fa il corso per il patentino non per poter comprare un apparato ma per ottenere il NOMINATIVO che è composto da lettere e numeri che viene rilasciato direttamente dal ministero delle comunicazioni. Sulle VHF-UHF operano nelle frequenze loro assegnate Vigili del fuoco, Forze dell'ordine, aereoporti, porti, 118, polizia locale e altri enti per cui non si scherza. Ecco perchè il nominativo è obbligatorio: serve ad essere identificati ed è come la targa della macchina. I radioamatori ogni volta che iniziano a parlare devono sempre ripetere prima il loro nominativo e se non viene fatto ciò viene visto già con dubbio e sospetto. Ho amici radioamatori, li frequento (molti stanno anche sulla CB) e le denunce sono molto frequenti.
 
guarda che se hai un DUE METRI puro sulle frequenze ministeriali non ci vai manco a morire,idem se hai una radio nautica o quella di un boeing 747 (che manca alla mia collezione,ultima VERA radio da aereo,col microfono sganciabile ,non quelle porcate con le cuffiette che si usano sugli airbus) . Per favore non facciamo i malati della sicurezza. Ho già le tasche piene di quelli che stressano con l'abbigliamento protettivo in moto con le raspe mentali sulla sicurezza. Sempre si cade sempre ci si distrugge...prego prima voi. Posso dirlo?

Che poi sia nel penale se TRASMETTI e magari fai cadere un aereo o schiantare una pattuglia o i vigli del fuoco (unico corpo che rispetto) può anche essere logico,non discuto. Ma se io in casa mia accendessi una radio RICEVENTE anche sulle frequenze di madama (che peraltro ora sono digitali) lo saprei solo io e il gatto,non ESISTE un sistema che può vedere cosa ricevi. A meno che non stai tirando il collo a un superrigenerativo ma riceveresti comunque male e regolare la polarizzazione è roba del secondo anno di elettronica .

In cantina ne "detengo" e me sbatto altamente delle raspe mentali (che poi più della metà non funzionino e un terzo delle rimaste siano incomplete o malfunzionanti) e legali. Comunque sono tutte NON COLLEGATE ...inoltre... Se non hai un mandato non entri. E il tempo che te lo recuperi un focherello ha già distrutto tutto. ACAB sempre e comunque.

Per quanto il riguarda il nominativo,bè il mondo dei radioamatori è pieno di cavilli e stupidate,in teoria non potresti manco parlare del tuo mal di denti e dovresti registrare ogni singola cosa che dici,ma se loro non alzano la testa si tengano le catene che hanno. E'anche vero che potrebbe diventare un putummaio se tutti facessero cosa vogliono.

IN CASA propria puoi benissimo usare un ricetrasmettitore come ricevitore,basta staccargli il microfono. Nessuno premerà PTT perchè non c'è.... Tanto anche se non puoi NESSUNO senza un mandato può entrare e vedere,se poi eviti di metterlo in vista mettendolo per esempio in un mobile bar ,bè IN CASA l'impunità è teoricamente no ma praticamente assoluta.

Se poi vuoi proprio mandarlo in trasmissione ti costruisci un bel carico resistivo da 20 watt e lo mandi in trasmissione senza che nessuno ti ascolti e senza rompere i maroni a nessuno,altrimenti tutti i RIPARATORI (non ho detto radioamatori sia ben chiaro) sarebbero già in gabbia.

Andando in giro cambia...ma è un discorso trito e rirtito che sta stufando...come l'array verticale...degli audiofili
 
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vedo che in italia non ha ancora sfondato il concetto che una regola va rispettata perchè è una regola e non perchè c'è una sanzione a infrangerla. ecco perchè siamo messi così.
 
sarà perchè abbiamo 10 volte più delle leggi degli altri stati,spesso contradditorie e spesso inutili e che parlano di cose che manco esistono più?

P.s. l'arrai verticale è proprio quello...
 
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