- Parchi della Calabria
-
- Parco Regionale delle Serre
Data: 28 aprile 2013
Regione e provincia: Vibo Valentia e Reggio Calabria
Località di partenza: Lacina di Brognaturo (1040 m)
Località di arrivo: Colla dei Pecorari (1315 m)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Escursione lunga ma con poco dislivello
Periodo consigliato: tutto l'anno. In inverno si possono effettuare bellissime ciaspolate ed escursioni di sci-escursionismo
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 300 circa
Dislivello in discesa: 300 circa
Quota massima: 1315
Accesso stradale: Bisogna raggiungere prima di tutto Brognaturo.
- Da Vibo Valentia recarsi a Sant’Onofrio e, da qui, a Filogaso. Dall’appena detta località proseguire per San Nicola da Crissa e Serra San Bruno. Superato Simbario si entra subito dentro Spadola e, sempre dalla via principale (ex SS 110), sulla sinistra, si stacca una strada che attraversa subito un ponte (sul Fiume Ancinale). È l’ingresso dell’abitato di Brognaturo.
- Per chi viene da nord (Cosenza, ecc.), dall’A3 uscire a Pizzo Calabro. Proseguire sempre per Serra San Bruno (si passa accanto al Lago Angitola) fino a Spadola, dove, sulla sinistra, si stacca il ponte sull’Ancinale.
Superato il ponte svoltare subito a destra, per la Lacina (andando a sinistra si va nella piazza di Brognaturo). Seguire sempre la strada principale, che penetra in boscaglie di castagni e, successivamente, di pini larici e faggi. Si giunge così allo scoperto, dove, sulla sinistra, è adagiato l’invaso artificiale dell’Alaca. A circa 7 km e 60 metri, dal ponte sull’Ancinale, vi è un bivio (per la diga). Andare a destra. A venti metri dall’incrocio, sulla destra, si stacca una stradella a fondo naturale che si addentra nella faggeta. Lasciare l’auto (poco più avanti c’è uno spiazzo molto comodo per lasciare la macchina).
Che dire: sembra proprio estate; lo scirocco ha preso il sopravvento e ha fatto aumentare, decisamente troppo, le temperature, assolutamente al di sopra delle medie stagionali. In questa domenica di fine aprile abbiam fatto un’escursione dalla Lacina di Brognaturo (bivio per la diga dell’Alaca) alla Colla dei Pecorari. Su questa montagna ci sono stato parecchie volte e, l’ultima di queste, nell’agosto scorso: mi piace tornare a ripercorrere i percorsi precedentemente fatti. Siamo nella parte più settentrionale della selvosa dorsale del Pecoraro.
Bosco Reggio dalla Lacina
Dalla Lacina ci avviamo verso la radura Pomara. Raggiungiamo quest’ultima località attraverso il costone Schimen: possiamo dire un sentiero secondario rispetto alla più battuta sterrata, che si immerge in una bellissima foresta di faggi con tanto rinnovamento di abete bianco. Rappresenta anche il tratto più in salita della camminata.
La splendida foresta di faggi e rinnovamento di abete bianco lungo il costone Schimen
Lungo il costone Schimen
Masso di granito lungo il costone Schimen
Masso di granito lungo il costone Schimen
Raggiungiamo così il crinale e, dunque, la radura Pomara, ricca di abeti secolari e da alberi di mele.
Faggio nei pressi della radura Pomara
La radura Pomara
La radura Pomara
Fioritura di abete bianco
Dalla Pomara seguiamo lo sterrato di cresta, sempre nel bosco di faggi, parecchi di essi di dimensioni colossali, con qualche radura soleggiata, una di queste caratterizzata anche da un caratteristico laghetto stagionale (residuo della neve invernale), fino all’ameno belvedere di Colla dei Pecorari, dove si ammirano le coste del Mar Ionio, il Bosco di Stilo e i rilievi più meridionali delle Serre (Monte Mammicomito).
Laghetto stagionale
Laghetto stagionale
Laghetto stagionale
Laghetto stagionale
Faggio grosso
Faggio grosso
La faggeta lungo il crinale di Colla dei Pecorari
Il belvedere di Colla dei Pecorari
Il belvedere di Colla dei Pecorari
Il grande Bosco di Stilo da Colla dei Pecorari
Verso la costa ionica
Il belvedere di Colla dei Pecorari. In lontananza Monte Mammicomito
A Colla dei Pecorari
Massi di granito alla Colla dei Pecorari
Regione e provincia: Vibo Valentia e Reggio Calabria
Località di partenza: Lacina di Brognaturo (1040 m)
Località di arrivo: Colla dei Pecorari (1315 m)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Escursione lunga ma con poco dislivello
Periodo consigliato: tutto l'anno. In inverno si possono effettuare bellissime ciaspolate ed escursioni di sci-escursionismo
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 300 circa
Dislivello in discesa: 300 circa
Quota massima: 1315
Accesso stradale: Bisogna raggiungere prima di tutto Brognaturo.
- Da Vibo Valentia recarsi a Sant’Onofrio e, da qui, a Filogaso. Dall’appena detta località proseguire per San Nicola da Crissa e Serra San Bruno. Superato Simbario si entra subito dentro Spadola e, sempre dalla via principale (ex SS 110), sulla sinistra, si stacca una strada che attraversa subito un ponte (sul Fiume Ancinale). È l’ingresso dell’abitato di Brognaturo.
- Per chi viene da nord (Cosenza, ecc.), dall’A3 uscire a Pizzo Calabro. Proseguire sempre per Serra San Bruno (si passa accanto al Lago Angitola) fino a Spadola, dove, sulla sinistra, si stacca il ponte sull’Ancinale.
Superato il ponte svoltare subito a destra, per la Lacina (andando a sinistra si va nella piazza di Brognaturo). Seguire sempre la strada principale, che penetra in boscaglie di castagni e, successivamente, di pini larici e faggi. Si giunge così allo scoperto, dove, sulla sinistra, è adagiato l’invaso artificiale dell’Alaca. A circa 7 km e 60 metri, dal ponte sull’Ancinale, vi è un bivio (per la diga). Andare a destra. A venti metri dall’incrocio, sulla destra, si stacca una stradella a fondo naturale che si addentra nella faggeta. Lasciare l’auto (poco più avanti c’è uno spiazzo molto comodo per lasciare la macchina).
Che dire: sembra proprio estate; lo scirocco ha preso il sopravvento e ha fatto aumentare, decisamente troppo, le temperature, assolutamente al di sopra delle medie stagionali. In questa domenica di fine aprile abbiam fatto un’escursione dalla Lacina di Brognaturo (bivio per la diga dell’Alaca) alla Colla dei Pecorari. Su questa montagna ci sono stato parecchie volte e, l’ultima di queste, nell’agosto scorso: mi piace tornare a ripercorrere i percorsi precedentemente fatti. Siamo nella parte più settentrionale della selvosa dorsale del Pecoraro.

Bosco Reggio dalla Lacina
Dalla Lacina ci avviamo verso la radura Pomara. Raggiungiamo quest’ultima località attraverso il costone Schimen: possiamo dire un sentiero secondario rispetto alla più battuta sterrata, che si immerge in una bellissima foresta di faggi con tanto rinnovamento di abete bianco. Rappresenta anche il tratto più in salita della camminata.

La splendida foresta di faggi e rinnovamento di abete bianco lungo il costone Schimen

Lungo il costone Schimen

Masso di granito lungo il costone Schimen

Masso di granito lungo il costone Schimen
Raggiungiamo così il crinale e, dunque, la radura Pomara, ricca di abeti secolari e da alberi di mele.

Faggio nei pressi della radura Pomara

La radura Pomara

La radura Pomara

Fioritura di abete bianco
Dalla Pomara seguiamo lo sterrato di cresta, sempre nel bosco di faggi, parecchi di essi di dimensioni colossali, con qualche radura soleggiata, una di queste caratterizzata anche da un caratteristico laghetto stagionale (residuo della neve invernale), fino all’ameno belvedere di Colla dei Pecorari, dove si ammirano le coste del Mar Ionio, il Bosco di Stilo e i rilievi più meridionali delle Serre (Monte Mammicomito).


Laghetto stagionale

Laghetto stagionale

Laghetto stagionale

Laghetto stagionale

Faggio grosso

Faggio grosso

La faggeta lungo il crinale di Colla dei Pecorari

Il belvedere di Colla dei Pecorari

Il belvedere di Colla dei Pecorari

Il grande Bosco di Stilo da Colla dei Pecorari


Verso la costa ionica

Il belvedere di Colla dei Pecorari. In lontananza Monte Mammicomito


A Colla dei Pecorari

Massi di granito alla Colla dei Pecorari



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