Guanti per sindrome di Raynaud

Buongiorno a tutti,
ho un problema che mi porto dietro ormai da anni e che non ho mai risolto.
Soffro della sindrome di Raynaud e per me le escursioni invernali (ma non solo, anche con temperature non rigide) perdo sentibilita' alle dita delle mani che diventano bianche o quasi con relativa sensazione di gelo e dolore intenso nel momento in cui il sangue torna alle dita (in genere se sono in movimento o se l'attivita' e' abbastanza intensa, difficilmente mi gelano le mani, ma in sosta e' quasi una certezza anche con guanti sopra)

Ho acquistato diverse tipologie di guanti negli anni, senza davvero ottenere un risultato "garantito" e sono qui a chiedere a chi magari soffre dello stesso problema o ha piu' esperienza di me un consiglio/confronto.

Non vivo in una zona dove il freddo e' estremo (sono di Reggio Calabria e le montagne che ho a portata di escursione sono Aspromonte, Sila, Pollino o Etna).
 
I guanti che tengono meglio il calore della mano sono le muffole in piumino, non a caso si usano nelle spedizioni artiche o in alta montagna.
Le muffole da spedizione sono molto ingombranti, ma ne esistono di più compatte che ovviamente sono un po' meno calde, ma più calde di analoghi guanti con le singole dita. Generalmente c'è abbastanza spazio dentro la muffola per un sottoguanto tecnico o in pile con le dita (da infilare prima di mettere le muffole). Prendi un modello di muffole apribile, così quando hai bisogno delle singole dita apri le muffole e sotto hai il guanto tecnico, magari con pollice e indice utilizzabile con i touch screen se ne hai bisogno.

I guanti riscaldati posso essere utili a mio avviso solo per brevi uscite in quanto difficilmente le batterie durano più di 2 ore a meno di non portare peso aggiuntivo.
La soluzione migliore è riuscire a mantenere la temperatura con muffole più o meno spesse in base alle proprie esigenze.

Personalmente d'inverno uso questa configurazione che mi protegge anche con temperature di -20°C:
questi come sottoguanto https://www.montura.com/it/products/confort-glove
questi come muffole https://www.montura.com/it/products/finger-out-mitten

Considera anche che sotto i 10°C più il vento è forte e più la temperatura percepita dal corpo è bassa rispetto a quella reale misurata con il termometro normale a secco. Quindi in questi casi una protezione ulteriore contro il vento non guasterebbe , a maggior ragione se i propri guanti non hanno uno strato antivento.
 
Ciao Alfonso. Ti rispondo con sufficiente cognizione di causa soffrendo anch'io della stessa patologia che mi ha portato a spendere parecchi soldi prima di trovare una soluzione che ritengo per me valida.
Vedo che sei un fotografo ( mi ricordo del tuo nome su Juza) quindi hai la mia stessa passione ;):si:
Anni fa ho cercato di arginare il problema con i guanti della the heat company, azienda Austriaca rinomata e indubbiamente fautrice di prodotti di ottima qualità ma le loro moffole non erano sufficientemente calde per me ( c'è cmq una mia recensione qui sul forum datata 2018). Alla fine, come ti hanno giustamente suggerito, la soluzione più efficace consiste nel dotarsi di sotto guanti, sufficientemente sottili da permetterti un utilizzo della fotocamera ai quali vai ad aggiungere delle muffole, meglio se in piumino. Personalmente ho comperato dei guanti della reusch (ma ce ne sono di 1000 tipi) in lana merinos che consentono anche l'utilizzo di schermi touch ( il display della mia sony a7rV) e poi ho preso "roba pesante" usata per gli 8000..... dei Marmot 8000 ( https://www.marmot.com/men/accessor...re-tex-8000-meter-mitts/AFS_889169574597.html) che sono delle muffole in piuma e sopra un altro layer in goretex. Assolutamente "overkill", ingombranti e pesanti ma credimi che da quando ce li ho, affronto i miei Inverni in quota ( Dolomiti o cmq. zone fredde montane) senza più avere quel problema invalidante. IN pratica essendo un sistema modulare me la posso giocare come voglio. Se la situazione è "critica" sotto guanti + muffole + layer in goretex. quando devo scattare tolgo i primi due layer e posso usare la macchina fotografica. Se invece non fa così freddo, posso anche permettermi di avere i Marmot senza i sottoguanti.
Avevo visto anche altri prodotti e nello specifico delle RAB

https://www.snowleader.it/it/expedi...88VTKErmUkI-wxO06FLp8Idc4uDmwfe8aAjv0EALw_wcB

o delle Black Diamond

https://sportfits.eu/products/black...tFWm1HShSbemK3Sa_JSY57TKPAawOFy4aAix0EALw_wcB

I costi sono purtroppo alti in tutti i casi....
Per esperienza personale evita il primaloft. Se il tuo fine principale è il calore, non spostarti dalla piuma.
ciao
Max
 
Ciao Alfonso. Ti rispondo con sufficiente cognizione di causa soffrendo anch'io della stessa patologia che mi ha portato a spendere parecchi soldi prima di trovare una soluzione che ritengo per me valida.
Vedo che sei un fotografo ( mi ricordo del tuo nome su Juza) quindi hai la mia stessa passione ;):si:
Anni fa ho cercato di arginare il problema con i guanti della the heat company, azienda Austriaca rinomata e indubbiamente fautrice di prodotti di ottima qualità ma le loro moffole non erano sufficientemente calde per me ( c'è cmq una mia recensione qui sul forum datata 2018). Alla fine, come ti hanno giustamente suggerito, la soluzione più efficace consiste nel dotarsi di sotto guanti, sufficientemente sottili da permetterti un utilizzo della fotocamera ai quali vai ad aggiungere delle muffole, meglio se in piumino. Personalmente ho comperato dei guanti della reusch (ma ce ne sono di 1000 tipi) in lana merinos che consentono anche l'utilizzo di schermi touch ( il display della mia sony a7rV) e poi ho preso "roba pesante" usata per gli 8000..... dei Marmot 8000 ( https://www.marmot.com/men/accessor...re-tex-8000-meter-mitts/AFS_889169574597.html) che sono delle muffole in piuma e sopra un altro layer in goretex. Assolutamente "overkill", ingombranti e pesanti ma credimi che da quando ce li ho, affronto i miei Inverni in quota ( Dolomiti o cmq. zone fredde montane) senza più avere quel problema invalidante. IN pratica essendo un sistema modulare me la posso giocare come voglio. Se la situazione è "critica" sotto guanti + muffole + layer in goretex. quando devo scattare tolgo i primi due layer e posso usare la macchina fotografica. Se invece non fa così freddo, posso anche permettermi di avere i Marmot senza i sottoguanti.
Avevo visto anche altri prodotti e nello specifico delle RAB

https://www.snowleader.it/it/expedi...88VTKErmUkI-wxO06FLp8Idc4uDmwfe8aAjv0EALw_wcB

o delle Black Diamond

https://sportfits.eu/products/black...tFWm1HShSbemK3Sa_JSY57TKPAawOFy4aAix0EALw_wcB

I costi sono purtroppo alti in tutti i casi....
Per esperienza personale evita il primaloft. Se il tuo fine principale è il calore, non spostarti dalla piuma.
ciao
Max

Ciao Max, ricordo anche io di te su Juza.

Diciamo che i guanti in questo caso mi servono per escursionismo, negli ultimi anni sto fotografando relativamente poco ma sto camminando parecchio, quindi cerco prodotti che siano si caldi, ma performanti da un punto di vista del poter utilizzare bastoncini, ciaspole, ramponcini, ecc. e che ovviamente non pesino uno sproposito.
 
Anch'io ho la sindrome di Raynaud e, sebbene dei buoni guanti aiutino, non sono sufficienti a evitarne la comparsa. Ti dico la mia, sperando di riuscire a spiegarmi: la sensazione di freddo non arriva solo dalle mani, ma da tutto il corpo e non è una mera questione di temperature. A me poteva manifestarsi d'estate, al mare, quando entravo in acqua, ma anche non manifestarsi affatto nonostante le temperature fossero sotto zero (a volte potevo stare senza guanti e non avere le dita gialle). Insomma, credo sia più una questione mentale che fisica. Quando uscivo e avvertivo quella tipica sensazione di freddo, la sindrome si manifestava e le dita diventavano gialle anche dentro ai guanti. Per evitarlo, dovevo vestirmi anche in modo più pesante del solito, in modo da non avvertire il freddo. Quindi prova a puntare anche sull'abbigliamento e a pensare anche a uno strato più pesante rispetto a quanto richiesto dalle temperature del luogo in cui andrai.
A me la sindrome è comparsa quando avevo 18 anni. Ora ne ho 39 e non si è più manifestata da circa da un anno, nonostante io lavori anche all'aperto e su tutti gli orari (quindi anche alle 4 del mattino a -6°C). Credo che l'aver smesso di fumare abbia aiutato.
 
Anch'io ho la sindrome di Raynaud e, sebbene dei buoni guanti aiutino, non sono sufficienti a evitarne la comparsa. Ti dico la mia, sperando di riuscire a spiegarmi: la sensazione di freddo non arriva solo dalle mani, ma da tutto il corpo e non è una mera questione di temperature. A me poteva manifestarsi d'estate, al mare, quando entravo in acqua, ma anche non manifestarsi affatto nonostante le temperature fossero sotto zero (a volte potevo stare senza guanti e non avere le dita gialle). Insomma, credo sia più una questione mentale che fisica. Quando uscivo e avvertivo quella tipica sensazione di freddo, la sindrome si manifestava e le dita diventavano gialle anche dentro ai guanti. Per evitarlo, dovevo vestirmi anche in modo più pesante del solito, in modo da non avvertire il freddo. Quindi prova a puntare anche sull'abbigliamento e a pensare anche a uno strato più pesante rispetto a quanto richiesto dalle temperature del luogo in cui andrai.
A me la sindrome è comparsa quando avevo 18 anni. Ora ne ho 39 e non si è più manifestata da circa da un anno, nonostante io lavori anche all'aperto e su tutti gli orari (quindi anche alle 4 del mattino a -6°C). Credo che l'aver smesso di fumare abbia aiutato.
In realta' una cosa simile successe anche a me. Anni fa lavoravo quotidianamente con le mani al freddo, ero un repartista del reparto freschi e surgelati e dopo qualche mese non ne soffrivo piu', tant'e' che durante qualche escursione fotografica sulla neve, infilavo le mani nella neve per molto tempo per verificare se mi si gelassero le dita.

Successivamente sono stato spostato in ufficio e il problema si e' ripresentato, come se l'adattamento al freddo fosse servito a mitigare il problema.
 
Ciao! Anche io ho il tuo stesso problema. Arrivato per la prima volta l'anno scorso, nonostante non mi fosse mai capitato, nonostante i tanti anni di escursionismo anche con la neve. Mi è successo di notte mentre, per lavoro, ero in mare con il gommone. Il tempo non era nemmeno freddo, era primavera inoltrata. Ma c'era una fortissima umidità (ovviamente, in mare) e lì si è scatenato il fenomeno di Raynaud, che poi non mi ha più lasciato e si ripresenta ogni volta che subisco molta umidità o un forte e repentino shock termico. Ne parlo con il medico dell'infermeria del mio posto di lavoro, gli mostro le foto che mi ero scattato alle mani e lui individua subito il problema. Mi consiglia di fare una visita da un reumatologo ed una capillaroscopia, che effettivamente confermano la diagnosi. Comunque che io sappia non ci sono cure, ma solo rimedi per riprendere al più presto l'uso delle mani quando si verifica (per esempio l'utilizzo di oli naturali specifici). Naturalmente non ho affatto rinunciato alle mie escursioni invernali, per cui d'inverno parto sempre attrezzato di guanti invernali e sottoguanti con seta. E d'estate ho sempre nello zaino un paio di guanti estivi (del tipo da tiro) che indosso appena la temperatura si abbassa troppo ed ogni volta che entro a visitare una grotta
 
Ci sono, però, farmaci che riducono gli episodi: calcio-antagonisti, beta-bloccanti e vasodilatatori (tra questi ultimi, dicono funzionino anche quelli contro la disfunzione erettile).
 
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