libri di pesca

penso che questo sia un argomento di cui nessuno ha ancora parlato. per ora mi rifiuto di parlare di riviste, eventualmente ne parlero' in seguito aggiungendo qualche post in questo thread

sostanzialmente, i libri di pesca si dividono in 4 tipi:

1)libri di pesca generici (cercano di trattare un po' tutto)

2)libri specifici su una tecnica o un pesce

3)libri di ittiologia con accenni alla pesca

4)pubblicazioni delle regioni

ora, come dico sempre la pesca e' a meta' tra arte e scienza. e l'evoluzione tecnica, e i corsi e ricorsi del marketing, fanno si che molte cose, a volte mode a volte idee sensate, cambino con gli anni, specie ultimamente. aggiungiamo il fatto che in italia c'e' stato un boom di immissioni di alloctoni nei modi e posti piu' assurdi e il quadro nazionale, specie qua al nord, diventa un disastro.

per farvi un dispetto, vado a saltoni e parto dal terzo caso. solitamente si tratta di libri come il muus - dahlstrom. di per se sono validi, ma hanno il grosso problema di essere datati, sia a livello di distribuzione geografica dei pesci e di loro parentele, e di trattare la pesca solo come un di piu', con indicazioni di base, sommarie e spesso riferite al paese dell'autore. se sono recenti, costano una fucilata. per carita', di per se le informazioni contenute sono ancora sufficientemente buone per pescare (il luccio, pur avendo cambiato quel paio di classificazioni e avendo subito l'immissione del "pallinato", sempre luccio resta!!!), ma di sicuro non riportano tutti i trend aggiornati su esche, filosofie, ecc. vale la pena averli se vi piacciono i pesci, ma di per se sono come i libri sull'acquariologia: conoscere i pesci non ti rende automaticamente un pescatore, e quel poco che c'e' di pesca, se c'e', va preso col beneficio del dubbio.

i secondi, solitamente, sono molto buoni. anche se ultimamente sono rari, in quanto soppiantati dalle pubblicazioni su internet, e spesso sono aggiornati agli anni '80 o '90, hanno comunque ottimi spunti. ok, scientificamente sono quel che sono, dal punto di vista tecnologico sono datati, ma le idee di per se sono buone e tuttora valide. quelli di produzione italiana se la cavano bene. ce ne sono anche di stranieri e li il grosso problema e' la traduzione. alcuni sono ben tradotti, altri invece soffrono sotto questo profilo, e dentro leggi frasi che nulla hanno a che vedere col senso originario.

gli ultimi, oltre a essere gratuiti, sono solitamente validi e discretamente aggiornati. hanno il grosso limite che risentono dell'orientamento delle politiche della regione in materia, con contraddizioni a volte assurde che fanno trasparire il discorso di fondo: soldi, voti, potere. ad es, la pesca al bass (alloctono infestante, ma che smuove un disastro di soldi) puo' essere scoraggiata in zone dove si vuole tutelare la fauna locale, ma invece incoraggiata e stimolata con strutture e normative apposite in zone dove la presenza di pescatori alla ricerca del simpatico pesciolone a stelle e strisce fa arrivare notevoli introiti. non e' facile trovarli, spesso pero' sono gratuiti e scaricabili in pdf. ultimamente ho apprezzato quelli della regione friuli venezia giulia e dell'emilia romagna, pur se con i limiti di cui sopra (e altri che non esprimo in questa sede)

i primi... beh, lasciatemelo dire, salvo rare eccezioni fanno uno piu' pena dell'altro. sono un'accozzaglia di nozioni scopiazzate e copiaincollate tra loro, con orrori immani spesso riportati uguali dall'uno all'altro, e altre notizie amenamente scopiazzate da siti vari su internet e rattoppati insieme. un esempio? su moltissimi e' presente l'immagine di un cucchiaino rotante legato con un nodo trilene (una variante del clinch), e una didascalia del tipo "attenzione: collegate il vostro artificiale al filo in questo modo, otterrete piu' catture". bene, un cucchiaino rotante attorciglia il filo, serve una girella con moschettone o poco dopo si avra' solo un bel parruccone e/o la rottura del filo e la perdita dell'esca, senza aggiungere altro su movimenti e tutto il resto! soltanto un ignorante senza la minima esperienza, vittima di libri di questo tipo, o un idiota completo seguirebbe consigli di quel tipo, assolutamente dannoso e controproducente. e non e' l'unico esempio. lasciamo stare il discorso che non siano aggiornati e che abbiano dei limiti dovuti al periodo in cui sono stati scritti, lasciamo stare che l'avvento di internet ha reso disponibili molte informazioni in tempi brevi, ma qua si parla proprio di errori gravi, anche pericolosi, copiaincollati solo per fare pagine. no, non ci siamo. se un libro e' buono e ha buone idee, tolti i concetti tecnologici che ovviamente dipendono dal periodo, va bene anche dopo tanti anni. non a caso libri come quelli di mario albertarelli sono ancora ricercatissimi. un altro libro che mi sento di consigliare, anche se tecnologicamente fa sorridere, e' "il libro pratico del pescatore all'amo", di angelo bruni. scritto nel 1932, l'autore e' morto nel 1933 e ovviamente i riferimenti sono alla tecnologia disponibile allora e in quel che si poteva raggiungere dal nord italia. ma le nozioni sui pesci e alcuni spunti su natura e tecniche, a parte alcune filosofie nate dopo (catch & release, ami barbless, e tutto un mondo sulle esche artificiali che purtroppo l'autore non ha fatto in tempo a vedere), sono ancora attualissime ed interessanti.

per tutto il resto, c'e' internet. diffidate dei santoni, dei falsi profeti, di chi si autodichiara esperto in tutto, di chi promette catture mirabolanti e di chi consiglia sempre e comunque la canna x della marca y. e soprattutto diffidate anche di me. se incontri il buddha lungo la tua strada, uccidilo :)
 
Concordo in pieno! Il libro di Angelo Bruni della Hoepli fa tenerezza e malinconia assieme,ci parla di un mondo piscatorio molto più sereno e ricco di soddisfazioni ormai perduto. Con quelli di Albertarelli poi, sopratutto :"L'amo e la lenza" siamo proprio alla mistica della pesca.Ciao
 
Non so che dire non ho mai letto un libro sulla pesca ... Le riviste poi proprio non le reggo sono quasi sempre pubblicita' becera.
Anche io da molti anni seguo l'idea zen di uccidere il Buddah per strada. :)
 
Alto Basso