Trekking Riserva Naturale Orientata Monte Cofano. Un luogo magico e maliardo

Dati

Data:28 luglio 2011
Regione e provincia: Sicilia - Trapani
Località di partenza:Baglio Cofano
Località di arrivo:vetta Monte Cofano
Tempo di percorrenza:2 ore circa
Chilometri:3 circa
Grado di difficoltà:diciamo che non è semplice
Descrizione delle difficoltà:150 mt. in salita con il 70% circa di dislivello, scalino verticale di di 3/3,5 mt., secondo tratto roccioso ed accidentato.
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: piramidi di sassi
Dislivello in salita:450 mt.
Dislivello in discesa: come sopra, percorso andata e ritorno.
Quota massima: 659 mt. s.m.l.
Accesso stradale:dal paese di Custonaci seguendo la strada che porta alle cave di marmo di Monte Cofano.

Descrizione
Ciao a tutti. E’già da un po’ che gli amici di Cofano Bikers mi hanno inviato l’unica prova dell’impresa impossibile, sono riuscito a convincere la mia Laura a seguirmi nella mia ultima scarpinata su Monte Cofano. Solo adesso però ho trovato un po’ di tempo per condividerla con voi. Sveglia alle 6 colazione al solito bar e via per il punto start, parcheggio l’auto in uno spiazzo antistante una delle tante cave di marmo e, una voce alle mie spalle: “sbrigatevi sono già partiti da un pezzo…. boooh?!? per la fretta di partire rispondo con un saluto ed un grazie. Appena giunti in vetta capisco cosa voleva dirmi quella voce… siamo rmasti un po’ delusi e attoniti dalla presenza di più di 100 persone che avevano rovinato la nostra scarpinata romantica… sensazioni comunque sgretolato immediatamente dalla solidarietà di tutti per la mia fotocamera divenuta ormai parte del paesaggio, dalla loro simpatia e dall’emozione da pelle d’oca suscitata in noi all’intono dell’inno alla loro Madonna Protettrice. E lasciamo stare “u pani cunzatu” ,offertoci al rientro, va. Persone fantastiche che hanno contribuito a rafforzare il fascino che questo luogo ha verso di me. Cercando di far capire meglio cosa intendo passo ad una breve descrizione del luogo allegando l'unica foto in mio possesso (scattata con la vecchia fotocamera però). Monte Cofano, o “Pizzu Cofanu”, è un modesto rilievo dalla caratteristica forma triangolare a picco sul mare, che raggiunge i 659 m. di altezza. È compreso nel comune di Custonaci lungo la costa che da Trapani porta a San Vito Lo Capo.
223616_2247551239215_1561224026_32362360_2580961_n[1].jpg
La vetta la si può attaccare da sud-est su un percorso a “clessidra”, che passa dall’agevole della parte iniziale sino al difficoltoso/tecnico nel punto più stretto, ma nulla di impossibile anche per i meno esperti se accompagnati da qualcuno con un minimo di competenza. Superata l’unica difficoltà, che si ripresenterà nella discesa però, non rimane che scarpinare sino alla vetta attraverso i vari sentieri che si congiungono tutti in un unico vertice, da dove si può ammirare una vista prospiciente i due golfi sottostanti, sui rilievi interni e su monte Erice, che ti fa trattenere il respiro nei polmoni gonfi per la fatica. Il tempo per un camminatore provetto è stimabile in poco più di un’ora. Doverosi gli scarponcini da trekking. Monte Cofano però non offre solo questo, nel caso si avesse la famiglia a seguito o si fosse in comitiva con elementi comodisti, si può optare per altri percorsi molto più semplici, ricco di curiosità naturalistiche, ma anche storiche e culturali ad esempio è il periplo del Monte su comodi sentieri che oltre a vari magnifici punti per fare un tuffo nel Tirreno, incontrano in successione una vecchia tonnara, una tavola votiva in marmo del 1750, una cappelletta, varie grotte di interesse archeologico e paleontologico, fra tutte, la più famosa è sicuramente la Grotta di Scurati, vicino l’omonimo paesino, che ospita il celebre Presepe Viventedove ogni anno i “Custunacioti” fanno rivivere l’atmosfera della Natività, ed infine una torre costiera. Per i naturalisti, tra le varie specie floreali/faunistiche si segnala la presenza del falco pellegrino, della poiana e dell’Aquila del Bonelli nonché di varie piante endemiche. Degno di nota, il marciapiede a Vermetus, che circonda il promontorio quasi senza interruzioni lungo tutta la costa, una forma di barriera costruita da molluschi che si fissano uno sull’altro formando una sorta di trampolino rigido a pelo d’acqua in alcuni punti largo anche 4-5 metri (ben visibile nella foto scattata da me). Passo ora alla prova…… giudicate voi. Sperando di aver suscitato la curiosità di chi legge mi auguro che qualcuno voglia unirsi a me nella prossima visita in questo luogo fantastico. Cià a tutti.
DSCN1649.jpg
 
Ultima modifica di un moderatore:
Alto Basso