Un po' di errori da cui imparare.

Arriecchime. Mi sembra di essere stato in un enorme frullatore, mi fanno male ossa che neanche sapevo di avere :p Comunque ho pensato parecchio, e l'errore è stato quello di non fermarmi. Invece è importantissimo applicare la regola dello STOP, appena ci si accorge che qualcosa non va, che i piani stanno deviando troppo, che qualcosa si è messo di mezzo. Fermarsi, ragionarci sopra e agire di conseguenza, stravolgendo i piani. Fermarsi e organizzarsi è importantissimo!!
 
Un piccolo pensiero anche da parte mia. Leggendo l'accaduto direi che il tutto è stato generato dalla tarda partenza. Indipendentemente dalla febbre che probabilmente stavi già covando, l'ora tarda ha generato una serie di problemi uno consegeunza dell'altro, il cosidetto "effetto cascata".........
Sei partito con ben TRE ore di ritardo sulla tua tabella che già in origine prevedeva, per tuo stessa ammissione, tempi ristretti.
Ovviamente il tutto và inquadrato nelle condizioni generali e cioè: inverno, partenza pomeridiana, poche ore di luce, luogo NON conosciuto, necessità di approntare un rifugio una volta giunti alla meta........
In condizioni diverse: luce, estate, rifugio disponibile una partenza serale probabilmente non avrebbe generato gli stessi problemi.
Occorre sempre una valutazione generale della situazione.
La rinuncia e l'attesa sono uno dei valori dell'andare in montagna.
Comunque è tutta epserienza :D
Rimettiti presto e buona guarigione.
ciao.
 
stefano,non fare scherzi,eh?
comunque se togli il miele ed il latte,secondo me,è meglio!!!
a parte gli scherzi,andi macnab,ex sas,racconta che durante la selezione,per entrare nelle sas,appunto,addirittura un istruttore di sopravvivenza fece il c-----one e morì in un'esercitazione.
siamo esseri umani,solo esseri umani.
ciaooo
 
Stefano non avevi nulla nel kit medico?
Forse una tachipirina quando ti sei svegliato alle 5 del mattino ti avrebbe aiutato ad abbassare un po' la temperatura.
E magari una cibalgina ti avrebbe tolto un po' il mal di testa.....

Io porto sempre dietro tutto, anche il termometro perchè mi è successa una cosa simile alla tua e scendere a valle da soli quando non si sta bene è proprio dura!
 
Grande Stefano per la tua tempra, son cose che capitano prima a poi a tutti, ed il più delle volte dovute dalla nostra ostinazione e determinazione pensando sempre di riuscir a far quel qualcosa in più, molte volte ci va bene altre eheh.
Comunque complimenti sempre anche per questo post, io opterei per darti il titolo di maestro; ogni tuo post ci insegna qualcosa e anche questo nel riconoscere i propri errori condividerli e confrontarli con le nostre idee.
riprenditi presto
concludo con una massima di Friederich Nietzsche
"Ciò che non mi distrugge mi rende più forte"
 
Eccomi, pieno di latte miele e grappa, e ho anche dormito un pochino. Ora sto meglio!!

Allora, vediamo gli errori.

Primo, che avrebbe potuto evitare gli altri se non lo avessi fatto, intestardirmi sulla meta. Avrei potuto tranquillamente mettere la tenda a 100 metri dalla macchina, mangiare, dormire, e la mattina dopo ripartire, tanto è un posto totalmente disabitato e fuori mano. Ma mi sono intestardito su questa famosa radura, ieri mattina in ufficio non riuscivo a pensare ad altro (la mia collega mi ha anche detto se sono innamorato :p ), non facevo che pensare che il giorno dopo mi sarei svegliato, sarei uscito nell'aria fredda dell'alba e avrei visto il Lago illuminato dai primi raggi di sole e i boschi gialli e marrone. Ho ignorato la famosa regola dei tre, che pone al primo posto il ricovero, e questo mi ha portato a commettere tutta una serie di errori.

Camminare di notte è stato il secondo errore, anche se non ha avuto conseguenze. Io ho sempre sostenuto che con il buio totale, specialmente con la pioggia, nei boschi, in zone che non si conoscono, camminare, se non è assolutamente necessario, è una stupidata. Ne sono totalmente convinto, ma ho ignorato il buon senso, sempre pensando a quello che volevo, a dove mi ero imposto di arrivare. Se avessi ascoltato quello che predico da sempre agli altri, sarei rimasto in zona, e tutto si sarebbe risolto con una semplice notte in un posto che non era proprio il massimo. Ma comunque avrei potuto dormire in alto, dove volevo arrivare, la notte dopo, visto che avevo programmato 3 giorni e 2 notti.

Terzo errore, non ho bevuto. Ero troppo concentrato ad arrivare, a non perdere neanche un secondo. Invece stare idratati è fondamentale. Bisogna bere spesso, ancora prima di sentire la sete, è importantissimo. All'inizio non ho bevuto perchè non avevo tempo (tra l'altro per una volta non avevo la borraccia a portata di mano, ma dentro lo zaino), poi perchè avevo altro di più importante a cui pensare. Il dolore furioso alla testa probabilmente è stato causato in modo particolare dalla disidratazione.

Quarto errore, permettere di bagnarmi. Sempre per risparmiare secondi ho tenuto la giacca invece del poncho, che essendo aperto ai lati permette all'aria di asciugarti, e non mi sono tolto qualche strato. Questo mi ha infradiciato, nonostante gli abiti tecnici, che sono appunto tecnici, non magici. Tolgono l'acqua dalla pelle, ma solo fino a che questa viene prodotta in quantità limitate. Camminare a passo molto sostenuto e troppo vestito fa generare una quantità enorme di sudore. Per questo è importante mantenere la temperatura corporea il più uniforme possibile, togliendo o mettendo strati a seconda dello sforzo e della temperatura dell'aria.

Quinto errore, una volta arrivato non mi sono preso un attimo di pausa, ma ho subito iniziato a montare la tenda. Avrei dovuto invece prima fermarmi, cambiarmi, asciugarmi e bere, restare seduto per un po', mangiare qualcosa. Avevo un cambio completo, come al solito, quindi nessun problema di vestiti asciutti. Tanto la tenda avrei potuto montarla in ogni momento, visto che il buio ormai c'era. Il poncho con gli anelli si monta in un attimo fra due alberi, e crea una tettoia sotto la quale ci si può cambiare, far da mangiare, riposare anche con la pioggia. Invece ho lasciato che il corpo si raffreddasse montando la tenda e preparando materassino e sacco a pelo, riducendo il lavoro rispetto al camminare in salita, e la pioggia, il vento e la temperatura bassa hanno fatto il resto. Non so perchè ho deciso di montare la tenda. Probabilmente stavo già male prima di partire, e il mio corpo mi ha lanciato un segnale di allarme, mi ha spinto ad approntare subito un posto caldo per rintanarmi, prima del crollo.

Sesto errore, mi sono messo a dormire senza ripristinare la temperatura corporea e l'energia. Avrei dovuto invece, una volta montata la tenda e cambiato, muovermi e mangiare qualcosa di caldo, anche se onestamente non ne avevo nessuna voglia. Avrei dovuto dare al mio corpo della benzina per tenermi caldo durante la notte, visto che a pranzo avevo preso solo un panino, e a colazione un caffè. Ma con gli abiti asciutti addosso e il sacco a pelo che mi chiamava e mi diceva "vieni, sono qui, sono soffice e caldo, vieni..." ho ragionato con la pancia invece che con la testa.


Sei errori da idiota, sei errori che ho sempre ritenuto così banali, così stupidi, che mai avrei pensato di poter fare io. Come un pilota di formula uno che botta la macchina parcheggiando in garage: assurdo, impensabile!! Invece mi è capitato, non una volta ma ben sei volte nel giro di poche ore!!! Ho fatto sei cose che so perfettamente da sempre che non si devono fare. Ci ho pensato parecchio, soprattutto stamattina finchè aspettavo che facesse giorno. Probabilmente sono partito già con l'influenza, e questa mi ha un po' annebbiato le idee. Non riesco a darmi nessun'altra spiegazione, perchè se queste cose le avesse fatte un altro adesso sarei ancora li a dargli del cogl....!

Vabbè, spero che questo possa servire ad altri: il riparo prima di tutto, evitare di bagnarsi se le temperature sono troppo vicine allo zero, stare idratati, stare nutriti, tenersi caldi. E soprattutto, se ci si accorge che non si riesce ad arrivare dove si è previsto, fermarsi!!!

Vado a farmi un altro bel bicchierone di grappa latte e miele (poco latte :p ), poi vado a nanna. Pensando però che potrei essere in un bel bosco autunnale, con dei colori incredibili, nel silenzio, nell'aria pizzicante delle temperature che iniziano a scendere sotto lo 0. Se solo non avessi fatto degli errori da pirla. Cavolo, come mi brucia :p Stavolta devo proprio ammettere di essere stato un idiota :p

Notte!
Mi dispiace per il trek andato storto, ma non è stata colpa tua se ti sei ammalato. Anche quando eri in ufficio a sognare la natura, dei microrganismi rompi scatole stavano già lavorando sodo e senza sosta per rovinare tutto. Come appunto dicevi, l’unico errore che hai fatto è stato quello di incamminarti nonostante il buio e le condizioni meteo non troppo buone. Tutte le altre cose sbagliate che credi di aver fatto sono state una conseguenza di aver scelto di partire a tutti i costi e non gli definirei proprio errori. Dire ad esempio se è stato giusto o no non bere durate la marcia è difficile; se pensavi di raggiungere la meta molto prima e non prevedevi di sudare molto, magari era giusto non perder tempo e bagnarti. Queste sono cose da valutare situazione per situazione invece prevenirle è cosa saggia. Sei stato molto bravo comunque, io nella tua situazione forse mi sarei anche perso. Credo che ognuno di noi osa un pochino (il che non significa esporsi a rischi sicuri!!!) e tu credo che l’hai fatto sapendo che potevi arrivare tranquillamente alla meta a meno di inconvenienti che poi è stata l’influenza che ti ha indebolito ma peggio poteva essere se ti facevi male ad una gamba, problema grosso anche perchè eri solo. La montagna serba molti pericoli e se vogliamo essere sicuri al 100% che non ci accada nulla dovremo solo restare a casa. Non devi definirti idiota, diciamo che una serie di situazioni, alcune causate da un tuo errore ed altre perchè ci si è messo il diavolo, si sono combinate e.....pazienza. Ci vuole tanta tanta prudenza ma sei l’ultima persona a cui lo direi dato che nei tuoi post che ho letto l’hai sempre affermato e non hai mai consigliato a nessuno di buttarsi a capofitto in pericolose situazioni. Di questi tempi ma anche in periodi più caldi quando si pernotta in alta quota può risultare utile uno scaldamani (io ne ho uno a carboncino); col quale ci si può scaldare i piedi prima di mettersi a dormire. Rimettiti presto!
 
Da Stefano
Arriecchime. Mi sembra di essere stato in un enorme frullatore, mi fanno male ossa che neanche sapevo di avere :p Comunque ho pensato parecchio, e l'errore è stato quello di non fermarmi. Invece è importantissimo applicare la regola dello STOP, appena ci si accorge che qualcosa non va, che i piani stanno deviando troppo, che qualcosa si è messo di mezzo. Fermarsi, ragionarci sopra e agire di conseguenza, stravolgendo i piani. Fermarsi e organizzarsi è importantissimo!!
Bravo Srefano, questo è l'errore base. Gli altri sono le conseguenze, nel tentativo di rimediare al primo errore.
La fretta, o la fregola di concludere qualcosa, aggiunti alla inconscia sicurezza che deriva dall'esperienza "....ma sì, dai, ce la posso fare..." sono cattive consigliere e solo raramente va bene lo stesso.
E' accaduto anche a me ed un amico di trek, con il risultato che tutti e due i cavalli, nel passaggio su un vasto lastrone di roccia iclinato, nonostante i chiodi al vidia sui ferri, si sono ribaltati su di un fianco, distruggendo in parte le bisacce e qualche attrezzatura, evitando poi lo scivolone nella confinante scarpata solo grazie al tempestivo tiro e richiamo del mio, che in testa ha funzionato, come sempre, da esempio per il secondo.
Da allora di fronte ad un problema, di qualsiasi ordine e grado, mi sono imposto di fermarmi e ragionare molto approfonditamente sul da farsi.
Complimenti per le successive scelte di ritirata strategica.
Pinocowboy
 
Eh eh eh... comunque rifarei tutto da capo, senza però intestardirmisulla meta :p Anzi, sto già ripreparando tutto per il prossimo WE. Solo che stavolta se vedo che arrivo in montagna tardi dormo vicino alla macchina, e sabato mattina prestissimo, prima che arrivino gli altri escursionisti, me ne vado. Mi piego ma non mi spezzo :p
 
Mi piego ma non mi spezzo :p

Ti conosco da poco, ma ci avrei scommesso un centone!
Sbaglio, o il meteo prevede pioggia, o comunque brutto tempo, a ripartire da Giovedì, dopo il brutto di inizio ettimana e una breve interruzione Mercoledì?
 
Si, concordo che sono stati errori da principiante, dettati tutti dalla foga nel raggiungere l'obiettivo.
Non sei idiota, no, ma hai fatto errori idioti, quello si.
Che serva di lezione a tutti.
Guai a voler rispettare PER FORZA programmi determinati!!!
Grazie per esserti esposto e aver condiviso questa esperienza.

:si:
 
Ah però. che brutta avventura! Per fortuna che hai riportato le ossa a casa senza ulteriori complicazioni se non il febbrone da cavallo!
Comunque ti confesso che vedere che anche un faro guida come te può "cascare" negli errori più banali mi fa capire quanto in realtà banali non siano. Insomma... un ottimo promemoria per ricordarsi che non è vero che sbagliano solo i dilettanti e soprattutto per ricordarsi che impuntarsi su qualcosa è spesso deleterio.

P.S.Latte e miele ok, lo conoscevo anche io come rimedio ma... la grappa?
 
Sbaglio, o il meteo prevede pioggia, o comunque brutto tempo, a ripartire da Giovedì, dopo il brutto di inizio ettimana e una breve interruzione Mercoledì?

Si, il prossimo we dovrebbe essere pessimo, e le temperature sotto zero, ma freddo e pioggia non sono assolutamente un problema, basta affrontarle correttamente.

Ho fatto e farò ben altro, con questo 3d vorrei solo illustrare alcuni errori da non fare, e far capire che comunque tutti possono sbagliare, e quindi non bisogna mai essere troppo sicuri di sè stessi. Non volevo assolutamente dire che non bisogna fare certe cose, anzi. L'adrenalina che ti da un'escursione difficile, per esempio con temperature decine di gradi sotto zero, è una cosa troppo bella per rinunciarci, è una droga, ne vuoi sempre di più, e vai a cercarti proprio le situazioni peggiori. Un'escursione in agosto non mi da molte soddisfazioni. Si, mi rilassa, ma mi lascia sempre quel vuoto che lo stress, i pericoli, l'adrenalina invece colmano. Ho fatto alcuni giri anche quest'estate, ma la partenza non è mai stata così attesa come sta invece diventando adesso, quando le condizioni cominciano a farsi difficili.

Diciamo che non c'è escursione impossibile da fare, e più sono difficili più sono gratificanti, ma più aumentano i rischi più aumentano le possibilità di commettere errori. E a volte la troppa sicurezza porta a sottovalutare la situazione, o a sopravvalutare le tue condizioni. Quindi bisogna sempre fare cose proporzionali alla propria preparazione, al proprio equipaggiamento e al proprio fisico.

Alla fine, se non mi fosse venuta questa febbre adesso sarei appena tornato a casa da un'esperienza bellissima, perchè è stata la febbre a crearmi problemi, non la pioggia, il buio, il freddo. Se non mi fosse venuta la febbre sarei rimasto su tutti e 3 i giorni senza alcun problema. Ho fatto decine di volte cose al limite del lecito, e qualche volta ho anche superato la barriera fra l'escursionismo e l'autolesionismo, e anche se lo sconsiglio caldamente non posso assolutamente negare che portarsi vicino al limite è una cosa elettrizzante. Ero e sono perfettamente preparato ed equipaggiato per qualunque condizione fino a 25° sotto zero, ma purtroppo non sono di acciaio (tranne un piccolo pezzo in lega che mi hanno impiantato una 20ina di anni fa), e l'influenza, che mi prendo regolarmente ogni anno, mi stronca. Tra l'altro Alice l'ha avuta domenica scorsa, è tornata a scuola solo venerdì, quindi probabilmente l'ho presa da lei, e probabilmente sono partito che già avevo un po' di malessere, perchè in genere a pranzo mangio parecchio, e venerdì scorso invece non avevo fame, mi sono fatto solo un panino con prosciutto e pomodoro.

Tutto questo non mi giustifica, comunque. Ho sbagliato come un pirla :p
 
Hai perfettamente ragione tranne per una cosa: il pericolo maggiore non è il freddo, non è il buio e non è la pioggia ma la moglie, non vorrei essere nei tuoi panni se torni indietro un'altra volta nelle stesse condizioni.
Altro che adrenalina.
 
Hai commesso degli errori e te nesei reso conto, ma ciò che più conta è che sei in grado di cavartela...è fondamentale!!!
Bravo Stefano:si: e grazie per il tuo rapporto, un altro gioiellino nel tesoro dell'esperienza.
Alla prossima:)
 
Si, il prossimo we dovrebbe essere pessimo, e le temperature sotto zero, ma freddo e pioggia non sono assolutamente un problema, basta affrontarle correttamente.

Non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento :)
Mi dispiace per la tua disavventura, ma ne trarrai beneficio di sicuro...

Per quanto mi riguarda oggi tranquillo ma bel giro nei boschi e da fine novembre si inaugura il pernotto della stagione invernale: primi esperimenti...
 
, ma purtroppo non sono di acciaio (tranne un piccolo pezzo in lega che mi hanno impiantato una 20ina di anni fa), e l'influenza, che mi prendo regolarmente ogni anno, mi stronca.

Premetto che sono quì per il piacere del confronto ed anche per imparare, dato che ad essere bravi siete in tanti.
E proprio perchè lo intendo uno scambio, cercherò di portare anch'io qualche sassolino nelle discussioni.
Sulla quetione di mantenersi in salute ho dei punti di vista che divergono dalla maggioranza delle persone, e chi mi conosce ha dovuto prendere atto che i risultati ci sono.
Non ho avuto modo di vedere se l'argomento è stato trattato in Forum, e pertanto inizio dallo spunto offerto da Stefano. Se butto giù una porta aperta datemi una voce.
Tutti, o quasi tutti, hanno come dogma l'estrema pulizia ed igiene personale, ma almeno per quanto riguarda lavarsi le mani, credo che in molti esagerino, e finiscano solo per esporsi di più all'attacco dei germi.
Da quando vado a cavallo, arrivato al momento del bivacco, con le mani che inevitabilmente lo hanno toccato abbondantemente, prendo pane, formaggio, taglio e pelo il salame, insomma, do modo agli anticorpi di fare un continuo e sano allenamento, così le difese sono sempre pronte ad intervenire.
Resta il fatto che al mio medico di base, frequentato per cose banali non meno di 14 anni fa, è succeduto il figlio, che ho conosciuto solo poco tempo fa, in occasione di esasperate pressioni della moglie per un controllo generale, con risultati completamente a posto.
E negli ultimi 10 anni, ho preso un'influenza breve, durata un paio di giorni solo una volta.
Anche sulle docce c'è una grande esgerazione, ma ne parliamo un'altra volta, se l'argomento risulterà di interesse. E se così fosse, c'è poi molto altro.
 
In molte cose mi trovi daccordo. Credo che il sistema immunitario sia una parte del nostro corpo che esattamente come i muscoli, il cuore, o i polmoni possa essere allenata. Il che non vuol dire andarsela a cercare; però guarda caso le persone che vivono sotto una campana di vetro poi si ammalano regolarmente come mettono il naso fuori di casa.
Per quanto in effetti avere dei figli cambia molto le cose.... i bambini sono delle vere e proprie armi batteriologiche. Perché loro hanno un'energia fisica stratosferica e l'influenza quando la prendono la strioncano in qualche ora... ma se "contagiano" i genitori li accartocciano.
Comunque io giro sempre e solo in moto, spesso me ne sbatto delle norme igieniche, mi faccio ben pochi problemi anche ad uscire in canottiera in gennaio dal posto di lavoro (facendo il bagnino mi capita di dover fare un salto fuori dalla piscina e no ho voglia di rivestirmi) etc etc... secondo la gente che ho attorno dovrei essere ammalato costantemente invece guarda caso mi faccio max 2 giorni di febbre all'anno...
 
Alto Basso