Vie Ferrate: cosa ne pensate?

Per un alpinista sono dell' eresie e alcuni pensano che sono state fatte per quelle persone che non hanno buoni attributi riproduttivi per poter emulare un rocciatore. Nel senso del "vorrei fare l'alpinista, ma non posso". Alcuni la mettono anche sul piano ecologico, visto che a lo dire, rovinerebbero l'ambiente con questi cavi metallici. Quindi il loro concetto potrebbe essere: non sei capace o non te la senti di salire con corda e chiodi? E' meglio che rimani a casa.
Per un'escursionista tranquillo, invece potrebbero apparire come qualcosa di estremo, complicato, dove bisogna avere competenze elevate, completa assenza di vertigini e una buona dose di coraggio. Paragonando quindi, un alpinista con uno che fa vie ferrate

Questi sono un po gli estremi, poi in mezzo ci sono le varie sfumature. Ecco io sarei curioso di cogliere le vostre impressioni in merito.
 
io non ci vedo niente di male ma soprattutto alla fine sono vie protette in più per gli arrampicatori:)
Il difetto più grande secondo me e che im alcuni casi diventano più pericolose di vie di arrampicata per 3 motivi: 1_ tendono a far sottovalutare i pericoli che si possono presentare (del tipo sono attaccato a un cavo cosa vuoi che mi succeda)
2_ il tracciato dei cavi spesso non è sicuro poichè non tiene conto degli ostacoli che si incontrano in caso di caduta e della dinamica delle cadute
3_ nelle ferrate verticali se si cade il moschettone scivola sul cavo fino al punto di ancoraggio sul quale sbatte lateralmente con una dispersione della forza della caduta non proprio ideale per la struttura del moschettone (pensato per lavorare in verticale e non in orizzontale, non so se si riesce a capire se avete dubbi dite e metto una foto)
 
Discorso interessante e complesso!
Io sono partito come ferratista sfegatato e direi di aver percorso da adolescente e tardo adolescente quasi tutte le ferrate delle dolomiti con una certa scioltezza, incoscienza e tanta passione, senza pormi grandi problemi di tipo etico e di sicurezza.
Negli ultimi anni ho quasi completamente abbandonato le ferrate per darmi all'arrampicata e devo dire che molte mie prospettive sono cambiate.
Se prima mi davo un alibi dicendo che le ferrate sono un sistema popolare e democratico per far si che i comuni mortali potessero avvicinarsi al mondo della verticalità, col senno di poi, senza rinnegare il passato, posso dire che ci sono alcuni aspetti pongono diversi problemi.
Intanto, dal punto di vista della sicurezza, le ferrate possono risultare più pericolose di un'arrampicata classica effettuata in sicurezza, per via del fattore di caduta maggiore e per la minore preparazione tecnica generalmente presente in chi affronta una ferrata.
In secondo luogo occorre distinguere i sentieri attrezzati dalle vie ferrate in senso stretto, concepite con due filosofie diverse.
In terzo luogo, io credo che vada un pò superata la dicotomia che vede da una parte le ferrate come indelebili cicatrici della montagna e le vie di arrampicata come qualcosa di totalmente pulito (anche le vie di arrampicata lasciano sulla roccia chiodi , cordini e soste attrezzate, a meno che uno non utilizzi solo protezioni veloci), così come certi sentieri alpinistici lasciano sulla roccia una serie di macchie di vernice rossa.
Personalmente non sono un purista, credo che come per tutte le cose non si possa assolutizzare una posizione piuttosto che un'altra, qualsasi cosa va fatta con criterio, senza trasformare ogni cima in un ammasso di ferro ma neanche mantenerle tutte le cime vergini fruibili solo da pochi eletti.
 
le ferrate possono risultare più pericolose di un'arrampicata classica effettuata in sicurezza, per via del fattore di caduta maggiore e per la minore preparazione tecnica generalmente presente in chi affronta una ferrata.
qui hai ragione...il fattore di caduta...andrebbe approfondito
 
Comunque è interessante questa discussione...non conoscevo lo snobbismo degli alpinisti in questo senso!

Mi incuriosisce...
 
io non ci vedo niente di male ma soprattutto alla fine sono vie protette in più per gli arrampicatori:)
Il difetto più grande secondo me e che im alcuni casi diventano più pericolose di vie di arrampicata per 3 motivi: 1_ tendono a far sottovalutare i pericoli che si possono presentare (del tipo sono attaccato a un cavo cosa vuoi che mi succeda)
2_ il tracciato dei cavi spesso non è sicuro poichè non tiene conto degli ostacoli che si incontrano in caso di caduta e della dinamica delle cadute
3_ nelle ferrate verticali se si cade il moschettone scivola sul cavo fino al punto di ancoraggio sul quale sbatte lateralmente con una dispersione della forza della caduta non proprio ideale per la struttura del moschettone (pensato per lavorare in verticale e non in orizzontale, non so se si riesce a capire se avete dubbi dite e metto una foto)

Direi che quoto tutto, tranne la prima frase, perché in effetti a me non piacciono molto e un po' la rovinano la montagna... Del resto, come ricorda qualcuno, ci sono anche falesie che sono un pugno in un occhio...
 
Be' quando ci sono aiutano e offrono un po' di sicurezza che non fa mai male.
Pero' la salita (e la conseguente discesa) andrebbe valutata a prescindere dalla presenza della ferrata.
Cioe': guardo la parete, valuto le mie forze, pongo la domanda: ce la faccio? Si, salgo, mi aggancio alla ferrata (se c'e') e procedo. No, non salgo, ciao.
La presenza della ferrata è insomma una sicurezza per chi sa arrampicare e non un aiuto per chi non è in grado.
Quando si dimentica questa lezione... le cime si riempiono di gente che avrebbe fatto meglio a restare a fondovalle.
Sgrunf.

N.
 
Be' quando ci sono aiutano e offrono un po' di sicurezza che non fa mai male.
Pero' la salita (e la conseguente discesa) andrebbe valutata a prescindere dalla presenza della ferrata.
Cioe': guardo la parete, valuto le mie forze, pongo la domanda: ce la faccio? Si, salgo, mi aggancio alla ferrata (se c'e') e procedo. No, non salgo, ciao.
La presenza della ferrata è insomma una sicurezza per chi sa arrampicare e non un aiuto per chi non è in grado.
Quando si dimentica questa lezione... le cime si riempiono di gente che avrebbe fatto meglio a restare a fondovalle.
Sgrunf.

N.

Quoto e straquoto
 
Per un'escursionista tranquillo, invece potrebbero apparire come qualcosa di estremo, complicato, dove bisogna avere competenze elevate, completa assenza di vertigini e una buona dose di coraggio. Paragonando quindi, un alpinista con uno che fa vie ferrate

Premesso che non le ho mai fatte (quindi rientro nell'escursionista tranquillo:p) io la vedo un po' come dici tu Mez, specie quello che ho sottolineato...Estremo no però, perchè anche grazie a questo sito, penso di sapere cosa sia veramente estremo! Di certo penso che ci voglia molta esperienza e assenza di vertigini! ;)
Se posso dare un parere anch'io che non ho minima esperienza di scalata, penso che le vie ferrate possano essere anche un modo graduale per avvicinarsi a questa disciplina, sempre con l'aiuto di gente esperta! Con questo intendo che ho l'idea (forse sbagliata, mi direte voi..) che per capire se ti piace o no l'alpinismo, se ce la fai, se ti diverte, è un buon test!
Se ci fosse qualcuno di cui mi fido (e da anni arrampica) che mi dice "andiamo a fare una ferrata insieme, ti insegno qualcosa e vedi se può piacerti", penso sia buona cosa iniziare con la ferrata! O sbaglioo_O Ripeto, può darsi abbia detto un mare di cavolate! :pio: D'altronde sono "un escursionista tranquillo", che volete farci? :p:cool:
 
In linea di principio non sono favorevole al proliferare delle "vie ferrate" però anche in questo caso non generalizzerei troppo.
Non tutte le "ferrate" sono uguali.
Distinguerei tra i percorsi "storici" come quelli che si trovano in Dolomiti con forte valenza alpinistica (raggiungimento di una vetta o tratto attrezzato di itinerario di traversata) da quelli moderni con finalità principalmente sportive (nessuna vetta o vetta modesta o secondaria o addirittura mancanza di senso alpinistico ) . Questo tipo di ferrate almeno da noi sulle alpi occidentali si è molto diffuso più che altro come forma di valorizzazione del territorio nell'ambito delle attività outdoor da parte di amministrazioni varie.
Sono nati itinerari un pò di tutti i tipi. Alcuni interessanti altri meno, altri ancora molto impattanti........
Quà ad esempio quando ci siamo occupati del ripristino di una vecchia ferrata all'interno di un ambiente delicato e violento come una forra.....
http://www.canyoning.it/corrispondenza/foresto1.htm
E quà un pò di foto di famigla a dimostrazione che anche una ferrata può essere propedeutica all'avvicinamento alla Montagna......
006.jpg

058.jpg

060.jpg

Per concludere.
Pur riconoscendo ai percorsi ferrati una certa utlità nell'avvicinamento alla "dimensione verticale" (alpinismo giovanile, escursionismo avanzato) sono diffidente nei confronti di nuovi itinerari senza alcuna valenza alpinistica, aventi come unico scopo quello di arricchire il ventaglio di proposte in attività outdoor di un certo territorio e contrario a quelli realizzati in siti di importanza ambientale o geologica........
Ciao.
 
granpasso se quella è tua moglie "complimenti"!
io il mio pupo non riesco a tirarlo fuori dalla teca di cristallo neanche prenendola a cazzotti in testa (peraltro molto dura di suo...).
aspetto che il pupo cresca, così, forse, tirando cazzotti in due...
 
di molto bella c'è anche quella a gressoney in val d' aosta;) soprattutto passa per delle belle pareti dove arrampicare:)
 
In linea di principio non sono favorevole al proliferare delle "vie ferrate" però anche in questo caso non generalizzerei troppo.
Non tutte le "ferrate" sono uguali.
Distinguerei tra i percorsi "storici" come quelli che si trovano in Dolomiti con forte valenza alpinistica (raggiungimento di una vetta o tratto attrezzato di itinerario di traversata) da quelli moderni con finalità principalmente sportive (nessuna vetta o vetta modesta o secondaria o addirittura mancanza di senso alpinistico ) . Questo tipo di ferrate almeno da noi sulle alpi occidentali si è molto diffuso più che altro come forma di valorizzazione del territorio nell'ambito delle attività outdoor da parte di amministrazioni varie.
Sono nati itinerari un pò di tutti i tipi. Alcuni interessanti altri meno, altri ancora molto impattanti........
Quà ad esempio quando ci siamo occupati del ripristino di una vecchia ferrata all'interno di un ambiente delicato e violento come una forra.....
http://www.canyoning.it/corrispondenza/foresto1.htm
E quà un pò di foto di famigla a dimostrazione che anche una ferrata può essere propedeutica all'avvicinamento alla Montagna......


Per concludere.
Pur riconoscendo ai percorsi ferrati una certa utlità nell'avvicinamento alla "dimensione verticale" (alpinismo giovanile, escursionismo avanzato) sono diffidente nei confronti di nuovi itinerari senza alcuna valenza alpinistica, aventi come unico scopo quello di arricchire il ventaglio di proposte in attività outdoor di un certo territorio e contrario a quelli realizzati in siti di importanza ambientale o geologica........
Ciao.

Complimenti per la bellissima famigliola e per la tua intraprendenza a far conoscere ai tuoi bimbi la magia della natura.
...è da tempo che vorrei aprire un post relativo alla famiglia, forse tu potresti dare il là...

ps: che età hanno i bimbi?

ciao e grazie per il intervento che condivindo in tutto.
 
Veramente un bel argomento questo e molto ampio.
Solo da quest'estate ho cominciato a fare vie ferrate (ne ho fatte 3 sul gruppo del Carega (VR); solo dopo aver avuto la sicurezza di essere in grado di farle....
Mi spiego meglio, fin da adolescente, quando andavo a camminare con gli amici, avevo il sogno di poterle fare...ma non avevo la possibilità di iscrivermi al CAI o a qualche corso, e quindi resta lì a macinare, a pensare e a sognarci sopra. Avvicinato passivamente al CAI, mi sono iscritto ad una palestra che fa esplicitamente corsi di arrampicata/alpinismo (Qualcuno di noi sicuramente la conosce, King Rock di S. Giovanni Lupatoto) e dalì, un pò di basi d'arrampicata le ho imparate; ovviamente, è aumentatta anche la sicurezza in sè stessi; che è molto importante!!!
E quindi, con un amico Alpiere che voleva ricominciare ad arrampicare, abbiamo ripreso questo percorso.......

Per quanto penso io, è vero che le ferrate possono essere considerate più pericolose della classica arrampicata alpinistica o sportiva.... oltre all'effetto caduta e le forze che vanno ad agire sul moschettone, c'è la possibilità di andare a sbattere su pioli, gradini metallici o altri sistemi presenti per facilitare l'ascesa.
Di certo però è che uesto sistema, può facilitare le persone ad avvicinarsi all'arrampicata in quasi totale sicurezza....

peccato per dei miei problemini alle ginocchia, altrimenti sarei su ogni fine settimana!!
 
Personalmente sono favorevole alle ferrate e non mi dispiacciono come alternativa ad una gita in montagna.
Certo alcune hann una maggiore "valenza", anche se magari non storica.

tipo:
vie ferrate - Sacra di San Michele Ferrata Carlo Giorda - TO Piemonte - descrizione itinerario

o tipo quella riportata da granpasso che ha la sua particolarità ed al tempo stesso la sua pericolosità nella presenza dell'acqua.

Altre come:
Ferrata di Caprie
sono poco più che palestre ma dopotutto nascono su falesie che sono a loro volta poco più che palestre.

L'unica che in questi anni mi ha disturbato è questa:

Ponte Tibetano Gorge di San Gervasio Claviere

mi riferisco al ponte, poichè la via ferrata che segue, anche se non è un granchè, è una delle poche in valsusa ad avere valenza storica.
Primo lo trovo veramente impattante dal punto di vista paesaggistico, in secondolo vedo solamente come un parco giochi, una mirabilandia in montagna, che non necessita l'attenzione e l'impegno necessari nelle ferrate vere e proprie, anche quando facili.

saluti
 
Alto Basso