Normativa E' lecito usare un ricetrasmettitore come ricevitore?

bla bla bla...
se porti con te un dispositivo atto a ricetrasmettere hai poco da disquisire.
io ascolto, io smonto, io disassemblo... sei in possesso e basta. è come il canone tv. sei in possibilità di...
se becchi il funzionario zelante ti ricorderai quella domenica per un bel pezzo.
in pratica è come il canone TV, se possiedi in casa un apparecchio abile alla ricezione DEVI pagare il canone.
quindi se hai con te un apparecchio che può trasmettere DEVI essere in possesso della DOVUTA documentazione.
perchè è questo quello che ti opporrà fino allo stremo il funzionario zelante mentre eleva il verbale (ti sta andando bene) o ti porta dentro (ti sta andando male) .
poi se citate i fogliettini allegati agli apparati è come andar di notte.
quello che alla fine vale sono le parole scritte sulle Gazzette Ufficiali con tanto di bollino della Repubblica sopra, ed alle volte neanche basta con qualcuno...
infine (almeno una volta era così) ai radioamatori era consentita la facoltà di effettuare sperimentazione, da qui l'utilizzo di apparati definiamoli pure strani. il tutto purchè si limitassero ad utilizzare frequenze e potenze a loro consentite.
e comunque già da un pezzo c'è un OT grande come una casa visto che l'argomento del thread è Rete Radio Montana che nel dettaglio si tratta come frequenza dei 446Mhz ad uso libero mentre è da un pezzo che si parla di apparati ad uso radioamatoriale (Baofeng in testa).
 
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Adesso dico una cosa io.... e fatevi sta patente! Grandi esperti di radio, che avete, paura di un esamino? Perdete una mattinata alla fine! E non dite che è per i soldi.
 
Adesso dico una cosa io.... e fatevi sta patente! Grandi esperti di radio, che avete, paura di un esamino? Perdete una mattinata alla fine! E non dite che è per i soldi.
Sai che quasi quasi.... Mi ricorderebbe la mia adolescenza con il baracchino (allora proibito)... :D

C'è mica un buon corso online?
Parlo della teoria. Il cw mi sembra esagerato per le mie eventuali esigenze...
 
Il radioamatore medio, secondo me, in modo più o meno conscio, crede/sente/spera di avere una sorta di status particolare, speciale, e di questo status, per ragioni a me ignote, va orgoglioso, e in qualche modo gli dà fastidio che chiunque, ma proprio chiunque, possa comprarsi un Baofeng e ascoltare le "straordinarie banalità" (che è un ossimoro, lo so) che viaggiano sulle frequenze radioamatoriali, come se scambiarsi via radio "qui c'è il sole" e "ti ricevo bene" rappresenti chissà quale conseguimento esistenziale. Alla fine le comunicazioni radioamatoriali dovrebbero servire ad uno scopo, non a fare sentire speciali e privilegiate una piccola categoria di persone.
questa perla di saggezza mi era sfuggita!!!!
tu mio caro Derrick continui a brillare per saccenza supposta!!!
di radioamariatorialità non ne sai una beneamata cippa! però, dall'alto delle tue supposizioni/illazioni pontifichi su una categoria alla quale, forse hai scalfito il primo strato di polvere: sfido, ad oggi, molti furbacchioni a dialogare in CW con i radiotelegrafisti russi senza l'ausilio del computer, ma il CW non è più in esame, e loro (i russi) sembrano RTTY...
le tue parole sembrano gridare esclusione ed emarginazione quando, tanto per dirne una, sono proprio i radioamatori che hanno apportato le principali modifiche ai difetti dei baofeng, perchè radioamatore significa anche sperimentazione oltre che straordinarie banalità. Evidentemente per come si opera si giudica!
spyrozzo alias IT9RLI
(la chiudo qui perchè non voglio alimentare questo già fuori luogo infinito OT)
 
Ultima modifica:
si esatto.
in rete troverai in po' di materiale, la cosa migliore comunque è rivolgersi ad una sezione Ari vicino a te e frequentare un loro corso ( solitamente gratuiti )
 
Bravo Spyrozzo!
Evidentemente per la modica somma di 30 € si acquista oltre che il Baofeng anche il diritto di pontificare a destra e a manca su leggi e argomenti radioamatoriali senza aver un briciolo di esperienza sul campo e l'umilta' di imparare qualcosa da gente che,dopo aver studiato per prendere la patente,usa ogni forma di radiotrasmissioni da anni.
 
D

Derrick

Guest
questa perla di saggezza mi era sfuggita!!!!
tu mio caro Derrick continui a brillare per saccenza supposta!!!
di radioamariatorialità non ne sai una beneamata cippa! però, dall'alto delle tue supposizioni/illazioni pontifichi su una categoria alla quale, forse hai scalfito il primo strato di polvere: sfido, ad oggi, molti furbacchioni a dialogare in CW con i radiotelegrafisti russi senza l'ausilio del computer, ma il CW non è più in esame, e loro (i russi) sembrano RTTY...
le tue parole sembrano gridare esclusione ed emarginazione quando, tanto per dirne una, sono proprio i radioamatori che hanno apportato le principali modifiche ai difetti dei baofeng, perchè radioamatore significa anche sperimentazione oltre che straordinarie banalità. Evidentemente per come si opera si giudica!
spyrozzo alias IT9RLI
(la chiudo qui perchè non voglio alimentare questo già fuori luogo infinito OT)

Sei un tipico esponente del peggio della categoria, cioè hai il tipico atteggiamento di chi si sente parte di una elite privilegiata.

Noto che sono sempre e comunque i radioamatori che sono aggrappati ad una interpretazione, tutta loro, della norma secondo la quale non si può fare liberamente ascolto.

Ripeto che ne va della sicurezza in montagna.

Il 99% dei radioamatori non fanno sperimentazione, non autocostruiscono, comprano l'apparecchio già fatto, lo sballano e lo usano. Al massimo è nel campo delle antenne che "lavorano" ma sui portatili il problema non c'è.

L'avere la patente di radioamatore non ti rende un migliore interprete di testi giuridici. La verduraia con la patente da radioamatore rimane una verduraia.

Io sono saccente poiché so.
 
D

Derrick

Guest
Adesso dico una cosa io.... e fatevi sta patente! Grandi esperti di radio, che avete, paura di un esamino? Perdete una mattinata alla fine! E non dite che è per i soldi.

Beh oddio, una mattinata proprio no. Forse per te se hai cognizioni pregresse. Io ho fatto altri studi e sono refrattario a quella roba di mio.

Ma il punto è un altro. Forse - sicuramente - a prendere il porto d'armi si perde meno tempo che a prendere la patente di radioamatore, ma io il coltello in montagna lo voglio portare dietro perché può essere importante per la mia sicurezza, indipendentemente dal porto d'armi.

Non ritengo di avere il dovere di passare un esame per portarmi dietro quello che per me è un presidio di sicurezza, e questo a prescindere dal fatto che la legge non lo richiede. Perché la roncola sì e la radio no? Quale norma - a parte le norme sui radioamatori - mi impedisce di portarmi dietro un presidio di sicurezza?

Io lo so che questa cosa il radioamatore medio non la capisce proprio. Per lui, una volta che crede che la legge lo vieti, lo vieta e basta. E invece, anche ammesso e non concesso che la legge lo vieti al bar, lo consentirebbe in montagna!
 
D

Derrick

Guest
Sai che quasi quasi.... Mi ricorderebbe la mia adolescenza con il baracchino (allora proibito)... :D

C'è mica un buon corso online?
Parlo della teoria. Il cw mi sembra esagerato per le mie eventuali esigenze...

Un esempio è questo:
http://www.radioamatore.info/radioamatori-scuola

Ce ne sono diversi. Ci sono anche due programmini che generano un insieme di quesiti e calcolano il punteggio di una prova d'esame simulata. Uno è gratuito, l'altro è limitato. Li ho disinstallati.
Non sono fatti su domande effettive d'esame, ma su domande in genere formulate dal programmatore (talvolta in modo improprio, leggi senza numero d'anno, unità di misura mancanti, e in generale quindi anche la domanda a volte è ambigua, si vede che non sono vere domande d'esame).

Se ti piace l'elettronica è facile. Se non ti piace fai in fretta a chiederti: ma chi me lo fa fare di studiarmi tutta 'sta roba? Per poter premere il pulsante PTT in caso di problema? Devo sapere il teorema di Millmann e il teorema di Miller, e calcolare quale resistenza va messa in un circuito fatto in un certo modo, sennò posso morire congelato? Ma che diamine di logica è?
 
Usare la radio senza un minimo di cognizione su propagazione delle onde, sistema dei ponti ripetitori, convenzioni in uso e linguaggio tecnico, procedure operative, normativa sottostante, a mio avviso è come prendere in mano un fucile da cecchino e pensare di saperlo usare al bisogno. dire che è un azzardo è poco.

Siamo abituati bene oggi, ma come ho scritto qualche messaggio fa, qualche decennio addietro era illegale persino ascoltare certe trasmissioni radiofoniche (Radio Londra, ecc.), questo per ragioni storico-politiche e di sicurezza pubblica. quindi la ratio che ispira la normativa è tutto l'opposto di quel che dici tu, per cui "quel che non è scritto è lecito". è anzi vero il contrario.

Se vuoi un presidio di sicurezza prendi un PMR446 e ringrazia che oggi è legale; pochi anni fa o eri radioamatore o te ne stavi isolato dal mondo.
 
D

Derrick

Guest
Usare la radio senza un minimo di cognizione su propagazione delle onde, sistema dei ponti ripetitori, convenzioni in uso e linguaggio tecnico, procedure operative, normativa sottostante, a mio avviso è come prendere in mano un fucile da cecchino e pensare di saperlo usare al bisogno. dire che è un azzardo è poco.

Siamo abituati bene oggi, ma come ho scritto qualche messaggio fa, qualche decennio addietro era illegale persino ascoltare certe trasmissioni radiofoniche (Radio Londra, ecc.), questo per ragioni storico-politiche e di sicurezza pubblica. quindi la ratio che ispira la normativa è tutto l'opposto di quel che dici tu, per cui "quel che non è scritto è lecito". è anzi vero il contrario.

Se vuoi un presidio di sicurezza prendi un PMR446 e ringrazia che oggi è legale; pochi anni fa o eri radioamatore o te ne stavi isolato dal mondo.

mdsjack, tu sai benissimo che l'esame non verte su queste cose.
Se l'esame vertesse sulle modalità d'uso sarei d'accordo con te. Questo, sì, è roba che si studia in pochissimo tempo e senza sforzo. Invece io mi dovrei pippare un intero corso di radioelettronica per potermi salvare le chiappe in caso di crisi, e questo è assurdo.

Che qualche anno fa ci fosse la dittatura - e poi la guerra - non vieni a insegnarmelo tu. Ma non vedo che c'entri col nostro discorso.
La frase

Siamo abituati bene oggi, ma come ho scritto qualche messaggio fa, qualche decennio addietro era illegale persino ascoltare certe trasmissioni radiofoniche (Radio Londra, ecc.), questo per ragioni storico-politiche e di sicurezza pubblica. quindi la ratio che ispira la normativa è tutto l'opposto di quel che dici tu, per cui "quel che non è scritto è lecito". è anzi vero il contrario.

non si commenta nemmeno. A parte il fatto che io non ho mai scritto "quel che non è scritto è lecito" che è una frase senza alcun senso compiuto.

Pertanto io mi porto il PMR-446 (cosa che mi auguro faccia anche tu, per sostegno agli altri), mi porto anche il bibanda, non ringrazio nessuno e vivo felice.

Se fossi radioamatore io - che sono diverso da voi - incoraggerei gli escursionisti a portarsi dietro, oltre che il PMR-446, anche il bibanda, raccomandando di non usarlo se non in caso di necessità e, al contempo, fornendo informazioni utili sulla configurazione in modo che l'uso sia efficace se necessario.

Infine, nonostante l'ingresso nella discussione di un personaggio uso alla cafoneria, vorrei che la discussione rimanesse entro i binari di educazione nel quale s'era sfolta finora.
 
D

Derrick

Guest
Per integrare il testo precedente fornisco una bibliografia minima:

Nerio Neri - Radiotecnica per radioamatori - C&C edizioni radioelettroniche; (io ho la stampa 1992 ma penso che il titolo sia rimasto uguale);
Piergiulio Subiaco - Facili lezioni di radiotecnica - Sandit libri.

Subiaco si trova su Amazon se non lo si trova in giro, io l'ho preso su Amazon. Per ammissione dell'autore, il Subiaco non copre tutto il programma d'esame, quindi va comunque integrato.
La conoscenza integrale del Neri consente senz'altro di passare l'esame (salvo la parte normativa in cui potrebbe non essere stato aggiornato).
 
la frase "quel che non è scritto è lecito" è una parafrasi di quel che tu sostieni dalla lettura della normativa: siccome l'ascolto è libero e non è espressamente vietato acquistare portare con sè apparati ricetrasmittenti amatoriali, ne deduco che possa fare ascolto con quelli.
ora, al di là del fatto che la normativa dice il contrario, dunque il sillogismo è sbagliato in una delle premesse, giacché quando si parla di "installazione di stazioni" significa proprio "usare una radiolina" (poco importa se in rx o tx), nonostante il linguagio legislativo desueto e non consono agli odierni portatili, anche il metodo è sbagliato: nel diritto pubblico, ciò che non è espressamente consentito dalla legge è vietato; nel dubbio è vietato. salvo questioni da sollevare nelle sedi competenti sulla legittimità/costituzionalità della singola norma.
 
ah, quanto all'esame, come per la patente dell'auto, se studi sui quiz online magari passi la teoria, ma se non guidi la macchina sotto l'occhio esperto dell'istruttore difficilmente saprai guidare. solo perchè non c'è una prova pratica di fonia per i radioamatori non significa che quella parte costituisca un elemento fondamentale in un corso fatto "di persona". l'elettronica è solo una parte del tutto, nemmeno la più utile.
 
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