Varie albania, kosovo, montenegro

C’era una volta:
un Longobardo, un Piceno e un Tèrun
intrapresero un Viaggio;
i mali del Polenton sono stati, avere un meccanico scarso e, lasciarsi prendere dalle battute dei Sudisti.
I mali del Térun sono stati, imparare le battute del Nordista e, essere Barese….con tutto quello che ne consegue.
I mali del Piceno sono stati, avere avuto l’idea del Viaggio e, mettere assieme un Barese e un Milanese.


Cosa ne sia venuta fuori, è una cosa simpatica e che ancora una volta fa capire che i Mali dell’Italia, non stanno nelle diversità Culturali/Storiche quanto, avere dirigenti che a prescindere da Nord a Sud, riescono a scontentare gli uni e gli altri;
in un certo qual modo, unendo ancora di più il Paese.
Infatti, sentendo parlare dei Loro problemi e confrontandoli con i miei, ci si accorge quanto l’Italia sia “Unita”, almeno dagli stessi mali.

Per quanto riguarda il “Simpatico” bè,
vi lascio immaginare cosa possono fare un Milanese ed un Barese assieme;…..se non lo avete mai visto, organizzate un tour prendendo degli Amici geograficamente opposti e vedrete.
L’inizio è stato tranquillo ma sin dalla metà è stato un susseguirsi di frasi dialettali simpatiche e ripetitive e dette da ciascuno di noi con la propria cadenza…..uno scialo. L’ultima, quella che infine c’è rimasta in mente: “Ué! Sel custa chél’ cumpr!?”.
Per non parlare della canzone “Le vacanze dell’ottantatre!” che il Talino c’ha canticchiato (solo la prima strofa!!!) in continuazione…..’na tragedia!

Ma il Viaggio è stato anche un po’, Avventura;
perché ci capitano alcune “disgrazie” con la jeep e qualche nottata insonne per vari motivi.

Ci si ritrova al Fontana di Durazzo; ottimo ristorante albergo in riva al mare dove a parte le zanzare, il sole ti bacia fino alle 22,00 prima di tuffarsi nell’Adriatico.
Ovviamente quando io e Gianluca arriviamo, Talino, il Barese, dove volete che sta….a mangiare con il pc a portata di mano.

Anche se conosco Talino da qualche tempo e Gianluca da una sola esperienza di viaggio, m’era venuta l’idea di portare l’Italia a spasso in Albania; ma nei giorni immediatamente prima della partenza, qualche dubbio sulla Loro coesistenza, m’era sorto.
“Speriamo bene!” mi dissi infine, invece….fin da subito le cose sono andate bene, Talino di una naturalezza squisita (e vi posso garantire ch’è ‘na persona alquanto “strana”) e Gianluca (il Milanese), con la sua solita naturale “accondiscendenza”….a Lui, sembra quasi che il mondo può crollare senza toccarlo minimamente; in realtà non è così, standoci assieme poi, gli scappano improperi “mirati” ma, nasconde benissimo.
Per quanto mi riguarda, me la son goduta standomene quasi alla finestra a godermi cotanta simpatia.


Il percorso che avevo sviluppato era in parte conosciuto e in parte nuovo, ho cercato delle “varianti” all’asfalto in più punti, confidando anche sullo stato delle strade Albanesi che si sa, rasentano a volte l’assurdo.
Durazzo, Kruje, Skutari, Valbona, Peja, Valle del Tara (Parco del Durmitor), Kotor, Budva, Tirana.
Questo in sintesi lo svolgimento.

Si inizia subitissimo con un bello sterrato per arrivare a Kruje, salendo al L.go Liqeni i Bovilles da poco prima di Tirana. La forra è spettacolare malgrado le abbondanti cave e il lago artificiale immenso. Strada pietrosa e che sale a grandi tornanti in mezzo ad una Natura bucolica ancora largamente vissuta. Arrivare a Kruje poi, c’è una stradina che passa appesa ad una voraggine di trecento metri. Visita al Mercato del paese molto carino e poi via per raggiungere la Laguna Blu nei pressi di Lezhe; un posticino molto apprezzato per la presenza di ampie zone palustri, laghi, uccelli migratori…..zanzare.
Ma per “fortuna” piove e queste ultime ce le siamo perse.

L’indomani, con una parvenza di miglioramento delle condizioni meteo, si parte alla volta di Bajram Curri, percorrendo una lunga strada buona ma, dalle condizioni incerte; infatti questa è una vecchia strada ormai “baipassata” dalla superstrada che sale al Kosovo, un paio d’ore più rapida.
Ma prima di iniziare, subito un rumorino “nuovo” al differenziale anteriore.

Pochi chilometri e Gianluca propende per fermarsi in un meccanico e verificare.
Prima di partire, l’auto è stata dal meccanico di “sfiducia” tre mesi e, tra le altre cose, ha messo un differenziale anteriore nuovo che ora avrebbe solamente mille chilometri; l’olio all’interno del differenziale è colmo di “briciole” di metallo.
L’unica cosa da fare è sganciare l’albero anteriore e camminare con le sole ruote motrici posteriori. Ovviamente ciò non ci permetterebbe di percorrere tratti troppo dissestati infatti….un giorno dopo siamo impantanati in venti centimetri di fango con la Land che se ne voleva scendere in una scarpata.
Ne siamo usciti con l’aiuto di un camion e di una decina di Persone che non han voluto neanche che gli pagassimo la bevuta per il servizio offerto.

Quindi, con un albero motore in meno, saliamo la bella strada per Bajram Curri e così finalmente alla Valbona.
Che dire di questa Valle che tanto avevo desiderato visitare…..tanta pioggia che in pratica siam dovuti ripartire il giorno dopo, dell’Orso, neanche l’ombra anche perché la secchissima stagione ha fatto rovinare anzitempo le poche prugne cui il plantigrado ne va matto.
Ma anche una cosa, la Valle è talmente bella che se ne sono accorti anche gli Albanesi così, dopo anni di isolamento, ecco una bellissima nuova strada asfaltata che la percorre tutta di un fiato, permettendo a chiunque di ammirarla; chiunque vuol dire anche tutte quelle brave persone che amano fare pic nic e lasciare poi tutto il loro Schifo nel luogo, a testimonianza del Loro ringraziamento. E si che ci sta un bel cartello che dice la Valbona è bella, Pulita…..ahah….staremo a vedere.
Ma vorrei ritornarci per camminare sulle Sue Montagne.
Abbiamo passato quindi una notte tranquilla nel cottage di Catherine http://www.journeytovalbona.com/your-journey/how-to-get-here/
una Americana che ha trovato nella Valbona il posto dove “Fermarsi”….beata Lei.
Di Orsi neanche l’ombra ma guglie irte e pinnacoli di rocce, Pini Neri e Larici, Faggi e acqua….tanta acqua; nei fiumi e nell’aria….infatti è piovuto quanto basta per non farmi coronare il sogno di camminare su quelle Montagne, magari fino a Dober Dol, un Villaggio a milleottocentometri di quota dove “vivono” dodici famiglie di Pastori senza energia elettrica in un posto dove la legge è ancora il Kanun….un Codice di Onore arcano che lava anche col sangue se necessario, le angherie tra gli Uomini….come da noi ….più o meno!!


Lavata via la Valbona, lo sguardo e, il muso della Defender, volgono verso il Kosovo, martoriato dalla guerra fino a ieri ma oggi, pululante di voglia di rinascita.

L’Ortodossia ha reato dei bei Monasteri….protetti ancora dalle UN. Soldati Italiani, Croati, Chingalesi, Filippini…..
Ma che cavolo succede in questa Europa; i Filippini una volta venivano per lustrarci le scarpe all’angolo delle vie e adesso, ci vengono a proteggere da noi stessi.

Ci rimane anche il ricordo di un albergo di uno squallore da regime e il sapore di una pizza con la paprika prima di incamminarci per il Montenegro, la meta è il Canyon del Tara (il più profondo d’Europa) all’interno del Parco Nazionale del Durmitor.
E’ lì che incappiamo in una fanghiglia dalla quale ne usciamo solamente dopo un paio d’ore e la spintarella di una enorme camion; sotto gli sguardi increduli di una decina di carpentieri che dopo averci dato una grossa mano, non accettano neanche una bevuta di ringraziamento.
La Guerra deve avergli lasciato tanto di quell’amaro in bocca che con queste piccole/grandi azioni di solidarietà, probabilmente si sentono crescer dentro uno spirito nuovo, essere buoni come un tempo, quando si viveva in pace.

Il Durmitor è fantastico, sembra di stare sulle Alpi, immense pinete, laghi di che riflettono le cime crude, carsiche della nuda roccia alta duemilacinquecentometri.
Uno spettacolo.
Dormire a Trsa con la temperatura a zero gradi è stato uno scialo, la mattina, prima degli altri esco dal mio bungalow e mi faccio un giretto sulla collina dietro, in un susseguirsi di doline e faggi….solamente quando devo rientrare mi viene un tenue timore….ci sarà mica qualche campo minato qui attorno???
Ma che bel posto però….e l’Uomo non sa cogliere appieno, cumuli di cartucce e auto di cacciatori anche a notte fonda.
Ora, non so se mi spiego, siamo in un Parco Nazionale, a oltre duemila metri, roccia carsica affiorante e cime spoglie….gli unici animali che vivono in un posto così sono le Pernici, le Aquile e i Camosci….cosa cavolo vanno a cacciare ‘sti qua di notte?


Per fortuna il tempo volge al meglio, un bel sole ci accompagna alla discesa per la costa Montenegrina.
Scattiamo le foto direttamente dall’auto, senza fermarci se non verso Kotor quando finalmente, dopo cento chilometri di tortuosissima strada asfaltate, ci si affaccia letteralmente sopra il mare, mille metri sopra e laggiù, la nave della Costa Crociere sembra ancora piccolina….chissà cosa succede se fa l’inchino anche da queste parti.
I Paesi di questa zona sono molto turistici e belli da visitare, hanno castelli e chiese e la Stari Grad (Città Vecchia), lastricata con del calcare lucidissimo….mi capite se parlo di Dubrovnik?

A Budva poi, veramente bella, ci sta tutto lo sfarzo dei soldi sotto forma di mega barche che tanto stridono parcheggiate al fianco delle antiche mura. Milioni di euro ormeggiate lì senza avere un apparente senso logico….tutti e tre ci siamo chiesti cosa cavolo ci fai con uno yacht da cinquanta metri e tre o quattro piani? Bo?
A Budva abbiamo dormito in un hotel veramente da signori, tre camere a quindici euro a testa ma, veramente tutto nuovo, pulito, grande doccia e asciugacapelli; abbiamo avuto una gran fortuna trovarlo.

Al ritorno, abbiamo tempo per sostare un giorno e una notte a Tirana, la Capitale Albanese.
Che dire, dopo ormai tre o quattro volte che ci vengo, ogni volta è una sorpresa, da una parte piacevole perché la vedi alzare la testa a suon di musica, locali mozzafiato, spettacoli, traffico, macchinoni insomma….una vera città come le nostre, forse ancor più proiettata in avanti proprio per la “giovinezza” che ha ma; proprio questo aspetto occidentale che la fa assomigliare a ogni altra città “normale” a me, non piace.
Per carità, è giusto che anche Loro facciano la Loro strada ma, io mi sono innamorato dell’Albania bucolica, quella che mi fa tornare indietro nel tempo e che ormai, sempre più, vedo allontanarsi.
Ovviamente all’interno ci vorranno ancora decenni ma, i postumi di tanta frenesia e voglia di cambiare raggiungeranno in breve anche gli sperduti Villaggi di Montagna che si svuotano con la stessa velocità dei motoscafi nell’Adriatico.

Non posso farci nulla, è tutto troppo grande per me, anche la “piccola” Albania, al massimo potrei andarmene a vivere su uno di quei Paesini spersi tra le sponde dei grandi Laghi e attendere che qualcuno getti da quelle parti ancora un po’ di bitume.

Questa volta me ne torno felice per la Compagnia ma, con un sapore amaro alla bocca, sono triste e stanco di vivere lavorando dieci ore al giorno e pensare che tanta gente ha proprio nel lavoro abbondante, il proprio sogno.
Ma quanto sarebbe bello che lavorassimo tutti un po’ di meno ma….Tutti!!!
Viaggiare e conoscere le diversità, capire come viene fatto il pane, come si ara un campo, come si pesca con una batana, riconoscere i funghi….insomma, vivere per conoscere!

Ringrazio i miei Amici di Viaggio, squisiti compari di una Vacanza quasi spensierata senza programmi ne tempi certi. Sono convinto che, è così che si Viaggia veramente.
Grazie.
 
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si che ci stanno le foto ma, abbi pazienza, sto mettendole in ordine....purtroppo gli "estintori" mi sobbarcano ;)

grazie Ragazzi, si, sono convinto che Viaggiare senza programmi certi sia il sale che da sapore alla scoperta....diciamo che, l'unica cosa certa è quella di ....partire!!
 
Ciao Paolo.....si il Kosovo come l'Albania ed il Montenegro ....meritano davvero..........se sapevo che venivi in Kosovo ci saremmo incontrati......sono qui da quasi 6 mesi.....e lo conosco abbastanza bene.......belle le foto........
 
ciao Maurizio, non mi sono per nulla ricordato di averti sulla strada anche se, in realtà il Kosovo lo abbiamo appena sfiorato passando da Gjakova e Peja prima di entrare in Montenegro.
Sarà per la prossima volta.
 
Ma non era: "C'era una volta: un tedesco, un francese e un italiano"? eheh
Grazie del racconto, davvero particolare. Belle le foto del Lago Koman e della Valbona. Ma soprattutto bello il cottage dove avete pernottato!!!

Ora, non so se mi spiego, siamo in un Parco Nazionale, a oltre duemila metri, roccia carsica affiorante e cime spoglie….gli unici animali che vivono in un posto così sono le Pernici, le Aquile e i Camosci….cosa cavolo vanno a cacciare ‘sti qua di notte?


... beh in effetti!!!

Un saluto, Luca
 
Ultima modifica di un moderatore:
ma, sei sicuro di volerti guardare tutte le millecinquecentoventinove foto?
dai, dammi il tempo che ne elimino un pò.

Luca, in realtà anche se in effetti il cottage di Catherin è molto carino, non rappresenta assolutamente lo standard che davvero è, alquanto inferiore.
 
Dopo quanto letto e visto, la mia prossima uscita, oltre confine, credo che sarà in quei posti; Ti chiederò consigli e indicazioni.
Foto stupende (hai anche beccato il fratello di Pino Daniele. foto 290).
Grazie!!!
:)
 
quando vorrai andarci e chiedermi indicazioni sarò sempre disponibile anzi, io ci DEVO tornare per camminarci e quindi se vuoi si può fare assieme.
per alcune informazioni interessanti prendi la rivista "Montagna 360" del CAI, di Ottobre 2012, c'è un bel servizio proprio su quelle zone per l'apertura di un nuovo Sentiero Europeo.
 
In posti come quelli, per forza le foto vengono belle anche a te !!!:rofl:

Scherzi a parte, complimenti come sempre; bellissimi posti anche se, per i miei gusti, ho visto troppo asfalto.
Particolarmente interessanti gli scatti di Tirana, un miscuglio fra modernità e Albania originale, come abbiamo sempre visto in giro: lì però é tutto moltiplicato per mille !!!
 
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