Calorie per l'avventuriero

Ciao a tutti!

Il contenuto di questo messaggio è liberamente ispirato da "Le maniere più bizzarre per risparmiare peso".

Qualche tempo fa, ricordo, mia sorella è tornata dall'Algarve con dei prodotti tipici piuttosto curiosi: tra tutto, aveva attirato la mia attenzione una sorta di "salame" di carrube e frutta secca macinata che, per quanto avesse un sapore diabolico, mi aveva, in parte, illuminato: da quel momento porto talvolta con me un impasto simile, ma variabile a seconda del periodo (certo... rientrato a casa poi mangio ortodosso!).
Per esempio, la pasta di noci/nocciole/mandorle/... si può "legare" con pasta di fichi secchi, uvetta e poco miele: tirata ad "ostia" sottile e lasciata asciugare un poco, diventa una sorta di "pane elfico" rinvigorente e di scarso ingombro nello zaino.
É roba piuttosto zuccherina... e dunque non adatta a tutti, ma nulla vieta di triturare le suddette noci/... tostate con del sale grosso, a patto che non rilascino l'olio, e appallottolarle in pellicola.

Un procedimento analogo si può fare con la frutta acquosa, ma richiede essiccazione (un modo per risparmiare peso!) e attenzione più fine. Con le nespole germaniche, ad esempio, si ottiene un eccellente prodotto a crudo.
Il metodo classico per la gelificazione invece prevede la cottura.
Le mele cotogne, ad esempio, diventano cosí: 20022F102Fgelatinemele2-1.jpg

Un'altra cosa che porto in periodi freddi é la "Halva", un massiccio dai picchi glicemici scoperto in Turchia...

halva-sfusa.png

... e senza andar tanto lontano, anche dall'uva che si é appena vendemmiata o dai fichi si ricava un prodotto egregio: le vecchierelle, qui in paese, cucinano una mostarda talmente dura da poterla tagliare in cubi, simile a quella siciliana di fichi d'India (qui sotto), anche se per ora non l'ho mai incontrata in veste così creativa.
mostarda.png

Ne esiste anche un'alternativa meno densa, ma questa è un'altra storia...

...ad ogni modo, se anche voi avete qualche rimedio o aneddoto del genere da condividere, vuotare il sacco! :si:

P.s. non intendo far venire il diabete a nessuno!
 
Prodotti tradizionali anche se "industriali", che possono essere più o meno "naturali" a seconda del produttore:

> Pain d'epices (pane dolce al miele) (330 calorie/00g, 48% zuccheri, 1% grassi)
> torroncini (meglio morbidi), in fondo sono una miscela già bell' e pronta di miele e semi oleosi (500calorie, 30% di grassi, 50% di zuccheri)
> croccante al sesamo (530Kcal, 30% grassi, 38% carboidrati) e, naturalmente, croccanti vari (mandorle, nocciole ecc) eventualmente prodotti con l'aggiunta di miele
> un classico booster per ciclisti il fruttino zuegg che altro non è che marmellata di cotogne confezionata a dadini

credo che comunque la supplementazione calorica più diffusa sia la miscela di frutta secca e semi oleosi, ciascuno si può fare il proprio mix ed i costi possono essere estremamente contenuti se si evitano le esose confezioni monoporzione già imbustate e si prende la "materia prima" al discount, magari approfittando delle offerte speciali post-natalizie (vale anche per i torroncini ecc).

Parlando di calorie a lungo termine e non di booster calorici zuccherini credo sia d' obbligo citare il parmigiano e la carne conservata in tutte le sue forme (insaccati, carne secca (coppiette e quant' altro), carne affumicata...)

====

Glicemia: si suppone che la presenza di grassi rallenti il picco glicemico, anche io comunque mi associo alla raccomandazione di fare attenzione per eventuali problematiche di salute magari non ancora diagnosticate.
 
Ciao.
Dove lo trovi tutti quegli impasti? Parti dalla materia prima e li fai tu?

La Halva esce alla Lidl con i prodotti a tema Turchia

Se può interessare esce anche una cosa simile con il tema Grecia, inoltre con quest'ultimo escono anche le barrette al sesamo e alle mandorle tostate che danno una bella botta (queste ultime sono senza glutine).

Parlando di barrette al sesamo è da poco entrate in assortimento un altro tipo che è anche senza glutine
--- ---

Tra l'altro mi è passato per le mani un altro prodotto qualche giorno fa, la scheda nutrizionali dava kcal giganti ma non lo trovo più e non mi sono appuntato cos'era!!!!
Sabato che metto le mani nei promozionali lo cerco e vi dico..
 
Scusate se faccio il bastian contrario, ma tutti questi prodotti elaborati sono già semplicemente sostituibili con quello che ci offre la natura: noci, nocciole, mandorle, anacardi, semi di zucca, uva passa, fichi secchi ed albicoche secche.

Immagino conosciate già i valori nutrizionali degli alimenti sopre citati dai quali si evince che sono alimenti compatti, leggeri e con grandi quantità di zuccheri e grassi.

Poi, come dice @appenninocentrale, aggiungiamoci del parmigiano (che è un po' più elaborato ma nenanche tanto, è solo stagionato) ed i kit nutrizionale "compatto" è completo.
 
Qualsiasi cibo è caloria. Qual'è, in questo caso, la discriminante che sia per l'avventuriero?

Trasportabilità? Deperibilità? Apporto calorico/grammi? Performance? Instagrammabilità #bushcraft?
 
Qualsiasi cibo è caloria. Qual'è, in questo caso, la discriminante che sia per l'avventuriero?

Trasportabilità? Deperibilità? Apporto calorico/grammi? Performance? Instagrammabilità #bushcraft?
Un po' tutte le cose che hai detto: se c'è poca acqua (che non dà calorie) significa che è un alimento molto concentrato, molto calorico e quindi anche poco deperibile: di conseguenza ha il miglior rapporto calorie/peso e quindi ottimo per il trasporto.

Il rovescio della medaglia è che comunque necessitiamo anche di acqua e questi alimenti così conncetrati ovviamente ne richiedono molta per cui va tenuta in conto anche la possibilità di approvigionamento idrico.
 
Ben vengano i contributi piú sinceri e quelli un po' più disinteressati, i bastian contrario e i bastian diritto che intrecciano le trame del discorso per una discussione più ricca.
Vorrei aggiungere un pizzico di sale e pepe...

A mio parere, la differenza tra il portare tre chili di frutta secca, o una decina di mele tonde o una borsa colma di fichi, consiste in trasportabilità, praticità e... nell'anima del cibo che ci nutre.
Credo che del parmigiano contenga qualcosa di ben più nutriente di grassi e proteine: il sudore e la fatica per produrlo, innumerevoli fili d'erba lentamente ruminati.

Stoccare i cibi in questo modo, al di lá della instagrammabilitá di questi ultimi (cosa che dubito fortemente possa nutrire),
può anche essere esperienza gradevole: al pari di coloro che "limano" la grammatura dei prodotti nello zaino non giá solo per avere qualche etto di meno,
ma anche per rendere il loro viaggio più unico e personale, giacché questo lavoro precede la partenza e segue l'arrivo divenendo una passione che perdura,
cosí lavorare il cibo che portiamo, ma rendendolo più appetibile, più colorato, più morbido al tatto, può contribuire a tradurre una mera camminata in qualcosa d'altro.

Ma... tornando al nucleo del discorso,
va da sé che addensare cuocendo per eliminare l'acqua, essiccare, macinare e pestare siano tutti metodi che riducono notevolmente il volume della materia prima: inoltre, da non trascurarsi (ma qui rientriamo nel dominio di cui sopra), i cibi elaborati appropriatamente acquisiscono proprietà che precedentemente erano solo in potenza nei singoli elementi.

@NinjaMargaro ti rispondo a fondo valle:
preparo tutto partendo dai frutti e dai semi. Poi, a seconda dei casi, si può sbollentare, tostare, pestare, cuocere... creando varie combinazioni. É divertente.
Da me, abbiamo la fortuna di poter raccogliere noci e nocciole. Qualche mandorlo si trova ancora in giro. I vecchi Nespoli, i Giuggioli, i Bagolari risorgono. Gli alberi da frutto non mancano. Di uva ce n'è in ogni dove... e non è difficile farla seccare su un telaio (qui usiamo quella Lugliatica in toppia).
Son curioso di sapere cosa trovi Sabato!

I paioli giganti degli antenati riposan nei solai in attesa di essere riesumati.

Lembas.jpg
 
Ultima modifica:
Vorrei aggiungere un pizzico di sale e pepe...

A mio parere, la differenza tra il portare tre chili di frutta secca, o una decina di mele tonde o una borsa colma di fichi, consiste in trasportabilità, praticità e... nell'anima del cibo che ci nutre.
Sull' "anima del cibo" mi chiamo fuori...

Sono un pragmatico, ho una fomazione scientifica e non umanistica (sebbene al liceo andassi bene in italiano e filosofia :sleep:) per cui non si può fare tutto un calderone confrontando frutta fresca come le mele e la frutta secca.
Noci, nocciole, mandorle ecc. hanno il vantaggio di NON essere cibi elaborati, avere TUTTI i nutrienti necessari per sopravvivere, avere circa 6000 calorie al chilo per cui con un solo chilo di peso di cibo, ci posso fare 3 giorni.

Una mela da 150 g ha circa 60 calorie, 10 mele quindi sono un chilo e mezzo e ti danno 600 calorie, neanche un terzo di quelle che ti servono al giorno.
 
.... Qual'è, in questo caso, la discriminante che sia per l'avventuriero? ...
Ma certo peso, conservazione, trasportabilità... credo che il senso della discussione (non l'ho aperta io comunque) sia aumentare la varietà perché ciascuno di noi ha già i suoi cibi preferiti ma magari gli sono venuti a noia...
--- ---

Apporto di fibre supplementazione (se necessaria) di proteine

Per uscite di più giorni suggerisco, in mancanza di meglio, di portare crusca di grano tenero, la prendo al Naturasì (ma può trovarsi anche altrove) calcolando un cucchiaio o due al giorno anche una scorta per 7gg sta in una bustina e pesa pochi grammi. Per migliorare la "regolarità" (come la chiamano gli spot in Tv) le classiche prugne secche male non fanno (e poi è sempre frutta secca ).

Le proteine in polvere (io acquisto quelle di piselli su A. perché non mangio carne) si possono mettere in una bottiglietta di plastica di dimensioni adeguate. Una volta chiuso il tappo di certo polvere non ne esce ed è anche più robusta di una bustina di plastica.
 
Ultima modifica:
Dopo anni di spedizioni e di notti a casa passate a calcolare i grammi, e quindi affidandomi perlopiù ai prodotti in commercio, devo dire che sono tornato a preferire i cibi "naturali" ai "preparati" (tipo barrette).
La mia ragione è un'altra, di sicuro comune a molti: quando si è sotto sforzo, molte volte accadono fenomeni di rigetto del cibo e, alta quota o fatica, si diventa facilmente inappetenti (e spesso pigri sapendo di dover anche preparare da mangiare...).
Quindi la mia esperienza è di portare con sè cibi che "a valle" ci hanno sempre soddisfatto e fatto tornare l'appetito, quindi accattivanti per le nostre abitudini.
Per me me è successo con parmigiano reggiano, speck, prosciutto e dolci vari. Il tutto dosato e sotto vuoto, da portare ai vari campi pronti all'uso (monodosi).
Incredibile la pasta di mandorle, o i dolci mediorientali, già citati, di valore zuccherino mostruoso.
Altra esperienza sono state le maratone e le gare di ultratrail: dopo alcuni anni mi sono accorto che ai ristori davano in maggioranza solo cibi dolci - e compensavamo i sali con i beveroni - mentre dopo ore e ore di endurance forse il nostro corpo cerca altro, anche di solido. Mi sono guardato intorno e ho trovato anche le barrette salate (alla pizza, alla focaccia con origano, etc.) , al momento in vendita solo in Francia (Le Vieux Campeur) un rinomatissimo brand di outdoor di Parigi.
Studiate quelle, al mercatino di Canazei una decina di anni fa ho comprato una teglia in silicone per tavolette di cioccolato, e ho cominciato a prepararle da solo, come diceva @SpuMante, insieme ad un amico esperto di "alimentazione alternativa".
Devono piacere, in effetti il dolce in certi momenti va giù meglio...
 
Mi piace molta la frutta disidrata albicocche, mele, cocco, papaya, cedro ect ect...... ma se ne abuso diventano lassative.

Io sono convinto che per brevi periodi, uno o due giorni, uno possa assumere le calorie che gli servono come meglio crede, non dico bevendo bicchieri di olio di oliva zuccherato e mangiando carne cruda ma poco ci manca, però per periodi più lunghi, per attività escursionistiche "classiche" (no corsa, no alpinismo, no gare etc etc) mi hanno insegnato di assumere buona parte con i carboidrati (50%), pane riso pasta, che hanno la funzione di rilasciare nel tempo le calorie, pochi zuccheri semplici, che sono assimilati velocemente ma finiscono anche velocemente, grassi e proteine, indicativamente privilegiando un pò di più la parte proteica..... e devo dire che non mi sono mai trovato male.

Non amo le barrette, piuttosto pane e salame :) e se per questo devo usare uno zaino un pò più grande..... uso uno zaino più grande.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Io non sono mai stato fuori per più di una settimana e i miei pasti principali sono sempre stati a base di cous cous e di noodles prediligendo le buste da reidratare che si trovano nei vari supermercati.
Sempre alcune barrette, magari un pasto più sostanzioso i sfiziosi almeno per il primo pasto.
E se riesco della frutta.
 
La mia ragione è un'altra, di sicuro comune a molti: quando si è sotto sforzo, molte volte accadono fenomeni di rigetto del cibo e, alta quota o fatica, si diventa facilmente inappetenti (e spesso pigri sapendo di dover anche preparare da mangiare...).
Confermo che anche io nei trekking da più giorni divento inappetente, ed ho imparato che il cibo migliore da portarsi dietro è quello che poi hai voglia di mangiare!
Un sacco di volte di ritorno da trekking di N giorni ho riportato a casa qualche mezza dozzina di barrette... :ka:

Lezione imparata:
  • Bellissime e compattissime e nutritivissime le barrette, ma adesso nei trekking me ne porto dietro tipo una al giorno...max due
  • Quando faccio scarpinate ho voglia di cibo salato
  • Lo so che molti inorridiranno, ma in escursione una cosa che riesco SEMPRE a mangiare sono le patatine...e quindi nelle uscite da più giorni me ne porto dietro circa un etto al giorno per spuntini e aperitivi (roba un po' compatta ovviamente: fonzies, Rodeo, Paquita, Pringles, sticks...)
    Hanno un bel po' di calorie e sale... da evitare assolutamente nella vita normale, ma in escursione quando consumo 5000 cal al giorno e sudo N litri di acqua non ho sensi di colpa...
  • Poi porto anche circa 50g al giorno di anacardi (fra tutta la frutta secca è la mia preferita)
  • Buoni anche Giambonetti, Tuc, crostini all'erba cipollina...
  • (poi solite gallette+salame+asiago per pranzo, noodles per cena e biscotti+tè per colazione...ma qui sopra ho messo le cose un po' meno "standard")
 
Ultima modifica:
... in escursione una cosa che riesco SEMPRE a mangiare sono le patatine...
Intendi al termine della giornata di cammino oppure durante? Facendo hiking, quindi con "terzo tempo" al bar, la voglia di patatine è effettivamente tanta, immagino che lo stesso possa valere a fine giornata anche se si pernotta fuori...

... devo dire che la voglia si è ridotta parecchio da quando provvedo una adeguata supplementazione di potassio, ma non escludo che non sia una cosa puramente psicologica... ...certo di sale a quel punto non ne ho più bisogno...

... invece durante la parte attiva della giornata qualsiasi cosa che impegna la digestione senza dare un apporto zuccherino immediato mi taglia le gambe ...

Naturalmente tutto ciò è molto soggettivo...
 
In trek mangio per sopravvivere non cerco il gusto. Consideriamo cibi poco deperibili, che possono sopportare temperature di 30 gradi o sottozero per giorni, calorici, naturali. Non cibi che danno disturbi di stomaco o prodotti industriali al gusto conservanti. Le barrette hanno un gusto che dopo un po’ va a noia e in estate sono molle e in inverno di marmo. Seguo con interesse, se mi aiutate a variare da gallette, taralli, cioppini integrali, ginevrine, latte in polvere, frutta secca sgusciata, caffè solubile, sali e burro di arachide in inverno. Il mio stomaco vi ringrazierà.
 
... barrette della Kelloggs. ...
Kellogs è senz' altro una garanzia come marchio, comunque di "nut bar" (=ingrediente principale semi oleosi) se ne trovano...

...almeno per me nelle uscite di un giorno non trovano impiego, in quelle di più giorni sicuramente è diverso...
--- ---

I ricciarelli e gli amaretti morbidi in generale (la denominazione ricciarelli mi risulta essere riferita solo quelli senesi, ma se ne fanno anche altrove, sicuramente nel Lazio) hanno calorie e contributo grassi / zuccheri simile alle nut bar (450 e più calorie, 24% grassi) se ne trovano anche in varianti al pistacchio ecc
 
Ultima modifica:
Alto Basso