AGGIORNAMENTO
Saltata la scadenza del 8 settembre in cui Decathlon avrebbe dovuto ricominciare il restock delle bici gravel (secondo il negozio di Castelletto Ticino), mi sono rimaste altre 2 date su cui sperare: il 17/9 (secondo Rescaldina) e il 5/10 (secondo servizio clienti). Ho bell’e capito che nessuno di quelli che sbilancia ha idea realmente di quel che succederà. A riprova di ciò, passato anche il 17/9, le gravel restano non disponibili per l’acquisto.
Presa coscienza, venerdì scorso ho riflettuto e deciso di considerare l’idea di guardare nell’usato di
@Cmps.
Mi sono iscritto al gruppo Facebook “Mercatino Gravel” sabato mattina, dato un’occhiata agli annunci aperti e contattato senza successo un romano che vendeva proprio la RC520. Chiesto di venirmi incontro fino a Firenze, non mi ha più dato risposta.
Sabato pomeriggio è stato messo un annuncio di una RC500 taglia L, ho studiato un po’ il modello e domenica sono andato a prenderla dalle parti di Settimo Torinese.
La bici esce come stradale, con copertoni da 28mm lisci (invece dei 35mm gravel sulla RC520), cambio Shimano Sora 2x9 50/34 - 11/32 (invece del Shimano 105 2x11 50/34 - 11/32) e manubrio stretto da strada.
Praticamente nuova, con 15km all’attivo (reali, è tutto nuovissimo e luccicante, ferma dal 2020 per taglia errata e tante buone intenzioni perse nel lockdown), borsellino sottosella e sopratelaio, pompetta, doppio portaborraccia e copertoni gravel da 700x35mm, me la sono portata via a 600€.
Ho già sostituito la sella con quella Italia in gel che avevo sulla vecchia MTB (che uso solo per andare a lavorare in settimana per 2km a tratta) e sto facendo qualche uscita vicino casa per prendere confidenza con i rapporti.
In arrivo con il buono Decathlon rimasto intoccato borse, casco, luci, pantaloncini con fondello, camere d’aria per i 700x35mm e cassetta Microshift 11-42 con prolunga per il deragliatore.
Devo solo capire se la borsa da manubrio si adatterà con il manubrio stretto da strada e se posso raddoppiare il nastro sul manubrio (che resta l’unica parte scomoda della bici).