Alpinismo La Rocca di Penna della Rocca

Dati

Data: 14/02/2012
Regione e provincia: Umbria, Terni
Località di partenza: Terni, chiesa S. Giovanni a Piedimonte
Località di arrivo: Terni, chiesa S. Giovanni a Piedimonte
Tempo di percorrenza: 2h circa
Grado di difficoltà: II
Descrizione delle difficoltà: arrampicata su roccia
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: assente
Dislivello in salita: 180
Dislivello in discesa: 180
Quota massima: 530
Accesso stradale: da Terni per Borgo Rivo, verso vocabolo Madonna dell'Olivo

Descrizione

Preso dall'insaziabile voglia di usare mani e piedi per andare per monti decido il lunedì di andare a "scalare" la Rocca a sinistra dello sperone di Penna della Rocca, direttamente sopra la Madonna dell'Olivo a Terni, dove il 14 febbraio è festa. Quindi con il compare si decide di andare presto per tornare presto.
La mattina è fresca ma non fredda, anche se la roccia gela un poco le mani.
Lasciata la macchina al parcheggio iniziamo a salire per l'evidente linea che conduce alla torre diroccata a guardia della conca.
La progressione è facile e divertente, le placche calcaree sono sicure (nel senso che non si muovono), ma la roccia in alcuni punti è instabile e si rischia qualche scivolone se non si saggia prima di caricare. Tracce della recente neve nei punti in ombra rivelano il passaggio di qualcun altro prima di noi, ma l'esposizione a sud ed il movimento ci permetteno di non infreddolirci.
Scegliamo di superare qualche salto di roccia per la via più difficile e forse facciamo qualche passo sul III, ma non sono sicuro (sulla foto con la placca con a sx il buco noi siamo passati dritti, ma passando sopra il buco non è più di un I abbondante).
La via da seguire è sempre evidente e l'unica cosa a disturbare la progressione è l'abbondante verdura che oscura la visuale ma non crea mai problemi. Prima di spuntare ai piedi della torre si supera una facile e divertente placchetta di quattro metri di altezza che è quella in foto.
Bellissima la sorpresa della neve all'interno delle mura diroccate che ha creato una sorta di giardino di inverno, molto suggestivo nella luce del sole che filtra da fori e parti crollate.
Si discende nel canalone sulla sinistra della torre anche questo evidente percorso per poi arrivare alla chiesa a valle a pochi metri dal parcheggio.
Salita divertente, facile, non pericolosa, che si pone al confine tra l'escursionismo e l'alpinismo. Forse definirla uscita alpinistica è esagerato ma dire che è escursionismo è sottostimare la necessaria capacità di arrampicare e la confidenza con dei movimenti che in alcuni casi, con persone poco avezze o paurose, avrebbero potuto richiedere uno spezzone di corda non tanto per una difficoltà tecnica quanto psicologica, considerando che ci sono un paio di punti lievemente esposti e salti mai più alti di quattro cinque metri.
 

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Ultima modifica di un moderatore:
Complimenti per l'uscita.
Mi piacciono molto queste salite tra escursionismo e alpinismo. Si sale senza corde ed imbraghi e si può variare sempre il percorso a proprio piacimento, senza rischiare più di tanto.
 
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