infatti, a parte il "piccolo" contrattempo dei 600 mt di dislivello da rifare in salita dopo 10 ore di cammino, è veramente una valle spettacolare.
In effetti ripensando un po' a tutti i possibili itinerari è un posto quasi inaccessibile nel senso letterale del termine, dove ci si può finire solo per sbaglio (esattamente come noi).
Poiché è cieca e per arrivarci non si può partire "da sotto", da qualsiasi parte la si prenda occorre una vera circumnavigazione con tanto di salita e ridiscesa che poi significano, al ritorno, nuovamente risalita e ridiscesa.
Il che significa in ogni caso oltre 3000 m. di dislivello (a occhio credo che facendo a/r passando dall'Acquaviva siano addirittura 3300/3400).
L'unica opzione "umana" per raggiungerla, che quindi si può pensare di fare intenzionalmente e non appunto "per sbaglio", è partire e tornare dal Blockhaus, perché bene o male sta a oltre 2000 m.
Ma anche questo credo che non lo faccia nessuno perché a nessuno verrà mai in mente di pianificare un itinerario che abbia come meta finale, di fatto, un canyon come quello (cioè un imbuto in discesa) anziché una cima.
Quindi la morale di tutto ciò credo sia che lì di esseri umani - perlomeno in primavera/estate/autunno - se ne siano visti ben pochi nell'arco dei secoli dei secoli, certo non più di quanti se ne siano visti nelle aree più sperdute del pianeta. Con la differenza, però, che si tratta di Italia

Forse solo in inverno ci capita qualcuno perché i salti diventano una favolosa cascata di ghiaccio, e forse perché addirittura i dislivelli sono appianati dalla neve rendendo così il canyon raggiungibile anche dal basso: però il discorso di prima vale lo stesso perché in quel caso le rocce sono comunque sepolte sotto uno strato di ghiaccio e neve e molte di quelle meraviglie non sono visibili (le impronte fossili, la neve perenne confusa con l'altra, gran parte dei massi), quindi è come se si fosse in tutt'altro ambiente.