Sono pienamente d'accordo. Gli ordini e i titoli sono una cosa che tiene del settecento. Una vergogna per una società moderna.Condivido le perplessità di chi mi ha preceduto e trovo che il punto di @surf colga nel segno, si vede che ha esperienza in materia di professioni.
Anche io vengo da una professione regolamentata e capisco le tue aspirazioni a costruire una categoria di professionisti seri e affidabili, ma la realtà è che gli ordini professionali, le codificazioni e altri retaggi dell '800 funzionavano (forse?) fintantoché si discuteva tra gentlemen.
Quando si è usciti dal sistema elitario e aristocratico, per proletarizzare le professioni (mi scuso per questo linguaggio retrò) il sistema, a mio modestissimo parere, è andato in crisi. E' difficilissimo trovare una sintesi tra tanti diversi punti di vista e modi di intendere lo stesso lavoro, secondo me impossibile, per di più quando l'enorme concorrenza porta a una commistione malsana, o meglio un conflitto, tra interessi personali e interessi di categoria.
Io sarei per l'abolizione del mio ordine professionale, dal quale non ho i vantaggi di tutela che auspico, ma solo costi e prese in giro, né ce li ha la categoria nel suo complesso. Chi gestisce l'ordine, tutela solo sé stesso.
Piuttosto, come suggerisce @surf , in un'epoca di libero mercato, bisognerebbe puntare sugli strumenti che rendono effettiva - e non falsata - la libera concorrenza: il feedback, lo strumento di valutazione performance proveniente direttamente dai clienti, in ultima analisi, l'informazione. Se c'è clientela informata, anche la categoria professionale fa autoselezione e solo i migliori spiccano, altrimenti sarà sempre pieno di mediocri improvvisati che lavorano solo per conoscenza.
A differenza di quel che dice @znnglc , nelle professioni intellettuali o nei servizi in genere, dove non c'è un prodotto materiale messo sul mercato, è molto difficile aprire questo canale di comunicazione tra clienti: se un prodotto è fallato, l'informazione circola, grazie al web, ma se un servizio è stato reso male, specie quando un servizio è individualizzato sul singolo cliente, ben difficilmente si potranno dare giudizi o fare paragoni. Qui si annidano i furbetti.
P.S.
Sento spesso in giro: ... Ma lei è geometra, ingegnere, o dottore? Ma no, se hai la laurea breve sei ingegnere, ma non sei dottore. Ma sei iscritto all'ordine? Ma la tua laurea e riconosciuta? Come diceva Fantozzi "... una cagata pazzesca!"