Dunque dunque, che fare nel lungo ponte del 2 Giugno? Stare stravaccati sul divano a mangiare patatine o camminare, camminare, camminare alla ricerca dell'orapo perduto? Bé, nonostante il divano fosse lì che mi tentava alla fine ho deciso di andare in cerca di orapi con due fidati amici (che poi conoscono i posti e conoscono la pianta meglio di me!).
Partito da Roma con moglie, cane e coniglio nano al seguito sono arrivato in quel di Pescasseroli speranzoso di trovare gli orapi per poter fare uno dei tanti piatti che questa verdura permette di cucinare: orapi e carratelli. Ora, dovete sapere che gli orapi non crescono dietro casa, tipicamente si trovano vicino gli stazzi dei pastori in alta montagna per cui c'è da camminare un po'...però se li trovi la tua fatica sarà ricompensata, quindi sia venerdì che sabato siamo andati a caccia.
L'orapo è uno spinacio selvatico, il suo nome scientifico è Chenopodium bonus Henricus ( Chenopodium bonus-henricus - Wikipedia ), può essere cucinato in diversi modi che poi vi dirò. La pianta è questa:
si riconosce dalle foglie e dalla polverina bianca che c'è sotto le foglie e lungo il gambo; va colta quando non c'è ancora il fiore. Poiché contiene molto ferro non è consigliabile strafogarsi di orapi ma mangiarne pochi durante l'anno, anche perché trovandosi solo in questo periodo devi fare un'adeguata scorta per tutto l'anno successivo
.
Purtroppo io andavo abbastanza a rilento perché ancora non conosco bene la pianta, quindi ne ho fatti tre miseri sacchetti, i miei amici invece hanno viaggiato sui 5 chili...; i paesani anche di più, specialmente quelli che hanno un ristorante.
Ah, la pianta è bassa e quindi tocca stare chinati per raccoglierla e poi cresce vicino le ortiche quindi portatevi dei guanti; visti da lontano sembrerete dei pakistani che raccolgono il papavero per farne droga...

Comunque, bando alle ciance veniamo alla parte più interessante: la cucina.
Lavate gli orapi, li sbollentate in acqua bollente e li ripassate in padella con aglio e peperoncino. A parte cucinate i carratelli che avrete comperato nel negozio di pasta all'uovo che c'è vicino la casa di Benedetto Croce (se siete a Pescasseroli, altrimenti vi dovete cercare un buon negozio di pasta fatta a mano). Cotti i carratelli li ripassate in padella con gli orapi.
Altra ricetta: aggiungete agli orapi un po' di formaggio grattugiato e delle uova mentre li saltate in padella, non deve venire una frittata quindi non esagerate con l'uovo.
A Barrea fanno una sagra degli orapi e lì potete gustare anche la variante orapi e fagioli di cui però non conosco la ricetta.
Vi lascio con qualche foto delle due escursioni
e con la foto del bbq "quasi" pronto ad ospitare arrosticini e salsicce d'accompagno agli orapi.
Ciauz.
Partito da Roma con moglie, cane e coniglio nano al seguito sono arrivato in quel di Pescasseroli speranzoso di trovare gli orapi per poter fare uno dei tanti piatti che questa verdura permette di cucinare: orapi e carratelli. Ora, dovete sapere che gli orapi non crescono dietro casa, tipicamente si trovano vicino gli stazzi dei pastori in alta montagna per cui c'è da camminare un po'...però se li trovi la tua fatica sarà ricompensata, quindi sia venerdì che sabato siamo andati a caccia.
L'orapo è uno spinacio selvatico, il suo nome scientifico è Chenopodium bonus Henricus ( Chenopodium bonus-henricus - Wikipedia ), può essere cucinato in diversi modi che poi vi dirò. La pianta è questa:
si riconosce dalle foglie e dalla polverina bianca che c'è sotto le foglie e lungo il gambo; va colta quando non c'è ancora il fiore. Poiché contiene molto ferro non è consigliabile strafogarsi di orapi ma mangiarne pochi durante l'anno, anche perché trovandosi solo in questo periodo devi fare un'adeguata scorta per tutto l'anno successivo

Purtroppo io andavo abbastanza a rilento perché ancora non conosco bene la pianta, quindi ne ho fatti tre miseri sacchetti, i miei amici invece hanno viaggiato sui 5 chili...; i paesani anche di più, specialmente quelli che hanno un ristorante.
Ah, la pianta è bassa e quindi tocca stare chinati per raccoglierla e poi cresce vicino le ortiche quindi portatevi dei guanti; visti da lontano sembrerete dei pakistani che raccolgono il papavero per farne droga...


Comunque, bando alle ciance veniamo alla parte più interessante: la cucina.
Lavate gli orapi, li sbollentate in acqua bollente e li ripassate in padella con aglio e peperoncino. A parte cucinate i carratelli che avrete comperato nel negozio di pasta all'uovo che c'è vicino la casa di Benedetto Croce (se siete a Pescasseroli, altrimenti vi dovete cercare un buon negozio di pasta fatta a mano). Cotti i carratelli li ripassate in padella con gli orapi.
Altra ricetta: aggiungete agli orapi un po' di formaggio grattugiato e delle uova mentre li saltate in padella, non deve venire una frittata quindi non esagerate con l'uovo.
A Barrea fanno una sagra degli orapi e lì potete gustare anche la variante orapi e fagioli di cui però non conosco la ricetta.
Vi lascio con qualche foto delle due escursioni
e con la foto del bbq "quasi" pronto ad ospitare arrosticini e salsicce d'accompagno agli orapi.
Ciauz.
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