Dati
Data: 21/9/2020
Regione e provincia: Friuli - Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: Pontebba
Tempo di percorrenza: 4 h 30' circa (escluse le pause)
Chilometri: 8, 5 circa
Dislivello in salita: 1150 m circa
Quota massima: 1583 m
Accesso stradale: il sentiero parte dalla stradina posta a quota maggiore che da Pontebba entrano nella strada per il Passo Pramollo
Descrizione
Ultima esperienza, per quest'anno, nel mio amato Friuli. Poteva essere un anello ma il sentiero, per le mie capacità l'ho trovato inagibile per la presenza di molti rami caduti proprio sulla parte attrezzata. Riguardando la cartina avrei potuto ovviare nel scendere di quota tramite il sentiero 501A e ritornare al punto di partenza tramite una mulattiera che fiancheggia la strada statale, pazienza. Personalmente questo percorso l'ho trovato bello non tanto per i paesaggi ma per aver compreso meglio la morfologia del territorio tenendo conto delle escursioni fatte in zona nel mese di luglio.
Sin dalla partenza si riconosce la cima del M. Brizzia (di notte la croce di vetta s'illumina)
e prendo il sentiero 501 avendo modo di vedere sempre meglio la meta.
Dopo circa due ore dalla partenza raggiungo la croce di vetta
e scatto le foto a 360° (in verità sarebbero di meno perchè un tratto della cima è coperto dal bosco), in senso orario: la Val Canale ed era visibile persino il Mangart, la cima più alta ovviamente è il Montasio,
il Canel del Ferro, a destra la Val d'Aupa con in mezzo il M. Slenza ed in fondo il Zuc dal Bor,
la Val d'Aupa e Val Pontebbana e tra loro le Crete del Cronz, in fondo il Sernio,
in primo piano il Malvueric e in secondo piano il M. Cavallo di Pontebba,
il M. Cerchio (quello appuntito),
il Gartenkofel
ed infine il Scinauz.
Ritorno ai miei passi e mi dirigo per il sentiero 531 che per le mie capacità è inagibile (troppi rami caduti in un tratto attrezzato) non impedendomi però di salire sulla cima meridionale del M. Bruca
dove è presente un omino di pietra con un bastone incastrato.
Qua il panorama è proprio a 360° e differente da quello che si vede sul M. Brizzia, riconoscendo il M. Brizzia
non si vedeva più il Canale del Ferro e la Val Potebbana ma solo la Val d'Aupa,
si riconosceva oltre al Malvueric e al M. Cavallo di Pontebba anche la Creta di Aip,
il Gartenkofel era maggiormente visibile ma si vedevano anche e bene (la foto non rende) gli impianti di risalita per lo sci invernale
ed infine non era più visibile la Val Canale.
Ritorno al punto di partenza facendo lo stesso percorso di salita.
Data: 21/9/2020
Regione e provincia: Friuli - Venezia Giulia, Udine
Località di partenza: Pontebba
Tempo di percorrenza: 4 h 30' circa (escluse le pause)
Chilometri: 8, 5 circa
Dislivello in salita: 1150 m circa
Quota massima: 1583 m
Accesso stradale: il sentiero parte dalla stradina posta a quota maggiore che da Pontebba entrano nella strada per il Passo Pramollo
Descrizione
Ultima esperienza, per quest'anno, nel mio amato Friuli. Poteva essere un anello ma il sentiero, per le mie capacità l'ho trovato inagibile per la presenza di molti rami caduti proprio sulla parte attrezzata. Riguardando la cartina avrei potuto ovviare nel scendere di quota tramite il sentiero 501A e ritornare al punto di partenza tramite una mulattiera che fiancheggia la strada statale, pazienza. Personalmente questo percorso l'ho trovato bello non tanto per i paesaggi ma per aver compreso meglio la morfologia del territorio tenendo conto delle escursioni fatte in zona nel mese di luglio.

Sin dalla partenza si riconosce la cima del M. Brizzia (di notte la croce di vetta s'illumina)

e prendo il sentiero 501 avendo modo di vedere sempre meglio la meta.

Dopo circa due ore dalla partenza raggiungo la croce di vetta

e scatto le foto a 360° (in verità sarebbero di meno perchè un tratto della cima è coperto dal bosco), in senso orario: la Val Canale ed era visibile persino il Mangart, la cima più alta ovviamente è il Montasio,


il Canel del Ferro, a destra la Val d'Aupa con in mezzo il M. Slenza ed in fondo il Zuc dal Bor,

la Val d'Aupa e Val Pontebbana e tra loro le Crete del Cronz, in fondo il Sernio,

in primo piano il Malvueric e in secondo piano il M. Cavallo di Pontebba,

il M. Cerchio (quello appuntito),

il Gartenkofel

ed infine il Scinauz.

Ritorno ai miei passi e mi dirigo per il sentiero 531 che per le mie capacità è inagibile (troppi rami caduti in un tratto attrezzato) non impedendomi però di salire sulla cima meridionale del M. Bruca

dove è presente un omino di pietra con un bastone incastrato.

Qua il panorama è proprio a 360° e differente da quello che si vede sul M. Brizzia, riconoscendo il M. Brizzia

non si vedeva più il Canale del Ferro e la Val Potebbana ma solo la Val d'Aupa,


si riconosceva oltre al Malvueric e al M. Cavallo di Pontebba anche la Creta di Aip,

il Gartenkofel era maggiormente visibile ma si vedevano anche e bene (la foto non rende) gli impianti di risalita per lo sci invernale

ed infine non era più visibile la Val Canale.

Ritorno al punto di partenza facendo lo stesso percorso di salita.
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