Escursione Sibillini, 1/2 Anello Nord

Parchi delle Marche
  1. Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati

Data: 30/09/14
Regione e provincia: Marche (FM)
Località di partenza: Santuario Madonna dell'Ambro
Tempo di percorrenza: 11 ore complessive
Chilometri: 23
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: oltre i km e il dislivello, direi nessuna
Periodo consigliato: giornate non troppo calde (in caso di neve adeguatevi)
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1930
Dislivello in discesa: 1930
Quota massima: 2092
Accesso stradale: Santuario della Madonna dell'Ambro

Descrizione

Lungo anello non impegnativo che permette di ammirare il Versante Nord della cresta della Priora, la zona del M.Rotondo, Il gruppo del Bove e la val di Panico, nonché la superba parete rocciosa del Balzo Rosso, per poi sconfinare su Marche e Umbria.

Queste le foto: https://www.youtube.com/watch?v=A_nffLivzl8

E questa la relazione:

Dopo aver compiuto l'anello sud dei Sibillini ed esser finalmente stato accettato alla corte di Sua Maestà il Vettore, ho pensato che fosse opportuno omaggiare anche la Regina dei Sibillini: la Priora.

Guardo sulla mappa e scorgo un percorso del tutto affine al precedente: anello tutto in cresta con partenza dalla valle che separa le dorsali; i km e il dislivello sono simili e, come nell'altro anello, c'è la possibilità di bivaccare a metà percorso.

L'idea era di partire il 29 settembre in tarda mattinata dal santuario della Madonna dell'Ambro, di salire a Campolungo, di percorrere la cresta che porta al Tre Vescovi e di pernottare al rifugio del Fargno (che in questo periodo è aperto solo i fine settimana ma, grazie alle indicazioni di Mauro Zetacane, ho saputo che avrei potuto usufruire del porticato per poter contare almeno su un tetto sulla testa).

Il giorno dopo sarei salito sul Berro, sulla Priora e poi sarei tornato al santuario.

Però, il giorno della partenza, sono stato impegnato e non sono potuto partire, così ho dovuto scegliere se posticipare tutta la gita oppure tentare di farla tutta nella giornata di ieri. Non sapendo resistere alle previsioni meteo che davano tempo ottimo e considerando che potevo sperare ancora in almeno 12 ore di luce, scelgo l'uscita giornaliera.

Per sfruttare al massimo la luce disponibile decido di andare a dormire direttamente al santuario (tanto lo so già che quando so che devo alzarmi presto non riesco ad addormentarmi fino ad un'ora prima che suoni la sveglia :) fortuna la mia Combo furgonata ;)).

Mi sveglio alle 6 che è ancora buio e mi preparo il tè. Alle 6:40, con le prime luci, m'incammino e mi dirigo verso la poderosa parete rocciosa del Balzo Rosso che mi “ipnotizza” finché non scompare dalla vista.

In breve arrivo a Campolungo dove vengo “assalito” da due cucciolotti di cane pastore che forse sperano in qualche “regalino”.

Da qui devo risalire il faticoso versante est del Monte Amandola che mi porterà finalmente in cresta.

In questo punto la cresta non è segnata da un vero e proprio sentiero ma è comoda e tranquilla e offre panorami magnifici sulla cresta della Priora, sul M. Rotondo e sul resto delle marche alternati alla consueta danza di nuvole.

So di aver raggiunto il Castel Manardo per forza di cose, ma non ho visto nessun segno che lo indicasse, comunque dentro di me avevo la segreta ambizione di salire anche il Monte Acuto che è l'antecima del 3 Vescovi ma, come appare alla mia vista, capisco immediatamente perché gli è stato dato quel nome e perché il sentiero lo ignora senza scrupoli e, senza rimpianti, lo eviterò pure io.

Arrivo sul 3 Vescovi dopo quasi 6 ore di cammino e inizio a considerare seriamente la possibilità di rinunciare al giro previsto e di tagliare per la valle dell'Ambro: mi restano poco più di 6 ore di luce e, da forca Angagnola con i dislivelli accumulati nelle gambe, la Priora appare davvero lontana.

Scelgo di scendere alla sorgente dell'Ambro che troverò “presidiata” da una mandria di mucche e protetta dai tronchi trascinati dalla neve (non mi sarà facile raggiungerla).

Da qui scelgo di prendere il sentiero 226 che percorre la sponda sinistra. Il sentiero, già percorso nel verso opposto in passato, ha più salita di quanto ricordassi ma è per lo più comodo se si esclude la parte che costeggia il Balzo Rosso (sempre affascinante).

Infine torno alla macchina alle 17:45, risparmiando 1 km e 250 mt D+ rispetto al percorso originale e mi resta il “cruccio” che avrei potuto compierlo senza troppi problemi ma non rimpiango niente: adesso ho la scusa per tornarci ;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
bene bene...noto con immenso piacere che sei tornato alle alte quote definitivamente :music:
Ne stai facendo una piu' bella dell'altra, bravo!
 
Eggià!!! Ho deciso di esplorare un po bene i Sibillini e, visto che ho l'attitudine a mancare il bersaglio al primo tentativo :D, penso che mi ci vorrà un po di tempo.

Comunque, "definitivamente" è una parola grossa, sono molto volubile: già ho in mente qualche "rampicozzata" a quote più modeste ma ... mi manca il tempo per compiere tutti i miei programmi :)
 
Grande Matteo,
Il manardo non presenta nessun omino di cresta o croce.............giusto che mi hai dato un' idea.......provvedero'.
Riguardo all' acuto xo', permettimi di dite che hai fatto male, da sotto un po di soggezione la mette, ma andando su, ti affascina alla grande.............è nel programma invernale dell' A.D.S.
scusami una curiosità, hai mai fatto la costa vetiche??
Complimenti per la scelta dell' itinerario, vario ed elegante.........

Ti saluto, mauro
 
Grazie Mauro (anche per le mie assillanti domande ;)).

Il Castel Manardo è segnato da una palina segnavia: lo so perché è il punto più alto appena al di fuori del parco, però una piccola identificazione gratifica di più ;).

Per l'Acuto, quando me lo sono trovato davanti non avevo ancora deciso di rinunciare all' "impresa" e ho voluto risparmiare le forze. È vero che dalla sella che lo separa dal 3 Vescovi fa meno effetto, ma ho deciso di ripiegare che ero già a forca Angagnola e a sul punto mi sono detto: "se me la sento di tornare lassù, tanto vale proseguire per la Priora" :).

La costa Vetiche la ricordo bene: 2 anni fa partii da Bolognola per la gola dell'Acquasanta per poi ridiscendere il fiume fino all'asfalto e risalire la btecciata fino all'attacco della costa, il tutto con 15 kg di zaino. Ho risalito la costa Veti che fino alla prima faggeta per poi scendere sulla valle del Fargno.

Quella costa, quel giorno, mi ha spaccato :).

A vederla dall'alto ieri mi è sembrata una divertente via per il M. Rotondo, ma ho paura nasconda qualche insidia di troppo ... tu che la conosci che dici??
 
Grazie Mauro (anche per le mie assillanti domande ;)).

Il Castel Manardo è segnato da una palina segnavia: lo so perché è il punto più alto appena al di fuori del parco, però una piccola identificazione gratifica di più ;).

Per l'Acuto, quando me lo sono trovato davanti non avevo ancora deciso di rinunciare all' "impresa" e ho voluto risparmiare le forze. È vero che dalla sella che lo separa dal 3 Vescovi fa meno effetto, ma ho deciso di ripiegare che ero già a forca Angagnola e a sul punto mi sono detto: "se me la sento di tornare lassù, tanto vale proseguire per la Priora" :).

La costa Vetiche la ricordo bene: 2 anni fa partii da Bolognola per la gola dell'Acquasanta per poi ridiscendere il fiume fino all'asfalto e risalire la btecciata fino all'attacco della costa, il tutto con 15 kg di zaino. Ho risalito la costa Veti che fino alla prima faggeta per poi scendere sulla valle del Fargno.

Quella costa, quel giorno, mi ha spaccato :).

A vederla dall'alto ieri mi è sembrata una divertente via per il M. Rotondo, ma ho paura nasconda qualche insidia di troppo ... tu che la conosci che dici??

l'unica insidia si chiama "balzo me moro" (nome ovviamente finto made in A.D.S.)
è un mini mini balzo rosso,una parete rocciosa al quale bisogna arrivare ai suoi piedi per poi aggirarla,si puo' aggirare in due modi (come foto)
poi dopo forcella della cucciolara,c'è un altro trattino da aggirare,simile, ma molto piu' piccolo e meno insidioso,
cmq si sale su porche grandi,ma il tutto misto a roccette,bisogna fare attenzione,ti dico che anche se non c'è la neve,io li' uso la piccozza
ti saluto matteo!
ps:bolognola/costa vetiche/monte rotondo/valle del fargno/bolognola,secondo me sarebbe il piu' bell'anello dei sibillini
51.JPG
 
cmq si sale su porche grandi,ma il tutto misto a roccette,bisogna fare attenzione,ti dico che anche se non c'è la neve,io li' uso la piccozza
ti saluto matteo!
ps:bolognola/costa vetiche/monte rotondo/valle del fargno/bolognola,secondo me sarebbe il piu' bell'anello dei sibillini

Adoro il Balzo Rosso, ieri, passandoci sotto, non riuscivo a smettere di ammirarlo. Ho anche individuato qualche canalino che potrebbe sembrare "fattibile" e "facilmente" armabile (il tutto nei miei sogni) .... se mi dici che il "Balzo Me Moro" (un nome, un programma ;)) lo ricorda ... dovrò procurarmi una piccozza e tentare questo "più bell'anello dei Sibillini".

Grazie e ciao!!
 
Però ricorda, che proprio un mini mini mini balzo, non vorrei ci rimaessi male, l' escursione in se, come anello è molto solitario.........proprio per uno come te!
Ti saluto matt
 
Grande Matteo! un'escursione di due gg eseguita in uno: non e' da tutti.
Complimenti anche per il video che ho trovato bellissimo!
 
Grande Matteo! un'escursione di due gg eseguita in uno: non e' da tutti.

Grazie mille Piervi!! ma forse è più un'escursione da un giorno che avrei preferito compiere in 2 giorni ;). I km e il dislivello sono sicuramente importanti ma il fondo è sempre comodo (a parte un piccolo ghiaione alla fine e alcuni tronchi per arrivare alle sorgenti), la via è sempre chiara (a parte il pezzo che precede le sorgenti ma è comunque intuitivo) e non ci sono punti esposti. E comunque non ho portato a termine i miei programmi iniziali :(

Complimenti anche per il video che ho trovato bellissimo!

Uso la musica come "stucco e pittura" .... che ... "fan bella figura!!" ;)
 
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