Giacca sintetica da sosta/emergenza:ne portereste una sempre in zaino?

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Si però calma ragazzi si può MORIRE DI FREDDO SENZA CONGELAMENTO
Stando fermo o dormendo Posso, anzi andrò in ipotermia con una temperatura ambientale di 4 o 6 gradi senza protezioni adeguate isolamento e Company, ma mica che muio congelato per congelare la temperatura deve essere sotto zero ne più ne meno come quando teniamo un pezzo di bovino in frigo 5 gradi per congelarlo lo mettiamo in congelatore. .. .
E di notte in bassa montagna 1000- 1500 metri a fine settembre o a fine aprile inizio maggio di notte sono 5 gradi grado più grado meno. Di notte ovvio.
Praticamente non rischio solo in bassa montagna in piena estate che di notte saranno 12 o 15 gradi
Non la penso così, altrimenti ogni in estate morirebbero decine di persone per il freddo e non mi sembra, capita poche volte e sempre in alta montagna.

Senza polemica, se pensate che la montagna sia così pericolosa non andateci.
Io penso che la montagna sia bella e vada rispettata. :si:
 
Eh quante balle x una caviglia! :D Guardatevi il docufilm "La morte sospesa "
Siryo mi ha contagiato! Prima andavo in montagna senza tante fisime, ora mi viene l'ansia quando passo su un cavalcavia :rofl:
Tornando seri, in effetti la discussione è un po' confusa.
Provando a ricapitolare, facendola SEMPLICE..
Quando si va in montagna è buona norma, e regola di buon senso, oltre che vestirsi adeguatamente in base al clima, anche portarsi nello zaino uno strato termico.
Da indossare durante le soste, se ci si romp.. ehm.. se si decide di vedere le stelle o semplicemente se si ha freddo.
La tipologia di questo strato dipenderà oltre che dal clima anche da esigenze e gusti personali e dalle disponibilità economiche.
Oltre al famigerato strato +1 è buona consuetudine portarsi sempre dietro la coperte di emergenza e altri semplici, leggeri ed economici oggetti (illuminazione, fischietto, ecc..).
Lo strato termico è più efficace se usato sotto lo strato antiacqua/antivento a meno che esso stesso non sia antivento e in generale protettivo come uno strato esterno.
Ci siamo più o meno?
 
Non la penso così, altrimenti ogni in estate morirebbero decine di persone per il freddo e non mi sembra, capita poche volte e sempre in alta montagna.

Senza polemica, se pensate che la montagna sia così pericolosa non andateci.
Io penso che la montagna sia bella e vada rispettata. :si:
Ehm io non ho scritto che si muore di freddo in montagna in estate a bassa quota 1000-1500, se rileggi mi riferivo a quelle quote in periodi di inizio autunno e fine primavera.
Generalizzando, dai dormendo con 8 gradi non muori forse tremi e basta ma con 3 gradi senza isolamenti extra e una stuoia vai incontro a rogne forse non muori e se muori non sei congelato il concetto è questo
 
Siryo mi ha contagiato! Prima andavo in montagna senza tante fisime, ora mi viene l'ansia quando passo su un cavalcavia :rofl:
Tornando seri, in effetti la discussione è un po' confusa.
Provando a ricapitolare, facendola SEMPLICE..
Quando si va in montagna è buona norma, e regola di buon senso, oltre che vestirsi adeguatamente in base al clima, anche portarsi nello zaino uno strato termico.
Da indossare durante le soste, se ci si romp.. ehm.. se si decide di vedere le stelle o semplicemente se si ha freddo.
La tipologia di questo strato dipenderà oltre che dal clima anche da esigenze e gusti personali e dalle disponibilità economiche.
Oltre al famigerato strato +1 è buona consuetudine portarsi sempre dietro la coperte di emergenza e altri semplici, leggeri ed economici oggetti (illuminazione, fischietto, ecc..).
Lo strato termico è più efficace se usato sotto lo strato antiacqua/antivento a meno che esso stesso non sia antivento e in generale protettivo come uno strato esterno.
Ci siamo più o meno?
Non penso di aver parlato di ORSI LUPI ecc quelle sono fisime. L'unico pericolo degno di nota è l'ipotermia che dormendo è ovvio rischia di partire 10 gradi. Poi ci sono tutti i distinguo da fare ma insomma siamo umani più o meno il livello di resistenza al freddo in sosta e dormendo è quello.
Ma qua stiamo parlando di SFIGA, tipo perdersi farsi male ben più che una caviglia slogata insomma un bivacco non progettato.
Torniamo coi piedi per terra.
Superleggero parlava di 4 stati per un backpacking, noi siamo. gente che fa l escursione in giornata e se sceglie di dormire lì fa in un rifugio riscaldato.
Quindi tornando a noi, ci interessano 3 di quei stati movimento agenti atmosferici sosta
Riassumendo al classico sistema a 3 strati, che poi è stato ampliato a X strati, considerando ogni strato midlayer o strato paraculo Softshell windshell con o senza membrana ..non so come collocarli neanche se terzi strati soft o 2.5 o strati 2 paraculo, non necessariamente isolanti, ibridi di tutti i tipi, ecc.. uno strato a se stante, io ho detto ok, secondo me gli strati sono X+1, dove il +1 è lo strato di comfort a T minima della giornata e in SOSTA.
Credo che il sunto del discorso e il mio punto di vista attuale sia questo. E non sia poi così insensato..:p
 
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Scusate, ma per me nel linguaggio colloquiale congelato e morto di ipotermia sono sinonimi.. il risultato è lo stesso.. Dopo che ti trovino semplicemente freddo o un pezzo di ghiaccio poco cambia..
 
Ehm io non ho scritto che si muore di freddo in montagna in estate a bassa quota 1000-1500, se rileggi mi riferivo a quelle quote in periodi di inizio autunno e fine primavera.
Generalizzando, dai dormendo con 8 gradi non muori forse tremi e basta ma con 3 gradi senza isolamenti extra e una stuoia vai incontro a rogne forse non muori e se muori non sei congelato il concetto è questo
Ma tu stai presupponendo che, quando ti capita una sfiga, rimani fermo e passivo senza fare nulla. Ma non è così, l'istinto di conservazione ti porterà a fare cose che non credevi di essere in grado di fare.

Se pensi davvero che un softshell (o stuoino) in più o in meno possa fare la differenza, sei fuori strada.

Sicuramente essere attrezzato bene aiuta, ma non è la cosa fondamentale in un'emergenza.
 
Ma tu stai presupponendo che, quando ti capita una sfiga, rimani fermo e passivo senza fare nulla. Ma non è così, l'istinto di conservazione ti porterà a fare cose che non credevi di essere in grado di fare.

Se pensi davvero che un softshell (o stuoino) in più o in meno possa fare la differenza, sei fuori strada.

Sicuramente essere attrezzato bene aiuta, ma non è la cosa fondamentale in un'emergenza.
Difatti uno soluzione da istinto di conservazione e muoversi non so camminare in tondo arrampicarsi e scendere se hai una torcia puoi passare la notte camminando. Infatti dormire senza niente a 3 gradi è un comportamento che va contro l istinto di conservazione vacca boia lo senti il freddo che ti e tra dentro e ? Quindi il culo ti viene da muoverlo...
 
Scusate, ma per me nel linguaggio colloquiale congelato e morto di ipotermia sono sinonimi.. il risultato è lo stesso.. Dopo che ti trovino semplicemente freddo o un pezzo di ghiaccio poco cambia..
Si ma non c'è congelamento voglio dire non sono fantasie un piede o e congelato o no se è congelato al 99% dei casi amputi. Allo stesso modo un corpo morto o è congelato o non lo è non credo sia difficile da comprendere senza offesa..
 
Scusate cambiando registro, io ho un baselayer.
Tira vento raffiche sui 30 o 40.
Ho freddo per il vento (convenzione).
Quindi mi metto un antivento anche quello del Deca non importa. Poi cambia la temperatura o sto scendendo insomma ho freddo. A questo punto:

A) metto un pile sopra di tutto
B) tolgo l antivento metto il pile e rimetto l antivento sopra di tutto

COSA CAMBIA?
Io ho solo ipotesi ma mi piacerebbe la vostra opinione
 
Dopo il pile sulla giacca so passa al cerotto si gamba di legno!
Sicuramente essere attrezzato bene aiuta, ma non è la cosa fondamentale in un'emergenza.
Esatto, x ciò ho citato quel docufilm. Vicenda eccezzionalissima, ma vera!
Cmq sul piumino @siryo non mi hai capito.
Il punto centrale è che ci si veste col freddo e ci si sveste non appena non hai più freddo, ben prima di sudare.
Questo fa sì che sia il 1 strato che il 2 si asciughino bypassando il problema umidità. È che molti non lo fanno e finiscono infradiciati e poi infreddoliti.
Sto sciando con amici, sono tra i pochissimi che al rifugio mi svesto il più possibile e mi tolgo gli scarponi, fuori, con pochi gradi sopra lo 0.
Son poi l'unico che a sera non ha i pesci negli scarponi e i piedi bei caldi...
 
Oggi a 2mila metri si crepava di caldo, penso più di 10° al sole e io avevo vestiti dietro fino ai soliti -15°.
Col vestirsi a strati risolvi queste situazioni "impossibili".
Gli strati sono quelli che ho scritto diverse volte, l'ordine è quello che ho scritto diverse volte.
Poi ognuno fa quello che gli pare, ero con un montagnino in camicia e maglione: meno pensate, più uscite!
 
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Oggi a 2mila metri si crepava di caldo, penso più di 10° al sole e io avevo vestiti dietro fino ai soliti -15°.
Col vestirsi a strati risolvi queste situazioni "impossibili".
Gli strati sono quelli che ho scritto diverse volte, l'ordine è quello che ho scritto diverse volte.
Poi ognuno fa quello che gli pare, ero con un montagnino in camicia e maglione: meno pensate, più uscite!
Della serie meno pippe e più avventura:D
 
Dopo il pile sulla giacca so passa al cerotto si gamba di legno!

Esatto, x ciò ho citato quel docufilm. Vicenda eccezzionalissima, ma vera!
Cmq sul piumino @siryo non mi hai capito.
Il punto centrale è che ci si veste col freddo e ci si sveste non appena non hai più freddo, ben prima di sudare.
Questo fa sì che sia il 1 strato che il 2 si asciughino bypassando il problema umidità. È che molti non lo fanno e finiscono infradiciati e poi infreddoliti.
Sto sciando con amici, sono tra i pochissimi che al rifugio mi svesto il più possibile e mi tolgo gli scarponi, fuori, con pochi gradi sopra lo 0.
Son poi l'unico che a sera non ha i pesci negli scarponi e i piedi bei caldi...
Mi fate venir voglia di vedere quel film.
Si bu la mia osservazione era sulla proprietà di assorbire umidità da parte della piuma di cui parli.
Mi sembra che il tema di quel messaggio era quello. Sul concetto generale e ben più importante che esprimi nel messaggio sopra sono d accordo. Oggi ho fatto una microescursione passando dal fiume Isonzo in pianura alla vetta del monticello Sabotino quota 600 e qualcosa tutto con baselayer manica corta sudando lo stesso ma avevo uno micro zaino deca che ho scoperto non è areato per niente nonostante fosse venduto come tale.. Già sostituito in negozio con uno areato.
Fuori dal rifugio pausa panino mi son messo su tutto quello che avevo nello zaino e stavo bene. Entro in rifugio per un caffè minimo 19 gradi tolgo tutto di nuovo anche scarponi rimanendo in maniche corte, così asciugo il baselayer che dietro è ancora mezzo fradicio.
La maggior parte delle persone era vestita sempre uguale berretto e giubbotto solo con cerniera aperta per salire, bagno di sudore immagino, fuori dal rifugio cerniera chiusa. Sa i che saune è poi che freddo.. ;)
 
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Siryo non mi offendo. Ma io parlavo di Morte. Morire congelati o di ipotermia nella pratica non cambia nulla muori. Dopo so cosa è un congelamento
 
A +10° non ho mai sentito di nessuno che è morto sulle nostre montagne, il rischio nasce in quei casi in cui si viene presi alla sprovvista con equipaggiamento inadeguato. Esempi:
un gruppo esce in giornata per sci alpinismo, con sole e temperature di +10°. sono vestiti con intimo termico, softshell, e poco altro. Durante il ritorno vengono investiti da una tormenta di neve, con temperature che scendono sotto i -15° + windchill, e visibilità ridotta a 0, sono costretti a fermarsi per la notte. Risultato: pochi si salvano (rip).
Altro esempio: escursione nel centro amercia, nella foresta tropicale. I turisti sono vestiti solo con costume da bagno e tee shirt, temperature a +30°. Si perdono nella giungla e si fermano per la notte, quando vengono colti da un forte temporale. La temperatura cala improvvisamente e la convezione di vento e pioggia fa il resto. Molti in ipotermia.
Questi sono esempi di rischi reali.

Scusate cambiando registro, io ho un baselayer.
Tira vento raffiche sui 30 o 40.
Ho freddo per il vento (convenzione).
Quindi mi metto un antivento anche quello del Deca non importa. Poi cambia la temperatura o sto scendendo insomma ho freddo. A questo punto:

A) metto un pile sopra di tutto
B) tolgo l antivento metto il pile e rimetto l antivento sopra di tutto

COSA CAMBIA?
Io ho solo ipotesi ma mi piacerebbe la vostra opinione
Come credi, è una questione di confort o comodità di utilizzo, non vero pericolo.
Comunque io ad esempio in quella situazione non uso pail, ho il famoso piumino sintetico leggero (+ secondo piumino in piuma nello zaino), è già antivento, se ho freddo lo metto sopra tutto il resto, e solo se piove mi prendo il tempo necessario a metterlo sotto il guscio.
 
A +10° non ho mai sentito di nessuno che è morto sulle nostre montagne, il rischio nasce in quei casi in cui si viene presi alla sprovvista con equipaggiamento inadeguato. Esempi:
un gruppo esce in giornata per sci alpinismo, con sole e temperature di +10°. sono vestiti con intimo termico, softshell, e poco altro. Durante il ritorno vengono investiti da una tormenta di neve, con temperature che scendono sotto i -15° + windchill, e visibilità ridotta a 0, sono costretti a fermarsi per la notte. Risultato: pochi si salvano (rip).
Altro esempio: escursione nel centro amercia, nella foresta tropicale. I turisti sono vestiti solo con costume da bagno e tee shirt, temperature a +30°. Si perdono nella giungla e si fermano per la notte, quando vengono colti da un forte temporale. La temperatura cala improvvisamente e la convezione di vento e pioggia fa il resto. Molti in ipotermia.
Questi sono esempi di rischi reali.


Come credi, è una questione di confort o comodità di utilizzo, non vero pericolo.
Comunque io ad esempio in quella situazione non uso pail, ho il famoso piumino sintetico leggero (+ secondo piumino in piuma nello zaino), è già antivento, se ho freddo lo metto sopra tutto il resto, e solo se piove mi prendo il tempo necessario a metterlo sotto il guscio.
Grazie della risposta articolata

Allora nell'immane e improbabile SFIGA di rimanere bloccati di notte nei monti vediamo sta ipotermia.
Parliamo di hiking, non tiriamo in ballo quote di 4000 o 6000 metri, skitouring, scalate di ghiacciai e così via, non parliamo di alpinismo, parliamo dell' escursionista medio, che al massimo in inverno va sui 2000 con le ciaspole, al massimo.

Suppongo che il +10 gradi credo Real Feel (cioè se ci sono raffiche sui 50 all ora 13 gradi reali per l uomo diventano 8 gradi sto sparando a caso ci sono tabelle Windchill comunque) si riferisca al rischio di ipotermia da fermo o peggio dormendo su una coperta o qualche altro isolante extra con un vestito standard per stare in comfort per ore da fermi a 21 gradi.

Ora supponendo che uno si avventuri sui 2000 metri in piena primavera con tutti gli
X +1 strati assieme sufficienti per stare in comfort a 15 gradi da fermo, probabilmente il rischio di ipotermia per lui comincia a 5 gradi.Nell ipotesi che uno dorma o stia immobile Di notte a oltre i 1500 ad aprile facile che vai sottozero.
.. Probabilmente se senti il freddo penetrarti dentro , cominciano brividi violenti ecc TI MUOVI, magari senza uno straccio di torcia cerchi rogne ma cerchi di scaldarti..Se non sei solo ti abbracci ecc Istinto di sopravvivenza, se le condizioni non sono estreme porti fuori il culo.

Passando al mio quesito, era una curiosità tecnica, ovvio che è meglio adottare altre soluzioni. Capi sintetici e piumini antivento o softshell ( cioè idrorepellenti e muniti di una membrana windstopper o softshell tra il tessuto esterno e il materiale isolante).
Cmq dico come la vedo io, considerando di avere solo i capi citati a disposizione.

A logica scelgo B, il vento è bloccato e il pile che aggiungo fa il suo dovere di isolamento.

Ma la risposta A non è intelligente né stupida, per me dipende.
Non ho dati reali sottomano percui i numeri sono fittizi, ma proviamo a ragionarci su lo stesso.
Supponiamo che non ci sia vento e siano 6 gradi, e che stia facendo uno sforzo sui 4 met salita e ritmo blando discesa insomma uno sforzo di intensità medio bassa.
Col baselayer sto ancora bene. Poi comincia a tirare vento 24 all ora.
Ho freddo metto un antivento. Il vento è bloccato sto bene di nuovo.
Poi cambia il tempo o sono salito di quota insomma sono 0 gradi ho freddo.
Metto il pile sopra. Il pile non è un capo traspirante per grazia divina, lo è in quanto non schermato dal vento (anche se le migliori membrane softshell tipo polartec powershield fanno il miracolo bloccano quasi tutto il vento e usano una minima parte di permeabilita per traspirare, ma qua parliamo di pile).
A 25 all ora un polartec 200 non viene distrutto dal vento, né bloccherà una parte quello che entra sottrae potere isolante al capo, cioè scalda meno.
Ma intanto sto meglio sento calore.
Le raffiche passano a 35. Il pile ora scalda molto meno gran parte del vento lo compenetra impedendogli di immagazzinare aria scaldata dal nostro corpo, in soldoni di isolare.
Comincio ad avere freddo.
Siamo in vetta 0 gradi raffiche di 45 o 50 all ora.
Il pile non serve più a un *****.
A isolare è solo il baselayer paraculato dall' antivento.
È freddo e il vento forte porta via per convenzione l aria immagazzinata di continuo impedendo che si scaldi.
Percui se non passi alla configurazione B antivento sopra pile sei Mona.
Questa la mia visione.
 
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È una supercazzola, vero?
:rofl::lol::rofl:
:rofl::rofl: Comunque no non è una serie di cazzate forbite per non dire niente.
Mi son visto il film quello della cazz:eek: ehm impresa dei due pazz ehm alpinisti due ragazzi fuori dai *****, diremmo oggi, 21 e 25 anni, che espugnano l' ultima supervetta inesplorata del Perù con stile alpinista purista tutto un tiro nessun campo base intermedio. De novo STI *****
Sisi
film carino:cool:
Ma così mi fai venire voglia di rivedermi Amici miei :lol:
 
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