Normativa ARVA è obbligatorio oppure no?

ok Gianluca, ma se non indichi un ente come fai a stabilire quando c'è rischio?
non esiste solo l'arpav che emette bollettini neve e ognuno propone il proprio grado di pericolo.
so di gente che scia al confine con la Svizzera che preferisce guardare i bollettini svizzeri perché più affidabili e omogenei rispetto a quelli italiani.
e se scio a cavallo di due regioni?
secondo me legalmente non c'è una soluzione perché il problema è troppo complesso, e tutto si trasforma in un gran casino.
senza contare il fatto che non basta avere il kit per saperlo usare, bisogna almeno una volta all'anno fare esercitazione.
tropo più corretto al massimo avere l'obbligo di avere solo l'artva in modo da facilitare i soccorritori indipendentemente dal pericolo e dal tipo di attività, e il resto farlo ricadere nelle responsabilità personali.
 
PS.: Per il piemonte, il comma 2, nel 2015, è stato così modificato
...
Era già disponibile al primo post ;), grazie lo stesso
L' ARVA, fortunatamente, è stato creato con la duplice funzione RX e TX il che, senza voler fare la paternale a nessuno nè insegnare qualcosa, non è solo un strumento che serve per sè ma può essere utile anche per terzi.
Questo è il punto più importante, come hanno detto giustamente @giangi4 e @Speleoalp per avere qualche chance di recuperare qualcuno "vivo" :gover:bisogna intervenire immediatamente senza aspettare i soccorsi, per questo è fondamentale che ce l'abbiano tutti nelle zone a rischio.
Tra parentesi, sempre per il Piemonte, la sanzione per inosservanza del comma 2 è da 40 a 250€.
Ma chi controlla?
Nei miei tre anni di escursionismo solo una volta ho incontrato qualcuno, e solo perché ero in un parco nazionale.
Inoltre per essere deterrente, le cifre dovrebbero essere maggiori, ma applicate quando ha senso farlo.
In effetti siamo sui 200-250€ (kit completo).
Se fossero 50€, lo rendi obbligatorio per tutti e poi bastoni alla grande chi non ce l'ha.
 
Gli enti che ufficialmente sono autorizzati ad emettere un bollettino con rischio valanghe non penso che siano decine e mi stupirei se uno dicesse, per la stessa zona e periodo, rischio basso e un altro rischio imminente, potranno non avere la stessa scala, ipotizzo, uno potrebbe essere da 1 a 5 e l'altra da 1 a 10 o da A a Z ma, in linea di massima, avranno dei punti di contatto fra di loro tali da poterli considerare omogenei.

Il concetto affidabilità esula dal discorso, se le previsioni svizzere sono più "svizzere" meglio per loro, noi siamo Italiani e ai nostri enti/organizzazioni facciamo riferimento, gli altri enti non fanno semplicemente fede ai fini legali e per cui come obbligo.

Se poi scii a cavallo fra piemonte e val d'aosta cosa vuoi che ti dica ? Quando sei da una parte hai un tipo d'obbligo, quando sei dall'altra un altro.

Ciao :si:, Gianluca
 
Era già disponibile al primo post ;), grazie lo stesso
Mi era sfuggito...... sorry :)
Ma chi controlla?
Chiunque è autorizzato a farlo, dai Carabinieri, Corpo Forestale ect ect.

Ovviamente questo sulla carta :) poi nella realtà dei fatti credo che, purtroppo, abbiano già il loro da fare per altre cose e, probabilmente, i controlli si contano sulle dita di una mano (e forse meno).
Se fossero 50€, lo rendi obbligatorio per tutti e poi bastoni alla grande chi non ce l'ha
Primo non può costare così poco un kit, dovrebbe essere fatto di aria e visto il contesto è meglio di no, secondo ti rimando alla tua domanda "ma chi controlla ?" :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Primo non può costare così poco un kit, dovrebbe essere fatto di aria e visto il contesto è meglio di no, secondo ti rimando alla tua domanda "ma chi controlla ?" :)
Ma il prezzo sarebbe politico, nel senso che l'utente spende 50€ e quello che manca lo mette lo stato (ovviamente parlo di kit base, se poi uno vuole quello all'ultimo grido, che spenda), che in teoria recupererebbe con le multe, ma siamo sempre lì, chi le farebbe? :wall:
 
Non lo vedo molto sensato che lo stato paghi per abbassare il prezzo del kit, finirebbe che in un paesino di mare ogni abitante avrebbe diritto al kit a prezzo ridotto...... e sei mesi dopo li ritrovi su ebay svizzera a 100€ ;)

Per come la vedo io questa legge, questo comma, è più una dichiarazione d'intenti che altro. Non vi sono gli strumenti per effettuare un controllo puntuale, però ponendolo come un obbligo cerchi di sensibilizzare ulteriormente la popolazione, certo può essere visto come un pararsi il (_!_), ma io preferisco la prima.

Ciao :si:, Gianluca
 
..... non è molto diverso dalla legge che obbliga chiunque che ha una attività commerciale, non importa la tipologia, ad avere il POS per permettere il pagamento elettronico ...... peccato che non abbiano indicato la sanzione per chi non si adegua :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Non so se l'obbligo legale abbia senso oppure no, ma uscire con gente che ha artva pala e sonda, e che ovviamente li sa usare (se no non servono a una cippa), a me piace parecchio.
Fermo restando che spero di non doverli mai usare.
 
Per ridurre il problema dell'alto costo del kit, l'associazione con cui faccio spesso escursioni ha acquistato 20 ARTVA che vengono noleggiati (obbligatoriamente) ad un prezzo simbolico a chi partecipa ad attività sulla neve, sempre accompagnati da qualcuno che ha fatto il corso per il recupero delle persone sepolte.
Questo in attesa che anche in Emilia-Romagna l'uso dell'ARTVA diventi obbligatorio.
 
Ultima modifica:
Aggiunto riferimento normativo Lombardia al primo post.
Se qualcuno ne conosce di altre regioni, me lo indichi che lo aggiungo.
 
Oddio, fare dei corsi di uso dell'ARVA è meritorio, fare dei corsi di utilizzo della sonda pure, ma se fanno anche i corsi per insegnare a spalare, mi sà che siamo messi male.
 
S

Speleoalp

Guest
Infatti poi non é questione solo di spalare, ma di farlo nella maniera più efficace possibile per la situazione cui si lavora.
È chiaro che per spalare neve a casaccio non serve alcun corso o almeno nessuna pratica.... ma quando si tratta di disseppellire una persona c'é tutta una procedura atta anche a semplificare il soccorso al paziente.
Per esempio creare una zona di lavoro, controllo, facendo caso a cavità respiratorie e via dicendo ;)

I corsi solitamente mostrano un pò tutto.... ma poi é più importante continuare a fare pratica in generale. Anche con sonda, ecc che hanno anche loro le loro metodologie....
 
Ah, allora ok, non è come nell'ambito dei corsi venatori di gran moda oggi dove chi organizza lo fà per dichiarare di aver fatto un corso, incassare i contributi da enti e persone e ciao Pepp.
No No, allora, tutti a spalare.
 
S

Speleoalp

Guest
Ah, allora ok, non è come nell'ambito dei corsi venatori di gran moda oggi dove chi organizza lo fà per dichiarare di aver fatto un corso, incassare i contributi da enti e persone e ciao Pepp.
No No, allora, tutti a spalare.

Ci sono sicuramente quelli che fanno anche queste cose con motivazioni discutibili ;)
Ma se fatto per i giusti motivi e con la giusta umiltà, possono essere efficaci.

Capisco benissimo quello che dici e intendi anche perché prima di fare certe cose, ero convinto pure io di certe cose...
Del tipo: ".... ma a cosa serve fare pratica, pratica, pratica e seguire certe procedure...". Poi però facendo determinate cose ho cominciato a notare una differenza sempre maggiore nelle tempistiche ;) Maggiore nel senso, in minor tempo e anche con minor dispendio di energie.... il tutto aumentando l'efficacia ;)

Poi chiaro che sono questioni e situazioni che non sono mai uguale una con l'altra.... quindi c'é sempre un bel "?"
 
saper impugnare e poi saper manovrare un badile non è banale e neanche tanto facile.
mio padre nato contadino (quindi forcone badile vanga) lo sapeva fare, cosa che io e mio fratello nonostante l'abbiamo spesso aiutato non siamo mai riusciti ad imparare.
prova a mettere in mano la pala a chi ne sa e a chi non ne sa, la differenza è abissale.
 

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