Stefanobi ha scritto:
Esattamente!
In questa posizione è più facile mirare perchè, una volta puntato il bersaglio, basta far scorrere su e giù la fionda per regolare l'alzo, lasciando inalterata la deriva. Inoltre, la parte terminale dei braccetti (dov'è attaccato l'elastico) funge da vero e proprio mirino.
La mia posizione di tiro (molto simile al tiro con l'arco) è:
- fionda impugnata con la sinistra e "patella", con relativo proiettile, nella destra;
- mi dispongo lateralmente al bersaglio (proprio come nel tiro con l'arco);
- estendo il braccio sinistro verso il bersaglio e tendo l'elastico col destro, poggiando il pollice della mano destra sulla guancia, poco sotto lo zigomo destro.
Per mirare, procedo così (sperando si capisca):
- al primo tiro, metto il punto "a" esattamente sul bersaglio, e tiro. Se il colpo va basso (se non colpisce il bersaglio, andrà sicuramente basso, perchè è impossibile mirare alto), comincio ad alzare la fionda, facendo in modo che, tiro dopo tiro, il punto "b" vada a coprire il bersaglio.
Generalmente, per distanze relativamente brevi, è sufficiente il primo passo (punto "a" sul bersaglio, o appena sopra).
..............___ A
____/
...........\___ B
(nb: le due file di puntini servono solo a mantenere la formattazione del "disegno"

)
Quanto alla cerbottana, chi di noi non ci ha giocato almeno una volta da ragazzo?
Ricordo che una volta ne facemmo una con i tubi da elettricista lunga circa 2 metri: faceva un male cane!

Il problema più grande sarebbe trovare del curaro o delle ranocchie velenose.
