into the wild

se andate su google maps e scrivete :

"Stampede Trail - Magic Bus"

vi compare la foto satellitare del bus che per ora si trova ancora parcheggiato in alaska
 
Il colpo di grazia, sembra che sia stato dato da una pianta che non conosceva. Sbaglio fatale basandosi solo sul libro che aveva.

Questo e il diario che ha lasciato dietro.... le ultime parole...si nota la degradazione lenta....


Christopher McCandless Journal Entries for his Alaskan Adventure -

Day 2: Fall through the ice day. Day 4: Magic bus day. Day 9: Weakness. Day 10: Snowed in. Day 13: Porcupine day.... Day 14: Misery. Day 31: Move bus. Grey bird. Ash bird. Squirrel. Gourmet duck! Day 43: MOOSE! Day 48: Maggots already. Smoking appears ineffective. Don't know, looks like disaster. I now wish I had never shot the moose. One of the greatest tragedies of my life. Day 68: Beaver Dam. Disaster. Day 69: Rained in, river looks impossible. Lonely, Scared. Day 74: Terminal mad. Faster. Day 78: Missed wolf. Ate potato seeds and many berries coming. Day 94: Woodpecker. Fog. Extremely weak. Fault of potato seed. Much trouble just to stand up. Starving. Great jeopardy.

Day 100: Death looms as serious threat, too weak to walk out, have literally become trapped in wild—no game.Day 101-103: [No written entries, just the days listed.] Day 104: Missed bear! Day 105: Five squirrel. Caribou. Day 107: Beautiful berries. Day 108-113: [Days were marked only with slashes.]

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Il figlio di papà che rifiuta la società....che paradosso... ragazzi
 
film molto bello nulla da eccepire, anche la storia ha un suo perchè
però... alcune considerazioni.
- se vai a fare la tua prima esperienza in solitaria in to the wild non vai certo in alaska.
sarebbe come se un domatore principiante si ficcasse direttamente nella gabbia con le tigri del bengala!
- non puoi andare incontro all'inverno dell'alaska con quell'attrezzatura e quel know how. allora, personalmente nella sua situazione, non potendo guadare il fiume, mi sarei messo le scarpe in culo ed avrei cercato un punto migliore dove tentare di passare o, alla peggio, in modo molto pragmatico avrei cercato un'ansa e mi sarei bagnato il fondosciena cercando un modo per guadare. morto per morto...
non voglio fare il john wayne della situazione, ma in quei posti, devi scegliere e la scelta come mi è successo qualche volta non è sempre la via più facile.
questo discorso così crudo per significare: tutto il mio rispetto, mediamente comprensione, ma se fossi stato San Pietro appena l'avessi visto arrivare un bello scappellotto...
 
Sono assolutamente d'accordo con tutto quello che ha appena detto Spyrozzo!!
Amo questo film, tanto che è uno dei miei preferiti, ma "spy" ha pienamente ragione!!
 
Ciao,
John Krakauer ieri ha pubblicato il suo ultimo articolo riguardo la vicenda

Qui' il suo articolo originale, forse qualcuno lo ha gia' tradotto in Italiano.

How Chris McCandless Died : The New Yorker

ciao.

Posso sbagliarmi, ma credo che il vegetale tossico di cui parla l'articolo sia ... la nostra cicerchia.
A me l'articolo sembra "scientificamente" poco plausibile. O meglio: credo che al povero Chris mancassero le competenze per cavarsela in quella situazione e sia prosaicamente morto di stenti.
Il che nulla toglie alle questioni "filosofiche" che ha sollevato.
 
S

Speleoalp

Guest
Forse è vero, ha sopravvalutato le sue competenze e capacità su quello che avrebbe potuto trovare/usare in quell'ambiente, sull'arrangiarsi, ecc...

Per quanto mi riguarda, ha tutto il mio rispetto e ammirazione, in quanto ha avuto le palle di mollare tutto quello riteneva sbagliato/superfluo per lui e andare a vivere il suo sogno.

Quindi, cosa che non saprò mai, a meno che durante la sua vita non abbia sempre fatto il super "figo" competente in tutto ciò che riguarda la natura, ecc, capace di sopravvivere ovunque... in caso contrario lo ammirerò sempre. Perché se non ha fatto il grande predicatore, ma semplicemente a voluto seguire i suoi desideri... và bene, nessun torto.

Perché meglio uno che mette in pratica le cose, comunque sapendo molte cose... e lasciarci per un' errore possibile a molti. Che sapere ogni cosa in teoria, nel prato di casa e non metterla mai in pratica realmente.

Io posso anche andare in mezzo ad un bosco, ma non si può dare per scontato che io spero di avere la stessa longevità delle persone che aspirano alla morte per vecchiaia, chi lo sà, magari sono consapevole e accetto che durerò quel che durerò. Scelta personale. Meglio morire liberi che morire da schiavi, ahah Per alcuni.
 
Quello che mi ha colpito in questa storia non e tanto il fatto che una persona completamente impreparata e andata in Alaska e ovviamente sarebbe stato da meravigliarsi se si sarebbe tornata indietro, visto tutto quello che aveva da affrontare, ma il rapporto padre-figlio, già perché tutti noi siamo figli dei nostri padri e padri dei nostri figli, e questo non e mai stato un rapporto facile. E giusto che un figlio sia più evoluto del suo padre, diversamente non sarebbe alcun progresso, e anche un po’ ribelle va bene. Quello che invece non sopporto e quando si comincia a avere certi comportamenti vendicativi, autolesionisti per la colpa dei figli o dei padri. Ho visto dei giovani che non studiavano perché i genitori stavano divorziando, e ho visto dei padri che facevano certe cose per dimostrare ai loro figli che non sono di meno di loro. E tutto sbagliato. Indifferentemente di quello che siamo o della nostra condizione siamo e restiamo responsabili solo NOI STESSI delle nostre azioni e non dobbiamo cercare di dare la colpa ai altri ( perché hanno avuto poca cura di noi, perché non ci hanno comprato ultimo i-phone o addirittura come in questo filmo hanno cancellato il natale, c’è di più brutto, vi assicuro).

Pazienza!

C’è quello più fortunato e quello meno fortunato. Poi nella vita ci sono da imparare solo due cose:

1. Come fare la cosa

2. Come non fare la cosa.

E tutto il bello ed il brutto che viene e solo per imparare a distinguere di come fare o come non fare… e andare avanti.:)
 
S

Speleoalp

Guest
Secondo me avere una famiglia, un rapporto con essa "particolare", ecc è tutto a vantaggio della persona interessata. Sempre che questa voglia rafforzarsi e non sia la tipica persona a cui piace fare la vittima.
Mio padre era/è un alcolizzato "aggressivo", "puttaniere"... nonostante era sposato (poi chiaramente divorziato, aha) con mia madre e aveva due figli, compreso me. Anche lei era/é una persona particolare.
Perché lo scrivo così tranquillamente...? Perché secondo me non sono questi i problemi della vita e non è un segreto, ahah

Personalmente non ho mai usato questi fatti per farmi passare da vittima, fare la figura del "poveretto", ecc... Sinceramente non me ne frega una "cippa", infatti condivido quello che dici "ognuno è un singolo e responsabile di ogni cosa che fà, decide e delle conseguenze"... è proprio per questo che ritengo giusto che ognuno segua le proprie idee, volontà... anche se "stupide", l'importante è non rubare e non fare del male a terzi. Per il resto ognuno dovrebbe fare tutto ciò che si sente di fare, alla fine che è una stupidaggine o no, son fatti suoi.

Ma tante volte, secondo me... è più apprezzabile il fatto pratico anche se stupido... che tutta teoria intelligente senza le palle della pratica.
 
Nulla di stupido secondo me e nulla di così assurdo ... Ho letto il libro e ho visto il film. Ottimi tutti e due e fanno riflettere. Nel caso di Christopher c'è una cosa importante che non è stata chiarita fino a questo momento, ed è quando lui scrive poco prima di morire " la felicità è vera soltanto se è condivisa", ed è l'unico vero e sacro messaggio che ci ha lasciato in eredità. Io credo che alla fine del suo viaggio Chris abbia capito davvero se stesso com'è giusto che sia, e aveva capito che alla base della felicità c'era la ricerca della propria identità. Sapeva che era una cosa difficile, che richiedeva coraggio, e sapeva che doveva farlo proprio perché ne aveva paura. Lui trovò quella verità nella natura selvaggia, un altro l'avrebbe trovata in qualcos'altro ... tutti noi vediamo e percepiamo le cose in modo diverso, ma non per questo tutto ciò che non capiamo è da considerarsi un estremismo. Io credo che dietro questa storia ci sia tanto polverone perché tutti quelli che lo criticano e continuano a criticarlo sono spaventati sapendo che nel loro profondo desiderano la libertà più di ogni altra cosa. Noi abbiamo seppellito certi istinti perchè corrotti dalle false promesse di sicurezza con cui la società ci intrappola.
Certo, Christopher era fisicamente e tecnicamente impreparato e lo dimostra il fatto che si fece fermare dal fiume in piena, quando a pochi km da dove era fermo il bus esisteva una capanna costruita per il soccorso. Se solo avesse percorso il torrente ora sarebbe vivo, ma il punto della storia è il coraggio ... il coraggio di fare ciò che si vuole solo perché si vuole farlo, niente "perché", niente "ma" ...
Lui in quello si sentiva felice e per quanti riguarda l'impreparazione beh ... per come la vedo io era molto più impreparato ad affrontare la società che la natura selvaggia.

In definitiva non mi sento di giudicare quel giovane che ha speso la sua vita per qualcosa che per lui aveva un valore, e in soli due anni ha potuto vivere l'equivalente di trent'anni miei e dandogli un senso di certo maggiore. Due anni sono pochi per noi, ma possono compensare una vita se è vissuta seguendo la nostra rotta ... quindi chiedo a voi, potreste dire con assoluta certezza di aver vissuto in questi dieci, venti, trenta o quaranta anni in modo tanto pieno e utile per paragonarli ai suoi due anni di cammino?! ... per quanto mi riguarda no, e credo che in questo siamo d'accordo che lo si accetta oppure no.
 
S

Speleoalp

Guest
Condivido appieno quello che hai scritto (Cristory).
Alla tua domanda posso solamente dare alcune rispostine....
Posso dire di aver vissuto una piccola, brevissima esperienza... simile alla sua... anche se non così "grandiosa", "importante" e con una finale diverso.
Però se la domanda si riferisce alla ricerca di qualcosa di personale e non solo basato alla sua storia, sì... almeno per me ho vissuto quel breve periodo appieno e ne risento spesso una sana fierezza e felicità nel ripensarci e quello che mi ha lasciato. Purtroppo o per fortuna, invece di "morire"... ho preso una decisione che mi ha portato a dove sono adesso e per il momento non mi permette di ritornare sui miei passi. Ma sono felice comunque.

Però è proprio per questo che ritengo che quello che ha fatto il ragazzo non sia nulla di sbagliato, stupido, ecc... Anzi...
 
E' una cosa molto bella, complimenti. E' raro trovare un tale tesoro. beh ... se non sono troppo invadente racconta se puoi, racconta la tua eredità. Ovviamente se ti va e se te la senti.
 
S

Speleoalp

Guest
Se la ritrovo ti linko la discussione in messaggio... tanto da non fare una "pata" agli altri, ahahah ma comunque non è nulla di "grande-esaltante" ;))
 
come ho detto " tutti noi vediamo e percepiamo le cose in modo diverso, ma non per questo tutto ciò che non capiamo è da considerarsi un estremismo" o il contrario. Attendo link
 
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