- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati
Data: 21/02/2016
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Mulino "Cappelli"
Località di arrivo: senza nome
Tempo di percorrenza:
Chilometri:
Grado di difficoltà: E (oppure EAI) dal molino Cappelli allo stazzo di Solagne, F la parte successiva fuori sentiero.
Descrizione delle difficoltà: escursione nella seconda parte in zona priva di sentiero in ambiente invernale, non vi sono passaggi particolarmente esposti o eccessivamente tecnici, ma l'innevamento va ponderato di volta in volta come ovviamente nella stragrande maggioranza delle escursioni invernali alpinistiche anche facili.
Periodo consigliato:
Segnaletica: non segnato
Dislivello in salita: 900
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2100
Accesso stradale: SS80 delle Capannelle
Descrizione
La mia passione per la Val Chiarino è nota a chi mi conosce e direi che sto "inquinando a dovere" anche il forum.. soprattutto nella parte alta, chiusa tra l'imponente Monte Corvo, il pizzo di Camarda e le Malecoste, questa valle riserva un ambiente severo, austero, primordiale, normalmente poco battuta perchè di transito per altre escursioni, è un luogo in cui certamente si può ritrovare il contatto con noi stessi e con quella Natura ancora poco toccata dalla mano dell'uomo... sul Gran Sasso i camosci mediamente se ne stanno tranquilli anche a 50 metri da te in certi posti di passaggio: qui ti soffiano se ti "tanano" anche a 200m di distanza.. per risparmiarvi altre parole sull'accesso e quant'altro metto un link ad una mia escursione fatta lo scorso autunno in solitarie e che per la parte iniziale è analoga a questa http://www.avventurosamente.it/xf/t...fuori-sentiero-tra-camarda-e-malecoste.42299/
Nell'escursione che vi presento non siamo arrivati al cospetto delle Malecoste come nella mia precedente, è un ambiente molto a ridosso di pareti verticali che con la neve e con l'innevamento/temperature di quest'anno non va preso assolutamente alla leggera
ma ora passo alle immagini che è meglio...
Con il mio caro amico Davide e due ragazzi (splendidi) che conoscerò quel giorno, immancabile Yuri il "lupo" di Davide e vero "capo della spedizione" grazie ad un 4x4 ed alla stagione clemente riusciamo ad arrivare al Mulino Cappelli (1200m circa) dalla diga di Provvidenza in auto, risparmiando km e tempo... si parte che la giornata è splendida... il Corvo si mostra di fronte a noi in tutta la sua bellezza austera
Un paio di km nel bosco e la vallata si apre, siamo quasi al rifugio Fioretti (1400m circa) gestito dal simpaticissimo Domenico, oggi è in "casa", un saluto è d'obbligo!
molto velocemente, però, siamo partiti con comodo e la strada da fare non è pochissima, inoltre bisognerà valutare la condizione della neve... si punta lo stazzo di Solagne e ci lasciamo il Fioretti alle spalle
Inizia un po' di salita, al cospetto del monte Corvo inizia anche ad apparire qualche lingua di neve (1500m circa)
e giungiamo allo stazzo di Solagne (1700m), antico ricovero pastorale i cui ruderi potete notare sulla sinistra.. usato ancora oggi, la "casetta" moderna se cercate bene si vede a ore 12 a ridosso della roccia di fronte
Il sentiero piega a destra verso il pizzo di Camarda, lo assecondiamo e la cima si mostra nella sua bellezza
Il sentiero piega poi a sinistra, ma noi proseguiamo puntando in direzione cresta di collegamento tra il camarda e la nord delle Malecoste che nella foto precendente è visibile al centro, si apre una piccola radura sotto il Camarda
Andiamo oltre nella stessa direzione, ricordo questa zona piena di ginepri immensi e rocce, la neve qui non è affatto poca, siamo tra 1800 e 1900 metri ed in qualche zona a mio avviso ci sono accumuli di un paio di metri di neve. Continuiamo a puntare la cresta anzidetta, tenendoci quindi sulla destra
Superiamo un dosso
ed un altro splendido anfiteatro naturale ci accoglie
siamo poco sopra i 1900m di quota, le pendenze da qui in avanti aumentano e ci saranno punti vicini alle rocce da attraversare, facciamo una sosta per "attrezzarci" con quanto necessario e iniziamo a salire nuovamente, la neve ci sostiene, c'è uno strato fresco su uno ghiacciato, non si fatica particolarmente.
La pendenza si mitiga, c'è un leggero traverso da superare e giungiamo alla vista di un semplice canalino mentre Yuri ci aspetta...
Superiamo il canalino sotto lo sguardo attento del lupo Yuri che sembra fare il tifo per noi
Superato il canalino, si mostra meglio la cresta nord delle Malecoste e cima della Falasca
Dietro di noi è ben visibile il lago di Campotosto (1500m) e le nostre impronte
scorci splendidi
montagne un po' dimenticate
ma incantevoli, mentre fa capolino anche il Corno Grande appena visibile oltre la forchetta della Falasca
L'idea era puntare una zona ben precisa della anzidetta cresta di collegamento tra Camarda e Malecoste, ma le condizioni della neve (e sta facendo un gran caldo, siamo a circa 2100m e si fatica a tenere su i guanti o la giacca chiusa...) non ispirano fiducia, meglio non rischiare.
anche perchè sin qui non possiamo certo lamentarci della giornata o dei panorami...
Invertiamo quindi la marcia e iniziamo a scendere
Ripercorrendo il sentiero dell'andata, sulle nostre tracce
Siamo quasi allo stazzo di Solagne quando il sole saluta questa valle incantata... è stata una meravigliosa giornata in meravigliosa compagnia...
Alla prossima!
Data: 21/02/2016
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Mulino "Cappelli"
Località di arrivo: senza nome
Tempo di percorrenza:
Chilometri:
Grado di difficoltà: E (oppure EAI) dal molino Cappelli allo stazzo di Solagne, F la parte successiva fuori sentiero.
Descrizione delle difficoltà: escursione nella seconda parte in zona priva di sentiero in ambiente invernale, non vi sono passaggi particolarmente esposti o eccessivamente tecnici, ma l'innevamento va ponderato di volta in volta come ovviamente nella stragrande maggioranza delle escursioni invernali alpinistiche anche facili.
Periodo consigliato:
Segnaletica: non segnato
Dislivello in salita: 900
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2100
Accesso stradale: SS80 delle Capannelle
Descrizione
La mia passione per la Val Chiarino è nota a chi mi conosce e direi che sto "inquinando a dovere" anche il forum.. soprattutto nella parte alta, chiusa tra l'imponente Monte Corvo, il pizzo di Camarda e le Malecoste, questa valle riserva un ambiente severo, austero, primordiale, normalmente poco battuta perchè di transito per altre escursioni, è un luogo in cui certamente si può ritrovare il contatto con noi stessi e con quella Natura ancora poco toccata dalla mano dell'uomo... sul Gran Sasso i camosci mediamente se ne stanno tranquilli anche a 50 metri da te in certi posti di passaggio: qui ti soffiano se ti "tanano" anche a 200m di distanza.. per risparmiarvi altre parole sull'accesso e quant'altro metto un link ad una mia escursione fatta lo scorso autunno in solitarie e che per la parte iniziale è analoga a questa http://www.avventurosamente.it/xf/t...fuori-sentiero-tra-camarda-e-malecoste.42299/
Nell'escursione che vi presento non siamo arrivati al cospetto delle Malecoste come nella mia precedente, è un ambiente molto a ridosso di pareti verticali che con la neve e con l'innevamento/temperature di quest'anno non va preso assolutamente alla leggera

Con il mio caro amico Davide e due ragazzi (splendidi) che conoscerò quel giorno, immancabile Yuri il "lupo" di Davide e vero "capo della spedizione" grazie ad un 4x4 ed alla stagione clemente riusciamo ad arrivare al Mulino Cappelli (1200m circa) dalla diga di Provvidenza in auto, risparmiando km e tempo... si parte che la giornata è splendida... il Corvo si mostra di fronte a noi in tutta la sua bellezza austera

Un paio di km nel bosco e la vallata si apre, siamo quasi al rifugio Fioretti (1400m circa) gestito dal simpaticissimo Domenico, oggi è in "casa", un saluto è d'obbligo!

molto velocemente, però, siamo partiti con comodo e la strada da fare non è pochissima, inoltre bisognerà valutare la condizione della neve... si punta lo stazzo di Solagne e ci lasciamo il Fioretti alle spalle

Inizia un po' di salita, al cospetto del monte Corvo inizia anche ad apparire qualche lingua di neve (1500m circa)

e giungiamo allo stazzo di Solagne (1700m), antico ricovero pastorale i cui ruderi potete notare sulla sinistra.. usato ancora oggi, la "casetta" moderna se cercate bene si vede a ore 12 a ridosso della roccia di fronte

Il sentiero piega a destra verso il pizzo di Camarda, lo assecondiamo e la cima si mostra nella sua bellezza

Il sentiero piega poi a sinistra, ma noi proseguiamo puntando in direzione cresta di collegamento tra il camarda e la nord delle Malecoste che nella foto precendente è visibile al centro, si apre una piccola radura sotto il Camarda

Andiamo oltre nella stessa direzione, ricordo questa zona piena di ginepri immensi e rocce, la neve qui non è affatto poca, siamo tra 1800 e 1900 metri ed in qualche zona a mio avviso ci sono accumuli di un paio di metri di neve. Continuiamo a puntare la cresta anzidetta, tenendoci quindi sulla destra

Superiamo un dosso

ed un altro splendido anfiteatro naturale ci accoglie

siamo poco sopra i 1900m di quota, le pendenze da qui in avanti aumentano e ci saranno punti vicini alle rocce da attraversare, facciamo una sosta per "attrezzarci" con quanto necessario e iniziamo a salire nuovamente, la neve ci sostiene, c'è uno strato fresco su uno ghiacciato, non si fatica particolarmente.

La pendenza si mitiga, c'è un leggero traverso da superare e giungiamo alla vista di un semplice canalino mentre Yuri ci aspetta...

Superiamo il canalino sotto lo sguardo attento del lupo Yuri che sembra fare il tifo per noi


Superato il canalino, si mostra meglio la cresta nord delle Malecoste e cima della Falasca

Dietro di noi è ben visibile il lago di Campotosto (1500m) e le nostre impronte

scorci splendidi

montagne un po' dimenticate

ma incantevoli, mentre fa capolino anche il Corno Grande appena visibile oltre la forchetta della Falasca

L'idea era puntare una zona ben precisa della anzidetta cresta di collegamento tra Camarda e Malecoste, ma le condizioni della neve (e sta facendo un gran caldo, siamo a circa 2100m e si fatica a tenere su i guanti o la giacca chiusa...) non ispirano fiducia, meglio non rischiare.

anche perchè sin qui non possiamo certo lamentarci della giornata o dei panorami...

Invertiamo quindi la marcia e iniziamo a scendere

Ripercorrendo il sentiero dell'andata, sulle nostre tracce

Siamo quasi allo stazzo di Solagne quando il sole saluta questa valle incantata... è stata una meravigliosa giornata in meravigliosa compagnia...

Alla prossima!
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