- Parchi del Lazio
-
- Parco Regionale dei Monti Simbruini
Dati
Data: 17 sett 2011
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Filettino
Località di arrivo: Monte Cotento
Tempo di percorrenza: 3h 15' ascesa, 2h 45' discesa
Chilometri: 10
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna se fatta senza neve. In caso di pioggia (o peggio neve) occhio a:
-un paio di tratti cedevoli all'altezza del colle dell'arena bianca
-la ripida ascesa finale alla vetta
Periodo consigliato: Primavera o autunno
Segnaletica: Ottima quasi sempre, scarsa nel tratto Monna forcina - Campo Staffi
Dislivello in salita: 1180 metri (maggiore della differenza Cotento-Filettino per alcuni saliscendi
Quota massima: 2045
Accesso stradale: Dal paese di Filettino
Traccia .gpx sulla nostra mappa
Descrizione
Bellissima ascesa alla seconda vetta più alta dei Simbruini, fatta con mio cugggino e Drachetto
Partenza: dal paese di Filettino si prende (arrivando da sud o da nord) la circonvallazione (i locali la chiamano "la panoramica") fino a quando si incontra uno slargo sulla sinistra (per chi viene da sud) con area picnic, lì si parcheggia (è precisamente questo)
Già dal parcheggio ci sono i segni bianco e rossi del sentiero, impossibile sbagliare, si prende la stradina in salita per una cinquantina di metri e si gira a destra, fra due case. Da lì inizia il sentiero vero e proprio, che porta in poche centinaia di metri, attraverso una bella pineta, alla chiesa di san Bernardino.
Vista di Filettino da poco dopo la partenza
Il sentiero prosegue, ottimamente segnato, passando accanto al colle dell'arena bianca, con roccia estremamente friabile che non pone problemi in estate ma potrebbe farlo con pioggia o neve.
Drachetto sulle rocce del colle dell'arena bianca
Dopo circa 4 km il sentiero si ricongiunge a quello proveniente da Fiumata (occhio al ritorno a beccare il bivio, o si rischia di scendere a Fiumata!)
Un chilometro e mezzo di salita più ripida ci portano alla Monna Forcina, quadrivio da cui si va a ovest sul monte Tarino, a nord a Campo Ceraso.
Prendiamo a est una "quasi strada bianca", ignorando un bivio verso sinistra da cui parte un'altra "quasi strada bianca" NON segnata sulla mappa dei Simbruini. La nostra stradina dopo poco si perde, non c'è un vero sentiero, solo qualche traccia segnata da fiochi punti rossi sui tronchi degli alberi, e da corti paletti piantati per terra. All'andata l'abbiamo seguita senza problemi, al ritorno l'abbiamo persa, ma comunque la direzione (Est-Sudest all'andata) è chiara.
Si arriva quindi in vista delle strutture sciistiche di Campo Staffi e si prende una chiara strada che in inverno è sicuramente una pista da sci. La stradina aggira un po' l'AntiCotento e ci porta poi a un pianoro circolare con vista sulla vetta. Altri bolli bianco-rossi ci portano senza indugio in cima.
Quando si esce dal bosco e si vedono, in fondo, le strutture di Campo Staffi
Da più o meno lo stesso punto, il monte Tarino
Da più o meno lo stesso punto, Campo Ceraso
Dopo aver aggirato l'AntiCotento, appare il pianoro circolare e finalmente la vetta del Cotento vero e proprio
Il panorama in vetta è SPETTACOLARE, Il gran sasso appare in lontananza quasi come una nuvola dietro al Velino, la dorsale del Viglio si vede benissimo (soprattutto se si scende in quella direzione di una cinquantina di metri).
Ecco precisamente cosa si vede dalla vetta:
direzione / km di distanza / cosa si vede
Ritorno per la stessa via.
Gli alberi cominciavano già a dare segni dell'arrivo dell'autunno, le punte erano già rosse, fra un po' saranno ancora più belli.
Compagnia ottima come al solito, Drachetto lo conoscete
Data: 17 sett 2011
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Filettino
Località di arrivo: Monte Cotento
Tempo di percorrenza: 3h 15' ascesa, 2h 45' discesa
Chilometri: 10
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna se fatta senza neve. In caso di pioggia (o peggio neve) occhio a:
-un paio di tratti cedevoli all'altezza del colle dell'arena bianca
-la ripida ascesa finale alla vetta
Periodo consigliato: Primavera o autunno
Segnaletica: Ottima quasi sempre, scarsa nel tratto Monna forcina - Campo Staffi
Dislivello in salita: 1180 metri (maggiore della differenza Cotento-Filettino per alcuni saliscendi
Quota massima: 2045
Accesso stradale: Dal paese di Filettino
Traccia .gpx sulla nostra mappa
Descrizione
Bellissima ascesa alla seconda vetta più alta dei Simbruini, fatta con mio cugggino e Drachetto
Partenza: dal paese di Filettino si prende (arrivando da sud o da nord) la circonvallazione (i locali la chiamano "la panoramica") fino a quando si incontra uno slargo sulla sinistra (per chi viene da sud) con area picnic, lì si parcheggia (è precisamente questo)
Già dal parcheggio ci sono i segni bianco e rossi del sentiero, impossibile sbagliare, si prende la stradina in salita per una cinquantina di metri e si gira a destra, fra due case. Da lì inizia il sentiero vero e proprio, che porta in poche centinaia di metri, attraverso una bella pineta, alla chiesa di san Bernardino.
Vista di Filettino da poco dopo la partenza

Il sentiero prosegue, ottimamente segnato, passando accanto al colle dell'arena bianca, con roccia estremamente friabile che non pone problemi in estate ma potrebbe farlo con pioggia o neve.
Drachetto sulle rocce del colle dell'arena bianca

Dopo circa 4 km il sentiero si ricongiunge a quello proveniente da Fiumata (occhio al ritorno a beccare il bivio, o si rischia di scendere a Fiumata!)
Un chilometro e mezzo di salita più ripida ci portano alla Monna Forcina, quadrivio da cui si va a ovest sul monte Tarino, a nord a Campo Ceraso.
Prendiamo a est una "quasi strada bianca", ignorando un bivio verso sinistra da cui parte un'altra "quasi strada bianca" NON segnata sulla mappa dei Simbruini. La nostra stradina dopo poco si perde, non c'è un vero sentiero, solo qualche traccia segnata da fiochi punti rossi sui tronchi degli alberi, e da corti paletti piantati per terra. All'andata l'abbiamo seguita senza problemi, al ritorno l'abbiamo persa, ma comunque la direzione (Est-Sudest all'andata) è chiara.
Si arriva quindi in vista delle strutture sciistiche di Campo Staffi e si prende una chiara strada che in inverno è sicuramente una pista da sci. La stradina aggira un po' l'AntiCotento e ci porta poi a un pianoro circolare con vista sulla vetta. Altri bolli bianco-rossi ci portano senza indugio in cima.
Quando si esce dal bosco e si vedono, in fondo, le strutture di Campo Staffi

Da più o meno lo stesso punto, il monte Tarino

Da più o meno lo stesso punto, Campo Ceraso

Dopo aver aggirato l'AntiCotento, appare il pianoro circolare e finalmente la vetta del Cotento vero e proprio

Il panorama in vetta è SPETTACOLARE, Il gran sasso appare in lontananza quasi come una nuvola dietro al Velino, la dorsale del Viglio si vede benissimo (soprattutto se si scende in quella direzione di una cinquantina di metri).
Ecco precisamente cosa si vede dalla vetta:
direzione / km di distanza / cosa si vede
- 9° 26km Velino
- 17° 65 km Gran Sasso
- 41° 35km monte Sirente
- 66° 57km monte Morrone
- 72° 65km monte Amaro
- 156° 7km monte Crepacuore
- 175° 8,5km Campo Catino
- 207° 42km monte Semprevisa
- 250° 53km Colli Albani
- 292° 45km monte Gennaro
- 336° 68km monte Terminillo
Ritorno per la stessa via.
Gli alberi cominciavano già a dare segni dell'arrivo dell'autunno, le punte erano già rosse, fra un po' saranno ancora più belli.
Compagnia ottima come al solito, Drachetto lo conoscete
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