Buoni propositi per il 2024

Ciao a tutti, io cammino molto nella zona del Lario, Grigne ma anche Bregagno e ho un debole per la Valmalenco.
Nella mia esperienza non ho mai camminato su un ghiacciaio o quello che ne rimane, ma quest'anno oltre alle cime che ho già fatto sopra i 3.000 ma senza ghiacciaio, come Pizzo Cengalo, Pizzo Scalino e Cima Solda volevo affrontare la salita del Monte Disgrazia e della Monte Adamello. C'è qualcuno che mi può dare delle indicazioni per sue esperienze personali, anche perchè video e letture ne ho fatte parecchie. E poi mi domandavo se non si organizzassero all'interno di questo spazio anche delle camminate insieme tra chi magari ha già esperienze e chi è nuovo.
Grazie
 
Temo che la via più semplice sia seguire dei corsi (semplicemente googlando "corso progressione su ghiaccio" se ne trovano tracce). Certo puoi trovare il Buon Samaritano ma la legge pone in capo all' esperto nei confronti del meno esperto la responsabilità civile (ovviamente in assenza di colpa, che rientra invece nel codice penale) in caso di incidente, cosa a cui istruttori e gruppi organizzati ovviano con adeguate polizze assicurative. Detto per inciso, sempre parlando di gruppi organizzati, nel caso in cui per la progressione necessitino attrezzature particolari (ed è certo il caso del ghiacciaio) sorge l' obbligo della guida alpina.
 
Grazie per la risposta, ma sono abituato ad andare in montagna e se il percorso fosse troppo difficile non prenderei una guida alpina ma semplicemente non ci andrei.
Mi piace camminare da solo e sto solo cercando qualcuno che magari ci è stato di recente per sapere la sua esperienza e le emozioni che ha vissuto sulla via della cima.
 
U

Utente 33524

Guest
Per fare la normale del Disgrazia dovresti fare un corso di alpinismo e andare poi con almeno uno veramente esperto, oppure fai un corso d'alpinismo con uscita finale che prevede la normale del Disgrazia, come feci io. Io l'ho fatta molto tempo fa, mi pare nel 1998 (ho il diploma del corso incorniciato in corridoio nella casa di Sondrio...), è una bella, molto bella, via di misto. A un certo punto devi aggirare un roccione, cercando appoggi con i ramponi sulla roccia a strapiombo, abbracciato alla roccia e sospeso sul vuoto con qualche centinaio di metri sotto il sedere, bello, molto bello. Purtroppo quando l'ho fatta io c'erano spesso le nuvole...
Ricordo un vecchio che andava sul ghiacciaio (non quello di Predarossa, ma un tratto più in alto, già sulla cresta), slegato, senza piccozza e con solo un bastone di legno. Un altro testa di c.zo pure andava su slegato e pensò bene di chiederci di attaccarsi a noi, cioè a me che ero il secondo, così da una cordata di due era diventata di tre, ma con il problema che quello non aveva saputo fare il nodo... La settimana prima ci si era sfracellato un irlandese. Al ritorno, il terzo lo avevamo già lasciato da qualche parte, scivolai sul ghiaccio... si parte subito a razzo, del tutto improbabile riuscire a fermarsi, però il mio compagno (più o meno istruttore del corso del Cai valtellinese, ma non aveva fatto mai il Disgrazia neanche lui) teneva la corda sufficientemente tesa e mi fermò. Ora probabilmente a giugno di ghiaccio ne incontrerai poco, non so. Comunque i rischi di gran lunga maggiori li corsi per raggiungere da Sondrio la valle di Predarossa (c'era ancora la frana che bloccava le auto) sulla Golf del "Camillo", l'anima del corso d'alpinismo, nonché capo meccanico della concessionaria Volkswagen, con forti tendenze corsaiole... . Noi, come accennato era giugno, non raggiungemmo la cresta alla Sella di Pioda, ma tagliammo prima a destra per uno scivolo nevoso, che sarebbe una scorciatoia primaverile, ora da Morbegno lo vedo però quasi sempre scoperto. Anche la sella di Pioda è in condizioni miserevoli, non parliamo poi del ghiacciaio di Preda rossa.

L'anno scorso ho visto il Camillo a Sondrio in Piazza Garibaldi, insieme ad un altro anziano faceva proselitismo, o forse reperiva risorse, distribuendo opuscoli (o forse vendendo l'annuario) del Cai valtellinese davanti alla tensostruttura del Sondrio festival (Festival dei documentari sui parchi). Impagabile.
 
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