Alpinismo Gran Zebrù
- Creatore Discussione tarab
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addirittura?
mi fa piacere, ma proprio non l'avrei mai detto
scritta così per fare, tanto
dall'altro topic che eravamo offtopic,scusate!:
La cima è a 3857mt, il campo era a circa 1200, più o meno. Non lo so di preciso perchè sul luogo avevo una cartina 1:50000 (non la uso mai questa scala ma per questa zona non sono riuscito a procurarmi la 25000) e avevo tarato male l'altimetro.
La temperatura, all'alba (momento più freddo) in cui eravamo a circa 1450, sopra al canalino, che puoi vedere nel tracciato rosso, era intorno ai -13°.
La neve, a differenza di come potrebbe sembrare, ci ha aiutato molto nel fermare le rocce instabili nel canalino ed a evitare una progressione stancante per i polpacci sul ripido del grande scivolo...
complimenti e bellissime foto graziea quanti metri eravate e ke temperature avete trovato?ma stai in maniche corte in tenda
La cima è a 3857mt, il campo era a circa 1200, più o meno. Non lo so di preciso perchè sul luogo avevo una cartina 1:50000 (non la uso mai questa scala ma per questa zona non sono riuscito a procurarmi la 25000) e avevo tarato male l'altimetro.
La temperatura, all'alba (momento più freddo) in cui eravamo a circa 1450, sopra al canalino, che puoi vedere nel tracciato rosso, era intorno ai -13°.
La neve, a differenza di come potrebbe sembrare, ci ha aiutato molto nel fermare le rocce instabili nel canalino ed a evitare una progressione stancante per i polpacci sul ripido del grande scivolo...
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bear gryls
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grandi...ma avete fatto 2campibase?quale la dificolta maggiore che avete trovato?credevo che qua erano solo raccoglitori di funghi e passegiotori dei boskiinvece ci sono dei veri alpinisti
invece ci sono dei veri alpinisti
dall'altro topic che eravamo offtopic,scusate!:
complimenti e bellissime foto grazie
La cima è a 3857mt, il campo era a circa 1200, più o meno. Non lo so di preciso perchè sul luogo avevo una cartina 1:50000 (non la uso mai questa scala ma per questa zona non sono riuscito a procurarmi la 25000) e avevo tarato male l'altimetro.
La temperatura, all'alba (momento più freddo) in cui eravamo a circa 1450, sopra al canalino, che puoi vedere nel tracciato rosso, era intorno ai -13°.
La neve, a differenza di come potrebbe sembrare, ci ha aiutato molto nel fermare le rocce instabili nel canalino ed a evitare una progressione stancante per i polpacci sul ripido del grande scivolo...
scusa ma non ho molto capito.. avete bivaccato due notti?? come mai?
No no un solo campo!
il secondo pallino verde è dove, come spiegato qualche post dopo il primo post, uno dei due si è accucciato perchè un po'...stremato!Il pallino verde cerchiato invece è dove c'era la tenda.Parlavo di meno 13° all'alba, verso le 5mezza, quando ormai eravamo partiti da un'ora e mezza circa; e a quell'ora eravamo appena usciti dal collo di bottiglia, ovvero quel passaggio stretto in canalino visibile ai piedi della montagna.
La difficoltà maggiore in condizioni standard è data sul canalino, per il periocolo sassi mobili.Noi l'abbiamo trovata un po' su tutto lo scivolo che, essendo un nebbione unico, ci veniva spontaneo tenere la sinistra in modo spinto, in modo da restare adiacenti al costone roccioso, unico riferimento valido per capire dove si stesse andando (sforare sulla destra significa uscire su un paretone di 900mt quale è la nord dello zebrù... ). Quindi tenendo troppo la sinistra fiivamo a tratti di incontrare ghiaccio vivo.La seconda forte difficoltà l'ho incontrata sotto la cima, ma ero uscito fuori via e mi ero inpegolato in paretine ripide(65°70°)e ghiacciate.Temevo la discesa, perchè passar da dove salivo era da folli (non avendo nemmeno dietro la corda per fare una doppia, che era rimasta al socio). In compenso con la doppia picca sono riuscito a salire (pregando Iddio) e la discesa l'ho fatta un po' più sotto, andando a naso, sperando di non trovare altro ghiaccio.E per grazia ricevuta così è stato.In effetti nemmeno la discesa, che doveva essere la stessa della via che avrei dovuto fare salendo, non l'ho fatta giusta. Seguendo infatti tutta la cresta nevosa, visibile nelle foto del secondo post, temevo di arrivare sotto al bivacchino del socio (pallino verde) e allora ho piegatoprima verso destra. A vedere le foto ci si rende conto che era impossibile sbucar sotto al bivacchino, in quanto la cresta finira 50mt sopra al bivacco, ma ero completamente disorientato, da una nebbia fittissima, che non mi ero reso conto della cosa...
riporto le foto già messe per agevolare.
il secondo pallino verde è dove, come spiegato qualche post dopo il primo post, uno dei due si è accucciato perchè un po'...stremato!Il pallino verde cerchiato invece è dove c'era la tenda.Parlavo di meno 13° all'alba, verso le 5mezza, quando ormai eravamo partiti da un'ora e mezza circa; e a quell'ora eravamo appena usciti dal collo di bottiglia, ovvero quel passaggio stretto in canalino visibile ai piedi della montagna.
La difficoltà maggiore in condizioni standard è data sul canalino, per il periocolo sassi mobili.Noi l'abbiamo trovata un po' su tutto lo scivolo che, essendo un nebbione unico, ci veniva spontaneo tenere la sinistra in modo spinto, in modo da restare adiacenti al costone roccioso, unico riferimento valido per capire dove si stesse andando (sforare sulla destra significa uscire su un paretone di 900mt quale è la nord dello zebrù...
). Quindi tenendo troppo la sinistra fiivamo a tratti di incontrare ghiaccio vivo.La seconda forte difficoltà l'ho incontrata sotto la cima, ma ero uscito fuori via e mi ero inpegolato in paretine ripide(65°70°)e ghiacciate.Temevo la discesa, perchè passar da dove salivo era da folli (non avendo nemmeno dietro la corda per fare una doppia, che era rimasta al socio). In compenso con la doppia picca sono riuscito a salire (pregando Iddio) e la discesa l'ho fatta un po' più sotto, andando a naso, sperando di non trovare altro ghiaccio.E per grazia ricevuta così è stato.In effetti nemmeno la discesa, che doveva essere la stessa della via che avrei dovuto fare salendo, non l'ho fatta giusta. Seguendo infatti tutta la cresta nevosa, visibile nelle foto del secondo post, temevo di arrivare sotto al bivacchino del socio (pallino verde) e allora ho piegatoprima verso destra. A vedere le foto ci si rende conto che era impossibile sbucar sotto al bivacchino, in quanto la cresta finira 50mt sopra al bivacco, ma ero completamente disorientato, da una nebbia fittissima, che non mi ero reso conto della cosa...riporto le foto già messe per agevolare.
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bear gryls
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ok capito il secondo puntino verde piu in alto e dove ti sei fermato xriposare?ai montato tenda xun paio di ore?nn potevate prenderla con piu calma...bello mi sarebbe piaciuto fare una cosa simile sfidare la montagna
bello mi sarebbe piaciuto fare una cosa simile sfidare la montagna
ehm...
si bello si
ma non è proprio una cosa così dall'oggi al domani 8)
Poi se la prendi come sfida ne uscirai sempre sconfitto, prendila amica, anche quando ti respinge. Quando tornerai ti farà salire. Dopo questa piccola parentesi etico-morale-integralista, scherzando, io comunque, e ora son serio, evito sempre di prenderla come una sfida...prendila come esperienza.Qualsiasi essa sia. E poi tra gli alpinisti, di solito, c'è sempre una gran riverenza alla montagna, che quasi fan penitenza se dovesse scappare anche solo un brutto pensiero...quasi fosse Dio. (giuro)
