Acquisto coltelli all'estero

Vorrei acquistare un coltello venduto negli stati uniti (ma penso valga per qualsiasi altro paese). Sono perplesso riguardo alla spedizione.
Ci sono possibilità di problemi alla dogana per:
1) è un coltello da sopravvivenza (Marto explora) con lama solo da una parte, ma trattasi comunque di una lama di 16 cm.
2) ci sono eventuali tasse da pagare?
Grazie dell'attenzione, ma soprattutto delle risposte.
 
2) ci sono eventuali tasse da pagare?
Si, io per una Leatherman pagata una 60ina d'euro ne ho dovuto pagare una 15ina di tasse doganali.
Alcuni venditori scrivono sul pacco "Gift" oppure dichiarano un valore della merce inferiore a quello reale, in questo modo si riesce a risparmiare qualcosa, ma non tutti lo fanno.
 
Sei tanto o poco fortunato?

Va un pò a fortuna con le dogane.

Mio Padre ne ha preso uno un mesetto fa e non ha avuto problemi.
Però ci sono anche tante esperienze negative... alcune puoi leggerle qui sul forum.
 
Ci sono tasse da pagare per ogni oggetto che provenga da fuori la comunità europea: qualche volta se la spesa è veramente poca ( a me è successo recentemente per merce di un valore pari a 54 dollari) la dogana lascia perdere ma non contarci troppo: il fatto che l'euro si sia così rafforzato nei confronti del dollaro ha fatto aumentare gli ordini in USA e per lo stato si tratta di prendere due piccioni con una fava.
1) facendo pagare dogana incamera un bel pò di grana
2) protegge gli interessi dei produttori-venditori nazionali
Il Marto Explora Survival è stato, nel 1987, il mio primo survival e lo tengo in grandissima considerazione anche dopo tutto questo tempo. Tu lo compri usato, vero? Mi risulta infatti che non sia in produzione da molti anni, a causa dei diritti che la casa spagnola Marto( poi passata alla Wilkinson, credo) doveva pagare a Charles Brewer, il progettista. Occhio ai bidoni perchè i cinesi falsificano l'Explora !
 
anche io ne ho avuto uno................però devo essere sincero no l'ho trovato granchè survival se non fosse per la moda del momento in cui uscì del manico cavo.............la guardia era scomoda, e la lama , per i miei gusti troppo spessa e corta per lavorare con agilità nel taglio di arbusti e altre cose...............però va detto che a livello di robustezza è il migliore di tutti i suevival a manico cavo........ ;)
 
Catka ha scritto:
anche io ne ho avuto uno................però devo essere sincero no l'ho trovato granchè survival se non fosse per la moda del momento in cui uscì del manico cavo.............la guardia era scomoda, e la lama , per i miei gusti troppo spessa e corta per lavorare con agilità nel taglio di arbusti e altre cose...............però va detto che a livello di robustezza è il migliore di tutti i suevival a manico cavo........ ;)

La guardia protegge efficacemente la mano ed inoltre la si può sempre togliere! La misura credo sia un ragionevole compromesso raggiunto tra vari parametri da tenere in considerazione: di certo non è efficiente come un machete ... non lo è! Come robustezza di certo si difende bene, in confronto a certi sudiciumi che si vedevano ( e si vedono) in giro. Non sono però convinto che sia il "manico cavo" più robusto: personalmente ritengo che la produzione di Chris Reeve sia una spanna sopra come robustezza, con l'unico inconveniente di un'impugnatura alle lunghe un pò meno comoda che quella del Marto.
 
Concordo con ziotebo per quanto riguarda la qualità dei coltelli di Chris Reeve. Anche se un appunto si può fare al prezzo non certo da svendita. Ho trovato un buon compromesso nel Jungle King della Aitor: buon attacco del manico (non balla come i cinesi che trovi in giro), lama decente, purtoppo qualche accessorio è inutile ma si può sostituire.
 
il Chris reeve non lo considero neanche tra i coltille a manico cavo .è il surpluss ......ma troppo costoso.... ;)
 
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