Dati
Data: 4/02/2024
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Modena
Località di partenza: Castellino
Tempo di percorrenza: 4 ore e 15 minuti circa (escluse le soste)
Chilometri: 15 circa
Segnaletica: i sentieri C.A.I. sono perfettamente segnati, quelli non C.A.I. non sempre presentano delle indicazioni
Dislivello in salita: 900 m circa
Quota massima: 1617 m
Descrizione
Anello che si sviluppa per metà all'interno della zona di protezione Alpesigola, Sasso Tignoso e Monte Cantiere camminando non sempre sui sentieri C.A.I. tra cui la Via Vandelli ma anche su strade asfaltate e mulattiere.
Sono partito da Castellino e seguo le indicazione del trail Running Riolunato con alla mia dx inizialmente la cresta di montagne che separano la valle percorsa dal torrente Scoltenna da quella percorsa dal torrente Dragone.
Rapidamente scendo di quota fiancheggiando diversi ruderi
sino a raggiungere, con una piccola deviazione, la cascata della Pollina.
Ritorno ai miei passi oltrepassando Rio Monio.
Ritorno sul setiero segnato dal percorso Trail Running Riolunato fiancheggiando un castagno secolare cavo.
Raggiungo così la località Passona e comincio a camminare su strade asfaltate in cui non ho visto passare nessuna auto per poi proseguire per un breve tratto lungo la SP 42 e successivamente proseguire lungo la via Pradolago, dopo un po' si passa ad una mulattiera entrando in un contesto più naturalistico con diversi scorci sul M. Cimone
e sul M. Gomito (a sx) e del M. Giovo (a dx).
Raggiungo così la Via Vandelli trovandomi quello che dovrebbe essere il punto più alto dell'anello
mentre alla mia sx per un breve tratto si scorgono il M. Prado e M. Prampa.
Raggiungo il Passo Cento Croci
per poi dirigermi verso il M. Cantiere.
Piacevole il paesaggio lungo la cresta
osservando da un lato delle lontani Alpi con in mezzo la nebbia che imperterrita ha dominato per diversi giorni la pianura padana.
Fiancheggio i resti dell'impianto sciistico
raggiungendo la croce di vetta il cui panorama per quanto bello non è ampio limitando la visuale solo verso il M. Cimone
e verso la Valle Scoltenna.
Tramite il sentiero 585 lascio il M. Cantiere osservandolo di spalle
e tramite la via Inferno e successivamente una traccia di sentiero non segnalato raggiungo Barigazzo.
Ritorno verso il punto di partenza tramite la SP 42 scattando una foto verso la pianura non più visibile.
Data: 4/02/2024
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Modena
Località di partenza: Castellino
Tempo di percorrenza: 4 ore e 15 minuti circa (escluse le soste)
Chilometri: 15 circa
Segnaletica: i sentieri C.A.I. sono perfettamente segnati, quelli non C.A.I. non sempre presentano delle indicazioni
Dislivello in salita: 900 m circa
Quota massima: 1617 m
Descrizione
Anello che si sviluppa per metà all'interno della zona di protezione Alpesigola, Sasso Tignoso e Monte Cantiere camminando non sempre sui sentieri C.A.I. tra cui la Via Vandelli ma anche su strade asfaltate e mulattiere.
Sono partito da Castellino e seguo le indicazione del trail Running Riolunato con alla mia dx inizialmente la cresta di montagne che separano la valle percorsa dal torrente Scoltenna da quella percorsa dal torrente Dragone.
Rapidamente scendo di quota fiancheggiando diversi ruderi
sino a raggiungere, con una piccola deviazione, la cascata della Pollina.
Ritorno ai miei passi oltrepassando Rio Monio.
Ritorno sul setiero segnato dal percorso Trail Running Riolunato fiancheggiando un castagno secolare cavo.
Raggiungo così la località Passona e comincio a camminare su strade asfaltate in cui non ho visto passare nessuna auto per poi proseguire per un breve tratto lungo la SP 42 e successivamente proseguire lungo la via Pradolago, dopo un po' si passa ad una mulattiera entrando in un contesto più naturalistico con diversi scorci sul M. Cimone
e sul M. Gomito (a sx) e del M. Giovo (a dx).
Raggiungo così la Via Vandelli trovandomi quello che dovrebbe essere il punto più alto dell'anello
mentre alla mia sx per un breve tratto si scorgono il M. Prado e M. Prampa.
Raggiungo il Passo Cento Croci
per poi dirigermi verso il M. Cantiere.
Piacevole il paesaggio lungo la cresta
osservando da un lato delle lontani Alpi con in mezzo la nebbia che imperterrita ha dominato per diversi giorni la pianura padana.
Fiancheggio i resti dell'impianto sciistico
raggiungendo la croce di vetta il cui panorama per quanto bello non è ampio limitando la visuale solo verso il M. Cimone
e verso la Valle Scoltenna.
Tramite il sentiero 585 lascio il M. Cantiere osservandolo di spalle
e tramite la via Inferno e successivamente una traccia di sentiero non segnalato raggiungo Barigazzo.
Ritorno verso il punto di partenza tramite la SP 42 scattando una foto verso la pianura non più visibile.
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