Cani in montagna

Posto che ci sono ovviamente dei limiti di buonsenso e delle valutazioni di prudenza sempre da tenere presenti, ad esempio tra i miei cani uno è un setter l'altro è misto segugio, quando siamo in giro e valuto possibile tenerli senza guinzaglio non gli permetto comunque mai di allontanarsi più di qualche metro, perché se avvistassero della selvaggina e fossero lontani sarebbe molto difficile farli desistere dall'inseguimento.

Però, a parte questi aspetti, vedo davvero difficile doversi preoccupare delle fobie altrui.
Cioè se il cane non è pericoloso ma tu ne hai comunque paura, non può essere un problema del cane.

Con i cani può essere facile confondere le idee ma basta spostare il concetto che è palese....

Se io ho i baffi e incontro una persona che la fobia delle persone coi baffi... è colpa mia?
Se ho il coltello che sbuca dalla tasca dello zaino e uno fobico comincia a darmi del delinquente?

Certo sono condizioni molto meno frequenti ..però il concetto è quello ... la fobia è tale.

Il fatto è che si mette sempre davanti a tutti il "diritto dell'uomo di...." .... quindi se hai paura del cane la colpa è del cane che si fa beatamente i ***** suoi.
Se vai nel bosco e trovi l'orso la colpa è dell'orso e lo metti in gabbia.... se nel mare trovi lo squalo la colpa è dello squalo e allora lo uccidi.

Io invece -non scherzo- ho paura delle persone. Molta paura.
Ed è per questo che quando vado in montagna cerco di stare lontano dagli altri (intendo dire naturalmente che non socializzo molto volentieri) e che quando sono con il cane tengo il cane lontano dalle persone.... perchè temo per il mio cane, non certo per le persone.
A questo proposito potrei raccontare una storia sulla grettezza umana che mi ha toccato personalmente ma verrebbe lunga.... cmq, tant'è.
 
@Munny considera che sono cresciuto giocando insieme ad un bel cane pastore tedesco, che non tenevo sempre al guinzaglio e che era buonissimo.
Ho risposto ad una questione posta da EmilianoDA, senza entrare nel merito e piaccia o no, quelle sono le regole poste dallo Stato, PA ed EntiPubblici.
La pacifica convivenza civile si fonda sulle regole e queste devono essere necessariamente generali. La legge non può sapere nè come si comportano i tuoi o i miei cani, nè quanto scrupoloso e coscienzioso tu sia. Del resto, a mordere non sono necessariamente solo cani di grossa taglia (ci sono cani piccoli molto nervosi e molesti) così come ci sono cani piccoli con spiccati istinti da caccia (penso a certi fox terrier, beagle, spaniel). Ed infatti gli incidenti capitano anche con cani piccoli.
https://www.torinotoday.it/cronaca/cane-aggressivo-rieducazione-padrone-candiolo.html (un bracco ha taglia uguale ad un setter irlandese).
Poi, che si possa essere elastici e tollerare il cane libero in spazi aperti lo posso anche capire (io non mi lamento e lo facevo anche io), ma in pratica ci si assume un rischio e, per contro, si possono infastidire altre persone che hanno anche ragione di lamentarsi (sia chiaro!), legittimamente, posto che le regole se ci sono vanno rispettate.
Del resto, uno può ben avere paura del cane perchè ad esempio è già stato morso (cosa accaduta a mia mamma ad esempio).
Considera poi che, tolti alcuni casi specifici (es. ciechi, pastori, forze dell'ordine, protezione civile, etc. ) avere un cane non è una necessità, ma un vezzo; quindi se te lo compri, lo tieni rispettando le regole che la collettività si è data.
Però, a parte questi aspetti, vedo davvero difficile doversi preoccupare delle fobie altrui.
Cioè se il cane non è pericoloso ma tu ne hai comunque paura, non può essere un problema del cane.
Il problema non è la fobia degli altri, ma il rispetto della norma: la norma prevede che tu debba tenere il cane al guinzaglio, punto. Non c'entrano le fobie degli altri. La paura degli altri, al limite, può essere una spiegazione della reazione di alcune persone quando si imbattono in cani che non sono tenuti al guinzaglio, in contravvenzione alle norme.
Se vai nel bosco e trovi l'orso la colpa è dell'orso e lo metti in gabbia.... se nel mare trovi lo squalo la colpa è dello squalo e allora lo uccidi.
Questi casi riguardano fauna selvatica e non hanno nulla a che fare con il cane domestico. I primi sono nel loro ambiente naturale, il secondo viene introdotto dal proprietario. E' diverso
 
Ultima modifica:
Attenzione ad un dettaglio: il cane libero se ci sono greggi (o capre sparse, come capitò a me).
Il cane non le avrebbe morse, ci stava giocando, ma le capre spaventate correvano vicino a pendii scoscesi, (c'era una forra) per cui mi spiegarono che alle volte i pastori/allevatori sono preoccupati all'idea di capi che precipitano e si feriscono o si accoppano.
Succede anche con le mucche in certi alpeggi impervi.
Secondo me se c'è bestiame è meglio controllarlo (guinzaglio o altro) perchè si rischiano incomprensioni.
 
Il fatto è che si mette sempre davanti a tutti il "diritto dell'uomo di...." .... quindi se hai paura del cane la colpa è del cane che si fa beatamente i ***** suoi.
Se vai nel bosco e trovi l'orso la colpa è dell'orso e lo metti in gabbia.... se nel mare trovi lo squalo la colpa è dello squalo e allora lo uccidi.

Io invece -non scherzo- ho paura delle persone. Molta paura.
Ed è per questo che quando vado in montagna cerco di stare lontano dagli altri (intendo dire naturalmente che non socializzo molto volentieri) e che quando sono con il cane tengo il cane lontano dalle persone.... perchè temo per il mio cane, non certo per le persone.
A questo proposito potrei raccontare una storia sulla grettezza umana che mi ha toccato personalmente ma verrebbe lunga.... cmq, tant'è.
Infatti il problema non è il cane, ma la persona che lo porta in giro, che dovrebbe rispettare le regole ed usare il buon senso.
 
ti rispondo da amante dei cani e con cane al seguito in escursione

lo so bene che infrango la Legge, ma se sono nei boschi o su sentieri il cane lo tengo sciolto
E' d'indole docile, non aggressivo, anzi timido con gli umani, ma è mia premura chiedere a distanza se hanno paura e devo legare il cane: so che non farà loro nulla, ma so che alcuni sono fobicamente terrorizzati dai cani
è questione di buonsenso ed rispetto nei confronti delle altre persone

per esperienza, posso dirti che il peggio sono quelli che ti dicono; no, non ho paura, non serve guinzagliarlo, ma poi li vedi che si irrigidiscono per la paura; lo percepisco io.... figurati il cane!!!

Se il cane ti dava fastidio intanto che mangiavi in vetta, potevi dirlo al padrone
non tutti hanno la sensibilità di accorgesene; se me ne accorgessi, posso anche spostarmi io a qualche decina di metri
 

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@Munny considera che sono cresciuto giocando insieme ad un bel cane pastore tedesco, che non tenevo sempre al guinzaglio e che era buonissimo.
Ho risposto ad una questione posta da EmilianoDA, senza entrare nel merito e piaccia o no, quelle sono le regole poste dallo Stato, PA ed EntiPubblici.
La pacifica convivenza civile si fonda sulle regole e queste devono essere necessariamente generali. La legge non può sapere nè come si comportano i tuoi o i miei cani, nè quanto scrupoloso e coscienzioso tu sia. Del resto, a mordere non sono necessariamente solo cani di grossa taglia (ci sono cani piccoli molto nervosi e molesti) così come ci sono cani piccoli con spiccati istinti da caccia (penso a certi fox terrier, beagle, spaniel). Ed infatti gli incidenti capitano anche con cani piccoli.
https://www.torinotoday.it/cronaca/cane-aggressivo-rieducazione-padrone-candiolo.html (un bracco ha taglia uguale ad un setter irlandese).
Poi, che si possa essere elastici e tollerare il cane libero in spazi aperti lo posso anche capire (io non mi lamento e lo facevo anche io), ma in pratica ci si assume un rischio e, per contro, si possono infastidire altre persone che, legittimamente, possono pretendere il rispetto delle regole ed hanno anche ragione di lamentarsi, sia chiaro!
Del resto, uno può ben avere paura del cane perchè ad esempio è già stato morso (cosa accaduta a mia mamma ad esempio).
Considera poi che, tolti alcuni casi specifici (es. ciechi, pastori, forze dell'ordine, protezione civile, etc. ) avere un cane non è una necessità, ma un vezzo; quindi se te lo compri, lo tieni rispettando le regole che la collettività si è data.

Il problema non è la fobia degli altri, ma il rispetto della norma: la norma prevede che tu debba tenere il cane al guinzaglio, punto. Non c'entrano le fobie degli altri. La paura degli altri, al limite, può essere una spiegazione della reazione di alcune persone quando si imbattono in cani che non sono tenuti al guinzaglio, in contravvenzione alle norme.

Questi casi riguardano fauna selvatica e non hanno nulla a che fare con il cane domestico. I primi sono nel loro ambiente naturale, il secondo viene introdotto dal proprietario. E' diverso

Allora.... se la mettiamo così, non serve fare un post con 20 o 30 risposte.
Domanda: si può tenere libero il cane?
Risposta: NO
E chiusura del post.

Se il cane lo tenevi libero pure tu, allora è inutile continuare a pigiare sul tasto che ci sono delle regole delle leggi ecc ecc.... anche perchè se vogliamo irrigidirci su questo punto allora -come già ho scritto- se c'è una legge va bene.... quando e se prenderò una multa, la pagherò.
Capisci pure tu che se ragioniamo così, uno in virtù del fatto che è disposto a pagare la sanzione può fare quello che gli frega.... il che penso che sia molto peggio che mettere in discussione la legge ma cercare di usare il buon senso.
E usare il buon senso credo che sia un po' quello che cerchiamo di fare tutti.
Mi pare che tutti quanti qui si siano posti il problema di come conciliare la libertà del cane con quella di tutti gli altri animali.... faccio notare che trovo "buffo" che il capriolo possa essere cacciato dall'uomo, divorato dal lupo, ma non disturbato eventualmente da un cane.

Anche il cane poi avrà -suppongo- dei diritti, in quanto essere vivente.
La norma prevede che il cane debba essere tenuto al guinzaglio tranne -bontà loro- negli appositi spazi recintati?
Bene.... ma forse non tutti sanno che "gli appositi spazi recintati" alias "sgambettamenti" ci sono SOLO in alcune città. Dove abito io per esempio non ce ne sono.... pertanto secondo la norma, il cane di uno che abita in un appartamento non potrà mai fare una corsa in vita sua se non in uno spazio recintato che magari è a 20 km di distanza..... e questo non è rispetto delle regole e delle norme, è solamente follia.

"Se vai nel bosco e trovi l'orso la colpa è dell'orso e lo metti in gabbia.... se nel mare trovi lo squalo la colpa è dello squalo e allora lo uccidi. "
Probabilmente non mi sono spiegato bene: il soggetto in questo caso, è l'uomo non il cane. E' l'uomo quello che va nel bosco e trova l'orso.... ed è l'uomo quello che NON è a casa sua. Ma siccome appunto parliamo dell'uomo, allora in questo caso i diritti degli altri animali che sono sacrosanti quando parliamo di un cane diventano immediatamente spazzatura.
E questa cosa, dovrebbe far riflettere.
 
Beh sui cani liberi avrei da dire qualcosa anch'io...; estate, casa in mezzo al bosco, cancello secondario che dà sul bosco (di mia proprieta) aperto per trasporto legna da ardere: all'improvviso, immagino attratta dal rumore della fontanella dell'acqua che scorre, una coppia di rottweiler accaldati entrano dal cancelleto, salgono i gradini, si buttano sull'acqua della fontana, bevono come cammelli ...e ripartono subito dopo, scomparendo nel bosco: non chiedetemi se c'era qualcuno con loro (immagino di sì, avevano il collare) : ora, io non ho paura dei cani, avevo anche una motosega a portata di mano...e i due cagnoni non mi hanno nemmeno degnato di uno sguardo, io li ho visti entrare, bere e uscire... certo che se fosse successo quando i miei figli erano piccini.....:mumble:
 
Ultima modifica:
Il problema non è la fobia degli altri, ma il rispetto della norma: la norma prevede che tu debba tenere il cane al guinzaglio, punto. Non c'entrano le fobie degli altri.
le norme .... forse sarebbe meglio lasciarle nel loro cantone, perché le norme nascono
per indirizzare anche i dementi nella via che eviti tragedie.. ma per indirizzare i dementi la norma deve essere molto estremizzata come ad esempio la norma prevede che per usare il carrello elevatore che a 16 anni usavamo liberamente, per caricare l'autocarro oggi un autista che guida bilico di 20 metri da 30 anni, per usarlo deve fare un corso apposito.

Le fobie degli altri c'entrano, come c'entra la possibile deficienza di alcuni proprietari,
se ci fosse buon senso e nessuna fobia, il cane pacifico potrebbe stare libero senza problemi
mentre quello problematico dovrebbe ovviamente stare al guinzaglio e con museruola,

Peraltro ... come applichi la norma ai cani da caccia?
semplicemente non si applica.
 
Ciao
Ero con mia figlia sul Corno Grande a luglio e poco dopo arrivati in cima è sopraggiunta una coppia con un meticcio meraviglioso (mia figlia l'ha riempito di coccole), era senza guinzaglio, uno dei ragazzi già presenti in vetta ha chiesto il motivo del mancato guinzaglio non per le persone, ha tenuto a precisare, ma in un periodo di nascite di camosci avrebbe potuto inseguire i piccoli e magari provocare incidenti. A volte i cani liberi potrebbero anche solo per la voglia di giocare o la curiosità creare problemi agli animali presenti in montagna.
IMHO al netto del rispetto delle leggi se le cose fossero fatte cum grano salis, sarebbe tutto molto più semplice.
 
Se il cane lo tenevi libero pure tu, allora è inutile continuare a pigiare sul tasto che ci sono delle regole delle leggi ecc ecc.... anche perchè se vogliamo irrigidirci su questo punto allora -come già ho scritto- se c'è una legge va bene.... quando e se prenderò una multa, la pagherò.
Beh, non è esattamente così.
Non si tratta di pagare una multa, perchè finchè la cosa si limita a questo, ti va ancora di lusso; il guaio si presenta quando oltre alla multa, devi rispondere di altri danni, fino anche al reato di lesioni, perchè il tuo cane ha combinato guai.
Bisogna capire lo scopo delle regole che, nel caso di specie, è la tutela dell'incolumità degli altri (persone in primis, ma anche animali), che i cani possono ledere e la cosa accade peraltro frequentemente. Un cane libero può mordere persone, altri cani o animali domestici, o fauna selvatica.
Del resto l'introduzione delle regole è andata di pari passo con la diffusione dei cani, diffusione che, bisogna riconsocerlo, non è dettata da necessità o utilità, ma da puro diletto.
Si tratta di contemperare l'interesse del singolo ad avere un cane, con l'interesse della collettività a non volere i rischi di danni; la cosa è stata risolta imponendo l'uso del guinzaglio al proprietario.
Personalmente, poi, ritengo che i cani sarebbe meglio che li avesse chi ha un giardino abbastanza grande da consentire loro di correre e non chi vive in un appartamento.
Comunque, come sempre, il buon senso e l'educazione prevengono molti problemi e sono proprio queste misure che, in linea di massima, rendono tollerabile l'infrazione della regola, cioè il mancato uso del guinzaglio.
Però ovviamente è impossibile strutturare una norma su principi di questo tipo: raccomandare l'uso del guinzaglio quando i casi lo richiedono, significa lasciare totale discrezionalità al proprietario; una norma di questo tipo non avrebbe potere preventivo (cioè quello di prevenire gli incidenti) mentre ovviamente risulterebbe violata sicuramente ex post (dopo il morso), sempre.
 
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Beh, non è esattamente così.
Non si tratta di pagare una multa, perchè finchè la cosa si limita a questo, ti va ancora di lusso; il guaio si presenta quando oltre alla multa, devi rispondere di altri danni, fino anche al reato di lesioni, perchè il tuo cane ha combinato guai.
Bisogna capire lo scopo delle regole che, nel caso di specie, è la tutela dell'incolumità degli altri (persone in primis, ma anche animali), che i cani possono ledere e la cosa accade peraltro frequentemente. Un cane libero può mordere persone, altri cani o animali domestici, o fauna selvatica.
Del resto l'introduzione delle regole è andata di pari passo con la diffusione dei cani, diffusione che, bisogna riconsocerlo, non è dettata da necessità o utilità, ma da puro diletto.
Si tratta di contemperare l'interesse del singolo ad avere un cane, con l'interesse della collettività a non volere i rischi di danni; la cosa è stata risolta imponendo l'uso del guinzaglio al proprietario.
Personalmente, poi, ritengo che i cani sarebbe meglio che li avesse chi ha un giardino abbastanza grande da consentire loro di correre e non chi vive in un appartamento.
Comunque, come sempre, il buon senso e l'educazione prevengono molti problemi e sono proprio queste misure che, in linea di massima, rendono tollerabile l'infrazione della regola, cioè il mancato uso del guinzaglio.
Però ovviamente è impossibile strutturare una norma su principi di questo tipo: raccomandare l'uso del guinzaglio quando i casi lo richiedono, significa lasciare totale discrezionalità al proprietario; una norma di questo tipo non avrebbe potere preventivo (cioè quello di prevenire gli incidenti) mentre ovviamente risulterebbe violata sicuramente ex post (dopo il morso), sempre.

Davvero non riesco a capire "da che parte stai".
A me pareva di aver inteso che in questa discussione si dava per assodato che è un assurdo tenere il cane sempre al guinzaglio.... e per me lo è, tant'è che lo lascio libero.
Tu dici che non si tratta di pagare una multa?
Beh io pochi minuti fa sono uscito di casa, ho caricato il cane in macchina.... sono andato in una strada di campagna e l'ho lasciato libero... lei ha trotterellato un po' avanti a me, ha annusato a destra e sinistra.... ha ignorato una lepre che era saltata fuori dal campo di mais; ha fatto le sue pisciatine di ordinanza magari di tanto in tanto tornando sui suoi passi per annusare meglio chissà che cosa.
Poi quando ci siamo avvicinati nuovamente alla strada asfaltata, le ho detto "ferma": si è fermata, le ho messo il guinzaglio e la cosa è finita li.
Volete mandarmi la polizia perchè il mio cane potrebbe azzannare qualcuno? Mandatela pure.... vedremo come va a finire.... però io oggi manco la multa ho pagato.
Che poi il possesso di un cane sia una questione di "diletto"..... MAH!... libero di pensare questo naturalmente, ma per me il cane è parte integrante della mia famiglia; non è un giocattolo.... così come è fuori luogo l'affermazione che li dovrebbe avere solo chi ha il giardino, quando i canili sono strapieni di cani abbandonati che aspettano di crepare da soli in un box di due metri per tre.
Naturalmente -ma l'ho già detto prima- se la questione verte solo sul rispetto delle regole tu hai perfettamente ragione e quello che dici ha perfettamente senso.
Ma una persona "sensata" penso che sia in grado di capire quando una norma ha motivo di essere applicata (cane feroce in mezzo a piazza del duomo a Milano) oppure disattesa (cane in mezzo alla natura con poche o nulle possibilità d'incontri).

Nota a margine: leggo molti interventi che fanno riferimento a "quello che potrebbe fare il cane".... beh... pure uno con la macchina "potrebbe fare" e pure chi gira con un coltello (e da quanto ho capito leggendo qui sul forum sono tanti) "potrebbe fare".... tutti potrebbero fare qualcosa che non va, cani e persone.... le persone per esempio dovrebbero imparare a non avvicinarsi ai cani (soprattutto se sono al guinzaglio) a meno che il cane non si dimostri particolarmente interessato a stringere amicizia.
Naturalmente tutti quanti avete ragione, ma è proprio in base a questo ragionamento (SBAGLIATO) che viene allontanato l'orso "perchè potrebbe spaventare l'escursionista" o che è stato sterminato il lupo.
 
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, diffusione che, bisogna riconsocerlo, non è dettata da necessità o utilità, ma da puro diletto.
Allora ..sicuramente ci sono persone che tengono il cane "per diletto" come fosse un giocattolo...a costoro il cane non andrebbe mai affidato, soprattutto mai venduto (che questi quasi sempre vogliono il cane della razza di moda in quel momento) e lo comperano mai lo prendono al canile.
Anzi quelli di costoro che già lo hanno gli andrebbe subito sequestrato.

Per gli altri il cane non è un diletto... e credo che quasi tutti questi lo gestiscano in modo responsabile.
 
L'uomo nel bosco è a casa sua come l'orso. Se l'orso se lo vuole mangiare o lo attacca per difendere il territorio l'uomo può difendersi.

La questione in oggetto è oltremodo semplice, il cane deve essere libero di scorrazzare, e va bene. L'uomo che teme il cane deve essere libero di scorrazzare, e va bene ma le 2 libertà cozzano. Se entrambi devono coesistere una libertà deve essere limitata. In quell'occasione o l'uomo non può scorrazzare o non può il cane.

Il concetto di libertà è spesso frainteso. Sono libero di scendere a cantare in strada questa notte? Certo. E chi abita lì è libero di mettersi i tappi nelle orecchie? Certo.
Un altro è libero di scendere in strada e spaccarmi la faccia? Certo. E io sono libero poi di denunciarlo? Certo.

In sintesi ognuno fa come gli pare sapendo di poterne subire poi le conseguenze.
Puoi andare in giro col cane sciolto. Se non da fastidio puoi prenderti una multa. Se da fastidio te lo possono far notare. Se trovi quello che non ha niente da perdere te lo fa notare in modo zelante.
 
L'uomo nel bosco è a casa sua come l'orso. Se l'orso se lo vuole mangiare o lo attacca per difendere il territorio l'uomo può difendersi.

La questione in oggetto è oltremodo semplice, il cane deve essere libero di scorrazzare, e va bene. L'uomo che teme il cane deve essere libero di scorrazzare, e va bene ma le 2 libertà cozzano. Se entrambi devono coesistere una libertà deve essere limitata. In quell'occasione o l'uomo non può scorrazzare o non può il cane.

Il concetto di libertà è spesso frainteso. Sono libero di scendere a cantare in strada questa notte? Certo. E chi abita lì è libero di mettersi i tappi nelle orecchie? Certo.
Un altro è libero di scendere in strada e spaccarmi la faccia? Certo. E io sono libero poi di denunciarlo? Certo.

In sintesi ognuno fa come gli pare sapendo di poterne subire poi le conseguenze.
Puoi andare in giro col cane sciolto. Se non da fastidio puoi prenderti una multa. Se da fastidio te lo possono far notare. Se trovi quello che non ha niente da perdere te lo fa notare in modo zelante.

Concetto un po' estremizzato ma che sostanzialmente mi trova d'accordo.
Direi che in questo modo ognuno è ricondotto ad usare un po' di buon senso.
 
@Munny io sto con nessuno, non mi sono schierato e non ho alcun interesse a farlo. :rofl:
Comincio chiarendo due affermazioni che ho fatto.
Ho detto che per molti il cane è un diletto. Lo ribadisco.
Un pastore o un cieco hanno l'esigenza di avere il cane: per loro l'animale ha una precisa funzione ed utilità. Altrettanto per i cani da ricerca della protezione civile o per quelli antidroga, antiesplosivo etc. della polizia.
Per i comuni cittadini è diverso: si tratta di avere un animale domestico, per il gusto di averlo, senza che il loro possesso sia dettato da esigenze di lavoro, ausilio alla deambulazione o soccorso. Vale per il cane, come per il gatto, il canarino, il coniglio, etc. etc.
In famiglia abbiamo avuto cani e li abbiamo sempre trattati divinamente, ma non avevano alcuna funzione economica; si trattava solo del piacere - appunto, diletto - di starci assieme; avremmo potuto farne tranquillamente a meno, come il 99% di chi possiede cani.
E qui passo alla seconda affermazione, cioè quella che i cani dovrebbero averli quelli che hanno uno spazio adeguato.
I cani (quelli veri intendo, non i chihuahua, i carlini ed altri simili scherzi dell'allevamento) sono nati per correre, inseguire, camminare a lungo; l'istinto predatore resta nel subconscio, tanto che sono fortemente attratti dagli odori e sono protettivi. Un cane quindi per vivere bene ha bisogno, oltre che di compagnia, di molto spazio in cui muoversi liberamente, correre e saltare (e da noi ne avevano davvero moltissimo). In questo modo, quando lo porti in giro, non impazzirà di gioia perchè finalmente può fare quello che non fa mai, cioè correre, saltare, odorare, etc. Sarà un cane meno stressato e più vivo, meno lontano dalla sua natura ed indole. Prova a pensarci: tenere un cane alla catena è considerato maltrattamento da diversi regolamenti comunali, ma non lo è tenere un cane in un appartamento di 70 metri quadri e portarlo a spasso al mattino e la sera per mezz'oretta, perchè prima il padrone è fuori per lavoro.
Ma una persona "sensata" penso che sia in grado di capire quando una norma ha motivo di essere applicata (cane feroce in mezzo a piazza del duomo a Milano) oppure disattesa (cane in mezzo alla natura con poche o nulle possibilità d'incontri).
Sarà, ma i cani conservano una quota di imprevedibilità che va comunque sommata all'errore umano (perchè il padrone può sempre distrarsi, valutare male una situazione, sbagliare nell'educare o nel considerare segnali del cane) ed i casi di aggressione ci sono, sia nei boschi, sia addirittura fra le mura di casa, con cani che, improvvisamente ed inspiegabilmente attaccano - talvolta con esiti fatali - anche persone della famiglia con cui convivono da anni.
https://www.trentotoday.it/attualita/cani-liberi-in-montagna.html
Bisogna anche considerare che è cambiato un dato sociale: 50 anni fa le famiglie con cani erano enormemente meno di quelle odierne, soprattutto in città; i cani erano principalmente in campagna ed avevano più spazio e contatti, sia con la natura che con le persone, perchè la mobilità era minore. Inoltre, con i cani non si andava ovunque, ma rimanevano a casa o nei pressi. Oggi sono quindi aumentate enormemente le occasioni di cani che circolano fuori casa e che hanno bisogno di sfogarsi.
molti interventi che fanno riferimento a "quello che potrebbe fare il cane".... beh... pure uno con la macchina "potrebbe fare" e pure chi gira con un coltello (e da quanto ho capito leggendo qui sul forum sono tanti) "potrebbe fare".... tutti potrebbero fare qualcosa che non va, cani e persone.... le persone per esempio dovrebbero imparare a non avvicinarsi ai cani (soprattutto se sono al guinzaglio) a meno che il cane non si dimostri particolarmente interessato a stringere amicizia.
E' proprio questo il problema: si vuole prevenire il danno alla persona e/o ad altri animali. Il cane medio, per quanto intelligente, non ha il raziocinio dell'uomo medio, ma resta un animale. Il criterio preventivo è lo stesso che vieta alle persone di girare con il coltello in città o di possedere certi tipi di arma etc. etc. Anche in questi casi vale il principio che, con un po' di buon senso, il problema non si porrebbe, ma la normativa è prudenziale e preventiva. La prevenzione vince sul resto.

Quindi si, tenere i cani al guinzaglio non lo trovo sbagliato. Se poi non ti vede nessuno, puoi anche liberarlo, ma sapendo bene che stai infrangendo una regola prima di tutto di prudenza e che, quindi, ti esponi al rischio di rispondere - anche penalmente - dei danni che il tuo cane potrebbe combinare.
Poi magari non succede nulla e sei a posto.
 
@Munny io sto con nessuno, non mi sono schierato e non ho alcun interesse a farlo. :rofl:
Comincio chiarendo due affermazioni che ho fatto.
Ho detto che per molti il cane è un diletto. Lo ribadisco.
Un pastore o un cieco hanno l'esigenza di avere il cane: per loro l'animale ha una precisa funzione ed utilità. Altrettanto per i cani da ricerca della protezione civile o per quelli antidroga, antiesplosivo etc. della polizia.
Per i comuni cittadini è diverso: si tratta di avere un animale domestico, per il gusto di averlo, senza che il loro possesso sia dettato da esigenze di lavoro, ausilio alla deambulazione o soccorso. Vale per il cane, come per il gatto, il canarino, il coniglio, etc. etc.
In famiglia abbiamo avuto cani e li abbiamo sempre trattati divinamente, ma non avevano alcuna funzione economica; si trattava solo del piacere - appunto, diletto - di starci assieme; avremmo potuto farne tranquillamente a meno, come il 99% di chi possiede cani.
E qui passo alla seconda affermazione, cioè quella che i cani dovrebbero averli quelli che hanno uno spazio adeguato.
I cani (quelli veri intendo, non i chihuahua, i carlini ed altri simili scherzi dell'allevamento) sono nati per correre, inseguire, camminare a lungo; l'istinto predatore resta nel subconscio, tanto che sono fortemente attratti dagli odori e sono protettivi. Un cane quindi per vivere bene ha bisogno, oltre che di compagnia, di molto spazio in cui muoversi liberamente, correre e saltare (e da noi ne avevano davvero moltissimo). In questo modo, quando lo porti in giro, non impazzirà di gioia perchè finalmente può fare quello che non fa mai, cioè correre, saltare, odorare, etc. Sarà un cane meno stressato e più vivo, meno lontano dalla sua natura ed indole. Prova a pensarci: tenere un cane alla catena è considerato maltrattamento da diversi regolamenti comunali, ma non lo è tenere un cane in un appartamento di 70 metri quadri e portarlo a spasso al mattino e la sera per mezz'oretta, perchè prima il padrone è fuori per lavoro.

Sarà, ma i cani conservano una quota di imprevedibilità che va comunque sommata all'errore umano (perchè il padrone può sempre distrarsi, valutare male una situazione, sbagliare nell'educare o nel considerare segnali del cane) ed i casi di aggressione ci sono, sia nei boschi, sia addirittura fra le mura di casa, con cani che, improvvisamente ed inspiegabilmente attaccano - talvolta con esiti fatali - anche persone della famiglia con cui convivono da anni.
https://www.trentotoday.it/attualita/cani-liberi-in-montagna.html
Bisogna anche considerare che è cambiato un dato sociale: 50 anni fa le famiglie con cani erano enormemente meno di quelle odierne, soprattutto in città; i cani erano principalmente in campagna ed avevano più spazio e contatti, sia con la natura che con le persone, perchè la mobilità era minore. Inoltre, con i cani non si andava ovunque, ma rimanevano a casa o nei pressi. Oggi sono quindi aumentate enormemente le occasioni di cani che circolano fuori casa e che hanno bisogno di sfogarsi.

E' proprio questo il problema: si vuole prevenire il danno alla persona e/o ad altri animali. Il cane medio, per quanto intelligente, non ha il raziocinio dell'uomo medio, ma resta un animale. Il criterio preventivo è lo stesso che vieta alle persone di girare con il coltello in città o di possedere certi tipi di arma etc. etc. Anche in questi casi vale il principio che, con un po' di buon senso, il problema non si porrebbe, ma la normativa è prudenziale e preventiva. La prevenzione vince sul resto.

Quindi si, tenere i cani al guinzaglio non lo trovo sbagliato. Se poi non ti vede nessuno, puoi anche liberarlo, ma sapendo bene che stai infrangendo una regola prima di tutto di prudenza e che, quindi, ti esponi al rischio di rispondere - anche penalmente - dei danni che il tuo cane potrebbe combinare.
Poi magari non succede nulla e sei a posto.

Devo dire che mi trovo d'accordo su molte cose che hai detto.
Sono tutte affermazioni ragionevoli le tue.
Sicuramente lasciare libero il cane lascia spazio alla "fortuna" o alla "sfiga".... preciso però che per quanto mi riguarda se avessi dubbi sul mio cane (parlo di aggressività verso le persone) non mi sognerei mai di mollarlo.
Ci sono casi di aggressioni in famiglia? Sicuramente.... ci sono anche casi di mariti che ammazzano mogli, figli che ammazzano padri.... ecc ecc.
C'è anche da dire che spesso i cani se la prendono con i bambini (parlo della famiglia) perchè quando arriva un figlio il cane viene messo in disparte e questo crea gelosie.... ed è il padrone del cane che deve fare in modo che ciò non succeda, non è certo compito del cane "metabolizzare" e superare.

Parte di quello che dici non tiene però conto -secondo me- della fattibilità di alcune cose: il cane dev'essere libero di correre e non deve stare in un appartamento? Lo dico pure io.... (preciso che ho un ampio giardino a casa, ma il cane lo porto fuori cmq ogni giorno) ma se solo chi ha ampi spazi potesse tenere un cane.... che ne sarebbe di tutti gli altri cani?
Oltretutto contenti o meno i cani si adattano alla vita di casa... il mio per esempio mangia, dorme, ogni tanto fa un giro in cortile.... sono pochi i cani che hanno bisogno di muoversi in continuazione... penso ai cani da caccia per esempio e guarda un po' dove stanno per la maggior parte della loro vita? In un recinto di due metri per tre ad abbaiare.

Forse però noi due vediamo il cane sotto profili diversi. Tu mi parli di antidroga, di aiuto ai non vedenti, cani da soccorso, cani poliziotto.... mi chiedo che stress dev'essere per queste povere bestie fare una vita così.... quando poi non ci rimettono la pelle in servizio.
Penso invece al mio cane che quando mi vede tornare scodinzola... alla felicità di quando può correre in un prato o fare il bagno nel fiume.
Ho delle foto stupende (per i ricordi che mi evocano) del mio primo cane corso al mare in Sardegna... su spiagge deserte (deserte davvero) dove cmq per legge il cane manco ci poteva andare.
O sulle montagne del Carso quando correva per i boschi.
Per me il cane è tutto tranne che un passatempo, e vorrei che tutti i cani potessero essere felici.... desidero per i cani -e per gli animali in genere- cose che per le persone invece non desidero affatto.

In tutti questi anni non ho mai avuto alcun problema con nessuno, anche quando ho infranto la legge.... se vedo una persona lontana metto il cane al guinzaglio.
Se sul marciapiede incrocio qualcuno scendo dal marciapiede o cambio marciapiede.
Se procedo in un luogo dove c'è gente (diffcile cmq) il cane sta tra il muro e me.
Beh, non lo porto al ristorante (magari se capita vado al bar ma solo se posso sistemarmi in disparte) se vado in montagna non entro nei rifugi (manco mi avvicino) .... insomma, mi sembra di essere prudente.
E se prendo il cono gelato, ce lo mangiamo in due.
Insieme.
 
Concetto un po' estremizzato ma che sostanzialmente mi trova d'accordo.
Direi che in questo modo ognuno è ricondotto ad usare un po' di buon senso.
Ricondotto al buonsenso o a temere di essere sanzionato da qualcuno che a sua volta è ricondotto al buonsenso o alla paura di essere sanzionato. Per sanzionato intendo dalle forze dell'ordine o dal primo che capita di trovare nella giornata sbagliata.

Ad esempio se becco il tizio che fa fare i bisogni sul marciapiede davanti a casa mia senza raccoglierli, la prima volta che glielo dico poi o usa il buon senso o gliela metto nella posta, se continua magari gli aggiungo la mia. Estremizzato ovviamente
 
Forse "per diletto" intendeva un cane NON da lavoro (caccia, pastore, difesa, guida per ciechi ecc.) ma un cane come "pet", da ompagnia, e non è detto che tutti li trattino come giocattoli ed invece non ne riconoscano la loro dignità di animale.
pet da compagnia appunto ... ovvero un qualcosa di funzionale essenzialmente ai bisogni umani comunque e in questo caso effettivamente bisogni non essenziali.

Chi li considera così, no, non ne sanno riconoscere la dignità animale, è come si vede non riesce nemmeno a capirli.... ad esempio non capisce che un piccolo terrier ha bisogno di più movimento e più spazio di un alano.

Chi invece ne riconosce la dignità animale, lo tiene non per diletto ma per vivere con il cane,
magari per toglierlo da un box del canile e permettergli una vita degna,
(ho conosciuto persone anziane che non sapendo quanto tempo poteva restare loro non prendevano cuccioli ma solo cani anziani per dal loro la possibilità di vivere almeno gli ultimi anni in serenità.

La visione antropocentrica è ciò che sta distruggendo la natura, e probabilmente un giorno non lontano, la vita stessa sul nostro pianeta, il considerare i cani come oggetti funzionali all'uomo è parte di questa visione distruttiva, e come tale la aborro.
 
Riprendo questo post perchè stamattina ho letto un articolo su L'Arena, il quotidiano della mia città, che, partendo dalla vicenda di due cani lupo Cecoslovacco sequestrati ed offerti in adozione, parla della razza.
Il titolo è: "Lupo cecoslovacco, bello ma non è un cane da città". Il sottotitolo: "L'istruttore cinofilo: «Non va acquistato con leggerezza, ha bisogno di spazi ed ha un carattere particolare»."
Nell'articolo si legge "La sua colpa? Essere affascinante e talmente bello da indurre molte persone a volerlo e acquistarlo con leggerezza, senza valutare le conseguenze. Ciclicamente alcune razze di cani sono vittime della moda, e tra queste spicca senz'altro, negli ultimi anni, il cane da lupo cecoslovacco, chiamato comunemente lupo cecoslovacco.«Si tratta di una razza relativamente recente», spiega l'istruttore cinofilo Roberto Zampieri. «È stata riconosciuta nel 1989, e i cani che ne fanno parte hanno una caratteristica inconfondibile: il carattere e il temperamento del pastore tedesco uniti alla prestanza e resistenza fisica del lupo».La razza deriva infatti proprio da questo accoppiamento, e la moda di girare con un "lupo" al guinzaglio è diventata dilagante. Alla fine, a pagare il caro prezzo delle mode sono propri loro, i cani. [...] ha un carattere dominante, [...] ha un forte istinto predatorio. Ecco perché i problemi non tardano ad arrivare: «Fateci caso», continua Zampieri, «si vedono in giro diversi cuccioli di lupo cecoslovacco, ma gli adulti sono una rarità». Il motivo? Chi li ha presi sceglie spesso di sbarazzarsene in fretta, quando subentrano le prime difficoltà. «Questa razza ha bisogno di essere seguita passo dopo passo, proprio per evitare spiacevoli incidenti e aggressioni, di cui le pagine di cronaca traboccano». Zampieri allora ci spiega i tratti peculiari di questi cani: «Fin da cucciolo è importante "estinguere" le linee da lupo affidandosi a un educatore cinofilo e comunque a una persona esperta.«Ricordiamoci», aggiunge Zampieri, «che il lupo cecoslovacco a differenza di altre razze è meno "leggibile": significa che non avvisa per tempo prima di aggredire, lo fa e basta. Ha un'innata diffidenza verso gli estranei, è territoriale, possessivo rispetto al cibo. Ma è anche capace di legarsi intimamente al suo umano, diventando estremamente protettivo verso il suo nuovo "branco".«Di sicuro, in città è molto sacrificato: si può avvicinare a questa razza chi può permettere al futuro compagno a quattro zampe una vita a stretto contatto con la natura, preferibilmente nei boschi. Ecco perché può essere perfetto per chi abita in zone verdi e collinari: il lupo cecoslovacco ha bisogno di sfogare i suoi istinti primordiali, e una vita cittadina potrebbe creargli grandi disagi».

In pratica, conferma quanto anche io avevo scritto tempo fa nei post che trovate qui sopra.
Una nota a wildwildildcat:
pet da compagnia appunto ... ovvero un qualcosa di funzionale essenzialmente ai bisogni umani comunque e in questo caso effettivamente bisogni non essenziali.
Chi li considera così, no, non ne sanno riconoscere la dignità animale, è come si vede non riesce nemmeno a capirli....
I cani non esistono come specie in natura, sono invece frutto di creazione da parte dell'uomo, che li ha derivati dal lupo per addomesticamento ed allevamento. Ovviamente, l'ha fatto per ragioni di utilità. Chi non ha cani per lavoro (es. pastori, poliziotti, protezione civile, etc.) o per utilità (cane guida, cane da guardia, etc.), piaccia o no, li ha per diletto.
Poi, certamente, c'è chi affronta il diletto di possedere un cane in modo coscenzioso e responsabile e chi, invece, in modo del tutto superficiale ed irresponsabile. I primi sanno a cosa vanno incontro e sono disposti a fare quanto necessario per le esigenze del cane; i secondi invece non hanno idea delle cure che vanno dedicate al cane e, infatti, se ne stufano in fretta.
Ma questo è un altro discorso ed è comunque conseguente al diletto di avere un cane.
 
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