Mal di montagna (AMS), un esperienza personale.

Questa brutta esperienza risale all'estate 2012.
Mi trovavo in Val di Sole, e con altri tre amici abbiamo deciso di salire al rifugio Mantova al Vioz.
Per chi non lo conoscesse, si tratta del rifugio più alto delle Alpi occidentali, a 3.537m.
Non avevo mai raggiunto tale quota prima, ma ho superato moltissime volte i 3000 senza problemi.
L'idea era di salire nel pomeriggio per pernottare al rifugio, goderci tramonto e alba dall'alto e scendere il mattino seguente.
Questa volta le cose sono andate diversamente: a poco più di metà salita siamo stati sorpresi da un acquazzone pauroso, che ha subito iniziato a scaricarci addosso pesanti chicchi di grandine. Per fortuna eravamo provvisti di pile e kway, ma il freddo era comunque molto intenso.
Arriviamo al rifugio affaticati e infreddoliti: avrei voluto farmi subito una doccia calda, ma le docce sono guaste!
Amen, ci sediamo a un tavolo per la cena. Dopo pochi minuti mi redo conto di non stare bene: continuo ad aver un freddo terribile nonostante il cambio di vestiti asciutti, tremo dalla testa ai piedi, sento di non aver appetito e i miei compagni mi dicono che sono molto pallido e ho le labbra viola. Ordino, ma non riesco a mangiare nulla a parte qualche cucchiaio di zuppa e pochi bocconi di carne. Sto davvero malissimo, ho un mal di testa pulsante e la nausea. Vado ai bagni per vomitare, ma non rimetto. Decido quindi di andare in branda subito per riposare sotto le coperte.
Passo la notte insonne, il cuore che martella costantemente nelle orecchie. Anche i miei amici non riescono a dormire e hanno mal di testa, ma non accusano altri sintomi.
Al mattino mi sveglio (avrò dormito forse un paio d'ore) e mi sembra di stare meglio. Non ho più freddo.
Resto lì sdraiato ancora un po' aspettando che anche gli altri si sveglino, non voglio disturbarli.
Sì sì, sto decisamente meglio. Mi scopro e mi metto seduto sul letto. Tutto ok.
Mi alzo... e sbam, le gambe non mi reggono, la testa mi gira come una trottola, sono disorientato e confesso ai miei compagni di avere un po' paura. La nausea mi assale subito di nuovo. Un mio amico scende in sala e fa salire il gestore del rifugio, mi guarda un po', mi fa qualche domanda sui sintomi e senza esitare mi dice "hai il mal di montagna, devi scendere subito di quota".
Ottimo, io però non mi reggo in piedi.
Il gestore mi dice che posso stare nella branda quanto voglio, che sistemeranno il letto più tardi, e di scendere a valle appena me la sento. Se non riesco chiameranno l'eli-soccorso.
Dopo un altra ora e mezza decido che stare lì peggiora solo le cose, mi vesto per bene (il tempo fuori fa ancora schifo) e dico agli altri che possiamo andare. I primi passi in discesa sono terribili: il sentiero è ripido e molto esposto, la roccia bagnata e scivolosa e a me gira ancora la testa in modo assurdo. Mi sforzo di camminare, piccoli passi insicuri e fiatone costante, ma dopo nemmeno venti minuti di discesa inizio a stare decisamente meglio, niente più nausea, sento le forze tornare a me come se avessi appena mangiato un piatto di pasta! Da lì scendo quasi correndo e pieno di energie, arrivo a valle che sto benissimo e fresco come una rosa.
Rifarò questa escursione quanto prima, partendo il mattino presto per scendere in giornata (come faccio di solito). Voglio capire se il malessere è legato ad un mio limite fisiologico ai 3.500 o se dipende da altri fattori che rendono il tutto più "random".
Sul mio blog personale potete trovare altre info di questa esperienza e le relative foto dell'escursione al Vioz.
Questa la pagina wikipedia riguardante il mal di montagna (AMS, acute mountain sickness), che ho poi scoperto essere potenzialmente letale.

A qualcuno è mai capitato? In quali circostanze? quali i sintomi?

Ciao :)
 
Bellissima testimonianza, grazie mille :)
A me personalmente non è mai capitato niente del genere ma ciò è dovuto al fatto che non sono mai salito sopra i 3200m. Magari capiterebbe pure a me.

Ricordo un attacco di ma di montagna capitato ad un membro "illustre" del forum, tale lastsurvival, a quota 4000 m sul Bianco. Se legge questa discussione sicuramente risponderà ;)
 
Io sono stato fino a 5400 sull'Himalaya e non ho avuto nulla. Però a quanto sembra è abbastanza random, capita anche a guide esperte dopo decine di ascensioni senza problemi. Le cose da fare a quanto ricordo oltre i 3000 metri sono cercare di limitare il dislivello giornaliero a 300m, dormire ad una quota più bassa di quella raggiunta durante il giorno, e bere molto. La cosa positiva è che c'è una cura che funziona al 100% ed è immediata, come hai sperimentato: scendere di quota.
Una ragazza che era con me lo ha avuto già sotto i 3000 metri, quindi è abbastanza imprevedibile.
 
Grazie a tutti per le risposte!

@Spinoza: in teoria può accadere anche salendo in funivia, perchè si tratta di un mancato adattamento dell'organismo alla diversa pressione atmosferica e carenza di ossigeno. Sicuramente però la fatica, il freddo e la disidratazione possono contribuire moltissimo: noi siamo saliti molto in fretta a causa del maltempo e negli ultimi 600m di dislivello non ho praticamente bevuto.

Anche il gestore del rifugio mi ha detto che ogni anno almeno uno di loro (lui, camerieri, cuochi ecc.) accusa questi sintomi quando salgono ad aprire in Giugno, quindi viene proprio da pensare che la cosa sia randomica.
Come detto, l'unica soluzione è scendere subito. Purtroppo era già buio e grandinava, quindi ho dovuto sopportare questa condizione per molte ore e il mattino dopo stavo veramente malissimo.
 
Capisco, grazie. L'unica volta che ho superato i 3000 è stato in funivia, al Plateau Rosa (~3500 m), ma non ho accusato nessun sintomo particolare. Per quest'anno ho in mente di salire alcuni Tremila a piedi (tra cui il Piz Boè e il Rocciamelone) quindi il discorso AMS mi interessa parecchio. Capisco che non c'è veramente modo di sapere se se ne soffrirà finché non sei là.
Grazie delle info e per aver condiviso la tua (dis)avventura.
 
Capisco, grazie. L'unica volta che ho superato i 3000 è stato in funivia, al Plateau Rosa (~3500 m), ma non ho accusato nessun sintomo particolare. Per quest'anno ho in mente di salire alcuni Tremila a piedi (tra cui il Piz Boè e il Rocciamelone) quindi il discorso AMS mi interessa parecchio. Capisco che non c'è veramente modo di sapere se se ne soffrirà finché non sei là.
Grazie delle info e per aver condiviso la tua (dis)avventura.



Ma fino a 3000-3500m per escursioni in giornata vai tranquillo, il corpo non ha il tempo di accorgersi della situazione... il discorso cambia in caso di permanenza superiore ad un giorno ma sempre a quote più elevate del Rocciamelone. Quest'estate ho pernottato al rif. Gnifetti (3650m) e un paio di persone afflosciate in corridoio le ho viste ma facendo una rudimentale statistica tra le persone che conoscevo non c'era nessun caso grave, giusto qualche mal di testa. Con l'aggravante che lì sali con la funivia fino a P.ta Indren...
Comunque sia, bere molto liquido (analcolico :)) perchè respirando di più per compensazione ci si disidrata e alle brutte torna utile un'aspirina.

Se posso permettermi due consigli, in cima al Rocciamelone mi ricordo un bivacco, se c'è ancora potresti approfittarne per dormirci ed avere un'esperienza di come reagisce il tuo corpo. Sul Piz boè vai di ferrata Piazzetta!

:)
 
Mai avuto problemi e mai visto gente in rifugio che stava male per l'altura!
D'altra parte come dice Gerifalco i 3500 sono un po' il limite.....ed i rifugi alpini sono quasi tutti più o meno sotto tale quota.
Se posso permettermi due consigli, in cima al Rocciamelone mi ricordo un bivacco, se c'è ancora potresti approfittarne per dormirci ed avere un'esperienza di come reagisce il tuo corpo. Sul Piz boè vai di ferrata Piazzetta!
Ottimi consigli, ma la Piazzetta e' una ferrata veramente difficile...:)
 
scialpinistica alla Piramide Vincent (4215 m) in un lontano anno prima di raggiungere la maggiore età, con mio papà ed alcuni amici. A circa 4000 m - dopo aver guadagnato molta quota con la vecchia funivia da Alagna - ho avuto un calo di forze e mal di testa pulsante. Inevitabile togliere le pelli e scendere
 
Mai avuto problemi e mai visto gente in rifugio che stava male per l'altura!
D'altra parte come dice Gerifalco i 3500 sono un po' il limite.....ed i rifugi alpini sono quasi tutti più o meno sotto tale quota.

Infatti. voglio rifarla appena posso per capire se i 3500 sono un mio limite sistematico o se sono solo stato sfortunato in quella salita. Sinceramente con andata e ritorno in giornata sono piuttosto sicuro di non aver problemi. Avevo già fatto molte cime vicine ai 3500 senza rifugio, senza mai accusare sintomi. Staremo a vedere :)

PS: mi dite per favore come faccio a "ringraziare" qualcuno qui sul forum? Non trovo il bottone.
 
Ci dovrebbe essere un bottone in basso a destra di ogni post con scritto "thanks". Potrebbe darsi che si attivi dopo un certo numero di post, magari visto che ne hai solo 5 potrebbe non comparire ancora.
 
Infatti. voglio rifarla appena posso per capire se i 3500 sono un mio limite sistematico o se sono solo stato sfortunato in quella salita. Sinceramente con andata e ritorno in giornata sono piuttosto sicuro di non aver problemi. Avevo già fatto molte cime vicine ai 3500 senza rifugio, senza mai accusare sintomi. Staremo a vedere :)

Si, la cosa migliore è fare le cose con gradualità e metodo.
Ognuno deve studiarsi, conoscersi e capirsi.
I consigli ed i suggerimenti servono ma alla fine ogni organismo risponde a modo suo e non sempre in modo identico e prevedibile a situazioni analoghe.
Di gente star male sopra i 4k ne ho vista parecchia, ma per fortuna
sulle nostre alpi è abbastanza raro che si venga portati via con l'elicottero
per questi motivi o che si abbiano conseguenze serie, cosa invece
purtroppo molto più frequente per traumi ed incidenti vari.
Credo anche che l'ansia giochi brutti scherzi :
chi non prende nulla non ha quasi mai problemi mentre
accade più spesso a coloro che hanno mille premure
e/o si imbottiscono di farmaci (diamox, aspirine, tachipirine, ecc.) prima della partenza
o durante l'ascensione.

g
 
Che voi sappiate gli asmatici potrebbero avere problemi più frequentemente? Purtroppo lo sono, anche se raramente mi trovo a dover usare l'inalatore.
 
Voglio capire se il malessere è legato ad un mio limite fisiologico ai 3.500 o se dipende da altri fattori che rendono il tutto più "random".
Dalla mia esperienza dipende tanto da una miriade di fattori, oltre la quota.
Una volta accorgendoci che un bimbo aveva questo male, discesi velocemente con lui sulle spalle, persi 100 mt di dislivello si mise a saltare come una capra. Cento metri piu' su pareva un moribondo.
Un mio amico abituato a oltrepassare abbondantemente i 3000 gli venne ai 2800.
Diede la colpa alla nottata insonne
Non c'e' nulla da fare se non scendere rapidamente ai primi accenni di nausea.
Senz'altro la salita veloce (auto,funivia) accentua il male.
 
Concordo Piervi, anche dalla mia esperienza posso dire che basta scendere anche di poco per stare molto meglio.

Che voi sappiate gli asmatici potrebbero avere problemi più frequentemente? Purtroppo lo sono, anche se raramente mi trovo a dover usare l'inalatore.
Non prendere le mie parole per oro colato perchè non sono un medico, ma a quanto ne so l'asma migliora in alta quota. Nel senso che chi soffre d'asma tende a stare meglio con aria più rarefatta. Ovvio che se insorge l'AMS avere problemi respiratori non aiuta.
Tieni anche presente che uno dei sintomi più allarmanti e gravi dell'AMS è la difficoltà respiratoria dovuta ad un principio di edema polmonare; sintomo che potrebbe essere confuso con un attacco d'asma e viceversa. Prima di arrivare a questo punto comunque ci sono sempre altri sintomi, come quelli che ho accusato io: nausea, cefalea, inappetenza e vertigine. Quindi si dovrebbe fare sempre in tempo a scendere di quota per stare meglio.
 
Ragazzi,leggendo il topic mi è venuta un'ansia...
Secondo le vostre esperienze,se diciamo ai 3000\3200 ci si arriva in bici,magari dopo giorni di pedalate oltre i 1000mt...c'è ugualmente forte rischio di mal di montagna?
La soluzione è solo quella di scendere di quota? Una notte di riposo non potrebbe facilitare l'abitudine del fisico a quelle quote?

La prossima volta scelgo i Paesi Bassi :biggrin:
 
Una notte di riposo non potrebbe facilitare l'abitudine del fisico a quelle quote?
Si, solo se non hai ancora sintomi
Ma non ti far problemi!
Sali tranquillo: non e' che quando arrivi a 3000 zac, ti prende un coccolone...
Non hai mai sofferto di mal d'auto da piccolo? E' la stessa cosa (piu' o meno)
E poi, appunto, se sai riconoscere i sintomi, scendi e ti passa.
 
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