Sulla domanda iniziale, concordo anch'io che l'alimentazione dipende dal programma della gita, per cui io p.e. per una via di roccia o salita alpinistica prendo solo cibi leggeri ed altamente nutritivi, soprattutto in termini di zuccheri, come barrette, e sali (nella borraccia on in frutti). Per più giorni prefrisco lasciare a casa vestiti e atrezzatura ma non lesinare sul cibo (pasta, formaggi, salumi e anche carne), tanto nessuno organizza un trek o un avvicinamento al CB senza prevedere un campo intermedio dove c'è acqua (lo studio e pianificazione dell'itinerario servono a questo).
Due note ulteriori: uso molto spesso buste liofilizzate, devo spezzare una lancia per le Aptonia del Deca, con meno di 230 cl si cuociono (l'acqua si può riscaldare nel bicchiere anche solo sull'alcolstove e poi si versa nella busta, senza sporcare gavettame) e ci si mangia in 2, ma le uso solo quando il resto dell'attrezzatura ( e per me vuol dire la ferraglia da scalata) raggiunge limiti elevati (in spedizione e nei campi alti).
Seconda osservazione: la dieta pre partenza. Mi spiego meglio: quando alla domenica prevedo un'attività che richiederà intenso sforzo ed apporto glucidico, comincio il giovedì ad assumere più carboidrati ( la famosa dissociata) e quindi difficilmente il giorno della prestazione avrò necessità di grossi apporti, solo reintegro di sali, zuccheri semplici e magari proteine. Da qui anche la fama del famoso "panino" al salume e formaggio, che se ci pensate, è un complesso di nutrienti che rispetta le tre basi (geassi, proteine e zuccheri).